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> Salutate La Fossa Dei Leoni, 37 anni di storia che se ne vanno...
Pollocedrone
messaggio 17 Nov 2005 - 13:05
Messaggio #1


Imbambì
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www.fdl.it

Devo ancora capire bene i motivi.

Pare che sia questione di bandiere o vessilli...in sostanza ultrà della juve hanno dimenticato a lecce una bandiera. Quelli del lecce l'hanno data a quelli del milan che l'hanno esposta in curva durante Milan-Juve. Quelli della juve incazzati neri hanno pensato bene di fare un "attentato" al rientro della FDL dalla trasferta di Eindhoven. In pratica in 10 ultrà juventini hanno pedinato il tipo che riportava in magazzino la bandiera della FDL dopo la trasferta olandese, hanno fatto un "attentato", compreso coltello puntato alla gola e minaccie. Rubata la bandiera delle FDL si sono dileguati.

Fatto sta che la FDL è ufficialmente sciolta...per divergenze interne credo createsi dopo l'attentato dei Viking juventini con sede a Milano.

In sostanza un pezzo di tifo milanista se ne va...rimangono brigate rossonere, commandos tigre e alternativa rossonera...

Che dire...rip. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_frown.gif)

Messaggio modificato da Pollocedrone il 17 Nov 2005 - 13:21
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Il Conte
messaggio 17 Nov 2005 - 13:21
Messaggio #2


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bisogna vedere se poi ste cose sono vere o sono un po" rimaneggiate"...
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Pollocedrone
messaggio 17 Nov 2005 - 13:37
Messaggio #3


Imbambì
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CITAZIONE (Il Conte @ 17 Nov 2005 - 13:21) *
bisogna vedere se poi ste cose sono vere o sono un po" rimaneggiate"...


Conosco direttamente gente che fa parte della FDL e segue pure le loro riunioni...dalle ultime versione pare che:

nel 2002 gli juventini rubarono una bandiera al milan in un autogrill e la esposero in curva più e più volte. Tale cosa nel mondo ultrà è vista come aver violato il territorio nemico. Allora per "contraccambiare" la FDL (non si sa come...pare tramite aiuto di ultrà leccesi) hanno preso una bandiera juventina e l'hanno esposta in curva. Segue il discorso di prima. La novità sta nel fatto che l'alfiere milanista vittima dell'agguato da parte dei Vikings la notte della trasferta olandese ha sporto denuncia. Ciò non è andato giù agli altri gruppi ultrà milanisti (Brigate commandos e rams. Per questo la FDL è stata messa in minoranza (cioè gli altri gruppi non l'hanno appoggiata...non hanno gradito l'aver tirato in ballo la polizia per una cosa - l'agguato juventino e lo sventolio di vessillo bianconero in curva sud - che nel mondo ultrà si risolve internamente) e i capi delle FDL invece di dimettersi hanno sciolto tutto.
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ferra
messaggio 17 Nov 2005 - 16:50
Messaggio #4


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CITAZIONE (Pollocedrone @ 17 Nov 2005 - 13:05) *
www.fdl.it



Fatto sta che la FDL è ufficialmente sciolta...


AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH...

E IO RIDO........ (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)

Messaggio modificato da ferra il 17 Nov 2005 - 16:52
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potemkin
messaggio 17 Nov 2005 - 21:02
Messaggio #5


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CITAZIONE (ferra @ 17 Nov 2005 - 16:50) *

Cosa ridi?Dovresti piangere,interista nostalgico di vittorie.... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/00000002.gif)
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ferra
messaggio 17 Nov 2005 - 21:34
Messaggio #6


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MA ALMENO ABBIAMO I TIFOSI... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/4.gif) :rofl:
AHAHAHAHAH....
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potemkin
messaggio 17 Nov 2005 - 21:39
Messaggio #7


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Sìsì,tienili.Tanto per quel che vincono... :rofl:
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2pac
messaggio 18 Nov 2005 - 12:04
Messaggio #8


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Dunque ragazzi urge fare un chiarimento pure qui..Di chiacchiere se ne fanno parecchie,tante e diverse sono quelle che vengono citate come cause di questo scioglimento...E' stata citato come inizio della fine l'episodio delle 2 bandiere rubate agli ultras bianconeri ed esposte agli juventini in Milan-Juve di campionato e in seguito l'aggressione con relativo scippo subita dal responsabile dello striscione da trasferta "fdl"(di ritorno da ehindoven) da parte di una dozzina di ultras bianconeri.Queste sono cose che nel mondo ultras,e il conte ve lo potrà confermare,succedono.Non sono certo il lato più bello di questa componente,ma succedono.Ciò che invece non succede,sono il ricorrere alle forze dell'ordine per sistemare questi fatti;ho sentito e letto in questi giorni che la pietra dello scandalo sarebbe una presunta denuncia di esponenti della fossa dei leoni nei confronti del gruppo di ultras juventini accusati del furto...La digos poi nel giro di tre giorni sarebbe ritornata in possesso dello striscione restituendolo ai legittimi proprietari...Se così fosse veramente successo(cosa che io non conosco,in quanto frequento la fossa in quanto abbonato,ma non abitando a milano, sono impossibilitato a partecipare alle riunioni e quindi sono al di fuori da certi contesti)credo che allora,per quello che si definisce un non scritto codice d'onore ultras,il direttivo della fdl(14 persone) sia stato messo con le spalle al muro per il non bel gesto dagli altri gruppi di ultras rossoneri(direi commandos,brigate soprattutto,ma i rams dubito..)..Però qui mi permetto di portare qualche altra notizia ricevuta per mail da uno dei ragazzi che ho conosciuto in curva(è un tizio di milano malato per il tifo però molto simpatico -off topic:e con una gran gnocca-) e abbonato alla fossa da circa 8 anni, che era alla famosa riunione di martedì sera(quella dove,secondo quanto riportato da alcuni giornali, si sarebbe sfiorato lo scontro fisico)e che mi ha scritto testuali parole riguardo a questo fatto:

"...La riunione è stata sicuramente accesa,ci saranno state mezzo migliaio di persone, tutte animate dall'amore verso questi colori e questa tifoseria.Ma non ho visto nessun casino,nessuno che cercava di litigare con altri,semplicemente come può capitare, ognuno è rimasto sulle proprie posizioni,e quì stà l'errore non si è cercato di trovare un punto di contatto fra i vari direttivi di gruppi.Non c'entra la politica,non c'entra la polizia, nè la vicend0a con gli ultras juventini, riportata in maniera infamante sui giornali da qualcuno che si diverte a gettare fango su gente che da 37 anni segue questa squadra nel mondo,sempre con la stessa emozione e con lo stesso amore!Parlando con un po di gente più grande di me e inserita nel contesto in maniera più importante, ho sentito solo che la fdl si è sempre un po distanziata dal modo di fare tifo degli altri gruppi in curva sud,arrivando quindi a percorrere una strada alternativa che l'ha portata ad isolarsi, e in una situazione di rispettoso ma insanabile contrasto come in questi ultimi 3 anni a sciogliersi.C'è gente che ha parlato di colpe della fossa comeil rifiuto di aderire ai famosi accordi di manchester(di evitare scontri con ultras bianconeri)la mancata adesione a progetto ultrà;i cori contro i carabinieri dopo nassyria(cosa a mio parere indegna) a verona col chievo;la contestazione contro galliani a cagliari;la protesta a empoli fuori dal settore ospiti, quando il resto della sud è rimasto a milano;l'accensione di torce anche dopo i fatti del derby, cosa che è costata numerose multe alla società;lo striscione contro gli europei del 2012, maldigerito da uno dei massimi esponenti degli altri gruppi, incaricato di coordinare il tifo per l'italia agli europei;il fatto di avere 5000 iscritti, quindi 5000 biglietti, sciarpe, cappellini ecc su cui altre persone non potevano lucrare.

Comunque ieri sera (giovedì)in V.le Bligny(sede storica della fossa) c'erano circa 400 persone venute a salutarsi... ma non per prendere i biglietti ma per dare un'altro abbraccio a tutti e bersi una birra assieme.
E' stata una bella dimostrazione di amicizia e coesionetra ragazzi di ragazzi e persone,uomini e donne,di differenti età schieramenti politici ed estrazione sociale.Tutto molto emozionante.

Tutte queste persone anche se non più unite sotto lo stesso gruppo continueranno ad andare allo stadio e a tifare per la nostra squadra.
Un leone non muore mai!"

Spero di essere stato abbastanza d'aiuto a chi cercasse come me di capirne di più su questa storia





CITAZIONE (ferra @ 17 Nov 2005 - 18:50) *



di cosa ridi?Vuoi che ridiamo e allora ridiamo....Ridiamo di una tifoseria che lancia i motorini e poi li pesta,ridiamo di un gruppo di tifosi che ogni partita si pesta di botte fra di loro perchè c'è gente in curva nord che non canta e allora sai visto che siamo nell'era primitiva chi non canta si prende delle botte..ridiamo di una tifoseria che per 4 derby di fila nel nuovo millennio al 14° del secondo tempo di ogni partita prendeva e sfollava..Ridiamo di chi per la frustrazione dell'ennesima sconfitta ha infangato l'immagine dell'italia con il lancio dei famosi bengala in mondovisione...Complimenti!!! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/ahsisi.gif)



















ah ps:e io rido (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/ahsisi.gif)

Messaggio modificato da 2pac il 18 Nov 2005 - 12:20
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Il Conte
messaggio 18 Nov 2005 - 12:04
Messaggio #9


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sei stato perfetto..non c'è niente da aggiungere.
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Pollocedrone
messaggio 18 Nov 2005 - 13:14
Messaggio #10


Imbambì
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CITAZIONE (2pac @ 18 Nov 2005 - 12:04) *
Dunque ragazzi urge fare un chiarimento pure qui..


Confermo e rilancio (post ricevuto sul newsgroup it.sport.calcio.milan) :

DENUNCIA:
potreste pensare che sventolare i bandieroni sia stato uno
sbaglio (in realtà
era un modo per ripagare i gobbi della stessa moneta, visto che
gli IRR VALLETTE
fecero la stessa cosa con un bandierone FdL qualche anno fa)...
potreste
giudicare uno sbaglio anche lo scambio (l'offerta di scambio è
partita dai
gobbi ed è stata accettata con il fine di riportare la questione
nell'ambito
dello stadio), ma davvero credete che il direttivo della fossa
sia stato
così imbecille da gettare al vento 37 anni di integrità e
coerenza denunciando
il furto alla polizia? Figuriamoci... e qualcuno pensa che, dopo
decine di
articoli via internet, che descrivevano bene le modalità del
furto dello
striscione, la di.gos non avrebbe avviato un'indagine per conto
suo, senza
bisogno di nessuna denuncia, per evitare una faida cittadina?
Ancora più ignobili le accuse di collaborazione che arrivano
dagli altri
gruppi della sud... fino a prova contraria, chiacchiere
amichevoli e cene
insieme a certi personaggi non erano certo quelli della fossa a
farle, no?


MANCHESTER:
è inutile nasconderlo, tutti sanno che la fossa si rifiutò di
partecipare
ai famosi accordi, in cui gli altri gruppi della sud e i capi
della curva
gobba si accordarono con le società calcistiche, grazie
ovviamente alla mediazione
della di.gos, per ottenere grossi (e dico grossi) favori in
cambio della
promessa di pace a Manchester. Al contrario di diversi elementi,
invisibili
fino al momento della partita, la FdL presidiò il centro di
Manchester, e
se non accadde nulla fu solo perché effettivamente di ultras
della juve non
vi era l'ombra. Qualcuno dice che grazie agli accordi si riuscì
anche a scaglionare
perfettamente arrivi e partenze, in modo da non far incrociare
mai le due
diverse fazioni (famiglie, turisti e tifosi normali a parte).

PROGETTO ULTRA':
fu un grave smacco quando la fossa si rifiutò di aderire a
progetto ultrà,
alle conseguenti manifestazioni e a "movimento ultras"... i
gruppi di altre
squadre ci rimasero piuttosto male, e in seguito all'uscita
della fossa ci
furono altre defezioni. La cosa non andò giù a quell'altra parte
della sud
che si è sempre impegnata a mantenere una "rete" con le altre
tifoserie,
e a cui tanto piacciono i progetti "istituzionali". Fu una
grossa perdita
di prestigio per loro, visto che persino diversi quotidiani
parlarono di
"defezione dei milanisti", quando in realtà lo fu solo da parte
della fossa...


CARABINIERI:
a Verona con il Chievo, appena dopo nassirya, dalla fossa
partì "LA DISOCCUPAZIONE"
subito dopo il minuto di silenzio... negli altri gruppi diversi
singoli parteciparono
ai cori, ma c'era qualcuno che si sbracciava e gridava di
smetterla di cantare...
immaginatevi chi era! Qualcuno potrebbe obiettare sul buon gusto
dei cori,
in ogni caso fu una dimostrazione di coerenza che pochi in
italia diedero
(Livorno, Mantova e pochi altri), mentre la maggior parte delle
curve (a
cui si sarebbero omologati volentieri i soliti noti) si prodigò
in omaggi
ai caduti, per poi insultare e deridere l'arma per tutti gli
altri 364 giorni
dell'anno... comunque l'episodio fu sgraditissimo alla società
Milan, che
si trovò a dover pagare 40000 euro di multa (poi 20000 in
seguito a un ricorso,
chiamiamola AUTOriduzione da parte di Galliani...). Chissà chi
dovette subirsi
le rimostranze dei vertici di via Turati...

CAGLIARI:
cagliari milan: la partita finisce, dalle brigate parte un coro
a favore
di galliani, che si pavoneggiava in mezzo al campo. Il pelato
arriva sotto
la curva, viene omaggiato pure di una bandiera, poi appena passa
sotto alla
gente della fossa, inizia a essere bersagliato di insulti e
minacce di ogni
genere (il tutto documentato perfettamente da SKY)... il motivo
essenzialmente
è da ricercare nella sua carica di presidente di lega e nelle
sue dichiarazioni
riguardo a caro-biglietti, decreto pisanu e possibilità di
andare via da
sansiro. Qualche altro capocurva invece non gradisce la
contestazione, c'è
una breve discussione, poi il suddetto viene visto in aeroporto
allontanarsi
a braccetto con il buon adriano.

EMPOLI:
la sud decide di non organizzare la trasferta di empoli per il
costo del
biglietto (25EUR). Un centinaio della fossa decidono di andare
lo stesso
con mezzi propri, per organizzare una protesta fuori dal settore
ospiti.
Gli altri gruppi proseguono invece nell'idea di non presentarsi,
in realtà
qualcuno si fa vedere a "curiosare", e pare che altri l'abbiano
riconosciuto
nel settore a vedersi la partita. Che coerenza! Ovviamente
questo episodio
da il nervoso a molti, poiché da parecchia visibilità alla
fossa, che appare
come un gruppo compatto e determinato...

TORCE:
basta guardare le foto, nelle ultime partite le torce le
accendevano solo
in fossa... come sapete da quest'anno l'accensione di torce
sugli spalti
basta per comminare ammende alle società, e ovviamente qualcuno
non lo gradiva.
Dall'altra parte invece si cerca come al solito di andare
incontro alle richieste
di via Turati, infatti sappiamo anche chi è stato a premere per
non accendere
più torce in champions league da quando la UEFA diffidò il
milan, minacciando
la squalifica di campo alla prima torcia accesa a san siro.

EUROPEI 2012:
la fossa (in teoria, in collaborazione con le brn), fa preparare
due striscioni,
uno per il bresciano in coma dopo esser stato picchiato dagli
agenti, l'altro
recita "BOICOTTIAMO GLI EUROPEI DEL 2012". Tanto voluto
dall'altro gruppo,
che non appare nelle foto sul loro sito internet, mentre quello
per il bresciano
invece sì... chissà perché, forse perché un esponente di spicco
aveva ricevuto
dalla FIGC l'incarico di organizzare il tifo per la nazionale
agli europei
del 2004? e probabilmente quello striscione poteva significare
la perdita
dello stesso incarico ai mondiali?

NUMERI:
i numeri della fossa si sanno... oltre 5000 iscritti, migliaia
di biglietti
e abbonamenti, organizzazione di pullman, treni, e trasferte per
centinaia
di persone ogni volta, migliaia di capi di materiale venduti (i
cui soldi
venivano usati per le spese legali per i diffidati, per i
contributi cassa
quando le trasferte erano troppo costose e per le coreografie,
nemmeno mezza
lira finiva nelle tasche del direttivo). Come poteva non fare
gola a chi
su biglietti e materiale ci lucra? Certo, le poche centinaia
dello "zoccolo
duro", quello che va ancora in riunione nonostante il gruppo sia
sciolto,
non andrà mai più in curva, ma le altre oltre 4000 persone
continueranno
quasi come se nulla fosse accaduto... bhe se ne accorgeranno
presto, di quello
che è accaduto.

Queste, attualmente, sono le versioni ufficiali. Personalmente credo che la storia della "bandiera" sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La distanza creatasi tra gli altri gruppi e le FDL era diventata incolmabile...una cosa tira l'altra e invece di dimettersi i 14 capi hanno deciso di scioglere tutto. Rimane, comunque, un pezzo di tifo rossonero che se ne va. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_frown.gif)
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Il Conte
messaggio 18 Nov 2005 - 13:41
Messaggio #11


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CITAZIONE (Pollocedrone @ 18 Nov 2005 - 13:14) *
Confermo e rilancio (post ricevuto sul newsgroup it.sport.calcio.milan) :








CARABINIERI:
a Verona con il Chievo, appena dopo nassirya, dalla fossa
partì "LA DISOCCUPAZIONE"
subito dopo il minuto di silenzio... negli altri gruppi diversi
singoli parteciparono
ai cori, ma c'era qualcuno che si sbracciava e gridava di
smetterla di cantare...
immaginatevi chi era! Qualcuno potrebbe obiettare sul buon gusto
dei cori,
in ogni caso fu una dimostrazione di coerenza che pochi in
italia diedero
(Livorno, Mantova e pochi altri), mentre la maggior parte delle
curve (a
cui si sarebbero omologati volentieri i soliti noti) si prodigò
in omaggi
ai caduti, per poi insultare e deridere l'arma per tutti gli
altri 364 giorni
dell'anno... comunque l'episodio fu sgraditissimo alla società
Milan, che
si trovò a dover pagare 40000 euro di multa (poi 20000 in
seguito a un ricorso,
chiamiamola AUTOriduzione da parte di Galliani...). Chissà chi
dovette subirsi
le rimostranze dei vertici di via Turati...


va bene la coerenza, ma mi pare un atto di infinita ignoranza cantare il coro contro i carabinieri dopo la strage di nassirya.
cazzi della fossa, se non ci sono piu sono solo contento
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Pollocedrone
messaggio 18 Nov 2005 - 14:07
Messaggio #12


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CITAZIONE (Il Conte @ 18 Nov 2005 - 13:41) *
va bene la coerenza, ma mi pare un atto di infinita ignoranza cantare il coro contro i carabinieri dopo la strage di nassirya.
cazzi della fossa, se non ci sono piu sono solo contento


Io ho solo riportato un post letto in giro (più che altro per spiegare i vari punti di "discordia"). Trovo pure io ignobile i cori dopo la strage di nassirya.
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2pac
messaggio 18 Nov 2005 - 14:27
Messaggio #13


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CITAZIONE (Pollocedrone @ 18 Nov 2005 - 16:07) *
Io ho solo riportato un post letto in giro (più che altro per spiegare i vari punti di "discordia"). Trovo pure io ignobile i cori dopo la strage di nassirya.


io l'avevo già detto che erano indegni come cori...dispiace per la fossa però non bisogna fermarsi qui adesso!
Avanti con le brigate e i commandos!!

(IMG:http://www.brigaterossonere.it/foto_partite/seriea0506/milan_reggina/images_01/MILAN%20REGGINA5.jpg)

Messaggio modificato da 2pac il 18 Nov 2005 - 14:53
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2pac
messaggio 18 Nov 2005 - 15:08
Messaggio #14


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Ah e comunque come ultima cosa mi sembra doveroso postare i due comunicati(fossa e brigate) che sono distintamente usciti in questi giorni

Comunicato fossa:
"Non abbiamo voluto scrivere un comunicato in merito alla vicenda di milan juve perchè in queste occasioni non siamo soliti rispondere con questi mezzi ed anche questa volta non faremo alcuna comunicazione sui fatti, ci limitiamo solo a dire che un'esposizione di parte e di comodo puo' arrivare a far presupporre anche la piu' ignobile delle infamie, pur di accreditarsi una posizione di vantaggio, ma un'accusa ha bisogno di riscontri oggettivi e pertinenti, non puo' essere ambigua od evasiva perchè altrimenti è delazione.

Questa storia ha posto in evidenza punti di vista ormai inconciliabili all'interno della nostra curva e dopo avere discusso e riscontrato divergenze incolmabili ed insanabili, siamo giunti all'amara ma orgogliosa decisione di scioglierci e chiudere così la meravigliosa avventura della Fossa dei Leoni.

Non è nostra intenzione utilizzare questo comunicato per difenderci dalle accuse mosseci, perchè siamo certi che chi ha avuto l'onore di conoscere o di scontrarsi con la Fossa dei Leoni non puo' nemmeno immaginare che qualcuno possa
essersi reso responsabile di cio che ci viene addebitato.

Per 37 anni tutti i ragazzi che hanno fatto parte della Fossa dei Leoni hanno condiviso con essa
i valori e lo spirito dei fondatori, li hanno portati avanti con passione, con dedizione ed una
convinzione ineguagliabile, per tutte le generazioni succedutesi e mantenendo tra esse un filo conduttore
senza interruzioni di sorta.

Queste sono state le nostre fortune, le nostre forze e le nostre conquiste e tutti noi anche oggi,
in un giorno che mai avremmo immaginato, dobbiamo essere felici, orgogliosi e fieri d' avervi
fatto parte, perchè oggi finisce la storia della Fossa dei Leoni ma rimangono vivi
e saldi dentro ciascuno di noi quei valori e quello spirito che sempre ci hanno contraddistinto.

Grazie a tutti.

Fossa dei Leoni"

Comunicati Brigate Rossonere:
"PRECISAZIONI SULLO SCIOGLIMENTO DELLA “ FOSSA DEI LEONI “

Nessuno si illudeva che la meschinità, l’ipocrisia e l’infamità fosse risparmiata almeno nell’ultimo comunicato ufficiale; troppe ormai ne abbiamo viste, sentite e vissute.

Dalla lettura dello stesso si evince con chiarezza che l’unico riferimento che fanno in maniera implicita ( non lo dicono ma è palese ) è la questione della possibile denuncia a carico dei Viking juve ( testimonianza riportata da questi ultimi dopo perquisizioni e convocazioni in Questura ).
Ricordiamo, peraltro, che noi stessi siamo stati immediatamente contattati dagli uffici della Digos la mattina seguente ( che tempismo !!) ad un leale e trasparente chiarimento con i 15 componenti del direttivo fdl. Precisiamo che il confronto portava a vergognose ammissioni e scuse ( con la triste testimonianza di alcuni di loro che giuravano di non essere a conoscenza di nulla ) per una serie di fatti inqualificabili e inaccettabili. Serve forse ricordarvi alcuni dei fatti più gravi :1) diffide trattate a tavolino e annullate solo ad alcuni ( precisamente cinque ) di loro. 2) aggressione ingiustificata dalla Curva Rossonera con sputi e insulti a Galliani dopo la vittoria di Cagliari ( altre sono le sedi e i momenti per contestarlo come rappresentante di Lega; ci siamo vergognati !!! non per simpatia ma per amore dei Nostri colori ). 3) tradimento ad una parola data ed a un impegno preso con tutti noi per riscattare quell’azione, subita fuori dagli schemi del mondo ultrà, che ha determinato la perdita del famoso striscione. A fronte di tutto ciò non potevano che chiedere, in maniera forte e chiara, ai 15 del direttivo di andarsene perchè non degni di stare in Curva Sud !

Quale logica muove tutta questa porcheria, ci chiediamo ?
Perché tolgono attenzione sulle vere ragioni di questa frattura e spostano il tiro su una fantomatica prevaricazione politica che ci inorridisce al solo pensiero ?
Che fossero interessati loro a fare politica all’interno della curva ?
Pensano forse di recuperare credito e magari muovere un certo ambiente infangando tutto e tutti ?
Si devono solo vergognare !
Non ci può essere uomo, di qual si voglia fede o colore, che possa sposare la loro posizione senza macchiarsi della stessa vergogna.

E’ stato suggerito di ricostituire un direttivo stimolato, orgoglioso e fiero di riscattare questa tristissima pagina della loro storia mantenendo, ovviamente, quel nome che è stato riferimento e faro non solo della gloriosa Curva Sud ma bensì di tutto il panorama Ultrà italiano.
Non crediamo che sia giusto cancellare un’identità storica cosi importante per colpa di pochi non all’altezza.
Non stava a Noi prendere questa decisione. Evidentemente l’arroganza dei soggetti ha imposto a migliaia di fedeli alla loro bandiera che senza di loro la “ Fossa dei Leoni “dovesse morire.
Vi pare mai possibile arrivare a chiedere chi volesse prendere il loro posto in una riunione convocata d’urgenza e nel silenzio delle motivazioni ? Si aspettavano che “ il dibattito interno “ della serata (15 minuti circa) spingesse qualcuno a dire “io sono pronto a prendere il tuo posto“ ???.
E’ l’ultimo colpo di coda di un gruppo di ipocriti !
Per tutti Noi, al dolore per lo scioglimento,si accompagna la sofferenza di amicizie frantumate

Noi le spiegazioni le diamo, a Voi la serena e obiettiva riflessione.
Nella speranza che le migliaia di persone, tradite da quel vergognoso comportamento, abbiano ancora la voglia di fare sentire la loro presenza e sostenere con orgoglio e fierezza la gloria della Nostra Curva, rivolgiamo l’invito a continuare il loro cammino da Ultras.

Al grido di “ fuori la politica dagli stadi e gloria ai Rossoneri della Sud “ Vi aspettiamo.

Brigate Rossonere , Commandos Tigre e tutti i Gruppi a noi affiliati

LE BRIGATE ROSSONERE ESPORRANNO UN VOLANTINO SUL LORO SITO NEI PROSSIMI GIORNI E DETTO VOLANTINO VERRA' DISTRIBUITO ANCHE DOMENICA IN TRENO (FIRENZE) E ALLO STADIO IN MERITO ALLO SCIOGLIMENTO DELLA FOSSA DEI LEONI E AI FATTI SUCCESSI.
GRAZIE E SALUTI B.R.N. "

Messaggio modificato da 2pac il 18 Nov 2005 - 15:11
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manzu85
messaggio 18 Nov 2005 - 19:33
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Ciocapiàt
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ciaooooooooooooooooo...è stato bello esserci in milan juve anche se abbiamo perso 1 a 0,ero in curva ragazzi!!!!!!!!cmq sn sono stato a vedere barcellona e celtic che partite spettacolari..
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Il Conte
messaggio 28 Nov 2005 - 12:58
Messaggio #16


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sarà meglio che le altre tifoserie organizzate del milan si diano da fare al piu presto perchè nella partita di sabato si sentivano solo i leccesi!!
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2pac
messaggio 28 Nov 2005 - 14:54
Messaggio #17


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credo fosse una sorta di contestazione verso il direttivo della fossa e tutte le polemiche che sono venute dopo il loro scioglimento...Infatti:
(IMG:http://www.brigaterossonere.it/foto_partite/seriea0506/milan_lecce/images_01/milan%20lecce7.jpg)

Messaggio modificato da 2pac il 1 Dec 2005 - 15:31
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2pac
messaggio 16 Dec 2005 - 14:18
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Aggiungo qualche news a questa storia(stà diventando anche un po' ridicola,spero solo che la coreografia patetica di domenica sera nel derby riesca a far capire agli attuali dirigenti della curva sud che avanti così è rischioso andare):


Fonte:Datasport

Fdl:Parla chi l'ha chiusa

"Per chi sa qualcosa di mondo ultras, la Fossa dei Leoni rappresenta molto piu` di uno striscione o di uno slogan. Nata nel 1968, la ‘Fossa’, come viene comunemente chiamata, e` il piu` antico gruppo ultra` d’Italia, e da allora ha costituito il ‘cuore’ della tifoseria del Milan, sorreggendo la squadra nei momenti di gloria e anche in quelli piu` bui. Per molti gruppi ultra` la Fossa e` stato un esempio da seguire, pur con tutti i distinguo necessari. Un club entrato anche nella storia del cinema quando Diego Abatantuono interpreto` il ‘ras della Fossa’ nel film ‘Eccezzziunale veramente’. Ora la Fossa si e` sciolta, con uno scarno comunicato pubblicato sul sito ufficiale del gruppo. I motivi li hanno capiti in pochi, di certo una serie di incomprensioni con il resto della curva milanista. Milan-Udinese e` stata l’ultima presenza dello striscione ‘Fossa dei Leoni’ in Curva Sud. Dopo di allora solo sbigottimento, incredulita` e tanti rimpianti fra i tifosi, compresi anche quelli interisti, che hanno manifestato la propria solidarieta` ai ‘leoni’ con uno striscione al derby: ‘Il nostro rammarico per la perdita del mondo ultra` di un gruppo storico’.
Datasport e` voluta andare piu` a fondo della questione. Dopo avere intervistato i leader degli altri gruppi ultra` rossoneri (Brigate Rossonere e Commandos Tigre) e` cosi` andata direttamente alla fonte. Roberto Bertoglio e` il leader del gruppo da tanti anni. E’ lui, assieme al direttivo, assieme a tutti i presenti alle riunioni del club, ad avere deciso di ‘calare la serranda’. Ma perche`? 48 anni che non dimostra assolutamente, magro, avete presente Alberto Fortis? Bertoglio non ama la ribalta ma soltanto la curva in cui e` cresciuto.

Perche` la Fossa ha chiuso?
”Perche` ci sono state delle divergenze con gli altri club della curva i quali hanno chiesto che venissero allontanate dalla Fossa 14 persone che rappresentano piu` o meno il ‘direttivo’ del gruppo, anche se il direttivo qui non esiste propriamente”.

Fra cui anche tu?
”Si`, fra cui anch’io. Io non sono proprio tra i fondatori della Fossa, ma avrei festeggiato tra poco i 35 anni di Fossa”.

Verso di voi e` stato usato l’appellattivo di ‘infami’, forse il peggiore nel mondo ultra`.
”Dicono che noi avremmo avuto un certo comportamento nel caso di una problematica di striscioni avuta con gli juventini (i milanisti avrebbero preso prima delle bandiere ai bianconeri, che avrebbero a loro volta preso lo striscione alla Fossa, ndr). E’ vero che noi abbiamo fatto uno scambio di striscioni con loro, ma e` assolutamente falso che questo scambio sia avvenuto con l’avvallo o l’interessamento della Digos” (uno dei perni dell’accusa da parte del resto della curva, per cui ogni rapporto con la Digos rappresenta per un gruppo ultra` la peggiore delle infamie, ndr).

Ma il gruppo esiste ancora da qualche altra parte dello stadio, pur rimanendo senza striscione?
”Teoricamente noi volevamo rimanere come gruppo e andare a vedere la partita da un’altra parte. Pero` per ora anche la grande amarezza ci fa pensare che, per il momento, eviteremo di farlo. E comunque la nostra gente ha detto chiaramente che senza questi 14 del ‘direttivo’ preferiamo chiudere”.

E’ anche vero che gli assenti hanno sempre torto. E che la Fossa, se volesse, forse non avrebbe troppi problemi a ‘riprendersi’ il suo posto in curva…
”Non vogliamo creare una guerra fratricida in Curva Sud. Preferiamo non fare nulla. Intendiamoci, non voglio dire che adesso ci siano persone ‘cattive’ in curva. Del resto nei nostri comunicati siamo sempre stati piuttosto sintetici. Su di questo poi sono state montate un sacco di storie. Comunque e` difficile da spiegare. Qualcosa si e` deteriorato nei rapporti, qualcosa di cui la vicenda degli striscioni e` stato l’atto finale. E’ stato tutto un rotolare a valanga, una piccola cosa cresciuta fino a che e` successo quello che e` successo”.

Forse intendete prendervi un tempo ‘dimostrativo’, per poi tornare, magari fra un po’?
”Difficile. Credo siano anche cambiati i tempi. Mi sono accorto che c’e` un tempo e un luogo per fare tutto. A 48 anni ho capito che devo smettere, giocoforza anche l’eta` ti cambia la mentalita`, sei diverso da quando avevi vent’anni. La rottura dei rapporti di amicizia che duravano da tanto mi ha lasciato cosi`, poi magari, con il tempo...”.

Luciano Aretosi (un altro nome storico della curva milanista, ndr) ha deciso di ricostituire la Fossa, senza pero` il direttivo storico. Che ne pensi?
”Io Luciano lo conosco da 35 anni, in curva e` stato un mito. Mi dispiace che voglia fare una ‘Fossa’ nuova, specie se 500 persone in sede ti dimostrano che la Fossa e` questa. Allora se ci tiene tanto mi chiedo perche` piuttosto non abbia cercato di fare in modo che non si arrivasse a questo”.

Queste parole pero` fanno pensare che nemmeno voi a questo punto vi riteniate un punto di riferimento per i ragazzi della curva.
”Si`, credo sia finita. Dico anche che ci aspettavamo un paio di righe da parte del Milan come societa` o due parole da qualche giocatore. Non tanto per prendere posizione, ma almeno per dire ci dispiace o che ci avessero chiesto se c’erano possibilita` di tornare”.

Insomma, da questo si capisce che l’amore per la ‘curva’ ha superato quello per il Milan…
”Diciamo che si inizia con il Milan, pero` poi diventa prevalente il gruppo, gli amici della curva. Molta gente ha trovato la moglie in curva, io anche, per cui si creano legami molto stretti, e quando questi legami si spezzano diventa tutto piu` difficile”.

Cosa pensi della nuova ‘Fossa’ che potrebbe prendere il vostro posto?
”No comment. In breve, credo che avranno qualche difficolta` all’inizio, poi penso che alla lunga con il tempo tutto si riformera`. Ma a livello di ultras credo che il movimento in Italia sia un po’ in calo per tutta una serie di problematiche. Io comunque dentro di me ultras lo rimarro` per sempre”. "


Fdl:parla chi la vuole far rinascere:

"(La nuova Fossa riparte dal piccolo `leoncino` di Luciano...)

Da giorni chi frequenta lo stadio di San Siro con il Milan nel cuore non parla d’altro. La ‘Fossa’ si e` sciolta. La Fossa dei Leoni, questo il nome completo del club, e` morta. La Fossa ha chiuso. Per sempre. Il gruppo che, con le Brigate Rossonere, ha fatto la storia della Curva Sud milanista ha deciso di lasciare il suo posto e di, semplicemente, non esistere piu`. Un evento traumatico per chi, dal 1968, anno di nascita del gruppo, ha visto nello striscione con i due leoni ruggenti un punto di riferimento per poter andare a tifare la propria squadra del cuore in maniera forse eccessiva (come si conviene a ogni ultra`), ma molto vera. La Fossa sembra aver chiuso per questioni di ‘lana caprina’, politica interna ultras, forse troppo ‘interna’ per essere capita al di fuori della curva. La scusa e` legata a uno striscione rubato agli juventini e poi da questi ai milanisti, quindi ripreso dalla Fossa, secondo l’accusa, con la mediazione della Digos, ovvero la peggiore delle infamie per un ultras. Ma i discorsi e gli insulti si rincorrono in curva, e non risparmiano nessuno, soprattutto i leader degli altri gruppi ultras, Brigate e Commandos, che i vecchi ‘leoni’ accusano di ‘bella vita’ e troppo amore per la ribalta ‘vip’ del Milan inteso come societa`.

Mentre in curva ci si dispera c’e` pero` un ‘leone’ che non si da` per vinto e che vuole riformare la Fossa. Luciano Aretosi, 55 anni, un lungo passato in Curva Sud, e` uno che parla poco, ma che nella storia degli ultra` milanisti ha un posto di tutto rispetto. Lo stesso Bertoglio, leader da anni della Fossa, lo definisce un ‘mito’. Ed e` proprio con Aretosi che Datasport ha voluto parlare per capire se la Fossa dei Leoni avra` un futuro.
Capelli bianchi, un vero ‘armadio a tre ante’, Luciano ha anche l’aspetto del ‘vecchio leone’ (con tutto il rispetto…). Ma negli ultimi anni, per sua stessa ammissione, aveva lasciato quel gruppo di cui era diventato un simbolo.
”Beh, diciamo che ultimamente non venivo piu` in curva per… raggiunti limiti di eta`. Di anni ne ho 55, e ho deciso di rimettermi in gioco quando ho visto questa situazione. Non so se vincero` questa scommessa. Ma e` proprio questo il bello, perche` non sai mai prima se vinci o perdi”.

La Fossa allora e` morta?
”Assolutamente no. I ‘leoni’ non sono morti. Perche`? Perche` lo dice qualcuno?”.

Qual e` il tuo obiettivo?
”Il mio obiettivo e` fare tornare la curva come una volta, quando c’era armonia tra i nostri gruppi e non c’erano problemi politici. Io vorrei poter far leggere le centinaia di messaggi che mi sono stati mandati dai ragazzi di tutta Italia per non far morire la Fossa, ma anche dall’estero. Mi hanno scritto dalla Svizzera, dal Belgio, persino da Dublino. Certo, ho ricevuto anche messaggi denigratori e di insulti, ma non mi interessa, perche` io voglio andare avanti con questi ragazzi che mi danno la forza di proseguire”.

Allora cosa succedera`?
”Succedera` che torneremo a trovarci, come ogni giovedi`, anche se da un’altra parte. Ovviamente all’inizio saremo in pochi. Decideremo anche cosa fare, se proseguire con questo nome o sceglierne un altro, che sia comunque indicativo che in quello spazio di Curva Sud tornera` la vera Fossa dei Leoni. Comunque tengo a sottolineare che questo non e` il ‘mio’ club. Non sono abituato a decidere per gli altri. Decideremo insieme democraticamente”.

Hai anche esposto in curva un piccolo striscione che richiama nella figura quello vecchio.
”Per ora ho esposto un leone piccolissimo, un pezzetto storico di trenta e passa anni fa, di cui mi ero mi ero impropriamente impossessato come souvenir. Da quando ho messo quel leoncino mi sono arrivate centinaia di telefonate di ringraziamento. Poi e` riapparso in Chievo-Milan, ora ce ne sono tre. Non ho mai avuto agganci di sinistra o destra ne` fatto politica in 30 e passa anni di Fossa. Sono rispuntato dal nulla ed e` per questo che non mi possono accusare di niente”.

Ma perche` si e` arrivati a questo punto?
”Tutto e` cominciato con una storia che riguardava alcune persone diffidate dal venire allo stadio che, guarda caso, appartenevano a una certa area politica e che venivano in Fossa. Ma poi basta andare a leggere i comunicati dei Viking per capire cosa e` successo riguardo alla questione dello striscione e di persone che hanno avuto un brutto risveglio alla mattina, chissa` perche`…”.

Gia`, pero` a sostenere la tesi della Fossa c’e` anche un gruppo apparentemente di ‘saggi’ come ‘Vecchia Guardia’ che pure ha deciso di disertare la Sud…
”Guarda, il fatto e` che molti hanno sentito soltanto una versione di quello che e` successo. E infatti al derby ho gia` reincontrato alcune persone di Vecchia Guardia che hanno cominciato a cambiare opinione…”.

Possibile che tutto si riduca alla questione dello striscione?
”Un’altra accusa che potrei fare riguarda Berlusconi, di cui a me non frega niente se e` presidente del governo o della Mediaset, ma so che e` presidente del Milan: possibile che non si sia mai fatto un coro di ringraziamento per lui, per tutto quello che ha fatto per la nostra squadra? Eppure mi e` stato detto che non lo si faceva perche` alcune persone si sarebbero potute irritare. E questo non e` far politica? Poi ci sono i fatti di Cagliari, quando alcuni decisero autonomamente di attaccare Galliani lanciandogli di tutto…”.

La societa` e` stata criticata da molti tifosi per il suo silenzio sulla vicenda…
”Il Milan non ha il diritto di intervenire. Sarebbe lo stesso se si fossero sciolti Commandos o Brigate. Poi diciamolo, per le societa` alla lunga gli ultras rappresentano un problema, quindi sono loro stesse che preferiscono evitare la questione”.

Un altro attacco nei tuoi confronti e` che si dice che tu sia in qualche modo ‘manovrato’ dal resto della curva…
”Non e` vero. Per ora non abbiamo nemmeno un soldo in cassa, e infatti i tre piccoli leoni che abbiamo li hanno pagati le Brigate, proprio quel gruppo che secondo qualcuno vorrebbe farci sparire. E sono loro che mi hanno dato completa liberta` di agire, in maniera incondizionata. Mi hanno detto ‘Luciano vai e fai come credi’. Io adesso mi devo rivolgere a loro perche` non ho esperienza di amministrazione di un club. E’ grazie a Giancarlo (il ‘Barone’, leader delle Brigate Rossonere, ndr) se riusciamo ad avere dei piccoli vantaggi. D’altronde i rapporti con la societa` ci vogliono. L’altra sera c’era la festa del trentennale delle Brigate e c’erano anche alcuni giocatori del Milan. E’ un male? Venivano anche alle feste della Fossa”.

E se dovesse riemergere uno striscione che ricordi la Fossa in qualche altra parte dello stadio?
”Sarebbe una provocazione e anche Roby (Roberto, leader della disciolta Fossa, ndr) e` d’accordo con me. Domenica al derby al mio fianco c’erano tantissimi ragazzi con la sciarpa della Fossa, c’erano le sezioni di Prato, Macerata, Gorizia e forse anche di Savona”.

Gia`, ma nessuno ha esposto gli striscioni…
”Non hanno esposto gli striscioni per motivi di spazio. Al secondo anello, visto eravamo in trasferta, erano saliti i Commandos Tigre. Poi alcuni piu` giovani avevano paura. E’ stata messa in giro ad arte questa voce per cui se uno ha una sciarpa della Fossa al collo viene preso di mira. Molti mi hanno fermato chiedendomi se erano vere le voci assurde dei pestaggi”.

Allora San Siro riascoltera` presto il ‘canto dei leoni’?
”Il coro per un po’ lo lasceremo stare per evitare provocazioni. Pero` io sono arciconvinto che tutto tornera` come prima. Ripeto, vorrei fare leggere tutti i messaggi che ricevo, fare vedere tutto l’entusiasmo dei ragazzi. Il tempo fara` capire che tutto sta tornando come prima. Abbiate pazienza e continuate, torneremo ancora una volta numerosi e infoiati come prima”. "

Messaggio modificato da 2pac il 16 Dec 2005 - 14:53
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pottydj
messaggio 16 Dec 2005 - 14:42
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nn si vede la coreografia (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_wink.gif)
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2pac
messaggio 16 Dec 2005 - 14:43
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a me la visualizza
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pottydj
messaggio 16 Dec 2005 - 14:50
Messaggio #21


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a me scrive "IPB Image" e se vado all'indirizzo della foto mi scrive

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2pac
messaggio 16 Dec 2005 - 14:53
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va bene dai la tolgo,il sito delle brn è un po incasinato in stò periodo
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2pac
messaggio 12 Jan 2006 - 16:29
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Per chi fosse interessato qui c'è l'intero resoconto di questa storia(abbastanza triste,a livello del mondo del tifo):

Lo scioglimento della Fossa dei Leoni

Fonte:integralmente tratto da ultrasportal.com
Il campionato di serie A si apre il 28 agosto 2005. Sul terreno di Ascoli, dove è di scena il Milan di Ancelotti, si abbatte un violento nubifragio. Nulla in confronto a quanto accadrà alla Curva Rossonera dal 29 ottobre 2005 in poi. Sì, perché è in occasione di quella data che si apre un “crepa” all’interno del movimento ultras della Curva Sud. Che vi fossero dei dissapori tra i gruppi era noto ma, che si arrivasse a tanto no di certo. E’ proprio in quel Milan-Juve che possono essere trovate alcune delle radici dello scioglimento della Fossa. Mentre gli occhi di molti sono puntanti a quanto accade in campo, altri si accorgono che in Curva Sud, sopra lo striscione della Fossa, sventolano due bandiere dei Viking Juve.

E’ lecito, per chi non fosse presente, supporre che siano state sottratte agli Juventini in uno scontro leale all’esterno di San Siro. Ma il giorno successivo al match poche righe segnalano incidenti tra le opposte tifoserie il che sembra celare già il primo “mistero” su come quelle bandiere potessero essere nelle mani della Fossa. Tutto sembra rientrare già nelle pagine di storia ma…non sarà così. I Milanisti allestiscono i soliti pullman per la trasferta di Champion’s ad Eindhoven ed è proprio al ritorno che accade l’imprevedibile. Uno dei membri del Direttivo della Fossa, incaricato di custodire lo striscione da trasferta, viene fermato in pieno giorno e in pieno centro a Milano da 11 ragazzi che, armati di coltello, gli sottraggono il “vessillo” (Vedi articolo del Corriere della Sere). All’interno di questi 11 vi sono alcuni esponenti dei Viking Juve di cui, lo “zoccolo” duro, risiede proprio a Milano. Nell’ambiente la voce non si sparge subito come se dietro a questo velato silenzio si nascondessero il desiderio di vendetta o di un possibile scambio: “le bandiere in cambio dello striscione”. Cosa accada in quelle ore sembra dover rimanere un mistero e, come ogni mistero, viene ben presto condito di “fantomatiche” leggende metropolitane. Giovedì 3 novembre iniziano a circolare i primi messaggi, le prime mail. Su alcune pagine web viene evidenziato l’accaduto ma le versione sono discordanti. A mettere un altro tassello alla vicenda ci pensano i Viking Juve che, nel loro sito, mostrano il “bottino”.

Il dado è ormai tratto. A Milano l’aria è tesa. Che la Fossa resti con le mani in mano è un’utopia: molti si aspettano la contromossa, ma quale? E come? Da ultras o no? Tra il giovedì ed il sabato circolano molte voci. Le prime accuse di “infamia” vengono rivolte proprio alla Fossa rea di aver sottratto quelle bandiere con metodi estranei al “movimento ultras”. Si susseguono mille versioni: “E’ stato un regalo dei tifosi del Lecce”, “un ragazzo politicamente vicino alla Fossa gliele ha regalate”, “colui che doveva custodirle le ha perse un attimo d’occhio e…”. Come siano realmente state prese quelle bandiere è un interrogativo che ancora molti si pongono, ma è solo il primo interrogativo. Nel frattempo si disputa la 11° giornata di campionato. Il Milan ospita l’Udinese e il Livorno è ospite della Juve al Delle Alpi. Molti sono curiosi di vedere che striscioni verranno esposti …con stupore, ci si accorge che sopra lo striscione della Fossa dei Leoni viene esposto quello da trasferta così come nella Curva Scirea ai lati dello striscione Milano dei Viking tornano le due bandiere. Lo scambio è avvenuto! Ma come? In che termini? Con quali conseguenze? Sono altre domande a cui la gente difficilmente troverà una risposta: un secondo interrogativo è posto.

Sono giorni concitati. Nel mondo ultras, dalle Curve di serie A a quelle delle categorie inferiori, l’argomento Fossa-Viking tiene banco. Ognuno ha una propria opinione in proposito. Lo “scontro” tra le diverse correnti di pensiero avviene soprattutto nella pagine web dove, come sappiamo, basta una leggera omissione o un’errata punteggiatura per poter cambiare l’esito degli avvenimenti. La serie A osserva un turno di riposo come se volesse che “i panni fossero definitivamente lavati”. Ed è proprio in questi giorni che accade ciò che molti non si aspettano. Gli esponenti di Brigate, Commandos e Rams invitano alcuni di Fossa a vedersi; il motivo: un chiarimento. L’orario è fissato per la sera, il luogo dell’appuntamento un parco di Milano (Vedi articolo del Corriere della Sera).

La scelta del ritrovo lascia aperti molti interrogativi: “come mai non in un bar tipo quelli delle riunioni?”, “sarà stata una discussione pacata o animata?”. Anche il terzo interrogativo rimane senza un risposta. Le 14 persone che in quel momento rappresentano la Fossa vengono accusate di infamia, di “aver tradito le regole del mondo ultras” (vedi parte evidenziata dell’articolo del Corriere della Sera). L’accusa: aver sporto denuncia alla Digos in seguito al furto dello striscione. I 14 vengono invitati a non presentarsi più allo Stadio. Viene indetta una riunione nella sede della Fossa e, in quella circostanza, si decide. Lo scioglimento è la decisione finale. Martedì 15 novembre 2005 si chiude ufficialmente la storia di uno dei gruppi ultras più ammirati e rispettati del mondo: la Fossa dei Leoni. Ancora una volta la notizia si diffonde velocemente attraverso sms e sui “muri” di alcuni siti. Bisogna attendere l’indomani per entrare nel sito della Fossa e leggere:



"COMUNICATO
Non abbiamo voluto scrivere un comunicato in merito alla vicenda di Milan-Juve perchè in queste occasioni non siamo soliti rispondere con questi mezzi ed anche questa volta non faremo alcuna comunicazione sui fatti, ci limitiamo solo a dire che un'esposizione di parte e di comodo puo' arrivare a far presupporre anche la piu' ignobile delle infamie, pur di accreditarsi una posizione di vantaggio, ma un'accusa ha bisogno di riscontri oggettivi e pertinenti, non puo' essere ambigua od evasiva perchè altrimenti è delazione.
Questa storia ha posto in evidenza punti di vista ormai inconciliabili all'interno della nostra curva e dopo avere discusso e riscontrato divergenze incolmabili ed insanabili, siamo giunti all'amara ma orgogliosa decisione di scioglierci e chiudere così la meravigliosa avventura della Fossa dei Leoni.
Non è nostra intenzione utilizzare questo comunicato per difenderci dalle accuse mosseci, perchè siamo certi che chi ha avuto l'onore di conoscere o di scontrarsi con la Fossa dei Leoni non puo' nemmeno immaginare che qualcuno possa
essersi reso responsabile di cio che ci viene addebitato.
Per 37 anni tutti i ragazzi che hanno fatto parte della Fossa dei Leoni hanno condiviso con essa i valori e lo spirito dei fondatori, li hanno portati avanti con passione, con dedizione ed una convinzione ineguagliabile, per tutte le generazioni succedutesi e mantenendo tra esse un filo conduttore senza interruzioni di sorta.
Queste sono state le nostre fortune, le nostre forze e le nostre conquiste e tutti noi anche oggi, in un giorno che mai avremmo immaginato, dobbiamo essere felici, orgogliosi e fieri d' avervi fatto parte, perchè oggi finisce la storia della Fossa dei Leoni ma rimangono vivi e saldi dentro ciascuno di noi quei valori e quello spirito che sempre ci hanno contraddistinto.
Grazie a tutti.
Fossa dei Leoni"

E’ un messaggio scarno, scheletrico. Verrebbe da chiedersi: “dopo 37 anni avete solo questo da dire?”. Ma forse è proprio qui che si ritrova lo stile della Fossa: poche parole, niente equivoci o messaggi trasversali. Anche nel comunicato, per quanto molti si aspettassero un descrizione approfondita di tutta la vicenda, suscitano ammirazione, quell’ammirazione che inizia a provenire da ogni Curva d’Italia. Il messaggio “Onore alla Fossa” lo si può leggere ovunque. La vicenda monopolizza la curiosità e l’interesse di tanti. Il 17 novembre si tiene in viale Bligny (posto che per molti anni ha ospitato le riunione settimanali della Fossa) il primo incontro dopo lo scioglimento. Viale Bligny è invasa dai "Leoni" di tutt'Italia e da curiosi. Si contano centinaia e centinaia di persone ed addirittura la via viene letteralmente bloccata. Sui giornali viene descritto lo scenario che fa da cornice: sciarpe sui balconi e bandiere rossonere alle finestre. Subito dopo, il 18 novembre 2005, compare la "Precisazione sullo scioglimento della Fossa" firmato da Brigate, Commandos e gruppi a loro affiliati:

"PRECISAZIONI SULLO SCIOGLIMENTO DELLA “FOSSA DEI LEONI”.

Nessuno si illudeva che la meschinità, l’ipocrisia e l’infamità fosse risparmiata almeno nell’ultimo comunicato ufficiale; troppe ormai ne abbiamo viste, sentite e vissute.
Dalla lettura dello stesso si evince con chiarezza che l’unico riferimento che fanno in maniera implicita (non lo dicono ma è palese ) è la questione della possibile denuncia a carico dei Viking Juve (testimonianza riportata da questi ultimi dopo perquisizioni e convocazioni in Questura). Ricordiamo, peraltro, che noi stessi siamo stati immediatamente contattati dagli uffici della Digos la mattina seguente (che tempismo!!) ad un leale e trasparente chiarimento con i 15 componenti del direttivo FdL. Precisiamo che il confronto portava a vergognose ammissioni e scuse (con la triste testimonianza di alcuni di loro che giuravano di non essere a conoscenza di nulla) per una serie di fatti inqualificabili e inaccettabili.
Serve forse ricordarvi alcuni dei fatti più gravi:
1) Diffide trattate a tavolino e annullate solo ad alcuni (precisamente cinque) di loro.
2) Aggressione ingiustificata dalla Curva Rossonera con sputi e insulti a Galliani dopo la vittoria di Cagliari (altre sono le sedi e i momenti per contestarlo come rappresentante di Lega; ci siamo vergognati!!! non per simpatia ma per amore dei Nostri colori).
3) Tradimento ad una parola data ed a un impegno preso con tutti noi per riscattare quell’azione, subita fuori dagli schemi del mondo ultrà, che ha determinato la perdita del famoso striscione. A fronte di tutto ciò non potevano che chiedere, in maniera forte e chiara, ai 15 del direttivo di andarsene perchè non degni di stare in Curva Sud!
Quale logica muove tutta questa porcheria, ci chiediamo?
Perché tolgono attenzione sulle vere ragioni di questa frattura e spostano il tiro su una fantomatica prevaricazione politica che ci inorridisce al solo pensiero?
Che fossero interessati loro a fare politica all’interno della curva?
Pensano forse di recuperare credito e magari muovere un certo ambiente infangando tutto e tutti? Si devono solo vergognare!
Non ci può essere uomo, di qual si voglia fede o colore, che possa sposare la loro posizione senza macchiarsi della stessa vergogna.
E’ stato suggerito di ricostituire un direttivo stimolato, orgoglioso e fiero di riscattare questa tristissima pagina della loro storia mantenendo, ovviamente, quel nome che è stato riferimento e faro non solo della gloriosa Curva Sud ma bensì di tutto il panorama Ultrà italiano.
Non crediamo che sia giusto cancellare un’identità storica cosi importante per colpa di pochi non all’altezza.
Non stava a Noi prendere questa decisione. Evidentemente l’arroganza dei soggetti ha imposto a migliaia di fedeli alla loro bandiera che senza di loro la “Fossa dei Leoni“ dovesse morire.
Vi pare mai possibile arrivare a chiedere chi volesse prendere il loro posto in una riunione convocata d’urgenza e nel silenzio delle motivazioni? Si aspettavano che “il dibattito interno“ della serata (15 minuti circa) spingesse qualcuno a dire “io sono pronto a prendere il tuo posto“ ???.
E’ l’ultimo colpo di coda di un gruppo di ipocriti!
Per tutti Noi, al dolore per lo scioglimento,si accompagna la sofferenza di amicizie frantumate.
Noi le spiegazioni le diamo, a Voi la serena e obiettiva riflessione.
Nella speranza che le migliaia di persone, tradite da quel vergognoso comportamento, abbiano ancora la voglia di fare sentire la loro presenza e sostenere con orgoglio e fierezza la gloria della Nostra Curva, rivolgiamo l’invito a continuare il loro cammino da Ultras.
Al grido di “ fuori la politica dagli stadi e gloria ai Rossoneri della Sud “ Vi aspettiamo.

Brigate Rossonere, Commandos Tigre e tutti i Gruppi a noi affiliati."

Della vicenda, ormai, se ne occupano anche i giornali Nazionali e le Televisioni Locali della Lombardia. Inizia un susseguirsi di accuse e smentite che continuano ad alimentare quell’alone di mistero che avvolge la vicenda, specie quella della Denuncia. Sui siti Ultras non si parla d’altro. L’evento convoglia l’attenzione di tutti gli ultras d’Italia. C’è chi accusa le Brigate ed i Commandos di aver “cacciato” la Fossa in quanto gruppo scomodo. Cagliari ed Empoli sono solo gli ultimi di una serie di episodi che ha diviso i gruppi della Sud. Per non parlare degli interessi economici. Nei messaggi scritti dai ragazzi della Fossa più che il dispiacere dello scioglimento, si evince il rammarico per quell’accusa di infamia che, a detta loro, risulterebbe infondata anche perché mai mostrata. Da parte di Brigate, Commandos ed affiliati ad altri gruppi le accuse sono di “infamia per la denuncia”, “di essere scesi a compromessi con i gobbi”. Emerge un’altra accusa mossa al direttivo: quella di aver deciso autonomamente lo scioglimento del gruppo senza "confrontarsi" con l'intero gruppo. ”Alla riunione-decisione in viale Bligny, però, erano presenti oltre 200 persone e la settimana successiva viene anche sottoscritta da circa 400 persone una sorta di lettera interna in appoggio al direttivo” (tratto da un muro Ultras).
Nel frattempo il campionato riprende ed il Milan fa visita alla Fiorentina in una partita delicata. Molti occhi sono puntanti sul settore ospiti dove, per la prima volta dopo 37 anni di militanza, non appare lo striscione della Fossa. La presenza di suporters rossoneri è comunque notevole malgrado quanto accaduto.

Le due curve viola si mostrano molto solidali: La "Fiesole" esordisce con "Nonostante tutto, da ultras: onore alla Fossa", la curva "Ferrovia", invece, "Nemici ma con rispetto: onore alla Fossa".

La vicenda continua: su Internet appare il comunicato con cui la Vecchia Guardia ha deciso di uscire di scena:


"COMUNICATO VECCHIA GUARDIA

Con lo scioglimento della "Fossa dei Leoni" crediamo che anche per noi, sebbene a malincuore, si sia chiuso un ciclo, un sogno, un viaggio bellissimo che per molti è cominciato negli anni '70. La "Fossa" è stato il primo club ultras in Italia ed è sempre stato modello e fonte di ispirazione per tutti quei giovani che, avvicinandosi allo stadio, cercavano un modo più coinvolgente di seguire la loro squadra del cuore. In tutti questi anni di vita, i ragazzi che di volta in volta si sono susseguiti nell'organizzazione hanno sempre agito nella più totale dedizione al club, con una gestione economica dei biglietti, delle trasferte, del merchandising che non ha eguali in Italia, una libertà dalla società di calcio raramente riscontrabile in altri club ultrà. Per quanto riguarda le ultime vicende avvenute all'interno della Curva Sud, noi crediamo che il direttivo della "Fossa" abbia commesso una serie di errori, anche gravi, a partire dallo sventolio delle bandiere perse dai Viking, per arrivare alla restituzione/scambio di esse. Se in questa vicenda c'è stato un interessamento della Digos, non crediamo (sino a che non sarà provato) che la "Fossa" abbia potuto collaborare con essa o sporgere denuncia. L'autonomia di gestione dei singoli gruppi della Curva Sud, è sempre stato per noi uno dei valori irrinunciabili, ed il fatto che qualcuno possa diffidare o imporre a chicchessia di non entrare più in curva è per noi un fatto inaccettabile. Per concludere non ci riconosciamo in questi metodi e sebbene legati alla "Curva Sud " da moltissimo tempo, a partire dalla partita Milan - Lecce non esporremo più lo striscione ma andremo a vedere la partita in un altro posto dello stadio. Lo faremo con un nodo alla gola, poiché non riusciamo a pensare alla curva senza lo striscione "Fossa dei Leoni", la cui mancanza, forse, è una sconfitta per tutti.

VecchiaGuardia"

Dopo la sconfitta di Firenze il Milan scende in campo contro il Lecce a San Siro. E’ la prima partita in casa senza lo striscione Fossa e non mancano certamente i problemi.

La settimana successiva al match vinto contro il Lecce è caratterizzata dalla convocazione di una riunione con i “fondatori” della Fossa. Luciano Aretosi, figura carismatica e storica del tifo rossonero in particolare della Fossa, prende la parola davanti ad un centinaio di persone. Luciano è l'unico "vecchio" non d'accordo con il restante dei presenti e le testimonianze dei presenti raccontano di un confronto democratico (non senza momenti di tensione) in cui si cerca di dare spiegazioni sia sullo scioglimento del gruppo, che sulle accuse mosse dallo stesso in particolar modo all'attuale direttivo. Nei giorni seguenti Luciano Aretosi scrive dei comunicati su internet firmandoli a nome della Fossa. “Che la Fossa stia tornando?” si domandano in tante. Il luogo delle riunioni è fissato, la voglia di tornare la si legge tra le righe. Un piccolo Leone compare a Verona con il Chievo, dove il tifo e la presenza rossonera sono imponenti. L’evoluzione dalla “vicenda Fossa” tiene ancora molti con il fiato sospeso. Dopo i comunicati ci si attende che uno striscione compaia in occasione della delicata partita per passare il turno di Champion’s con lo Shalcke 04. I giornali del giorno seguente alla vittoria di Coppa –così come alcuni siti internet- parlano di incidenti fuori del Meazza. In circostanze poco chiare e lontano da occhi indiscreti e dalle telecamere succede qualcosa: incidenti scoppiano tra ragazzi di Fossa e il resto della Curva Sud e l’esito finale è di due persone finite all'ospedale (di cui uno accoltellato). Probabilmente non si saprà mai cosa sia realmente successo, ma le "voci" raccontano di "botte" tra i gruppi dell'attuale Curva Sud e gli "ex-Fossa", con quest'ultimi che avrebbero avuto la peggio. Sembrerebbe che circa duecento persone - rivendicando il diritto di poter vedere il Milan allo stadio- si sia radunano fuori dallo stadio per entrare e seguire la partita nel secondo anello verde posizionandosi dirimpetto alla curva sud. In mezzo a queste: ragazzi, "vecchi" di Fossa, sezioni, curiosi e simpatizzanti. Il clima è facile immaginare che non sia tranquillo e, per quanto deprecabile, il rischio incidenti è presente. La partita "vola via" tranquilla senza alcun tipo di provocazione nè da una parte nè dell'altra. E’ nel finale, quando tutto ormai sembra concludersi per il meglio, che si accende lo scontro. Un'altra pagina da aggiungere alla vicenda.
E’ giunto il momento del Derby. Dal 1968 è il primo senza lo striscione della Fossa anche se, in Curva Sud, appare il solito piccolo “Leone”. I problemi che imperversano in Curva Sud si ripercuotono sul tifo Rossonero che, dopo anni di sfolgorante fantasia, allestiscono –anche a detta di molti cronisti sportivi- una coreografia non certo all’altezza della situazione.

Anche in questa occasione la Fossa raccoglie la stima dei “cugini” con uno striscione che recita: “Il nostro rammarico per la perdita nel mondo ultras di un gruppo storico”.

Stesso messaggio arriva dalla Curva di Livorno: “37 anni non si dimenticano...onore alla Fossa”.

Le voci che vorrebbero la creazione di un gruppo che sostituisca la Fossa si fa sempre più insistenti. Su datasport.it vengono pubblicate due interviste, una a Luciano (colui che vorrebbe il ritorno della Fossa e che da settimane porta allo stadio degli stendardi con il Leone su sfondo rossonero) e a Roberto (anche lui personaggio storico della Fossa ed indiscusso leader di essa fino al suo scioglimento):


Milan: 'caso Fossa', parla chi l'ha chiusa

Milano, 14 dicembre - Per chi sa qualcosa di mondo ultras, la Fossa dei Leoni rappresenta molto piu` di uno striscione o di uno slogan. Nata nel 1968, la 'Fossa', come viene comunemente chiamata, e` il piu` antico gruppo ultra` d'Italia, e da allora ha costituito il 'cuore' della tifoseria del Milan, sorreggendo la squadra nei momenti di gloria e anche in quelli piu` bui. Per molti gruppi ultra` la Fossa e` stato un esempio da seguire, pur con tutti i distinguo necessari. Un club entrato anche nella storia del cinema quando Diego Abatantuono interpreto` il 'ras della Fossa' nel film 'Eccezzziunale veramente'. Ora la Fossa si e` sciolta, con uno scarno comunicato pubblicato sul sito ufficiale del gruppo. I motivi li hanno capiti in pochi, di certo una serie di incomprensioni con il resto della curva milanista. Milan-Udinese e` stata l'ultima presenza dello striscione 'Fossa dei Leoni' in Curva Sud. Dopo di allora solo sbigottimento, incredulita` e tanti rimpianti fra i tifosi, compresi anche quelli interisti, che hanno manifestato la propria solidarieta` ai 'leoni' con uno striscione al derby: 'Il nostro rammarico per la perdita del mondo ultra` di un gruppo storico'.
Datasport e` voluta andare piu` a fondo della questione. Dopo avere intervistato i leader degli altri gruppi ultra` rossoneri (Brigate Rossonere e Commandos Tigre) e` cosi` andata direttamente alla fonte.
Roberto Bertoglio e` il leader del gruppo da tanti anni. E' lui, assieme al direttivo, assieme a tutti i presenti alle riunioni del club, ad avere deciso di 'calare la serranda'. Ma perche`?
48 anni che non dimostra assolutamente, magro, avete presente Alberto Fortis?
Bertoglio non ama la ribalta ma soltanto la curva in cui e` cresciuto.
Perche` la Fossa ha chiuso?
"Perche` ci sono state delle divergenze con gli altri club della curva i quali hanno chiesto che venissero allontanate dalla Fossa 14 persone che rappresentano piu` o meno il 'direttivo' del gruppo, anche se il direttivo qui non esiste propriamente".
Fra cui anche tu?
"Si`, fra cui anch'io. Io non sono proprio tra i fondatori della Fossa, ma avrei festeggiato tra poco i 35 anni di Fossa".
Verso di voi e` stato usato l'appellattivo di 'infami', forse il peggiore nel mondo ultra`.
"Dicono che noi avremmo avuto un certo comportamento nel caso di una problematica di striscioni avuta con gli juventini (i milanisti avrebbero preso prima delle bandiere ai bianconeri, che avrebbero a loro volta preso lo striscione alla Fossa, ndr). E' vero che noi abbiamo fatto uno scambio di striscioni con loro, ma e` assolutamente falso che questo scambio sia avvenuto con l'avvallo o l'interessamento della Digos" (uno dei perni dell'accusa da parte del resto della curva, per cui ogni rapporto con la Digos rappresenta per un gruppo ultra` la peggiore delle infamie, ndr).
Ma il gruppo esiste ancora da qualche altra parte dello stadio, pur rimanendo senza striscione?
"Teoricamente noi volevamo rimanere come gruppo e andare a vedere la partita da un'altra parte. Pero` per ora anche la grande amarezza ci fa pensare che, per il momento, eviteremo di farlo. E comunque la nostra gente ha detto chiaramente che senza questi 14 del 'direttivo' preferiamo chiudere".
E' anche vero che gli assenti hanno sempre torto. E che la Fossa, se volesse, forse non avrebbe troppi problemi a 'riprendersi' il suo posto in curva.
"Non vogliamo creare una guerra fratricida in Curva Sud. Preferiamo non fare nulla. Intendiamoci, non voglio dire che adesso ci siano persone 'cattive' in curva. Del resto nei nostri comunicati siamo sempre stati piuttosto sintetici. Su di questo poi sono state montate un sacco di storie. Comunque e` difficile da spiegare. Qualcosa si e` deteriorato nei rapporti, qualcosa di cui la vicenda degli striscioni e` stato l'atto finale. E' stato tutto un rotolare a valanga, una piccola cosa cresciuta fino a che e` successo quello che e` successo".
Forse intendete prendervi un tempo 'dimostrativo', per poi tornare, magari fra un po'?
"Difficile. Credo siano anche cambiati i tempi. Mi sono accorto che c'e` un tempo e un luogo per fare tutto. A 48 anni ho capito che devo smettere, giocoforza anche l'eta` ti cambia la mentalita`, sei diverso da quando avevi vent'anni. La rottura dei rapporti di amicizia che duravano da tanto mi ha lasciato cosi`, poi magari, con il tempo...".
Luciano Aretosi (un altro nome storico della curva milanista, ndr) ha deciso di ricostituire la Fossa, senza pero` il direttivo storico. Che ne pensi?
"Io Luciano lo conosco da 35 anni, in curva e` stato un mito. Mi dispiace che voglia fare una 'Fossa' nuova, specie se 500 persone in sede ti dimostrano che la Fossa e` questa. Allora se ci tiene tanto mi chiedo perche` piuttosto non abbia cercato di fare in modo che non si arrivasse a questo".
Queste parole pero` fanno pensare che nemmeno voi a questo punto vi riteniate un punto di riferimento per i ragazzi della curva.
"Si`, credo sia finita. Dico anche che ci aspettavamo un paio di righe da parte del Milan come societa` o due parole da qualche giocatore. Non tanto per prendere posizione, ma almeno per dire ci dispiace o che ci avessero chiesto se c'erano possibilita` di tornare".
Insomma, da questo si capisce che l'amore per la 'curva' ha superato quello per il Milan.
"Diciamo che si inizia con il Milan, pero` poi diventa prevalente il gruppo, gli amici della curva. Molta gente ha trovato la moglie in curva, io anche, per cui si creano legami molto stretti, e quando questi legami si spezzano diventa tutto piu` difficile".
Cosa pensi della nuova 'Fossa' che potrebbe prendere il vostro posto?
"No comment. In breve, credo che avranno qualche difficolta`all'inizio, poi penso che alla lunga con il tempo tutto si riformera`. Ma a livello di ultras credo che il movimento in Italia sia un po' in calo per tutta una serie di problematiche. Io comunque dentro di me ultras lo rimarro` per sempre".

Milan: ‘caso Fossa’, parla chi la vuole riaprire

Milano, 14 dicembre - Da giorni chi frequenta lo stadio di San Siro con il Milan nel cuore non parla d’altro. La ‘Fossa’ si e` sciolta. La Fossa dei Leoni, questo il nome completo del club, e` morta. La Fossa ha chiuso. Per sempre. Il gruppo che, con le Brigate Rossonere, ha fatto la storia della Curva Sud milanista ha deciso di lasciare il suo posto e di, semplicemente, non esistere piu`. Un evento traumatico per chi, dal 1968, anno di nascita del gruppo, ha visto nello striscione con i due leoni ruggenti un punto di riferimento per poter andare a tifare la propria squadra del cuore in maniera forse eccessiva (come si conviene a ogni ultra`), ma molto vera. La Fossa sembra aver chiuso per questioni di ‘lana caprina’, politica interna ultras, forse troppo ‘interna’ per essere capita al di fuori della curva. La scusa e` legata a uno striscione rubato agli juventini e poi da questi ai milanisti, quindi ripreso dalla Fossa, secondo l’accusa, con la mediazione della Digos, ovvero la peggiore delle infamie per un ultras. Ma i discorsi e gli insulti si rincorrono in curva, e non risparmiano nessuno, soprattutto i leader degli altri gruppi ultras, Brigate e Commandos, che i vecchi ‘leoni’ accusano di ‘bella vita’ e troppo amore per la ribalta ‘vip’ del Milan inteso come societa`.
Mentre in curva ci si dispera c’e` pero` un ‘leone’ che non si da` per vinto e che vuole riformare la Fossa. Luciano Aretosi, 55 anni, un lungo passato in Curva Sud, e` uno che parla poco, ma che nella storia degli ultra` milanisti ha un posto di tutto rispetto. Lo stesso Bertoglio, leader da anni della Fossa, lo definisce un ‘mito’. Ed e` proprio con Aretosi che Datasport ha voluto parlare per capire se la Fossa dei Leoni avra` un futuro.
Capelli bianchi, un vero ‘armadio a tre ante’, Luciano ha anche l’aspetto del ‘vecchio leone’ (con tutto il rispetto…). Ma negli ultimi anni, per sua stessa ammissione, aveva lasciato quel gruppo di cui era diventato un simbolo.
”Beh, diciamo che ultimamente non venivo piu` in curva per… raggiunti limiti di eta`. Di anni ne ho 55, e ho deciso di rimettermi in gioco quando ho visto questa situazione. Non so se vincero` questa scommessa. Ma e` proprio questo il bello, perche` non sai mai prima se vinci o perdi”.
La Fossa allora e` morta?
”Assolutamente no. I ‘leoni’ non sono morti. Perche`? Perche` lo dice qualcuno?”.
Qual e` il tuo obiettivo?
”Il mio obiettivo e` fare tornare la curva come una volta, quando c’era armonia tra i nostri gruppi e non c’erano problemi politici. Io vorrei poter far leggere le centinaia di messaggi che mi sono stati mandati dai ragazzi di tutta Italia per non far morire la Fossa, ma anche dall’estero. Mi hanno scritto dalla Svizzera, dal Belgio, persino da Dublino. Certo, ho ricevuto anche messaggi denigratori e di insulti, ma non mi interessa, perche` io voglio andare avanti con questi ragazzi che mi danno la forza di proseguire”.
Allora cosa succedera`?
”Succedera` che torneremo a trovarci, come ogni giovedi`, anche se da un’altra parte. Ovviamente all’inizio saremo in pochi. Decideremo anche cosa fare, se proseguire con questo nome o sceglierne un altro, che sia comunque indicativo che in quello spazio di Curva Sud tornera` la vera Fossa dei Leoni. Comunque tengo a sottolineare che questo non e` il ‘mio’ club. Non sono abituato a decidere per gli altri. Decideremo insieme democraticamente”.
Hai anche esposto in curva un piccolo striscione che richiama nella figura quello vecchio.
”Per ora ho esposto un leone piccolissimo, un pezzetto storico di trenta e passa anni fa, di cui mi ero mi ero impropriamente impossessato come souvenir. Da quando ho messo quel leoncino mi sono arrivate centinaia di telefonate di ringraziamento. Poi e` riapparso in Chievo-Milan, ora ce ne sono tre. Non ho mai avuto agganci di sinistra o destra ne` fatto politica in 30 e passa anni di Fossa. Sono rispuntato dal nulla ed e` per questo che non mi possono accusare di niente”.
Ma perche` si e` arrivati a questo punto?
”Tutto e` cominciato con una storia che riguardava alcune persone diffidate dal venire allo stadio che, guarda caso, appartenevano a una certa area politica e che venivano in Fossa. Ma poi basta andare a leggere i comunicati dei Viking per capire cosa e` successo riguardo alla questione dello striscione e di persone che hanno avuto un brutto risveglio alla mattina, chissa` perche`…”.
Gia`, pero` a sostenere la tesi della Fossa c’e` anche un gruppo apparentemente di ‘saggi’ come ‘Vecchia Guardia’ che pure ha deciso di disertare la Sud…
”Guarda, il fatto e` che molti hanno sentito soltanto una versione di quello che e` successo. E infatti al derby ho gia` reincontrato alcune persone di Vecchia Guardia che hanno cominciato a cambiare opinione…”.
Possibile che tutto si riduca alla questione dello striscione?
”Un’altra accusa che potrei fare riguarda Berlusconi, di cui a me non frega niente se e` presidente del governo o della Mediaset, ma so che e` presidente del Milan: possibile che non si sia mai fatto un coro di ringraziamento per lui, per tutto quello che ha fatto per la nostra squadra? Eppure mi e` stato detto che non lo si faceva perche` alcune persone si sarebbero potute irritare. E questo non e` far politica? Poi ci sono i fatti di Cagliari, quando alcuni decisero autonomamente di attaccare Galliani lanciandogli di tutto…”.
La societa` e` stata criticata da molti tifosi per il suo silenzio sulla vicenda…
”Il Milan non ha il diritto di intervenire. Sarebbe lo stesso se si fossero sciolti Commandos o Brigate. Poi diciamolo, per le societa` alla lunga gli ultras rappresentano un problema, quindi sono loro stesse che preferiscono evitare la questione”.
Un altro attacco nei tuoi confronti e` che si dice che tu sia in qualche modo ‘manovrato’ dal resto della curva…
”Non e` vero. Per ora non abbiamo nemmeno un soldo in cassa, e infatti i tre piccoli leoni che abbiamo li hanno pagati le Brigate, proprio quel gruppo che secondo qualcuno vorrebbe farci sparire. E sono loro che mi hanno dato completa liberta` di agire, in maniera incondizionata. Mi hanno detto ‘Luciano vai e fai come credi’. Io adesso mi devo rivolgere a loro perche` non ho esperienza di amministrazione di un club. E’ grazie a Giancarlo (il ‘Barone’, leader delle Brigate Rossonere, ndr) se riusciamo ad avere dei piccoli vantaggi. D’altronde i rapporti con la societa` ci vogliono. L’altra sera c’era la festa del trentennale delle Brigate e c’erano anche alcuni giocatori del Milan. E’ un male? Venivano anche alle feste della Fossa”.
E se dovesse riemergere uno striscione che ricordi la Fossa in qualche altra parte dello stadio?
”Sarebbe una provocazione e anche Roby (Roberto, leader della disciolta Fossa, ndr) e` d’accordo con me. Domenica al derby al mio fianco c’erano tantissimi ragazzi con la sciarpa della Fossa, c’erano le sezioni di Prato, Macerata, Gorizia e forse anche di Savona”.
Gia`, ma nessuno ha esposto gli striscioni…
”Non hanno esposto gli striscioni per motivi di spazio. Al secondo anello, visto eravamo in trasferta, erano saliti i Commandos Tigre. Poi alcuni piu` giovani avevano paura. E’ stata messa in giro ad arte questa voce per cui se uno ha una sciarpa della Fossa al collo viene preso di mira. Molti mi hanno fermato chiedendomi se erano vere le voci assurde dei pestaggi”.
Allora San Siro riascoltera` presto il ‘canto dei leoni’?
”Il coro per un po’ lo lasceremo stare per evitare provocazioni. Pero` io sono arciconvinto che tutto tornera` come prima. Ripeto, vorrei fare leggere tutti i messaggi che ricevo, fare vedere tutto l’entusiasmo dei ragazzi. Il tempo fara` capire che tutto sta tornando come prima. Abbiate pazienza e continuate, torneremo ancora una volta numerosi e infoiati come prima”.
Si arriva ai giorni nostri e il 22 dicembre su internet appare il seguente comunicato:

PER TUTTI I LEONI DELLA SUD
Nel giorno, 22 Dicembre 2005, si costituisce un gruppo di milanisti veri che intendono proseguire lo spirito della CURVA SUD!
I: “LEONI DELLA SUD”, questo il suo nome, dal prossimo incontro a San Siro, riprenderanno la legittima collocazione che spetta ai veri ‘LEONI’ all’interno della curva. Per contatti e informazioni è già attiva la e-mail leonidellasud@gmail.com
p.s.: Prossima riunione 5 GENNAIO Viale Umbria,61 (BAR TEOREMA).
LEONI DELLA SUD

Più di un mese è già trascorso dalla fine della Fossa. La vicenda, come si può notare, sembra protrarsi ancora. I messaggi su internet si susseguono tra messaggi di ammirazione e di disprezzo, tra accuse e smentite. Dove sta la verità? Gli antichi sostenevano che “in media res” si trova sia la virtù che la verità. Certo è che molti, al di là della pura curiosità, vorrebbero sapere cosa realmente sia accaduto, sapere come siano andate realmente le cose è un desiderio che molti vorrebbero vedere esaudito. Come mai dopo 37 anni di onorata storia la Fossa ha deciso di mollare? Figure leggendarie si perdono dietro la nebbia, prendono la via del mare perdendosi oltre l’orizzonte e lasciando un piacevole ricordo. Forse anche la Fossa ha deciso di fare come il Profeta di Gibran: allietare la gente per poi, un giorno, andarsene. Indipendentemente dai colori della propria fede non si può negare che abbiano scritto una pagina, anzi, più pagine di storia del movimento ultras italiano. Con loro certamente se ne va una parte di ultras che c’è in ciascuno di noi. Nella vita molti commettono errori, se la Fossa li abbia commessi o meno rimane un fatto chiuso all’interno di coloro che hanno vissuto la vicenda in prima persona; è nelle loro coscienze che risplende la luce che illumina la reale evoluzione degli eventi.

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Ultimi sviluppi:
Un altro nuovo gruppo nasce all'interno della tifoseria rossonera: Guerrieri Ultras Curva Sud Milano come da comunicato del 31/12/2005.
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messaggio 21 Sep 2007 - 19:04
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In questi giorni è tornata d'attualità la situazione riguardante la Curva Sud del Milan, in aperta contestazione, dal maggio dello scorso anno, con la società rossonera. Vi riporto un po di notizie, partendo dagli ultimi fatti.

Preferisco non commentare, personalmente, avendo seguito il Milan sempre e solo in Curva, e considerando la Sud di Milano, a livello ultras, una delle migliori curve di sempre. Ho assistito allo scioglimento della Sus, essendo abbonato quell'anno, ed anche a parecchi scazzi in curva.
Ma mai si era smesso di incitare la squadra per protesta.
Nell'ultimo anno e mezzo, per problemi di lavoro, sono stato a San Siro per Milan-Manchester, ma purtroppo lontano dalla Curva quindi non saprei commentare la situazione attuale.

Dopo lo scioglimento della Fossa, negli ultimi due anni qualcosa è cambiato, ed a quel fatto si sono legate situazioni parecchio sgradevoli.

Partiamo da qui, dove è ben descritta l'attuale situazione. Di seguito trovate vari episodi per farvi un idea del tutto.

CITAZIONE
C’è qualcosa che non va nei rapporti fra il Milan ed i suoi tifosi e il problema pare avere radici profonde che nulla hanno a che vedere con le prestazioni deludenti di un paio di giocatori. Sembra incredibile ma la squadra Campione d’Europa subisce una sorta di “sciopero del tifo” attuato da una parte della sua Curva: la situazione è divenuta talmente insostenibile che Capitan Maldini, come vi avevamo raccontato, è sceso nel campo dello scontro polemico mettendoci la faccia. Le ragioni del dissenso? Soldi, biglietti e privilegi che la società, ottemperando al Decreto Amato si rifiuta di concedere agli Ultras.

L’inchiesta della Procura di Monza che a Maggio scorso portò all’arresto di 7 Ultras rossoneri (qui l’articolo dell’epoca su Corriere.it) accusati di ricattare il Milan per ricevere “sovvenzioni” minacciando altrimenti di creare disordini come il lancio dei fumogeni, costosi in termini di multe per le società, non ha posto fine, anzi ha accelerato, lo scontro con i Gruppi organizzati dei tifosi. A causa delle minacce ricevute personalmente da Adriano Galliani, l’amministratore delegato del Milan, è costretto a viaggiare sotto scorta 24 ore su 24.

Intanto a San Siro si respira un’aria surreale, con la curva che non intona cori a sostegno della squadra e riserva fischi e applausi ironici per alcuni giocatori poco amati (dal portiere Dida al centravanti Gilardino), mentre sugli spalti nei settori controllati dagli Ultras più facinorosi si verificano episodi di intimidazione nei confronti dei tifosi che vorrebbero “cantare”.

L’atteggiamento opposto a quello classico e lodevole dell’Ultras che “invita”, a volte in maniera anche troppo energica, a sostenere la propria squadra del cuore sempre e comunque per tutti i 90 minuti. In quest’ottica assume un’importanza ancor maggiore l’intervista di Maldini rilasciata a margine della conferenza stampa del dopo Milan-Benfica.

Basterà il richiamo del Capitano e l’azione della Magistratura a fermare i pochi personaggi ammanicati che controllano la Curva con l’intento di trarre profitto attraverso le sovvenzioni dirette e la gestione della vendita di grossi quantitativi di biglietti a prezzi maggiorati? Vedremo.



CITAZIONE
Comunicato Curva Sud 05/03/07

In occasione della partita Milan-Chievo Vr tutta la Curva Sud si è astenuta dall’effettuare qualsiasi forma di tifo. E’ stata una presa di posizione per far vedere a tutti come l’opinione pubblica vorrebbe che si giocassero le partite in Italia. Senza folklore, senza cori, …insomma in un clima di assoluto mutismo e immobilismo. Si precisa che tale forma di protesta non è assolutamente rivolta alla squadra e/o alla società”.

Comunicato Curva Sud 04/09/07

In occasione della partita Milan – Fiorentina e a tempo indeterminato la curva sud Milano comunica che per protesta contro il decreto Amato effettuerà lo sciopero totale del tifo. Questa sofferta decisione si è resa necessaria vista l’assurdità di questo provvedimento, profondamente anticostituzionale e lesivo delle libertà di espressione personali,emanato da persone che per loro stessa ammissione non sono mai entrate in uno stadio di calcio. I gruppi organizzati invitano tutti i tifosi rossoneri della curva sud ad unirsi alle nostre proteste.


CITAZIONE
Milano, ultras rossoneri nel mirino; Il Pm: "Violenze e ricatti al club"

MILANO - Bufera sulla curva sud di Milano. Le accuse a carico di una decina di ultras rossoneri vanno dal tentato omicidio alla tentata estorsione anche nei confronti del Milan. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore della Repubblica di Monza Antonio Pizzi e condotta dal pm Salvatore Bellomo.

Le indagini, avviate in seguito alla sparatoria dello scorso 17 ottobre a Sesto San Giovanni, nella quale un tifoso di 32 anni è rimasto ferito a una gamba, hanno portato a delineare uno scenario di pressioni nei confronti della società di via Turati che durava da mesi.

Pressioni e ricatti, consistiti anche nel minacciare disordini durante le partite, da parte di formazioni emergenti di tifosi che, in questo modo, tentavano di farsi accreditare e ottenere vantaggi economici legati a biglietti, gadget e striscioni. E non solo: l'obiettivo era anche raggiungere posizioni di potere.

Ed è proprio in questa dinamica estorsiva e di predominio che si inserirebbe l'agguato al 32enne. Un gesto che sembrerebbe aver avuto lo scopo di dimostrare alla società presieduta da Silvio Berlusconi le intenzioni di chi sta cercando di mettere le mani su un giro d'affari dove sono in gioco interessi economici notevoli.

"Sono stato ascoltato anch'io, ma ne ho passate di peggiori. Non mi risulta che la sparatoria sia avvenuta per interessi economici, ma sarà la giustizia a chiarire cosa è successo" dice Giancarlo Capelli detto 'Barone', capo storico della curva Sud. "Ci sono rapporti normali in curva - spiega Capelli intervistato da Telereporter - qualche volta può esserci qualche problema, anche per via di ragazze, ma sono cose normali". Capelli non nega, però, che ci siano anche interessi economici nella gestione della curva: "Abbiamo dei biglietti che compriamo, paghiamo e rivendiamo. Facciamo pagare i biglietti 2-3 euro in più, e questo succede come in ogni punto di rivendita, anche per andare a teatro".

Capelli, infine, parla del nuovo gruppo che è nato in curva sud dopo lo scioglimento della Fossa dei Leoni: "Abbiamo accettato i Guerrieri Ultras e non siamo stati noi a sciogliere la Fossa. Politica? Siamo apolitici, abbiamo dimostrato di non esser mai stati legati a un simbolo".


CITAZIONE
Quattro sono in carcere, tre agli arresti domiciliari
Volevano agevolazioni sui biglietti dello stadio
Milan, ricattavano la società
arrestati sette ultras rossoneri
Pressioni sulla società anche per la finale di Champions League


MILANO - Sette ultras della curva sud milanista sono stati arrestati dalla polizia a Milano. Quattro sono stati portati in carcere mentre per tre sono stati disposti gli arresti domiciliari; altre tre persone risultano denunciate in stato di libertà. Tra gli arrestati c'è anche uno dei volti più noti della tifoseria milanista e uno dei responsabili dei "Guerrieri Ultras", gruppo nato nel 2005 dopo lo scioglimento della Fossa dei Leoni.
Gli investigatori della Questura di Milano hanno scoperto che, per ottenere i benefit dal Milan, gli ultras minacciavano la società di comportamenti violenti quali lancio di fumogeni e altro che sarebbero potuti costare sanzioni anche economiche alla società.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e lancio di torce luminose durante una manifestazione sportiva.

In base all'ordinanza di custodia cautelare si capisce che le indebite pressioni per avere vantaggi sulla gestione dei biglietti è durata fino ai giorni scorsi, in vista della finale di Champions League Milan-Liverpool. "Il discorso sulla distribuzione dei biglietti - scrive il Gip - che sembrava concluso, ha avuto un seguito in prossimità della finale di Champions League Milan-Liverpool in programma domani ad Atene: come risulta dalla informativa di Pg, la società Milan ha ricevuto pressioni e minacce sempre connesse all'ottenimento di tagliandi per assistere alla partita". In effetti secondo un' informativa della Polizia giudiziaria due degli arrestati, si sono presentati il 10 maggio scorso ad Alfonso Cefaliello, ad della Milan Enterteinment e alla responsabile della gestione settore stadio, Daniela Gozzi, per chiedere "insistentemente un congruo numero di biglietti per la finale". Secondo quanto scrive nell'ordinanza, "al sostanziale diniego della società, i due manifestavano il proprio disappunto 'lasciando trasparire che avrebbero potuto intraprendere possibili contromisure'".

Torna così in ballo la questione del rapporto tra ultrà e società. "Io non ho mai avuto alcun tipo di rapporti diretti con il tifo organizzato. Sono stato informato, nel mese di novembre, dalla direttrice del settore gestione stadio, che c'era un gruppo di tifosi denominati 'Guerrieri Ultras', neocostituito, che intendeva parlare con me o comunque con la societa'" dichiarò Adriano Galliani, sentito dai magistrati lo scorso 9 gennaio. E lo stesso Galliani il 17 maggio scorso aveva presentato in Questura una denuncia in relazione a minacce subite dalla società in vista della finale di Champions League domani sera ad Atene contro il Liverpool.

Secondo il Gip, "la costituzione del gruppo dei 'Guerrieri Ultras' non è infatti altro che un pretesto per stabilire una posizione di egemonia che prevede la commissione di una serie indeterminata di delitti anche gravi e che consenta la gestione degli affari, con evidenti ritorni di carattere economico, che ruotano intorno allo stadio".

L'inchiesta riguarda episodi di presunte estorsioni dei quali, inizialmente, si stava occupando la Procura di Monza. I magistrati monzesi, infatti, indagavano sul ferimento a colpi di pistola di un tifoso milanista accaduto il 17 ottobre scorso. L'indagine sul ferimento è rimasta di competenza di Monza che ha invece trasmesso alla Procura di Milano gli atti riguardanti le presunte pressioni da parte dei tifosi per avere vantaggi economici.
(22 maggio 2007)



CITAZIONE
Gelo a San Siro, paura fuori: allo stadio comandano i boss della curva Sud. La questura di Milano sta indagando da tempo, intanto il vicepresidente rossonero da maggio viene seguito 24 ore su 24 da una pattuglia di agenti

MILANO, 21 settembre 2007 - L’intervista di Paolo Maldini, rilasciata ieri alla Gazzetta, scuote l’ambiente milanista. Si discute, e tutti danno ragione al capitano, sul silenzio dei tifosi della curva e pure di quelli degli altri settori, sui fischi a Gilardino e sugli applausi ironici a Dida. “Non mi sembra logico che la curva non ci sostenga — ha dichiarato Maldini — San Siro è sempre stato magico: adesso stiamo perdendo questa magia”. I compagni, i tecnici e i dirigenti si schierano al fianco del capitano, pur sapendo che dietro la protesta del pubblico ci sono questioni molto più gravi di un gol sbagliato o di una “papera” e sulle quali, da almeno sei mesi, sta indagando la polizia.
AL LAVORO - Il silenzio di San Siro, di tutto San Siro, è figlio delle minacce. Questo è un fatto acclarato. I cosiddetti padroni della curva Sud impediscono agli altri di fare il tifo e, siccome si sta parlando di persone che hanno già ricevuto avvisi di garanzia per tentato omicidio e altri reati, c’è ben poco da scherzare. La questura di Milano, che sta lavorando a pieno ritmo su questa faccenda che puzza di criminalità ordinaria e organizzata, ha piazzato agenti in borghese, in curva, durante le partite interne del Milan. Ancora, tuttavia, non si è arrivati alla conclusione delle indagini che, lo dicono espressamente i dirigenti della questura, è difficile e complessa.
LA SCORTA - Dalla metà di maggio, cioè da poco prima prima della finale di Champions League di Atene, anche Adriano Galliani è oggetto di pesanti minacce e il ministero dell’Interno gli ha assegnato una scorta ventiquattr’ore su ventiquattro. I boss della curva Sud pretendono dalla società ciò che la società non può dare: biglietti e altri favori da gestire direttamente con gli altri tifosi. Tutto ciò è in contrasto con la legge e con il decreto Amato, emesso dopo i tragici fatti di Catania del febbraio scorso. I biglietti, infatti, adesso sono nominali e, per quanto ci possano essere negligenze nei controlli, i club o le società che gestiscono la vendita possono cederli soltanto se viene presentato un documento d’identità. In caso contrario, cioè se dessero un quantitativo di tagliandi in mano ai tifosi affinché fossero loro a distribuirli (ovviamente a prezzi maggiorati), sarebbero perseguibili penalmente.
SOLO UNA RIBELLIONE - Questo clima di ricatto spiega gli striscioni anti-Galliani, che nella scorsa stagione sono stati esposti a San Siro, e il silenzio degli ultimi giorni. Unica ribellione a Montecarlo per la Supercoppa europea: in quel caso il pubblico sano è andato contro gli ordini dei capi ultrà e ha gridato “forza Milan”.


CITAZIONE
Così Maldini

Contro il Benfica, per l’ennesima volta, i tifosi del Milan non hanno intonato cori per la squadra. E’ dispiaciuto?
"Di più: sono molto arrabbiato, come i miei compagni. Dopo tutto quello che abbiamo dato, fatto e vinto, meritiamo un trattamento diverso. Quest’atteggiamento è iniziato nel derby di ritorno dell’anno scorso. Con un aiuto da parte della nostra curva, non avremmo perso quella partita".
Perché accade?
"Difficile dirlo. Ci sono motivazioni economiche, giochi di potere. Ma se sono queste le ragioni per andare allo stadio, non so più che cosa pensare. Comunque non è solo la curva a non sostenerci: anche i tifosi degli altri settori se ne stanno zitti. Io credo che quando si canta "Abbiamo il Milan nel cuore", poi bisogna dimostrarlo. Ormai noi giochiamo in trasferta o in campo neutro: mai davvero in casa. Non mi sembra logico, e la squadra non ci sta più".
Ci sono anche le manifestazioni di dissenso nei confronti di Dida e Gilardino.
"Un’altra cosa che non comprendo. I fischi ci sono sempre stati, ma qui si sta andando oltre. A San Siro si sentono applausi ironici per Dida quando blocca una palla facile. Ma quello è il portiere della finale di Manchester, è un campione d’Europa come Gilardino. San Siro è sempre stato magico: adesso stiamo perdendo questa magia".
Il calcio italiano resta prigioniero di beghe politiche e giochi di potere. Lo scandalo di un anno fa è stata un’occasione sprecata?
"È difficile rimpiazzare i dirigenti sportivi: non c’è stato un ricambio generazionale. Andrebbero coinvolti di più gli ex atleti".



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2pac
messaggio 21 Sep 2007 - 20:45
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