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FerraraForum.it _ Cultura e Scienza _ [letteratura] è Una Vita Che Ti Aspetto - Fabio Volo

Inviato da: monica b. il 31 Mar 2009 - 16:41

Era comunque meglio immaginare un rapporto perfetto e futuro con una donna che non c'era piuttosto che cercare di costruire delle intimità e dei legami reali con quelle esistenti.

Avere tante relazioni mi consentiva di non mettere mai in gioco la mia intimità. Di dare quella parte di me che mi faceva poi avere paura. Perchè mi sembrava di perderla e di diventare più vulnerabile.
Meglio quindi stare in superficie

Inviato da: DinDon il 31 Mar 2009 - 16:45

Mmmmmm in questo topic bisogna riferire impressioni riguardo questo libro?

Inviato da: Edoardo83 il 31 Mar 2009 - 16:47

CITAZIONE (monica b. @ 31 Mar 2009 - 17:41) *
Meglio quindi stare in superficie


naaaaaaa... quello mai.. se puoi vai in fondo..

Inviato da: Bedrosian Baol il 31 Mar 2009 - 16:51

Anche io ho letto questo libro e devo dire, sebbene non potrà mai essere annoverato fra i grandi classici della letteratura moderna, che è un libro piacevole pieno di riflessioni semplici ma ben piantate a terra, quelle che ti fanno esclamare "l'ho sempre pensato anch'io".
In questo più che in altre opere cerca una riflessione più personale che collegata ad altri, cosa che lo rende un po' più vulnerabile alle critiche di chi dice che è troppo scontato e mediocre nell'affrontare queste tematiche.
Non è il suo più bello, ma non mi è dispiaciuto.
Il personaggio poi (Volo, non francesco, protagonista del libro) è sempre simpatico, apparentemente molto "alla buona" e parecchio autoironico. Questo non sembra ma, per quanto mi riguarda, incide molto sul pregiudizio mentre mi approccio a leggere qualcosa di nuovo.

Inviato da: Redfires il 31 Mar 2009 - 16:51

Cosa era un play boy consapevole del suo futuro pentimento ?
In fondo forse tutti siamo messi così in attesa del grande amore.

Inviato da: pestifera il 31 Mar 2009 - 17:16

in alcuni passaggi mi ha fatto morir dal ridere ...ma sembra scritto da un sedicenne

Inviato da: fusa il 2 Apr 2009 - 12:16

questo nn l'ho letto ma dagli altri ho notato che lui è così 1 po semplice xo divertente e profondo quando vuole....

Inviato da: pestifera il 2 Apr 2009 - 21:00

il libro (di cui si parla qui...) andrebbe letto, giusto per capire quanto sappia essere "profondo" il suo autore.

Inviato da: fusa il 3 Apr 2009 - 13:23

lo leggerò quando ne avrò occasione, chiaro che avendone gia letti di libri di volo penso di potermela fare 1 opinione, se leggi bene il mio "semplice" non era riferito alla mancanza di profondità ma al modo di scrivere che ha

Inviato da: Redfires il 4 Apr 2009 - 12:34

L'ho appena comprato, sembra promettere bene ! znaika.gif

Inviato da: pestifera il 4 Apr 2009 - 13:19

Anche tu senza averlo nemmeno letto??? Però!!!

Cmq in meno di mezza giornata lo si legge.

Inviato da: Redfires il 5 Apr 2009 - 12:52

Il libro ricalca il Fabio Volo pensiero di staccarsi dagli automatismi dell'esistenza verso la naturalezza della vita, così come nel film la febbre si ribella a quello stato di cose, in questo libro si ribella alle scelte conformiste, alle scelte che gli altri hanno deciso per lui, con la sua complicità si intende.
Insomma se non l'avete capito Volo è un rivoluzionario, almeno in teoria. Ma lasciamolo lì e parliamo del libro.
Se sei un trentenne, single, che vive in un bilocale e aspetta il fine settimana per riprendersi ciò che è suo, entrare in empatia con il protagonista non è difficile.
A 15 anni entri in crisi perchè non sai chi sei, a 25 anni entri in crisi perchè non sai cosa fare e dove andare, a 35 anni entri in crisi perchè a furia di avere dei dubbi ti sei dato delle soluzioni spinte dalla paura più che dalla consapevolezza di quello che avevi bisogno.
La filosofia del libro, il messaggio è alla fine, il protagonista ti prende per mano e ti fa assistere al travaglio che lo porta al risultato finale. Mi ci sono rivisto in molte paure, mi sono commosso quando parla del rapporto con i suoi, mi sono spanzato dalle risate quando parla delle sue donne, mi ha fatto pensare quando ha preso certe decisioni coraggiose.
Non aspettatevi un saggio della letteratura, il pensiero come la scrittura è semplice e scorrevole, sarà un susseguirsi di l'avevo detto, l'avevo pensato, ecchecazz però in fondo in fondo non sarebbe male.
Devo dire che verso la fine mi stava deludendo, però poi si spara un monologo pensiero che non rende inutile il travaglio passato, una volta riempito il vuoto fra vita - esistenza tutto dovrebbe andare bene ma non in modo ottimista in modo consapevole.

Voto: 7,5 00000002.gif

Inviato da: pestifera il 6 Apr 2009 - 19:45

CITAZIONE (Redfires @ 5 Apr 2009 - 13:52) *
Il libro ricalca il Fabio Volo pensiero di staccarsi dagli automatismi dell'esistenza verso la naturalezza della vita, così come nel film la febbre si ribella a quello stato di cose, in questo libro si ribella alle scelte conformiste, alle scelte che gli altri hanno deciso per lui, con la sua complicità si intende.
Insomma se non l'avete capito Volo è un rivoluzionario, almeno in teoria. Ma lasciamolo lì e parliamo del libro.
Se sei un trentenne, single, che vive in un bicolale e aspetta il fine settimana per riprendersi ciò che è suo, entrare in empatia con il protagonista non è difficile.
A 15 anni entri in crisi perchè non sai chi sei, a 25 anni entri in crisi perchè non sai cosa fare e dove andare, a 35 anni entri in crisi perchè a furia di avere dei dubbi ti sei dato delle soluzioni spinte dalla paura più che dalla consapevolezza di quello che avevi bisogno.
La filosofia del libro, il messaggio è alla fine, il protagonista ti prende per mano e ti fa assistere al travaglio che lo porta al risultato finale. Mi ci sono rivisto in molte paure, mi sono commosso quando parla del rapporto con i suoi, mi sono spanzato dalle risate quando parla delle sue donne, mi ha fatto pensare quando ha preso certe decisioni coraggiose.
Non aspettatevi un saggio della letteratura, il pensiero come la scrittura è semplice e scorrevole, sarà un susseguirsi di l'avevo detto, l'avevo pensato, ecchecazz però in fondo in fondo non sarebbe male.
Devo dire che verso la fine mi stava deludendo, però poi si spara un monologo pensiero che non rende inutile il travaglio passato, una volta riempito il vuoto fra vita - esistenza tutto dovrebbe andare bene ma non in modo ottimista in modo consapevole.

Voto: 7,5 00000002.gif


uf! Quasi quasi ho fatto prima a leggere il libro....ma concordo di più con Bedrosian.

Inviato da: DinDon il 23 Mar 2010 - 22:13

Dunque gratta.gif

Non avevo mai letto Fabio Volo....così ho deciso: mi son comperata tre dei suoi libri e li ho letti (nel giro di una settimana, devo dire).
Sicuramente è una lettura facile, di quelle che ti servono a passar bene quei 2-3 giorni di noia in casa.
E' anche una lettura divertente.

Ho letto "Il giorno in più" e devo dire che, a parte la storia, che trovo banalissima, in generale è un buon libro, è molto carino il modo in cui son descritti i fatti e mi ha fatto piacere leggerlo sisi.gif
Poi ho letto "E' una vita che ti aspetto"....e devo dire all'inizio mi ha un pò annoiato...troppo monotono, c'è sempre e solo lui che riflette interiormente...anche qui son carini molti passaggi, ma in generale mi aspettavo meglio.
Infine ho letto "Esco a fare due passi"...qua ancora peggio...l'ho trovato banalotto...moltissime cose sono identiche a E' una vita che ti aspetto, tanto che a volte confondevo pure i personaggi....insomma, non mi è piaciuto molto.

Sicuramente, dato che è un autore che comunque sa scrivere e nei suoi ultimi romanzi credo metta più personalità, penso che acquisterò anche gli altri, così avrò una veduta completa icon_mrgreen.gif

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