Suicidio, atto di coraggio o di codardia? |
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Suicidio, atto di coraggio o di codardia? |
18 Apr 2006 - 14:44
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#26
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 8172 Iscritto il: 22 June 2005 Età: 40 Da: Porotto-Ferrara Utente Nr.: 181 |
sicuramente ogni caso è unico, come unica è la causa che conduce una persona a compiere questo atto...
io lo vedo comunque come l'ultimo atto di una grossa sofferenza interna... |
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18 Apr 2006 - 15:02
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#27
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 21679 Iscritto il: 30 March 2005 Età: 41 Da: Caserma Bevilacqua - Ferrara Utente Nr.: 26 |
interna ed esterna mi sembra più corretto!!!
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18 Apr 2006 - 15:07
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#28
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 8172 Iscritto il: 22 June 2005 Età: 40 Da: Porotto-Ferrara Utente Nr.: 181 |
esterna?
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18 Apr 2006 - 15:13
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#29
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Tanta Roba Gruppo: Moderatore Messaggi: 20711 Iscritto il: 23 June 2005 Da: Atollo di Onotoa Utente Nr.: 185 |
non credi che in certi casi si possa mettere noi al primo posto e non gli altri???sono vittima di un gravissimo incidente e devo soffrire come un cane perchè non posso più camminare,ma devo continuare a vivere e far finta di nulla solo per far felici(se tale si può chiamare)gli altri????... Non è quello il punto, non lo fai per gli altri, ma per te stesso, comunque sono punti di vista. chi si suicida sa benissimo quello che fa....sa altrettanto bene che non esiste altra via di fuga!!! Balle. guarda che non sempre depressione e suicidio possono andare a braccetto..... Balle anche queste secondo me, semplicemente se uno è felice che motivo ha di togliersi la vita? Il suicidio come codardia è un concetto molto cristiano. Può essere invece anche un atto coraggioso, o dignitoso, od onorevole (vedi lo shintoismo per esempio, da cui i molti suicidi giapponesi). Certo ci si può suicidare per codardia e fregandosene di chi ci vuole bene, ma esistono tanti casi di persone completamente sole che si suicidano proprio perché nessuno gli vuole bene e si sentono solo un peso. Non si può fare di tutte le erbe un fascio, secondo me. Non è un concetto cristiano, certi valori non derivano unicamente dalla cristianità o dal cristianesimo. Certo dipende molto dal contesto storico/culturale nel quale si vive (vedi i kamikaze islamici per esempio). In altri casi, come detto nelle ultime righe scritte da Senbee, non si può fare di tutta l'erba un fascio, ma la considero comunque, anche in quel caso, un atto di codardia, o meglio gettare la spugna di fronte ad un aspetto della vita. Vuoi che al mondo uno non possa trovare anche solo una persona alla quale volere bene ed essere ricambiati? Impossibile. A volte la vita è dura, durissima, ma non per questo si deve gettare la spugna. |
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18 Apr 2006 - 15:16
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#30
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 8172 Iscritto il: 22 June 2005 Età: 40 Da: Porotto-Ferrara Utente Nr.: 181 |
quando si è depressi degli altri te ne freghi quasi completamente...anche se sei circondato da persone che ti amano...sai che è sbagliato, riesci a rendertene conto, ma la depressione è qualcosa di veramente terribile, ti prende veramente tutto, a partire da te stesso, dai tuoi principi, dai tuoi affetti, da tutto..ti inestitizza completamente, vedi solo te, senti solo il tuo dolore.
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18 Apr 2006 - 23:34
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#31
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3788 Iscritto il: 28 May 2005 Da: autunno 2002 Utente Nr.: 134 |
Coraggio o codardia? Nessuno dei due secondo me, almeno da parte mia le poche volte che ho ventilato un pensiero del genere (sempre a livello di ipotesi assurde, tranquilli) l'ho sempre immaginato un atto di disinteresse e indifferenza totale, non connesso matematicamente a un dolore che inficia la voglia di vivere, ma più correlato a un malessere generalizzato che causa apatia verso tutto e tutti, soprattutto per le valutazioni filosofiche che una decisione del genere dovrebbe comportare. Insomma: voglio raggiungere l'indifferenza dai problemi "terreni" e l'indifferenza totale la posso raggiungere solo col suicidio. Avete presente quando sognate qualcosa e vi svegliate a metà del sogno? Vorreste tornare a sognare per vedere come andava a finire o per modificarlo... ma vi siete già svegliati... il suicidio per me è questo, una fuga dalla vita, non necessariamente a causa di problemi ma anche come gesto di ribellione verso il meccanismo stesso della vita, non voglio neanche sapere come va a finire: ho raggiunto un grado di indifferenza tale da non avere il minimo interesse. Fuga è un termine improprio visto che implica il concetto di codardia, che non è esatto: il suicidio secondo me non è una fuga, è un reset. Non sono mai esistito, non mi pongo domande: non voglio sapere se ciò che farò sara giusto o meno, tantomeno non voglio pensare a cosa andro in contro, voglio cancellare la mia esperienza di vita e basta. Certo, per molti questo è sinonimo di codardia e fuga ma nella mia visione personale non lo è, è solo disinteresse e indifferenza per me, sicuramente questa situazione ha un fattore scatenante (esempio classico depressione) ma lascia spazio ad ulteriori interpretazioni. E' un concetto che trovo difficile da spiegare agli altri, non ne sono mai stato capace. Mi viene in mente in mente una canzone dei Marlene Kuntz, odio citare le canzoni a scopo esemplifcativo ma stavolta mi concedo un'eccezione, perchè quel "leggero e impassibile" descrive perfettamente il mio pensiero. "Sono le volte che proprio no non ce la fai più; che vorresti volar per davvero nel blu dipinto di blu; per poterti sentire leggero come il cielo impassibile. Leggero e impassibile."
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19 Apr 2006 - 08:18
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#32
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 8172 Iscritto il: 22 June 2005 Età: 40 Da: Porotto-Ferrara Utente Nr.: 181 |
ti 6 spiegato benissimo...ma pochi riescono a capire cosa fluttua nella mente di una persona che pensa ( di suicidarsi ) o che si suicidia...così semplificano come un gesto di CODARDIA o CORAGGIO...ma non è nessuno dei 2 ( secondo il mio modesto parere )
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19 Apr 2006 - 08:49
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#33
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
@Jolly: Ci sono centinaia di tipi diversi di suicidio in cui può non essere codardia: c'è il suicidio eroico, c'è quello caritatevole, c'è quello per depressione... E non si può dire che non è possibile che non ci sia un modo per uscirne: spesso quando una persona arriva a un geto così estremo è proprio perché sono anni che le prova tutte e alla fine si convince che NON ci sia via d'uscita. Il suicidio è la via d'uscita definitiva, d'altro canto.
E confermo che il suicidio come atto di codardia sempre e comunque è un concetto prettamente cristiano: prima del protocristianesimo altomedievale non c'è traccia culturale di ciò. |
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19 Apr 2006 - 08:54
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#34
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 8172 Iscritto il: 22 June 2005 Età: 40 Da: Porotto-Ferrara Utente Nr.: 181 |
pienamente d'accordo con te sembee...chi arriva a questa ultima e definitiva conclusione è perchè ha provato tutto per uscire da una situazione INVIVIBILE....
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19 Apr 2006 - 08:58
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#35
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Ciocapiàt Gruppo: Utente Messaggi: 486 Iscritto il: 18 March 2006 Età: 43 Da: Ferrara Utente Nr.: 638 |
Mio padre diceva che il suicidio è un'atto di codardia!
Le persone in questo modo fuggono dai problemi! |
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19 Apr 2006 - 09:05
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#36
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Bambanon Gruppo: Utente Messaggi: 349 Iscritto il: 17 January 2006 Età: 40 Da: La Morra, Cuneo, Piemonte, Italia Utente Nr.: 519 |
Concordo, il suicidio non può essere categorizzato, e basta.
Per dirne uno clamoroso, il suicidio rituale giapponese, il seppuku, è un gesto di grande coraggio, compiuto per questioni di onore. Per dire, chi commette un grave errore, o viene sconfitto, sceglie il suicidio per non macchiare il proprio onore e quello della propria famiglia, e non è un concetto astratto, perchè ciò influisce sullo status sociale dei parenti del suicida. In sostanza, per garantire un futuro dignitoso ai suoi, un uomo può scegliere di togliersi la vita. Sempre là, c'è chi si suicida in caso di condizioni di salute estreme, per non costituire un peso. C'è anche chi sceglie il suicidio per non essere preso prigioniero, tanto per non subire torture, quanto per non fornire informazioni. I piloti degli aerei spia USA, e gli agenti della CIA, in passato si portavano appresso capsule di cianuro, o altre tossine, per il motivo detto sopra. Doppio coraggio, direi: già ci vuole pelo a fare quei mestieri, ed ancora di più ce ne vuole a considerare l'idea di togliersi volontariamente la vita . C'è poi tutta la categoria dei "sacrifici", ovvero chi sceglie di compiere un'azione che non è di per sè un suicidio, ma che porta comunque a morte certa: uno su tutti, Salvo D'Acquisto. |
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19 Apr 2006 - 09:09
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#37
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 8172 Iscritto il: 22 June 2005 Età: 40 Da: Porotto-Ferrara Utente Nr.: 181 |
però dipende da quale problema...la mente umana è molto pericolosa.....e nelle situazioni peggiore, insostenibile fa fare cose estreme...
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25 Apr 2006 - 13:36
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#38
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Barbagian Gruppo: Bannato Messaggi: 117 Iscritto il: 18 April 2006 Età: 37 Da: Kursal Utente Nr.: 694 |
Io ritengo che sia esclusivamente un atto di codardia per questo ti dimostrerò quanto valgo o meglio potevo valere
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25 Apr 2006 - 13:42
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#39
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 21679 Iscritto il: 30 March 2005 Età: 41 Da: Caserma Bevilacqua - Ferrara Utente Nr.: 26 |
onestamente...qualcuno ha mai pensato onestamente al suicidio???
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25 Apr 2006 - 13:46
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#40
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Barbagian Gruppo: Bannato Messaggi: 117 Iscritto il: 18 April 2006 Età: 37 Da: Kursal Utente Nr.: 694 |
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25 Apr 2006 - 13:50
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#41
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Sempre + Nezo Gruppo: Utente Messaggi: 2773 Iscritto il: 23 October 2005 Età: 36 Da: Quartesana Utente Nr.: 367 |
a mio parere più che di codardia in linea di massima è un gesto derivante dalla paura...più precisamente dalla paura di non essere all'altezza della situazione.
ed è per questo che personalmente non riesco a giustificarlo. spesso è più facile dire basta che trovare le palle per rialzare la testa. in più lo trovo un gesto sciocco: se anche uno è convinto che la propria vita non abbia più significato non può sapere cosa c'è nel suo domani, e magari proprio in quel domani arriva quel segno che finalmente fa capire che se esistiamo un motivo alla fine dei conti c'è. l'unica tipologia di suicidio che contemplo è quella per salvare la vita a qualcun altro, del tipo: una persona a cui voglio bene è in pericolo di vita e io posso fare qualcosa per salvarla a scapito di me stessa? beh allora lo faccio. |
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25 Apr 2006 - 22:41
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#42
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 21679 Iscritto il: 30 March 2005 Età: 41 Da: Caserma Bevilacqua - Ferrara Utente Nr.: 26 |
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26 Apr 2006 - 15:34
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#43
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 11096 Iscritto il: 23 June 2005 Utente Nr.: 184 |
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30 Apr 2006 - 19:15
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#44
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3431 Iscritto il: 9 April 2005 Età: 40 Da: Fuckingham Palace Utente Nr.: 63 |
tanto prima o poi si deve morire! non ha senso secondo me accelerare i tempi
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1 May 2006 - 12:45
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#45
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Io ritengo che sia esclusivamente un atto di codardia per questo ti dimostrerò quanto valgo o meglio potevo valere Cioè non ammetti l'esistenza di persone che lo facciano per un motivo diverso? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_eek.gif) |
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1 May 2006 - 12:56
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#46
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Al Mèi! Gruppo: Utente Messaggi: 1840 Iscritto il: 12 November 2005 Età: 49 Da: Isola Escondida Utente Nr.: 398 |
Lungi da me giudicare, ogni suicidio andrebbe visto singolarmente, io non penso sia un gesto di coraggio, ma nemmeno di vigliaccheria, è difficile stabilire.
Fabrizio De Andrè, per provocazione, definì l'amico suicida Lugi Tenco uno di quelli che "al cielo ed alla terra mostrarono il coraggio", provocazione si diceva, ma non tanto alla Chiesa ma anche al perbenismo in generale, secndo cui chi si suicidava era destinatao all'inferno dantesco. De Andrè aprì la teoria secondo cui, un suicida, per arrivare a tanto, deve aver sofferto l'inferno qui, sulla teraa e quindi, dopo la morte è in ogni caso destinato al paradiso. Questop naturalmente lo sosteneva in una canzone, la bellissima "Preghiera in Gennaio", essendo De Andrè un ateo, probabilmente non credeva in quanto affermava, o almeno non letteralmente, ma in senso figurato e trascendente. I nichilisti russi, addirittura vedevano il suicidio come il momento più alto e sublime, poichè chi si suicidava, doveva aver commesso qualcosa di irreparabile, qualcosa che la giuistizia degli uomini non avrebbe mai perdonatao, ma comunque inevitabile. Un esempio? Uccidere un tiranno! Diveniva inevitabile poiché se fosse rimasto in vita, avrebbe continuato a tiranneggiare, tuttavia ucciderlo significava, nella loro filosofia, arrogarsi un diritto che gli uomini non possiedono: decidere la vita di qualcuno. Quindi, chi veniva incaricato di eseguire il delitto a scopo di giustizia(veniva scelto chi aveva meno legami terreni), diveniva egli stesso un assassino e quindi meritevole di morte, ma chi poteva ucciderlo senza macchiarsi a sua volta di delitto? Nessuno, tranne l'esecutore stesso, il quale una volta compiuto il delitto si suicidava come atto di perdono e di congiungimento con un entità superiore. |
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5 May 2006 - 19:24
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#47
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 9423 Iscritto il: 8 March 2006 Età: 40 Utente Nr.: 630 |
peri gli antichi greci e Romani il suicidio era un atto onorevole, per motivi quasi sempre legati alla guerra e/o alla disfatta
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5 May 2006 - 19:31
Messaggio
#48
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4934 Iscritto il: 14 June 2005 Età: 42 Da: Fràra Utente Nr.: 168 |
peri gli antichi greci e Romani il suicidio era un atto onorevole, per motivi quasi sempre legati alla guerra e/o alla disfatta Che discorsi, anche per i samurai il suicidio (seppuku o harakiri) era un rituale per recuperare l onore dopo aver commesso gravi infrazione al loro codice. I tempi sono cambiati, il suicidio non è più un atto di onore bensì un esempio di codardia di coloro che non vogliono affrontare le difficoltà della vita. |
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6 May 2006 - 00:52
Messaggio
#49
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 11096 Iscritto il: 23 June 2005 Utente Nr.: 184 |
Suicidarsi nell'assenzio è onorevole?
Beh, io ho deciso la mia strada... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif) |
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6 May 2006 - 01:32
Messaggio
#50
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Io invece voglio morire trombando.
Quindi più trombo, più aumentano le possibilità che la morte che avrò in futuro (prossimo o venturo) sarà del tipo da me agognato. Ergo: tutte le ragazze sono invitate a darmi una mano per tenere una grande quantità della mia giornata adibite al dolce su e giù. Non pensate che io lo faccia per libidine: è solo per poter avverare il mio volere postumo. (onde non spaventare le ragazze che collaboreranno, ricorderò che anche qualora sopraggiungesse finalmente la mia morte durante il sontuoso amplesso, il rigor mortis provocherà comunque l'adempimento del rapporto completo) |
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Versione Lo-Fi | Oggi è il: 25 Apr 2024 - 11:23 |
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