Vogliono Tappare La Bocca A Tutti, governo anti blog |
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Vogliono Tappare La Bocca A Tutti, governo anti blog |
19 Oct 2007 - 19:54
Messaggio
#1
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Imbambì Gruppo: Utente Messaggi: 142 Iscritto il: 4 September 2007 Utente Nr.: 2783 |
La legge Levi-Prodi e la fine della Rete
Ricardo_Franco_Levi.jpg Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo. La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro. I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog? La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Il 99% chiuderebbe. Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura. Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”. Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili. Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia. Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico. Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : levi_r@camera.it Postato da Beppe Grillo alle 12:40 i |
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19 Oct 2007 - 19:56
Messaggio
#2
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Imbambì Gruppo: Utente Messaggi: 142 Iscritto il: 4 September 2007 Utente Nr.: 2783 |
credo che non ci siano commenti
a tutti i cari ragazzi (lou ecc.) che sostengono questa finta sinistra, da uno che di sinistra lo è davvero: questo è quel che vi meritate ma noi ci mobilitiamo |
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19 Oct 2007 - 20:06
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#3
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Garantito al limone Gruppo: Moderatore Messaggi: 11412 Iscritto il: 1 August 2006 Età: 40 Da: SoFe (South Ferrara) Utente Nr.: 1152 |
Se è per questo la legge non è nuova...
Non c'è già quella che voleva che tutti i siti venissero archiviati negli archivi di stato? |
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19 Oct 2007 - 20:08
Messaggio
#4
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4134 Iscritto il: 4 April 2005 Età: 40 Da: Ferrara Utente Nr.: 52 |
Che legge di merda, solo un ignorante può scriverne il testo.
Disobbedienza civile. |
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19 Oct 2007 - 20:17
Messaggio
#5
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 11096 Iscritto il: 23 June 2005 Utente Nr.: 184 |
C'è ancora gente che pensa di poter legiferare sulla rete?
Illusi... |
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19 Oct 2007 - 20:40
Messaggio
#6
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Imbambì Gruppo: Utente Messaggi: 162 Iscritto il: 20 August 2006 Età: 39 Da: San Marino Utente Nr.: 1188 |
Ok...allora.. Grillo la racconta dal suo punto di vista, stasera invece al telegiornale l'han fatta molto meno tragica.. come stanno le cose davvero? questo è il disegno di legge:
http://www.beppegrillo.it/immagini/DDL_editoria_030807.pdf c'è qualcuno... che riesca a districarsi nel linguaggio giuridico che possa spiegarci in parole povere.. cosa davvero può avvenire? ad esempio all'articolo 7 si parla di "iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet", all'articolo 5 "Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative." dopo aver specificato all'art.1 che "Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso." Messa così.. anche se io scrivo sul mio blog quel che ho fatto durante la mia giornata può essere considerato prodotto editoriale! perché "contraddistinto da finalità di [...] intrattenimento"! o tutti quei siti di contro-informazione.. o persino il blog su Federico Aldrovandi... che fanno? vabbé si possono spostare su un server di un altro paese.. ma che senso ha una legge del genere, quando chiunque voglia scrivere qualcosa.. al massimo sposta le sue pagine su un dominio non italiano? c'è qualcuno che riesce a darci un parere più tecnico? |
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19 Oct 2007 - 20:43
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#7
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Editoria: il Governo scrive a Beppe Grillo
19-10-2007 beppe_grillo.jpgIl sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Riccardo Franco Levi ha scritto a Beppe Grillo una lettera per tranquillizzarlo sulle nuove norme che riguardano l’Editoria che vorrebbero equiparare ogni forma di comunicazione on line (compresi i blog quindi) alla stampa con conseguente obbligo di iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione (Roc). Ecco la lettera Caro Grillo, ho letto il suo commento al disegno di legge di riforma dell’editoria appena approvato dal governo e vorrei tranquillizzare lei, i lettori del suo blog e, più in generale, il “popolo di Internet”. Con il provvedimento che tra pochi giorni inizierà il suo cammino in Parlamento non intendiamo in alcun modo né “tappare la bocca a Internet” né provocare “la fine della Rete”. Non ne abbiamo il potere e, soprattutto, non ne abbiamo l’intenzione. Ciò che ci proponiamo è semplicemente di promuovere la riforma di un settore, quello, per l’appunto dell’editoria, a sostegno del quale lo Stato spende somme importanti, che è regolato da norme che si sono succedute in modo disordinato nel corso degli anni e che corrispondono ormai con grande fatica ad una realtà profondamente cambiata sotto la spinta delle innovazioni della tecnologia. Non abbiamo lavorato nel chiuso delle nostre stanze. Abbiamo pubblicato uno schema di legge e un questionario sul nostro sito internet, abbiamo ascoltato e incontrato tutti gli operatori del settore (gli editori grandi e piccoli, i giornalisti, gli specialisti della pubblicità, i distributori, gli edicolanti, i librai), ci siamo fatti aiutare da esperti dell’economia e del diritto. l risultato del nostro lavoro, il disegno di legge approvato dal governo, è leggibile sul nostro sito (http://www.governo.it/Presidenza/DIE/index.html) dove pure si possono trovare in totale trasparenza tutti gli elementi e i dettagli dell’intervento pubblico a favore dell’editoria. Ci siamo mossi avendo un punto di riferimento preciso e impegnativo: la tutela e la promozione del pluralismo dell’informazione. Un principio affermato con chiarezza dalla Costituzione e che nell’articolo numero 1 del nostro disegno di legge abbiamo definito come “libertà di informare e diritto ad essere informati”. http://www.eurofinanza.it/?p=3598 |
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19 Oct 2007 - 23:47
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#8
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
È inapplicabile.
Certo, è un bruttissimo passo falso per questo governo, che dopo aver proposto mille mila leggi addirittura per legalizzare il p2p e abbattere la Urbani riesce ad approvare questa cagata grazie a un trucco (non si sono accorti che lo stavano votando in un numero bassissimo di deputati e quasi tutti dell'opposizione)... Ma, al di là del giudizio su una classe politica che non sa legiferare in materia di innovazione, rimane per fortuna la certezza che questa legge non verrà approvata, perlomeno così com'è. Consiglio di leggere l'articolo di oggi su Punto Informatico, che spiega bene perché. |
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20 Oct 2007 - 11:50
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#9
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sciuscià Gruppo: Utente Messaggi: 4413 Iscritto il: 18 May 2005 Utente Nr.: 115 |
una legge "ad castam" (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/piero.gif) ?
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20 Oct 2007 - 12:01
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#10
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Sempre + Nezo Gruppo: Utente Messaggi: 2598 Iscritto il: 6 June 2006 Età: 39 Da: sim city Utente Nr.: 853 |
dal mio moedesto parere...
prendendo anche per assurdo che tutta la legge venga approvata, che ci sia la guarra civile per la rete libera ecc ecc.. non possono cmq limitare il nascere ogni secondo di decine di siti non ancora registrati che proporranno servizi agratis, anche se questi verranno oscurati in poco tempo ce ne saranno altri sempre che nasceranno. e anche se metteranno un ticket per aprire un sito, ci sarà sempre qualche manico che troverà la trabbatio per ovviare al problema. dunque per me è ben difficile fermare la rete. ah. e ho dimenticato che i siti possono nascere anche da altri stati...quindi il problema non sussiste |
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20 Oct 2007 - 12:16
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#11
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....alla vecchia.... Gruppo: Amministratore Messaggi: 27586 Iscritto il: 26 March 2005 Età: 39 Da: P Rio Utente Nr.: 4 |
esattamente..
i siti li possiamo hostare anche su server esteri.. in ogni caso come cazzo si fa a legiferare su una cosa libera come la rete.. cazzo, qua ci avviciniamo alla censura! |
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20 Oct 2007 - 14:00
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#12
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Bambanon Gruppo: Utente Messaggi: 256 Iscritto il: 1 September 2007 Età: 49 Da: Ferrara Utente Nr.: 2773 |
Ma che ci possiamo attendere dai 4 zulu che abbiamo lassu. Spendono 58 miiiiiiioni di euro per questo sito e pensano di regolamentare la rete.
Ebbene, ci credo in quel che dice il governante. Il loro scopo e' un altro. Equiparare un blog ad una pubblicazione editoriale gli permettera' di: - Dare soldi ai soliti castaioli per fare dei siti, poiche' sarebbero equiparati ad un giornale - Raccattare soldi da gente che vorrebbe fare un blog gratis e dovra' pagare il pizzo - Fare in modo che la casta/lobby giornalistica, che perde forza con l'avvento di interent, possa ritirarsi su. Poveri illusi sull'ultima, nelle prime due, come sempre, chi paga siamo noi. Buona giornata. Raffa! |
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20 Oct 2007 - 14:03
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#13
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Comunque, se mai per assurdo dovesse passare questa legge assurda (ma se il governo non cade, e' quasi impossibile), la prima cosa da fare e' quello che fecero i radicali quando Berlusconi approvo' una legge identica (anzi ancora peggiore: obbligava tutti i siti e i blog a depositare alla SIAE ogni contenuto!): denunciare tutti i parlamentari e i ministri che hanno un sito per aver violato la loro stessa legge! ^__^
Infatti, essendo la legge materialmente inapplicabile, se passasse, gli stessi siti e blog dei parlamentari non potendo applicare la legge non potrebbero adeguarsi e risulterebbero fuori legge... |
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20 Oct 2007 - 14:16
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#14
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Bambanon Gruppo: Utente Messaggi: 256 Iscritto il: 1 September 2007 Età: 49 Da: Ferrara Utente Nr.: 2773 |
Nel mentre Di Pietro dice che loro non voteranno mai questa proposta, si scusa sul fatto che gli sia passata sotto gli occhi senza accorgersene in consiglio dei ministri.
Vedremo, ora tutti minacciano tutto. Il paese dei cachi. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_frown.gif) |
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20 Oct 2007 - 14:49
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#15
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4134 Iscritto il: 4 April 2005 Età: 40 Da: Ferrara Utente Nr.: 52 |
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21 Oct 2007 - 10:07
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#16
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
http://www.corriere.it/politica/07_ottobre...gentiloni.shtml
«Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità» Gentiloni: ddl su editoria da correggere Il ministro delle Comunicazioni: «Norma sulla registrazione dei siti internet non è chiara e va riscritta» ROMA - Marcia indietro a tutta velocità. «L'allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog è giustificato: il disegno di legge sull'editoria, proposto dalla Presidenza del consiglio e approvato una settimana fa in Consiglio dei Ministri, va corretto perchè la norma sulla registrazione dei siti internet non è chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive». Lo pensa il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, che dal suo blog, interviene nella polemica aperta da Grillo sul ddl che inizierà il suo iter mercoledì alla Camera, per dire che c'è un errore da correggere. Il ripensamento del ministro arriva dopo che Italia dei Valori, Verdi Rosa nel Pugno e Rifondazione avevano detto che non avrebbero votato il provvedimento senza modifiche. «MI CONSIDERO IN PARTE RESPONSABILE» - «Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità - continua Gentiloni - (come ha fatto anche il collega Di Pietro nel suo blog) per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri. Pensavo che la nuova legge sull'editoria confermasse semplicemente le norme esistenti, che da sei anni prevedono si una registrazione ma soltanto per un ristretto numero di testate giornalistriche on line, caratterizzate da periodicità, per avere accesso ai contributi della legge sull'editoria. va bene applicare anche ai giornali on line le norme in vigore per i giornali, ma sarebbe un grave errore estenderle a siti e blog». Per il ministro invece «il testo è troppo vago sul punto e autorizza interpretazioni estensive che alla fine potrebbero limitare l'attività di molti siti e blog. Meglio, molto meglio lasciare le regole attuali che in fondo su questo punto hanno funzionato. Riconosciuto l'errore - conclude Gentiloni - si tratta di correggerlo. E sono convinto che sarà lo stesso sottosegretario alla presidenza Levi a volerlo fare». |
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21 Oct 2007 - 10:24
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#17
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3171 Iscritto il: 24 May 2005 Età: 41 Da: Frara Utente Nr.: 126 |
in ogni caso, non basterebbe hostare il sito o il blog su un provider estero?
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21 Oct 2007 - 10:40
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#18
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
...provocando il fallimento di tutti i provider italiani? Sì, si può fare. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
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21 Oct 2007 - 10:47
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#19
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3171 Iscritto il: 24 May 2005 Età: 41 Da: Frara Utente Nr.: 126 |
ah beh, se la vuole il governo sta situazione... mica l utente.
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21 Oct 2007 - 10:51
Messaggio
#20
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
No, non la vuole il governo, è il solito disegno di legge scritto da qualcuno che non ne ha idea, e fatto partire per sbaglio e per la fretta.
Per fortuna l'errore è stato scoperto in tempo, e la legge è praticamente impossibile che passi così. |
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21 Oct 2007 - 10:55
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#21
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Super Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 4677 Iscritto il: 16 December 2005 Età: 47 Da: Ferrara Utente Nr.: 462 |
Le solite figure del caz... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/aiua.gif)
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21 Oct 2007 - 10:55
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#22
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3171 Iscritto il: 24 May 2005 Età: 41 Da: Frara Utente Nr.: 126 |
l importante è quello.
anche perchè vorrei vedere chi, di quelli che nei blog scrivono "oggi ho cagato 2 volte" avrebbe voglia di fare quella trafila ipotizzata. |
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21 Oct 2007 - 10:56
Messaggio
#23
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Imbambì Gruppo: Utente Messaggi: 142 Iscritto il: 4 September 2007 Utente Nr.: 2783 |
No, non la vuole il governo, è il solito disegno di legge scritto da qualcuno che non ne ha idea, e fatto partire per sbaglio e per la fretta. eePer fortuna l'errore è stato scoperto in tempo, e la legge è praticamente impossibile che passi così. beati voi che ci vedete la buona fede, il v day è nato dalla rete, e io non riesco proprio a vedercela.... certe notizie circolano solo sulla rete, come il regalo della finanziaria di questo governo a berlusca, che ha prorogato dal 2008 al 2012 la messa in orbita sul satellite di fede e c. |
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21 Oct 2007 - 12:13
Messaggio
#24
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Gago Gruppo: Utente Messaggi: 1607 Iscritto il: 3 September 2007 Utente Nr.: 2779 |
Non è ancora chiaro nulla di quello che vuol fare il governo:
E aggiunge: ''Siamo consapevoli che, soprattutto quando si tratta di internet, di siti, di blog, la distinzione tra l'operatore professionale e il privato può essere sottile e non facile da definire". Già, e allora a chi spetterà decidere?. La risposta di Levi: "Nella legge affidiamo all'Autorità Garante per le Comunicazioni il compito di vigilare sul mercato e di stabilire i criteri per individuare i soggetti e le imprese tenuti ad iscriversi al Registro degli Operatori''. Ma anche la stessa Agcom esprime perplessità il commissario Nicola D'Angelo, che invita a ''contemperare le esigenze di garanzia con la libera apertura della rete''. Altrimenti, conclude, ''finirà che i blog si faranno dall'estero''. http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/artico...olo384414.shtml |
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21 Oct 2007 - 18:14
Messaggio
#25
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Barbagian Gruppo: Utente Messaggi: 68 Iscritto il: 25 August 2007 Utente Nr.: 2745 |
alla faccia della democrazia!
concordo con te Angelo nel tuo secondo messaggio' Tappare la bocca a tutti' e ti diro' che mi sto togliendo il paraocchi da una ideologia,che per anni m ha fatto credere e sperare in una ventata di sana politica. |
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Versione Lo-Fi | Oggi è il: 14 May 2024 - 15:50 |
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