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> Biodiesel...ovvero, dove trovare l'olio di colza??
Hoy Hoy
messaggio 27 Apr 2005 - 17:57
Messaggio #1


Imbambì
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E' già da un pò di tempo che mi interesso di alimentazione dei motori Diesel, in particolare della possibilità di poterli far circolare con percentuali variabili di Olio di Colza. Da vari Forum ho letto recensioni incoraggianti, per sempio su Quattroruote che sta conducendo test su auto a biodiesel, quindi sto cercando un rivenditore di olio di Colza, mi dicono di provare all'azienda agricola provinciale ...chi la conosce??
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nikyrai
messaggio 28 Apr 2005 - 00:18
Messaggio #2


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Riguardo l'azienda provinciale agricola, mi dispiace ma non ti posso aiutare.

Cmq se scopri qualcosa faccelo sapere, mi ero interessato brevemente anche io, ed i dati che avevo trovato erano impressionati!

E' vero che le prestazioni non calano, si inquina meno e si rovina addirittura meno il motore?
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liuk-dede
messaggio 28 Apr 2005 - 11:55
Messaggio #3


Pòch ad bòn
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un consiglio, se non state morendo di fame e volete bene alle vostre auto diesel non utilizzate olio di colza ma continuate con il normale gasolio, questi "carburanti" come l'olio di colza imbrattano tutti i nuovi e sofisticati sistemi di alimentazione, quindi per risparmiare anche 50€ vi ritrovereste in futuro a spenderne migliaia! piuttosto compratevi una macchina e mettete il gpl se proprio volete risparmiare, ma io sono contro il diesel, contro il metano gpl e vari, viva viva la benzina!! anche se un pò (un pò, cazz!!!) cara!!
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nikyrai
messaggio 28 Apr 2005 - 12:43
Messaggio #4


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Io sono per i motori disel, mi piace di più il rumore, la risposta, i rapporti tra le marce... tutto!

Per quanto riguarda l'olio di colza avevo sentito proprio il contrario, ovvero che non rovinano per nulla il motore! Mi informerò... sembra interessante la cosa!
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Fonfi
messaggio 28 Apr 2005 - 13:11
Messaggio #5


Alcoholized
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L'olio di colza può essere utilizzato benissimo (meglio non esagerare cmq, quindi non superate il 50%) nei motori diesel di qualche anno fà. In quelli di nuova generazione, non dovrebbe dare problemi (a lungo termine) se utilizzato in percentuali minori. Il principale problema è dato dalla pompa del carburante; infatti la viscosità dell'olio di colza è superiore a quella del gasolio, questo s traduce in un maggiore stress dei componenti per portare il combustibile dal serbatoio agli iniettori. Sempre a causa della maggiore viscosità (che ricordo varia a seconda della temperatura), è consigliabile usarne solo piccole percentuali in inverno, infatti l'olio di colza solidifica a 6°C (provate voi ad accendere l'auto con il pieno di gelatina!!!). Resta il fatto che tale olio lasci dei residui, quindi i motori necessitano di maggiore manutenzione.

Ricordo che il biodiesel non è olio di colza puro, ma è miscelato ad un 9-10% di alcol metilico e subisce comunque un trattamento chimico.

Conosco un paio di persone che usano l'olio di colza e si trovano bene. Uno di questi, mi pare che stia andando con 50 e 50; mi ha garantito che la fumosità è calata drasticamente e (al contrario di quanto si legge su quattroruote) dice che ai bassi regini, è migliorata un po' la ripresa...

Resta il fatto che bisogna stare attenti a quello che si fà... Infatti io non me la sento di fidarmi totalmente d chi mi dice che non ci sono problemi, ma neanche me la sento di fidarmi di riviste e notiziari (credete che lo stato non abbia intenzione di arginare e sconfiggere tale fenomeno, dato che chi usa olio di colza, non paga le imposte sui carburanti?).
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Fonfi
messaggio 28 Apr 2005 - 13:14
Messaggio #6


Alcoholized
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Cmq Niky... Come fai a dire che ti piace di più il rumore dei diesel???!!!! :huh:

Concordo sulla risposta (infatti il diesel è dotato di gran coppia a partire da bassi regimi), ma cavolo, il rumore è orribile!!!
Quando accendo la mia auto mi sembra d avere un trattore! Vuoi mettere un bel benzina (magari con più di 4 cilindri) che urla??!!! B) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
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nikyrai
messaggio 28 Apr 2005 - 13:37
Messaggio #7


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Eheheh... è proprio quella la differenza! A me non piacciono troppo i rumori che urlano, ad esempio non sopporto la tonalità dei motori della formula 1.

Mi piace sentire tonalità più basse e calde... boh, alla fine non cambia nulla. Non mi intendo molto di motori... era così per dire... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
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Hoy Hoy
messaggio 28 Apr 2005 - 17:06
Messaggio #8


Imbambì
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Visto che l'argomento suscita, e spero che aumenti, interesse , riporto una serie di lettere scritte nel Forum di Quattroruote:


CITAZIONE
questo argomento sta suscitando molto interesse. sono due le direzioni che dobbiamo prendere per portare avanti l'argomento in modo corretto:
1) divulgare la notizia a più persone possibile, in modo che si crei discussione intorno all'argomento, nel bene e nel male.
2) raccontare direttamente le nostre esperienze sul forum

leggendo i post vedo che già si sta generando confusione.
innanzitutto, verificate sul libretto di uso e manutenzione della vostra auto (se non avete una vw, audi, seat), se potete utilizzare biodiesel.
se potete utilizzare biodiesel significa che la vostra auto può utilizzare olio di colza.
se c'è scritto che non si può utilizzare biodiesel, utilizzatelo, ma con percentuali che non superino il 20/30% del gasolio immesso nel serbatoio.
per le auto che possono utilizzare biodiesel, si può arrivare a miscele fino al 50% in inverno e 80% in estate.

come fare la miscela?
senza entrare in calcoli scientifici, facciamo una ipotesi:
se immetto 10 litri di gasolio, il 10% sarà un litro, il 20% due litri e così via.
se faccio il pieno, mettiamo 50 litri, il 10% di miscela vuol dire che potete mettere 5 litri di colza, il 20% vuol dire 10 litri, il 30%, vuol dire 15 litri dicolza in più.
e' importante rispettare queste percentuali. il rischio altrimenti è quello di intasare il filtro gasolio e un avviamento difficoltoso del motore, con conseguente sforzo di batteria e motorino di avviamento, oltre che della pompa del gasolio.
le auto del gruppo vw sono dotate di preriscaldatore per il fitro gasolio,(non so polo e lupo, ma le altre tutte) quindi si può osare qualcosa di più.

iniziate con miscele a percentuale basse: se mettette troppo olio di colza l'alto potere lubrificante di questo olio, potrebbe levare via dal vostro serbatoio tutti i residui di s***** che vi sia accumulano facendo rifornimento di gasolio, e vi si potrebbe otturare in un colpo solo il filtro gasolio.
iniziate con miscele leggere all'inizio e aumentatele almeno dopo due pieni. se lo sapete fare controllate il filtro gasolio: se è molto s***** provvedere a cambiarlo ( tra 10 e 15.000km).
il problema del filtro si sente particolarmente con il freddo intenso.
senza entrare nello specifico: avete mai visto una bottiglia di olio dopo che l'avete lasciata al freddo? perde la sua naturale liquidità e diventa più solido. provate se non l'avete mai fatto.
questo è quello che succede alla colza con il freddo. tradotto in parole povere significa che non essendo più liquida non riesce a passare il fitro del gasolio, quindi bisogna fare miscele corrette e leggere in questo periodo di freddo. pena, difficoltà di avviamento, ma nessun altro problema meccanico.
chi è in garanzia ( anche io sono i garanzia) o in rodaggio, utilizzi miscele non superiori al 5/10% sul pieno. questo perchè ancora il motore si deve assestare, e se si rompesse qualcosa potreste dare colpa alla colza, anche se in realtà non è colpa della colza.


ora, possiamo gettare le basi di una nuova era: basta con l'inquinamento e con i derivati petroliferi, oltretutto costosi.
se facciamo sentire a tutti la nostra voce, i politici dovranno per forza ascoltare e trovare delle soluzioni.


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Hoy Hoy
messaggio 28 Apr 2005 - 17:08
Messaggio #9


Imbambì
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Seconda parte:

CITAZIONE
ragazzi, una laurea in ingegneria meccanica qualcosa mi ha dato...e visto che lavoro per una azienda che testa componenti meccanici sottosforzo...abbiamo testato anche motori diesel alimentandoli a colza.
signori, è straordinario verificare come la colza renda alcuni organi meccanici ancora più resistenti di quel che sono già!
i motori vw, dopo migliaia di km erano praticamente nuovi. idem per gli altri motori, common rail, pompa rotativa, iniezione diretta, iniezione a precamera...addirittura li abbiamo alimentati con grasso animale e margarina sciolta. nessun problema a parte il filtro che si s*****va molto spesso....! quindi potete usare anche margarina o grtasso animale....certo, noi avevamo messo un preriscaldatore al serbatoio in modo da rendere il grasso aimale, liquido. i risultati sono eccellenti. temevamo che l'oilo di colza e i grassi animali potessero produrre diossina, ma non ne producono affatto; qui è ora di svegliarci: le alternative al petrolio esistono e sono tutte praticabili oggi, già con i nostri motori.
le officine spesso non sanno nemmeno della possibilità che le auto possano andare a colza. ci sono molti ragazzini che lavorano nelle officine e che fanno esperienza sulle nostre auto...quindi, io personalmente non credo molto alle dichiarazioni dei meccanici ufficiali. mi fido di più di me stesso, dei miei studi e delle mie prove meccaniche. oltre ad essere un'alternativa economica, qui siamo di fronte alla possibilità di salvaguardare la natura, per i nostri figli e per i nostri nipoti. ho cominciato andare a colza all'inizio degli anni novanta con i motori td della vm, montati sul range rover. il motore era molto delicato e si rompeva spesso, ma non per l'olio di colza...poi sul patrol gr 2,8 td 100.000km senza alcun problema. ora uso sempre olio di colza. addirittura c'è chi viaggia 100% a olio di colza. possibile, visto che anche io ho viaggiato con miscele fino all'80%.
immaginate un pieno da 60 litri a 20 centesimi? vuol dire un pieno con 12 euro e niente particolato e monossido di carbonio. e una percorrenza stradale superiore!


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Hoy Hoy
messaggio 28 Apr 2005 - 17:12
Messaggio #10


Imbambì
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Terza e ultima parte

CITAZIONE
Ecco altre informazione di un utente che utilizza abitualmente la colza sul suo tdi.:

Una premessa doverosa: io non sono altro che un fruitore di qualcosa che già è insito nel motore diesel fin dalla sua nascita, ciò che ho fatto a livello tecnico non è stato altro che verificare di persona e con strumenti attuali, moderni ed idonei, quali fossero le implicazioni date dall’uso degli oli vegetali non modificati a scopo lubrificante in questo tipo di motore, chiaramente molto più moderno e tecnicamente avanzato rispetti ai primordi. inoltre non avendo particolari doti comunicative da docente scusatemi se sarò prolisso, se non dovessi essere chiaro sarà più facile per me rispondere a domande mirate.

un’altra precisazione, tutto quanto di carattere generale e che esuli da ciò che sono le mie dirette esperienze nell’uso dell’olio vegetale come lubrificante, quindi tabelle e quant’altro relativo ai capitolati dei prodotti, sono reperibili in rete presso i produttori nazionali di gasolio e biodiesel, io stesso ne attingo per comodità e facilità di scrittura. sono dati ed informazioni uniformate e stabilite dagli organi preposti al controllo qualità che i produttori devono garantire. alla fine inserirò un elenco di link che possano facilitare da parte vostra la ricerca di informazioni più specifiche, curiosità o argomenti semplicemente non affrontati.

comincerei con una panoramica generale dei tipi di combustibili utilizzabili attualmente in motori diesel, viste le domande recenti sul gecam forse è meglio definire cosa sia bio e cosa no:


fossili:

tutti sappiamo cosa sono e da dove derivino, se non altro perché il nostro rapporto con il petrolio è praticamente quotidiano ed imposto da cent’anni universalmente come unico sistema energetico (ed economico, nel senso che l’economia mondiale ci si basa, non certo perché costi poco…..).


gasolio africano: ricco di paraffine e zolfo, dal punto di vista motoristico sicuramente migliore di quelli in uso da noi, maggior lubricità.

gasolio “occidentale”: deparaffinato e basso tenore di zolfo

gasolio tipo v power: maggior prestazione dovuta a n° di cetano più elevato, più basso zolfo;
blu: estrema riduzione dello zolfo;

gasolio bianco: gasolio tradizionale + 10% di acqua emulsionata finemente con appositi pacchetti di emulgatori, riduzione delle emissioni di particolato;

ciò che comportano a livello ambientale è noto a tutti, nonostante siano raffinati e migliorati sono sempre estremamente inquinanti e contribuiscono in maniera decisiva a generare i problemi che il nostro mondo ha. nessuno di questi è bio.



vegetali naturali:



il motore diesel è per definizione un motore generoso, è alimentabile quasi con tutto ciò che possa bruciare spontaneamente per compressione, ne esistono versioni alimentati a polvere di carbone, tuttavia se consideriamo i motori moderni, i cosiddetti diesel veloci, ci sono implicazioni dovute alle potenze, compressioni, pressioni di iniezione e n° di giri che determinano la necessità di modifiche sostanziali per poterlo alimentare con oli vegetali tal quale. le viscosità massime in gioco, fino a 10 volte superiori al gasolio (70-80 cst al 20°c contro i 2.5-7 cst del gasolio), necessiterebbero di sistemi di preriscaldamento per fluidificarlo prima dell’arrivo alla pompa di alimentazione, i serbatoi stessi dovrebbero essere riscaldabili durante le stagioni invernali perché i trigliceridi naturali che li compongono (acidi grassi esterificati con glicerina) hanno un punto di solidificazione non eccessivamente basso e la tendenza a cristallizzare in fasi diverse, ognuna tipica degli esteri che lo compongono. per avere problemi di alimentazione non è necessario che tutta la massa di olio diventi letteralmente solida ma è sufficiente una parziale e minima cristallizzazione delle parti meno solubili, che iniziano a germinare adese alle pareti dui tubi alimentazione e filtro gasolio, aggregandosi via via ed aumentando di dimensione fino ad occludere il passaggio del combustibili. provate a mettere una bottiglia di olio di oliva a temperatura inferiore a 10÷15°c e vedrete che dopo qualche tempo si formeranno sulle pareti tante parti biancastre tonde solide, dapprima piccole poi sempre più grandi che nel tempo si aggregheranno formando un corpo solido unico. con diverso meccanismo è quello che capita nei gasoli petroliferi quando contengono in quantità paraffine medio e altobollenti (punto di intasamento a freddo dei filtri - cold filter plugging point - cfpp).


vegetali derivati:

biodiesel o natural diesel:



e’ un estere, prodotto industriale derivato da olio vegetale naturale, estere anch’esso, normalmente colza (quelle belle distese campestri di fiorellini gialli) e girasole (tutti sappiamo come sia), a volte soia ma dipende da costi e disponibilità. per produrre il biodiesel è necessario modificare l’olio vegetale di partenza, rendendolo più basso bollente e meno viscoso e più infiammabile e per far questo è necessario sostituire la glicerina legata agli acidi grassi a formare il trigliceride con un altro alcool a più corta catena, quindi più leggero e volatile. si usa normalmente l’alcool metilico ma è possibile utilizzare anche l’acool etilico. ciò che si ottiene è chimicamente detto metilestere (o etilestere se usato alcool etilico) ed è utilizzabile direttamente nei motori diesel con sistemi di alimentazione tradizionali, senza alcuna modifica sostanziale di parti del motore.

i valori di viscosità s’avvicinano a quelle del gasolio:

1
combustibile viscosit à
metilestere di olio di soia (valore medio) 4,01 cst
metilestere di olio di girasole 4,6 cst
metilestere di olio di colza 6 cst
gasolio 2d (valore medio) 2,6 cst

il punto di infiammabilità si riduce rispetto agli oli di partenza e, pur garantendo una totale combustione, risultano più sicuri dal punto di vista dello stoccaggio e manipolazione rispetto al gasolio:

1
combustibile punto di infiammabilità
metilestere di olio di soia (valore medio) 155 °c
metilestere di olio di girasole 182 °c
metilestere di olio di colza 160 °c
gasolio 2d (valore medio 72°c




il numero di cetano, che indica il comportamento all'accensione e quindi influenza l'avviamento a freddo, la combu-stione e la rumorosità del motore, è pressochè simile a quello del gasolio. nei motori diesel è relativamente semplice misurare il tempo che intercorre tra l'iniezione del combustibile e la sua accensione, da qui viene calcolato un indice che esprime questo ritardo. più è alto il suo valore e maggiore è la prontezza del combustibile all'accensione.

1
combustibile numero di cetano
metilestere di olio di soia (valori medi) 46-51
metilestere di olio di colza 54
metilestere di olio di girasole 49
gasolio 2d (valore medio) 48

le temperature di intorbidamento (nebbia) e cristallizzazione sono più basse dei relativi trigliceridi di partenza, ma più alte del gasolio petrolifero ma anche in questo caso l'uso in miscele risolve parzialmente il problema:

1
combustibile punto di intorbidimento punto di scorrimento
metilestere di olio di soia (valore medio) -1 °c -3 °c
metilestere di olio di colza -2 °c -9 °c
metilestere di olio di girasole - -7 °c
gasolio 2d (valore medio) -17 °c -26 °c

vengono utilizzati additivi che migliorano le caratteristiche a freddo del biodiesel. in austria è prodotto un biodiesel derivato dalla colza che ha un cfpp compreso tra -10 °c e -15 °c.

per il suo uso bisogna tenere tuttavia in considerazione le gomme e le plastiche che fanno parte di tutto il circuito di alimentazione. servono materiali compatibili, per questo esistono precise tabelle, perché il potere solvente del biodiesel è elevatissimo rispetto a gasolio tradizionale e può portare ad infragilimento delle gomme per asportazione dei plastificanti in esse contenute fino addirittura alla dissoluzione in caso di gomme naturali. tuttavia queste parti che ne limitano l’uso normalmente in auto abbastanza recenti non sono molte. va considerato che il discorso cambierebbe usassimo il biodisel in diluizione con gasolio tradizionale, cosa in atto in italia su molti veicoli ed autobus pubblici: in funzione della diluizione apportata si modifica anche il potere solvente del biodiesel. quando viene specificato dalla casa cotruttrice sui libretti d’uso e manutenzione che l’auto in questione non è alimentabile a biodiesel il punto di riferimento sono esclusivamente le parti in gomma e plastica non compatibili, il motore in sé funzionerebbe benissmo.

2
compatibilità del biodiesel tal quale, con i metalli, gomme e plastiche:

rame
acciaio alcarbonio
ottone
gomme fluorurate (teflon, viton)
gomma alto nitrilico (acrilonitrile>35%)
gomma nitrilica caricaata
copolimero nitrilica/pvc
polietilene
poliammide 11-30

e' sconsigliato l'uso dei seguenti elastomeri come materiali di contatto:

gomma basso nitrile
gomma etilene-acetato (eacm)
gomma etilene-propilene (epdm)
gomma naturale (nr)
gomma stirene-butadiene (sbr)

2
compatibilità dei materiali con miscele gasolio biodiesel:

sono state controllate le variazioni di peso, rigonfiamento, permeabilità e resistenza meccanica di 12 polimeri od elastomeri elencati di seguito:

nbr-pvc elastomero
e ltex rsb 714 polietilene della solvay
11 rilsan besno p20t poliammide atochem
12 rilsan aesno p20tl poliammide atochem
pom hostaform c9021 poliacetale hoechst
orgamid rzm 30 tl poliammide 6-30% fibra di vetro atochem
orgamid technyfil rzm 30 tl poliammide 6-6 30% fibra di vetro rhòne-poulenc
trogamid 7323 (pa amorfa)
hostalen ppk 1032 (copolimero pp)
nbr 930046 mo (nitrile)
nbr pvc 920810 mo (pvc nitilico)
cr 930751 (policloroprene).

tutti questi materiali hanno subito l'invecchiamento in una miscela contenente dal 5 al 30% di biodiesel, e le conclusioni hanno permesso di definire che la presenza di biodiesel non induce effetti particolari di sorta; tra 7 materiali testati, 2 (nbr-pvc e pa6 30%) mostrano variazioni significanti in condizioni di prova molto severe (70°c) sia per il gasolio puro che per la miscela al 20%.

a livello di emissioni sono meno inquinanti rispetto ai gasoli petroliferi, non generano co2 semplicemente perché riconsegnano all’ambiente quella che ha utilizzato la pianta di partenza, da cui derivano gli oli, durante il proprio ciclo vitale, quindi è azzerata a livello di bilancio globale. si riducono gli idrocarburi incombusti (-20%), l'ossido di carbonio (co, -35%) e la fumosità (-70%). le emissioni di ossidi si azoto (nox) e di particolato (pm) si comportano diversamente in dipendenza dal tipo di motore e dal tipo di test effettuato, ma sono comunque nettamente inferiori al gasolio. le emissioni di ossidi di zolfo (sox) sono nulle.
tuttavia…………..nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma…………quindi a parte quanto sopra anche il biodiesel e l’olio vegetale naturale producono inquinamento, di tipo diverso ma in gran parte ancora incognito, sia nelle dimensioni possibile che nelle conseguenze non ancora del tutto note.

tra l’altro va tenuto conto anche dell’impatto ambientale dovuto alla lavorazione dell’olio di partenza, che genera anch’esso inquinamento, ma il discorso diventa troppo ampio, soffermiamoci all’aspetto della combustione nel motore.


Chi ha suggeriemti o idee per aricchire il quadro fin qui esposto è benvenuto, grazie della collaborazione.....per un mondo migliore.
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Fonfi
messaggio 28 Apr 2005 - 18:58
Messaggio #11


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Ottimi post!

Infatti mi ero dimenticato di dire che una ottima cosa è preriscaldare il combustibile prima che arrivi alla pompa del carburante (c'è gente che crea delle serpentine artigianalmente) in maniera da ridurre notevolmente la viscosità.

Riassumendo, non ci vorrebbe praticamente niente per riadattare un pelo le autovetture in maniera da farle andare a biodiesel. Si inquinerebbe molto meno e si potrebbero creare posti di lavoro, grazie alla coltivazione della colza e la sua lavorazione... (poi, cosa molto importante, manderemmo definitivamente a farsi fottore i sauditi...).
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Il Doge
messaggio 29 Apr 2005 - 12:08
Messaggio #12


Pòch ad bòn
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Io di sta cosa mi fiderei poco... Mi viene in mente che circa 15 anni fa era venuta fuori la storia che le auto funzionavano anche con la benzina agricola. Anche chi ne usava in piccole percentuali giusto per risparmiare qualche migliaio di lire prima o poi si ritrovava in officina da mio padre... a spendere qualche decina di migliaia di lire.
PS: Ma quanto ne sa Fonfi?!
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Hoy Hoy
messaggio 29 Apr 2005 - 14:09
Messaggio #13


Imbambì
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NON è esattamente la stessa cosa, in Germania fanno le gare di auto con alimentazione Biodiesel....
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Il Doge
messaggio 29 Apr 2005 - 14:46
Messaggio #14


Pòch ad bòn
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No, per carità, non intendevo dire che fosse la stessa cosa! Poi figuriamoci, su questo argomento è inopportuno paragonare un motore a scoppio con un diesel.
Era solo un ricordo che mi era venuto in mente leggendo gli interventi in questa discussione.
Al di là di questo, se ci fan le gare avranno costruito motori in grado di ottimizzare le prestazioni con questo tipo di alimentazione. Non so quanto convenga usarlo su motori diesel delle auto comuni... Scusate ma sono sempre molto scettico
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Fonfi
messaggio 29 Apr 2005 - 15:59
Messaggio #15


Alcoholized
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Mi spiace deluderti Enrico, ma di motori non ne so molto... Quello che ho scritto, è frutto di qualche cosa imparata informandomi, ma in particolare di deduzioni che mi sembrano logiche; infatti se c'è qualcuno che ha competenze in questo campo è pregato di dire la sua e magari correggermi.

Cmq mi pare che tra il diesel agricolo e quello comunemente venduto nelle stazioni di servizio, cambi ben poco. La principale differenza sta nel prezzo; quello agricolo ha molte meno tasse perchè chi coltiva e lo deve usare, ne utilizza grandi quantità e quindi ha dei vantaggi da parte dello stato.
Cmq W LA COLZA!!!

Messaggio modificato da Fonfi il 29 Apr 2005 - 16:01
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Il Doge
messaggio 29 Apr 2005 - 17:40
Messaggio #16


Pòch ad bòn
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Che delusione Fonfi! Scherzo! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif)
Allora riporrò tutta la mia fiducia in questo campo su Hoy Hoy... Ho letto solo ora i suoi messaggi. Prima non l'ho fatto che non avevo tempo...
Veramente interessanti quelle ricerche!
Ma perché ste cose non le scrivono suoi quotidiani al posto di dirmi che si sono sposati quei due cessi di Carlo e Camilla?!
Secondo me finché non si esaurisce il petrolio che oggi ci fan pagare più di 50 $ al barile, queste ricerche non saranno mai divulgate...

Messaggio modificato da Enrico il 29 Apr 2005 - 17:48
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Hoy Hoy
messaggio 29 Apr 2005 - 20:03
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Continuo a battere sul chiodo, ora propongo Beppe Grillo:
CITAZIONE
La colza danneggia gravemente Siniscalco.


Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e' considerato "truffa" dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e' la seguente: quando i motori diesel vennero ideati,
non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo "diesel". Non esisteva perche' non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era
mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli
olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via. Si', proprio cosi', quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e': e i motori di oggi? La risposta e' : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre
bolle. Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu' il numero di esano e' alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).
Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente.
La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza.
L'olio di colza e' un oliaccio di mer*a che le industrie usano per friggere su
Larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco. Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.
E quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il tam tam su internet"
inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio.
Dopodiche' lo si ficca nel motore.
Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio vegetale e'leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che
potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e vedete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
LA cosa che dovrete verificare e' come si comporta in accensione. I vecchi
motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu' alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...
Tutto qui, direte voi?
No, non e' tutto qui. Perche' lo stato considera questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e' truffa, perche' state evadendo la tassa che c'e' sui carburanti.
Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso domestico.
Allora, qual e' il problema? Il problema e' che il Carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e
che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e' noto, costa MENO di cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche'
siccome il bilancio chimico di una pianta e' nullo, il CO2 che buttate nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la meta' del diesel petrolifero. Siccome inquinare e' BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e' giusto fare.
Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera' meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE, perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e'
ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in Italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi.
Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere?
Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo(coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.
La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bel rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle sigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma perche' e'una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche'.
Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto
"non faccio piu' pubblicita' sul tuo giornale se non dici cosa voglio io".
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco non fa tanto sesso.
In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante e' il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita'.

Beppe Grillo
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Hoy Hoy
messaggio 29 Apr 2005 - 20:08
Messaggio #18


Imbambì
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Voglio suffragare (!!??!) quello che dicevo sulle competizioni con combustibile Ecologico...

http://www.stcgroup.com/estereco/italiano/corsa/corsa.html

il sito della Azienda che produce olii vegetali usati come combustibili...
.......................................

questo invece....

http://www.pugliabox.it/Puglia/Motori/olio_colza.htm

resoconto-conferma di un evento sportivo legato al Biodiesel...


<_<
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Fonfi
messaggio 30 Apr 2005 - 00:14
Messaggio #19


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I giornali parlano di Carlo e Camilla perchè l'italiano medio è più interessato ai cazzi degli altri che ai suoi (vedi il cretino che segue il grande fratello o altri trash-show per tv, quando potrebbe impiegare quel tempo perso per altre attività costruttive o quantomeno divertenti...)
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Il Doge
messaggio 30 Apr 2005 - 11:41
Messaggio #20


Pòch ad bòn
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Hoy Hoy
messaggio 1 May 2005 - 19:23
Messaggio #21


Imbambì
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Qursta è bella , sull' Internazionale in edicola ora c'è un articolo tratto da Liberation, giornale francese, dal titolo "Un fiore nel motore".
Dice che in Francia c'è chi usa l'olio di frittura usato delle patatine (filtrato) per far andare i diesel.....bellissimo!! da leggere... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)

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Il Doge
messaggio 2 May 2005 - 11:22
Messaggio #22


Pòch ad bòn
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Spero che la cosa sia sostenuta da sperimentazione scientifica, sennò da domani inizio a pisciare nel serbatoio per vedere se la mia auto fnziona comunque... Sai che risparmio?! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)
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