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> Pro-cesso Gea A Roma, si chiude il cerchio, sentenze a breve
Morpheus
messaggio 4 Dec 2008 - 22:02
Messaggio #1


Neso
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Fonte: http://www.laroma24.it/IMG/Discussione%20Gea%20melandri.doc

(Arringa difensiva dell'Avvocato Melandri)

Signor presidente, signori giudici, in mezzo a tanti avvocati importanti ritengo che il mio contributo in questo processo sarà benché minimo. Potrei tranquillamente rimettermi a tutto ciò che è già stato detto ed a ciò che sarà detto dopo di me, per questo motivo mi limiterò, sebbene non sarà una cosa molto breve, a sottoporre alla vostra attenzione alcuni aspetti di questa istruttoria dibattimentale che a mio avviso, sono importanti per capire la totale estraneità ai fatti che vengono contestati nei capi d'imputazione al signor Luciano moggi.

Così come ha fatto il pubblico ministero, vorrei tralasciare per un momento il capo A, per occuparmi direttamente delle singole condotte contestate dai capi B e seguenti.

Partiamo quindi dal capo B, il capo d'imputazione relativo al giocatore AMORUSO.

In questo capo d'imputazione l'accusa ritiene che Luciano Moggi, in qualità di socio di fatto della Gea, abbia commesso due condotte illecite:
la prima dando l'incarico a Ceravolo e Alessandro moggi di andare dal giocatore Amoruso nel corso della stagione sportiva 2001 o 2002, mentre il giocatore si trovava a Napoli, e al fine di acquisire a sua procura sportiva prospettargli la sicurezza del passaggio alla Juventus, squadra nella quale Luciano moggi svolgeva il ruolo di direttore generale;

la seconda condotta, consisterebbe invece, nel corso della stagione sportiva 2001 2002, quando il giocatore è nella rosa della Juventus, di aver imposto allo stesso il trasferimento al Perugia squadra che militava in zone più basse di classifica rispetto alla Juventus, perciò meno blasonata, costringendo tale società al pagamento dell'elevato ingaggio del giocatore.

Il pubblico ministero sostiene che gli elementi di prova a confutazione di quanto sostenuto nei capi d'accusa siano le dichiarazioni del giocatore Amoruso, oltre a quelle del testimone, persona offesa Caliendo.
Perciò, evidentemente, a nulla valgono le dichiarazioni rese dal testimone ancelotti, il quale è venuto a spiegare al tribunale quali sono i compiti di un allenatore all'interno di una società di calcio, quali sono le direttive dello stesso allenatore alla dirigenza della società con riferimento a quei giocatori dei quali ritiene di non doversi servire nel corso del campionato.

Ma a me va bene, rimaniamo concentrati su quello che sostengono Amoruso e Caliendo, perché a mio avviso, Presidente, è proprio questa la chiave di lettura di questo processo.

Noi ci siamo accorti all'esito dell’istruttoria dibattimentale come il pubblico ministero abbia riversato nei capi d'imputazione le dichiarazioni rese dalle persone offese, le stesse cose che adesso diremo per la vicenda legata al giocatore Amoruso, valgono per il giocatore Baiocco, per il giocatore Chiellini, per il giocatore Trezeguet, e vedremo che il pubblico ministero in requisitoria, ha sempre ritenuto fondamentali, aggiungo io, uniche, le testimonianze di Baldini, Antonelli, Caliendo.

Ma ciò che invece di corroborare, rende più incerto, è quello che al pubblico ministero piace chiamare l'edulcorato contenuto delle testimonianze rese dai giocatori, che non è edulcorato, ma smentisce categoricamente il contenuto delle dichiarazioni rese da Caliendo, da Antonelli, da Baldini.

Entriamo nello specifico.
Tanto per cominciare, Luciano Moggi nell'ottica del campo di imputazione, non è mai un dirigente della Juventus, ma il pubblico ministero gli attribuisce esclusivamente il ruolo di socio di fatto della Gea.

Questo dato importante perché va inteso nell'ottica della prospettiva accusatoria che come vedremo, è piena di errori, imprecisioni, congetture.

Quindi Luciano Moggi, non si sa bene come, perché il pubblico ministero non lo ha dimostrato, né mai nessun testimone lo ha detto, incarica Ceravolo ed il figlio Alessandro ad andare dal giocatore Amoruso, che si trovava al Napoli in comproprietà, e gli dice: se dai il mandato alla GEA l'anno prossimo ritorni alla Juve.

Allora:
la prima cosa importante è che il giocatore a domanda diretta del pubblico ministero, dice questa cosa non è vera, non è edulcorata, non è vera si veda pagina 75 delle trascrizioni del 3 marzo.

Il giocatore dice: io ero della Juventus, ero in comproprietà, il Napoli era andato in serie B.
Perciò era normale che tornasse alla Juventus, e il pubblico ministero glielo richiede e gli dice ma si parlò di un rientro a Juventus nel momento in cui lei revocò Caliendo ?
E il giocatore risponde: "no io della Juventus io avevo un contratto alto ed era logico che tornassi alla Juventus."

Ma allora come si spiega il fatto che non si ricolleghi la dichiarazione di Amoruso, con la logica delle cose, ossia che visto che il giocatore si trovava in comproprietà, punto primo nessuno poteva dargli certezze sul suo rientro alla Juventus. Secondo il giocatore non ha mai detto.

Allora dobbiamo andare a vedere le dichiarazioni di Caliendo, perché questa cosa è solo Caliendo che la dice, che la racconta al pubblico ministero nel corso delle indagini, e che il pubblico ministero riporta pedissequamente nel capo d'imputazione, viene chiesta in aula al testimone che la conferma, però quando viene fatto il controesame del testimone, non solo viene smentita, e adesso vedremo come, ma c'è di più.
Quando il testimone viene incalzato dalle domande in controesame delle difese, le quali gli chiedono se lui fosse a conoscenza della comproprietà tra la Juventus e il Napoli del cartellino di un suo giocatore, ed il testimone ha sempre detto di non ricordare il discorso della comproprietà, cosa che ha fatto meravigliare non solo i difensori ma anche il tribunale, ma ad un certo punto è caduto in un tranello pagina 134 del 3 marzo, il teste dice:
"io sapevo che il Napoli lo aveva preso in prestito il giocatore questa cosa della comproprietà la apprendo oggi……."

Beh ma allora se il giocatore era in forza al Napoli a titolo di prestito era ancora più scontato che ritornasse alla Juventus per la stagione successiva.


Ma questa è solamente una delle 1000 bugie che Caliendo ci è venuto a raccontare in tribunale e piano piano le tireremo fuori tutte.

Addirittura, lei presidente se lo ricorderà, il teste tergiversava sulle domande degli avvocati chiedevano se fosse a conoscenza o meno i contratti del giocatore Amoruso, se ci avesse potuto fornire i nomi di qualche suo assistito, ed il testimone non rispondeva dicendo di non ricordare, quando invece per molto meno c'è stato qualche altro testimone che è stato iscritto nel registro degli indagati per reticenza.

Perciò proprio se vogliamo seguire le indicazioni che ci ha fornito il pubblico ministero, e quindi vogliamo andare a vedere le dichiarazioni di Caliendo e di Amoruso, si trae esattamente la conclusione opposta rispetto a quella alla quale arriva il pubblico ministero nessuno, tanto meno Luciano Moggi, andò dal giocatore Amoruso a dirgli o passi alla Gea e quindi torni alla Juventus, oppure se non passi con la Gea alla Juventus non ci torni.

Passiamo ora all'episodio seguente, ossia quello dell'asserita violenza privata.

Anche qui, la difesa ha cercato di fornire al tribunale più elementi possibili per cercare di comprendere che cosa voglia dire oggi essere un dirigente di una squadra di calcio come la Juve, soprattutto alla luce dei nuovi regolamenti che hanno aumentato il potere contrattuale del calciatore, il quale può in qualsiasi momento rifiutare il trasferimento in una squadra perché se il giocatore non firma il trasferimento non si fa.

Questo a mio avviso, e non mi permetto di entrare in considerazioni giuridiche perché sicuramente c'è chi lo sa fare meglio di me e vi saprà spiegare per quale motivo questo non può essere considerata una fattispecie penalmente rilevante, ma a mio avviso è questo il punto importante.

Io non posso imporre nulla al giocatore perché se il giocatore non accetta il trasferimento, non solo il trasferimento non si fa ma io gli devo pagare lo stipendio fino a scadenza del contratto, non solo ma il giocatore se arriva a scadenza di contratto ha anche la possibilità di spostarsi a parametro zero ossia senza che la società possa percepire un solo euro dalla cessione del giocatore.

Vediamo quindi come sarebbe avvenuta questa imposizione del trasferimento al Perugia.
Il giocatore Amoruso riceve la telefonata da Alessandro il quale gli dice:

"mio padre ti deve parlare con riferimento ad un trasferimento", ed il giocatore gli dice:

"io con tuo padre non ci voglio parlare tu sei mio procuratore ci parli tu con lui",

aspetto importante: Luciano Moggi che non solo è il padre di Alessandro, ma è anche socio di fatto della Gea, quindi vediamo in che modo favorisce Alessandro.

Luciano Moggi scavalca il figlio, chiama direttamente giocatore, così come lui ha sempre detto di fare, in ogni suo intervento, Luciano Moggi vi ha sempre detto che lui del procuratore non se ne importava, lui le trattative, i rinnovi, i trasferimenti le cessioni, le faceva direttamente con i giocatori, ed anche nel caso di Amoruso nonostante il procuratore fosse figlio scavalca Alessandro e dice al giocatore una cosa ovvia," il Perugia ti vuole, alla Juve non servi neanche per la panchina", e questa cosa c'è l’ha confermata Ancelotti, "vai al Perugia, perché se non accetti il trasferimento al Perugia finisce che non giochi più."

E non giocare più per questi giocatori vuol dire perdere mercato, perdere valore. La dimostrazione di questo la da lo stesso giocatore Amoruso, quando ha raccontato la sua carriera, ed ha detto che successivamente al Perugia “è costretto” ad accettare trasferimenti al Como, al Modena, al Messina, che con tutto rispetto, non sono squadre di primo livello.

Ma questo perché, abbiamo detto che il giocatore se non accetta il trasferimento non firma il contratto, rimane alla Juventus, certo non gioca, ma non è che il contratto con la Juventus gli dà diritto a giocare gli dà diritto a percepire uno stipendio, e quello nessuno a lui glielo toglie né tantomeno nessuno gli dice guarda che non ti paghiamo.

Poi però il giocatore non è più professionalmente lo stesso che firmò il contratto plurimiliardario con la Juventus, l'abbiamo visto, lo abbiamo chiesto al giocatore quali fossero al tempo le sue prestazioni sportive, ce lo ha confermato era un momento molto difficile non segnava spesso neanche giocava, e quindi le sue pretese economiche per forza di cose dovevano essere ridimensionate.

I presidenti delle squadre nelle quali lui giocava non erano più disposti a pagare tutti quei soldi per un giocatore che non li valeva più.
Questo è confermato dal fatto che dopo il Messina il giocatore va a Reggio Calabria ed oggi in forza al Torino, cioè non è più tornato ai livelli in cui possono essere quelli che una volta Ancelotti gli ha preferito: Inzaghi Del Piero Trezeguet.

Ma poi c'è un altro aspetto importante per quello che riguarda questa vicenda di Amoruso, il giocatore ha detto che anche dopo il trasferimento a Perugia, è stato costretto ad accettare continui trasferimenti sempre da Alessandro Moggi, ma è rimasto con Alessandro Moggi.
Queste cose ce le dice oggi in tribunale quando tra i due ci sono ancora in sospeso vicissitudini legate a rapporti contrattuali non onorati, a cause civili pendenti non ancora risolte, a richieste di pagamento reciproche, al tempo non c'erano a dire del giocatore, Alessandro Moggi lo costringeva ad accettare questi trasferimenti, lui ne parlava anche con Caliendo, suo vecchio procuratore sportivo, ma non lascia Alessandro Moggi e rimane con lui altri tre anni.

Le bugie di Amoruso sono emerse anche con riferimento a un episodio che non è contenuto nei capi di imputazione: il rinnovo col Messina, il giocatore ha detto che il rinnovo non gli è stato fatto dal presidente Franza perché il presidente si era rifiutato di estromettere dal rinnovo Alessandro Moggi, e invece il presidente Franza, che non ha interessi a dire il falso in questo processo, perché noi abbiamo sostenuto che il presidente Franza, nel momento in cui entra nell'ambiente del mondo del calcio, si affida ai consigli di Luciano Moggi che nel calcio, non solo c'è da trent'anni, ma che per opinione di tutti, è l'unico dirigente che riesce a vincere tanto spendendo poco, e l'affiliazione come viene definita, i rapporti per detenere il potere del sistema calcio, la rete fittissima di scambi continui tra Juventus e Messina di giocatori che sicuramente costituisce un esempio lampante di quell'incidenza che Moggi aveva sul mondo del calcio, si è risolta in tre giocatori, 6 nel corso di cinque anni tutti hanno avuto rendimenti strabilianti.

Quando invece abbiamo sentito uno dei principali accusatori di Luciano Moggi e del suo sistema, Antonelli, che non solo ha ricoperto contemporaneamente incarichi dirigenziali all'interno di società di calcio, lasciando i propri giocatori al cognato, ma continuando di fatto a gestirne le procure, ma soprattutto abbiamo capito attraverso proprio l'esame di Antonelli che nel corso di tre anni ha avuto nove giocatori nella stessa squadra l'Ascoli, altrettanti nell'Udinese, giocatori suoi che passano al Torino nel momento in cui diventa amministratore delegato.

Io presidente non vorrei incentrare la discussione su questi aspetti, e sul modo in cui questa indagine è stata generata, però non può non essere una considerazione importante quella che è emersa nel corso del dibattimento, perché io, voglio anche pensare che, forse giustamente il pubblico ministero, nel corso delle indagini sente a sommarie informazioni persone come Baldini, Antonelli, Caliendo che gli raccontano di questi episodi.

Il Pubblico ministero questi episodi li rende capi di imputazione, sente numerose testimonianze ed ammettiamo che ritenga che queste condotte siano penalmente rilevanti.
Ma il pubblico ministero in aula ha assistito come abbiamo assistito noi a queste testimonianze e si è reso conto delle bugie che gli sono state dette da quelle persone che avevano un obbiettivo nel raccontargli tutte quelle cose e l’obbiettivo, signor presidente comunque finisca questo processo, quelle persone lo hanno raggiunto, Luciano moggi nel calcio non c'è più, la Gea non c’è più.

Il presidente Franza ha smentito l’episodio di Amoruso che improvvisamente si trova senza rinnovo contrattuale perché Franza non voleva estromettere Alessandro Moggi, il Presidente dice: "ma magari fosse rimasto, il problema come al solito erano i soldi era il giocatore che non accettava le nostre proposte, voleva troppo e io non me lo potevo permettere."

Addirittura ha spiegato nel corso dell’ultima udienza di istruttoria come alla fine il procuratore sia ininfluente laddove il rapporto tra società e calciatore sia solido, è il giocatore che si fa assistere ma nessuno può fare niente se calciatore e società firmano un contratto!
Amoruso ha detto anche lui come Caliendo tante bugie.


Capo d) Baiocco.

Anche qui capo d’imputazione:

Luciano ed Alessandro prospettano al giocatore di calcio Baiocco la possibilità di ottenere solo tramite la Gea il trasferimento dal Perugia alla Juve, revocando la procura al precedente procuratore Allegrini, il tutto sarebbe stato fatto da Gaucci, perciò qui non è più Luciano Moggi in qualità di padre di Alessandro Moggi che va dal giocatore gli dice vieni con me che ti porto alla Juventus perché lì c'è mio padre, in questo caso addirittura Gaucci, che è stato prosciolto, compie la minaccia nei confronti di Baiocco in favore di Alessandro e quindi anche di Luciano.
Questa è la costruzione del capo d'accusa.

Ora, al di là del fatto che sul punto già Gaucci è stato prosciolto dal gup sostenendo che il 513 bis non si può contestare, perché non sussiste il reato che il pubblico ministero ha inteso contestare, e solo per inciso, saremo d'accordo con il pubblico ministero, che gli atti di indagine, dal punto di vista delle contestazioni mosse nei confronti degli odierni imputati erano densi di elementi che potevano in qualche modo fare intendere che la prospettazione accusatoria non fosse del tutto campata per aria, lo ha ammesso anche il pubblico ministero che le persone sentite in tribunale hanno edulcorato le proprie deposizioni, addirittura il pubblico ministero ha dovuto iscrivere nel registro degli indagati più di un testimone o per reticenza o per falsa testimonianza, per ciò il fatto che il gup abbia prosciolto Gaucci sulla base di quelle che erano le sommarie informazioni fa capire come già un serio limite è stato posto su questa vicenda.
Ma andiamo avanti.

Il pubblico ministero dice che le prove della dimostrazione della responsabilità penale di Alessandro Moggi e di Luciano Moggi per questo capo di imputazione sono le dichiarazioni di Baiocco Allegrini di Baldini di Antonelli ed il confronto Baiocco-Baldini.

Tanto per cominciare Allegrini riferisce delle difficoltà che incontra non solo con la Juventus, ma anche con l'Inter e con il Milan, quindi evidentemente l'impressione di Baiocco è corroborata dalle evidenze.

Vogliamo ammettere che ci siano procuratori che probabilmente per la loro fama, la loro capacità, la loro esperienza hanno rapporti professionali con le grandi società di calcio, è così in tutti i campi credo, anche nella professione forense?!?

Baiocco, lo ha detto, verbale del 1 aprile pag 13 lo ha confermato lo ha sostenuto nel corso non solo della sua deposizione ma anche durante il confronto.
Nel momento in cui il giocatore che giocava a Perugia e ritiene di voler provare a fare il salto di qualità ed approdare in una grande squadra ritiene che il proprio procuratore Allegrini non fosse in grado di fornirgli una adeguata assistenza.

Questo è il contenuto della sua deposizione, stessa identica cosa viene detta da Allegrini.

Secondo il pubblico ministero invece questa è una testimonianza che ha meno valore, che edulcora il contenuto del dato oggettivo che viene fornito da Baldini e da Antonelli, loro due che riferiscono addirittura il Baldini me l'ha detto il Baiocco, e Antonelli ho parlato con Baldini del caso Baiocco, perciò noi riteniamo siano più attendibili le dichiarazioni di chi riferisce, ed abbiamo visto che tipo di interesse queste persone hanno a fare queste dichiarazioni, rispetto a quello che dice il giocatore in prima persona.

Ma quando mai il giocatore ha detto che gli è stato imposto di passare con la Gea per poter approdare alla Juventus, ma poi dov’è l'elemento di prova fornito dal pubblico ministero per dimostrare che Luciano
Moggi fosse a conoscenza del fatto che Luciano Gaucci consigliava a Baiocco che affidandosi alla Gea i propri interessi sarebbero stati curati in modo migliore????

Il confronto Baiocco / Baldini, presidente a mio avviso ha proprio dimostrato le bugie, la malafede di Baldini.

Intanto è emerso un dato allarmante visto che parliamo di regolamenti federali e disciplinari, Baiocco che è in procura con Allegrini si incontra nell'ufficio di Antonelli che non ha mandato a gestire la procura del giocatore, con Baldini direttore sportivo della Roma, e i due gli propongono di attendere la scadenza del contratto col Perugia per andare a parametro zero alla Roma.

Quindi noi dobbiamo credere a questi due soggetti che lasciamo perdere come abbiano architettato insieme al maggiore Auricchio tutta questa vicenda, ma noi dobbiamo privilegiare la testimonianza di Antonelli e di Baldini rispetto a quella del giocatore che dice che questo genere di situazione lui non l'aveva mai fatta presente al Baldini.
Ed il fatto che mi dà ragione su questo aspetto presidente, è che alla luce di questo confronto il pubblico ministero ha rinunciato al confronto con Chiellini.


Il problema del capo d'imputazione di Chiellini è un problema serio, è esattamente quello che abbiamo spiegato prima del Amoruso, è esattamente quello che stiamo dicendo ora per baiocco,
il pubblico ministero ha riportato nel capo d'imputazione relativo alla vicenda Chiellini le dichiarazioni di Baldini, facendo delle considerazioni totalmente sbagliate:

in primis perché anche lì, il giocatore è in comproprietà tra Roma e Livorno, e la Roma ce l'hanno detto il presidente Spinelli, ce l'ha detto il giocatore Chiellini, ce l'ha detto Giraudo la Roma non aveva la possibilità di fare operazioni di mercato per ciò il giocatore non viene ceduto alla Roma ma va alla Juventus, ma la cosa più grave è che nella costruzione accusatoria il pubblico ministero si affida esclusivamente alle chiacchiere di Baldini che gli dice che per acquisire la procura di Chiellini Davide Lippi promette la nazionale al giocatore diciassettenne, perché il padre era l'allenatore.
Non solo il giocatore ha smentito categoricamente, ma si è scoperto che l'allenatore della nazionale in quel momento non era Marcello Lippi, ma Trapattoni!

Questo giudice, è importantissimo, il pubblico ministero ha rinunciato al confronto ed ha chiesto l'assoluzione per il capo riguardante Chiellini perché si è reso conto che tutto ciò che stava scritto sul cavo d'imputazione erano fandonie non era vero niente era pura invenzione di Baldini.


Però noi a Baldini dobbiamo credere con riferimento a tutti gli altri episodi, all'episodio che lo riguarda personalmente, che nonostante il fatto sia prescritto, ritengo che oltre alla dichiarazione della persona offesa non abbia avuto nessun tipo di riscontro, al caso baiocco è così via.

Per tornare alla vicenda Baiocco vorrei sottolineare le trascrizioni del verbale del confronto Baiocco Baldini 19 giugno è emerso come Baiocco non ne ha mai parlato con Baldini delle questioni Procura gea moggi Juventus pag 10.

d) BLASI

Su Manuale Blasi ci sarebbe da fare un processo a parte, ma visto che è uno degli argomenti che sta più a cuore all'avvocato Prioreschi, non mi soffermerò troppo su questo capo d'imputazione, ma mi limiterò a segnalare alcuni aspetti di questa vicenda esclusivamente in relazione alla posizione di Luciano Moggi.

Quindi l'aspetto Antonelli, la cassetta registrata da Antonelli su ordinazione del maggiore Auricchio, l'attendibilità della testimonianza di Antonelli e del contenuto, di quella prova documentale saranno argomenti che l'avvocato Prioreschi illustrerà molto meglio di me.


Limitiamoci a dire che anche qui Luciano Moggi risponde della minaccia in qualità di socio di fatto della Gea, per cui il tanto ambito rinnovo contrattuale che il giocatore desidera non viene fatto al giocatore perché fin tanto che non conferisce procura alla Gea non può ottenerlo.

Allora noi qui abbiamo un giocatore che si trova con un contratto legato alla Juventus valido per quattro anni che prende € 300.000 a stagione, il giocatore prima fa una stagione a Perugia in prestito, torna alla Juventus viene nuovamente trasferito al Parma sempre in prestito ed in questa stagione a Parma il suo ingaggio arriva a € 600.000. Però cosa succede?
Succede che il giocatore per problemi di doping legati alla cocaina, viene squalificato per sei mesi e quindi non gioca per tutta la fase conclusiva della stagione.

Abbiamo già detto prima cosa succede a livello di valore di mercato ad un giocatore che non gioca.
Stessa cosa successe per Mutu, che per gli stessi problemi di Blasi è stato cacciato dal Chelsea.
Allora: il giocatore torna alla Juventus, siamo nella fase di preparazione al campionato e ovviamente il giocatore rientra con il contratto da € 300.000 l'anno, che non è ancora scaduto ma che dura ancora tutto l'anno.
Ecco quindi la preoccupazione del giocatore di dover subito rinnovare il contratto perché lui a Parma prendeva il doppio, e quindi anche le perplessità di Antonelli : sarà difficile ottenere il rinnovo contrattuale, è perché il giocatore arriva dopo una stagione dove non ha giocato, è stato squalificato ancora deve far vedere quanto vale sul campo, e Luciano Moggi riceve la telefonata di Antonelli che non sa neanche chi sia, il quale vuole parlare di un adeguamento contrattuale.

Luciano Moggi come ormai abbiamo capito tratta direttamente con il giocatore, va da Blasi e gli dice:
"tu pensa a giocare, quando sarà il momento e mi avrai fatto vedere di essere un giocatore da Juventus avrà il tuo aumento contrattuale, di al tuo procuratore di non chiamarmi più."
Per quanto riguarda il ruolo di Luciano Moggi in questa vicenda il discorso finisce qui

Luciano Moggi fino al momento in cui il giocatore non dimostra il suo valore in campo al punto che viene convocato in nazionale, fino a che il giocatore durante tutto l'anno con numerose presenze da titolare non dimostra di valere il rinnovo, non gli fa il contratto, non c’è nessun altro collegamento tra la procura alla Gea ed il rinnovo contrattuale.

Tutto ciò che non succede, ma ammesso che succeda, tra gli altri soggetti che possono essere Davide Lippi Alessandro moggi Zavaglia, Luciano Moggi non è al corrente di niente, noi siamo esattamente nel periodo in cui ci sono le intercettazioni telefoniche, tanto per cominciare dopo quel giorno di agosto Luciano Moggi non riceve più alcuna telefonata da Antonelli, questo a dimostrazione del fatto che Antonelli da settembre ottobre in poi ha solo un interesse quello di raggiungere l'accordo economico con Blasi che gli garantisca di non perdere i soldi del rinnovo contrattuale.

E poi non c'è una telefonata fra Luciano Moggi e la Gea che faccia riferimento al contratto di Blasi, anche la telefonata che il pubblico ministero ha richiamato tra Davide Lippi e Alessandro Moggi che si dicono: "guarda credo proprio che ad € 1 milioni riesco a farlo il contratto a Blasi domani sento mio padre", poi però questa telefonata non c’è la prova che Luciano Moggi fosse a conoscenza di tutte queste cose non c'è.

Ma il dato più importante secondo me, che fa capire come effettivamente anche questa vicenda sia frutto di invenzione è questo:

intanto il giocatore Blasi ha dichiarato che minacce lui non le ha ricevute, ha anche detto che il contenuto della cassetta si riferisce ad un modo per potersi scaricare Antonelli, pag 120 28 aprile : ma il dato più importante è che quando Antonelli nella conversazione registrata gli dice:
"scusa è ma se loro, inteso in senso Juventus, ci dicono che senza di me il contratto non te lo fa, allora la mia provvigione fattela pagare da loro", ed il fatto che Blasi questa cosa non la dica a nessuno né alla Juventus né tantomeno alla Gea fa capire come non fosse reale la circostanza riferita ad Antonelli.

Tanto è vero che nelle conversazioni tra Blasi e Davide Lippi, Davide Lippi gli dice:
"il problema con Antonelli è un problema tuo la cavolata l’hai fatta te e ora te la risolvi te."

Blasi si trova tra due fuochi, perché Antonelli da lui vuole un sacco di soldi e lui che si è convinto, che con Antonelli il contratto non si possa fare, ma anche questo fa capire alcuni aspetti di questi ragazzi che giocano a calcio a suon di miliardi.

Blasi figlio parla con Davide Lippi, Blasi padre parla con Zavaglia l'obiettivo è guadagnare € 1 milioni ad ogni costo, non c'è rispetto per l'amicizia, per i rapporti personali, per la professione, l'importante è ottenere il contratto con la Juve che arriva a prescindere dalla procura Gea ma soprattutto:

Luciano Moggi di tutta questa vicenda non sa assolutamente nulla non c'è uno straccio di prova ne tra le intercettazioni telefoniche né tra le dichiarazioni di Antonelli ne tra le dichiarazioni di Blasi che faccia intuire che Luciano Moggi fosse a conoscenza di questo episodio chiave: a dire del PM
anche qui d'imputazione viene riportata un'altra falsità La circostanza di portare in nazionale il giocatore solo attraverso il conferimento della procura Gea, questo aspetto il pubblico ministero se lo porta appresso dal capo d'imputazione di Chiellini perché se fosse provato da qualche parte il connubio Davide Lippi Marcello Lippi, effettivamente per la prospettazione accusatoria sarebbe un bel traguardo, ma invece no nessuno si è mai sognato di dire una cosa del genere, anche in questo caso è solo una pura congettura. Dichiarazioni di Marcello Lippi, Interrogatori Lippi

Capo e) non viene contestato Gatti

Capo f) Chiellini già detto

Capo g) Tedesco

per quanto riguarda il capo relativo al giocatore Tedesco ritengo che alla luce dell'istruttoria dibattimentale non si sia raggiunta la prova con riferimento a quella che e la contestazione viene fatta dal pubblico ministero in merito alla condotta posta in essere da Luciano Moggi.

Leggendo il capo d'imputazione si capisce che l'intervento di Moggi, sempre in qualità di socio di fatto della Gea, sarebbe avvenuto nel momento in cui la commissione agenti dei calciatori doveva decidere nei confronti del figlio soggetto a procedimento disciplinare a causa del fatto che il giocatore tedesco avesse avuto un contatto con lui mentre era sotto procura con Antonelli.

Come detto i due commissari imputati nel procedimento di Napoli si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, l'unico sentito in quest'aula l'avvocato d’Amelio non ha fornito dati meritevoli di riscontro con riferimento a questo presunto intervento di Luciano, le intercettazioni riferite a quest'episodio sono state dichiarate inutilizzabili, l'unico dato oggettivo di questa vicenda è che il procedimento disciplinare si è concluso con una sanzione a carico di Alessandro Moggi di € 20.000.
Questo ad evidenziare, nel caso in intervento ci fosse stato, il potere estremo che Moggi e esercitava sul mondo calcio e su tutti gli organi appartenenti a quel settore.

Perché mi sono soffermato su questo secondo aspetto del capo d'imputazione?
Perché sinceramente con riferimento al conferimento della procura alla Gea, non riesco a capire come il pubblico ministero possa sostenere che nell'episodio Luciano Gaucci prosciolto, Alessandro Moggi e Tedesco, i quali si riuniscono a Roma Gaucci consiglia a Tedesco se vuole approdare in squadre più blasonate di andare con la Gea, Alessandro Moggi prima, ed emiliano Zavaglia poi, prospettano al giocatore un trasferimento alla Lazio, pag 91 trascrizioni del 27 marzo quindi non alla Juventus come è stato prospettato invece evidentemente a Baiocco a Chiellini a Amoruso, ma alla Lazio dove non si riesce a capire che tipo di ingerenza possa avere Luciano Moggi.
Il pubblico ministero questa cosa non ce la spiega.

Capo H) Trezeguet

Questo ritengo che sia di tutti i capi d'imputazione quello che più impressiona dal punto di vista delle congetture accusatorie ma soprattutto perché frutto della fantasia di Caliendo che si riversa interamente nel capo d'imputazione.


Il pubblico ministero dice che per guardare a questa vicenda dobbiamo considerare le dichiarazioni di Caliendo e le dichiarazioni del giocatore.

Evidentemente, aggiungo io, quello che ci hanno detto Giraudo, Capello, Alessio Secco, non sono rilevanti, i fatti portati a conoscenza di questo tribunale da parte della difesa in relazione alla vicenda legata al rinnovo contrattuale dei Trezerguet, non sono stati ritenuti dal pubblico ministero neanche meritevoli di essere trattati, o smentiti, nel corso della sua requisitoria.

I dati oggettivi raccolti nel corso dell'istruttoria dibattimentale hanno evidenziato che il giocatore arriva alla Juventus dal Monaco, con un contratto valido per quattro anni.
Passata la prima stagione, il giocatore attraverso il proprio curatore Caliendo cerca di ottenere un rinnovo contrattuale e richiedendo il doppio dell'ingaggio che percepiva.

A questo si aggiunge, altro dato che il pubblico ministero non ha considerato una provvigione di € 4 milioni per il padre del giocatore che in quel momento svolgeva la funzione di procuratore.
Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Bettega, tutti e tre ritengono che le pretese del giocatore non vadano assecondate, tutti e tre sono d'accordo per lasciar partire il giocatore perché a quelle cifre non ritengono di poter trattenere il giocatore.
Tanto è vero che solamente dopo che il giocatore accetta di rinunciare alle pretese di provvigione per il padre, gli viene fatto il contratto.

In tutto questo il pubblico ministero ci vuol far credere che il fatto che il giocatore non abbia conferito la procura al figlio sia stato elemento univoco del mancato ottenimento del rinnovo contrattuale.
E questo a dire del pubblico ministero dimostrato solamente per il fatto che il giocatore si sia incontrato con il figlio in sede alla Juventus, questa secondo il pubblico ministero è la minaccia implicita del fatto che il figlio potesse incontrare il giocatore in sede, questo il dato oggettivo secondo cui il giocatore avrebbe dovuto ritenere obbligatorio conferire la procura al figlio del direttore generale per poter ottenere l'aumento contrattuale.

Tanto è vero che Trezeguet, senza Alessandro Moggi, ma all'ultimo anno di contratto rinnova alle condizioni che vuole lui, passati altri tre anni per il nuovo nuovamente sempre aumentando i propri emolumenti, ed infine quest'anno sempre senza Alessandro Moggi rinnova nuovamente fino al 2012 sempre con aumento di ingaggio. Pag 29 dichiarazioni Trezeguet 28 febbraio.

Ma questi sono o non sono dati oggettivi?
Ma queste sono o non sono considerazioni importanti al fine di poter contestare quello che sta scritto sul capo d'imputazione?
Noi dobbiamo credere ad Antonio Caliendo, il quale a ben vedere è l'unico pagina 103 del verbale del 3 marzo che dice di aver avuto un accordo verbale con Luciano Moggi per un adeguamento contrattuale l'anno successivo se il giocatore avesse fatto bene.
Questa circostanza ovviamente il Caliendo la riferisce al giocatore il quale a questo punto trascorso il primo anno è normale che abbia un'aspettativa da parte del proprio curatore che gli aveva promesso un adeguamento contrattuale.
È anche logico che il giocatore ci rimanga male del fatto che questo adeguamento contrattuale non arrivi così come gli era stato promesso dal suo procuratore, ed è altrettanto normale che il giocatore ci dica che tra lui e il padre si è parlato del fatto che eventualmente conferire la procura la Gea forse poteva dargli qualche vantaggio, ma poi decidono di fare da soli. Pag 18
Non si capisce quale sarebbe secondo la prospettazione accusatoria l'indicazione data al giocatore che senza la procura sportiva alla Gea non avrebbe mai ottenuto il rinnovo contrattuale, questo sta scritto sul capo d'imputazione e io vorrei sapere dove abbiamo trovato riscontro di questo dell'istruttoria dibattimentale???

Noi continuiamo a credere a Caliendo, il quale abbiamo già detto quante bugie che ha raccontato sul caso Amoruso, non sapeva che un suo giocatore andava in comproprietà tra la Juventus e il Napoli, non ci ha voluto dire neanche un nome dei suoi giocatori nel periodo in cui stavamo parlando, a pagina 106 delle sue trascrizioni Caliendo dice che Trezeguet gli ha raccontato che Alessandro Moggi gli aveva garantito di fargli avere rinnovo contrattuale, altra bugia il giocatore non l'ha mai detto (pag 18), ma soprattutto Caliendo ha confermato come fosse sua intenzione costituire insieme ad Alessandro moggi la Gea, che lui fosse uno dei più interessati a creare un'organizzazione insieme ad Alessandro moggi, che ci rimane male nel momento in cui scopre dai giornali che Alessandro moggi si era legato ad altri, che tutti i riferimenti contenuti nella famosa lettera che il pubblico ministero al letto e requisitoria con riferimento all'opera di diffamazione che Alessandro moggi aveva cominciato nei propri confronti pagina 106, sono frutto di articoli di giornale che il Caliendo leggeva in quel periodo.

Il motivo per cui Caliendo perde il giocatore non è per colpa dell'intervento di Alessandro moggi, ma semplicemente perché, il calciatore ce lo ha detto: continuava a parlare con i giornali con riferimento al rinnovo contrattuale del giocatore e questo rinnovo contrattuale non arrivava mai.

Lo perde perché anche lui ha detto delle bugie, anche lui ha detto bugie nel momento in cui gli promette un rinnovo contrattuale che però nessuno gli ha promesso, il giocatore ha un contratto di quattro anni, quel contratto deve essere rispettato da entrambe le parti, con molta onestà il giocatore è venuto a dire che per lui era normale che la società facesse i suoi interessi (Pag 10 ), è talmente un professionista serio che dice che questo mancato rinnovo contrattuale non aveva ingenerato in lui nessun tipo di risentimento nei confronti della società, tanto è vero che il giocatore continua a giocare bene, continua a segnare, continua a vincere, ma comunque rimaneva deciso sulle sue pretese, tanto è vero che era pronto a trasferirsi al Barcellona squadra nella quale avrebbe ricevuto il trattamento economico che desiderava.

Non c'è stata nei suoi confronti nessun tipo di pressione, nessuna minaccia nessuna violenza intesa sia in senso sostanziale che nel senso che gli vuole dare il pubblico ministero.

Anche qui siamo in presenza di chiacchiere, gelosie e invidie, chiacchiere da bar.
Ma è Giraudo che ce lo dice, addirittura non solo con riferimento alla vicenda di Trezeguet, ma con riferimento a tutte le vicende legate ai giocatori della Juventus che gli vengono chieste, è lui che ci spiega che cosa vuol dire gestire una società di calcio al mondo d'oggi, con contratti milionari, e soprattutto in un momento in cui è un dato oggettivo che molte società di calcio rischiano il collasso finanziario, ed alcune siano già fallite proprio perché questi contratti ai calciatori sono eccessivi rispetto alle entrate che oggi percepisce una società di calcio.

Lo fa con riferimento ad una condizione che la Juventus ha rispetto ad altre squadre di calcio che invece riescono ad avere maggior autonomia sotto il profilo della trasparenza contrattuale.

Ci spiega che il fatto che la Juventus sia una società quotata in borsa a segmento star, sia proprio condizione che obbliga coloro i quali la gestiscono di una trasparenza superiore rispetto a quella che comunque avrebbero dovuto avere normalmente.
E addirittura usa lui il termine fandonie, quando parla della vicenda Trezeguet, spiega come i procuratori sportivi per loro non “LUI” che erano la dirigenza non avevano alcuna importanza, pagina 84 e 85 del suo verbale, spiega l’utilità del modulo rosso e dell'impiego di un procuratore a gestire l'acquisizione di un giocatore, fornisce a tutti quei dati oggettivi di riscontro che servono per poter dimostrare che tutto ciò che è scritto nei capi d'imputazione è frutto di congetture di convinzioni non avvalorato da alcuna logica.

Capo i) Grabbi

Anche per questo caso la contestazione che viene dal pubblico ministero è relativa ad una telefonata che è stata riferita dal giocatore nella quale Luciano Moggi avrebbe detto di smentire un'intervista rilasciata all'espresso che faceva riferimento a vicende datate nel tempo che riguardavano delle presunte pressioni da parte di Zavaglia e Alessandro per acquisire la sua procura sportiva.

Come primo aspetto è bene dire che non vi è riscontro del fatto della frase riferita, poiché tale circostanza si desume esclusivamente dalla testimonianza della persona offesa.
In secondo luogo il giocatore è stato più volte interrogato proprio sulla modalità con la quale questa frase gli è stata riportata e soprattutto nel modo in cui l’ha percepita, il giocatore ha sempre detto che non era una vera è propria intimidazione, ha fatto riferimento ad un modo di dire le cose di Luciano Moggi che non era mai quello di chi chiede per favore, ma sicuramente il giocatore non la percepisce né come una minaccia ne’ come un'imposizione, anche perché all'epoca il giocatore non era più della Juventus, e non c'era il minimo potere coercitivo che Luciano moggi poteva esercitare nei confronti dello stesso.

A ciò si aggiunga, non solo la poca credibilità del testimone il quale sentito in aula, ha chiarito come quel tipo di proposte che lui definisce pressioni che Zavaglia e Alessandro Moggi gli facevano per acquisirne la procura, le abbiamo datate 1994.

Il giocatore ha sostenuto che il mancato conferimento della procura alla Gea ha determinato prima esclusione dalla Rosa della prima squadra, ed in 1 secondo momento il trasferimento alla Ternana per un prezzo molto basso.

Poi però non solo escono fuori i problemi relativi al carattere del giocatore, al fatto che articoli di giornale proprio nella stagione 94/95 lo ritraevano responsabile di una rissa al Sestrière La sera di Capodanno, esce fuori come il giocatore nonostante la società gli proponesse trasferimenti e squadre di secondo livello come il Cosenza ed il Prato, continuasse a rifiutare questi trasferimenti con le conseguenze per la società che abbiamo già spiegato.

Ma la cosa più importante è che al giocatore è stata fatta ripercorrere la propria carriera ed abbiamo scoperto che prima del famoso trasferimento alla Ternana ce ne sono stati tanti altri, ma il giocatore ha ritenuto che solamente in quel caso la colpa fosse da addebitare al mancato rilascio della procura Zavaglia!

Ecco presidente, anche la testimonianza di Grabbi è perfettamente in sintonia con le testimonianze di quelli che il pubblico ministero ritiene testimoni fondamentali in questo processo, tutta questa parte sicuramente non ha attinenza con la contestazione del capo d'imputazione, ma certamente con riferimento all'attendibilità del teste, e ripeto, in quanto persona offesa, la frase da lui riportata ha necessità di un ulteriore riscontro, ma poi abbiamo visto come, il 90% delle persone sentite in questo processo hanno dato importanza ed addirittura hanno ritenuto o considerato fatti notori, circostanze riportate sui giornali, quello che voglio dire è che per loro nell'ambiente calcio, ciò che viene scritto dai giornali di settore diventa verità, ecco quindi che l'interesse che poteva avere Luciano Moggi nel capire quanto il contenuto di quell'intervista fosse reale, sentendosi rispondere risalivano addirittura molti anni prima ha interesse a dire al giocatore smentiscila, perché se no domani e i giorni a seguire mio figlio viene tormentato dalla stampa con argomenti che, come ne è un esempio questo processo, erano di estrema attualità.

l) Baldini

Prescritto. Non c’è riscontro solo lui che ha detto un sacco di bugie nel processo, che faceva le riunioni con Antonelli per prendere a parametro zero Baiocco che aveva ancora un anno di contratto, che si incontrava per i lunghi caffè con Auricchio e che quando sentiva qualcuno che si doveva lamentare per le invidie e le gelosie che nutriva nei confronti della Gea , li spediva a via inselci….

Insomma sempre lui che ha approfittato dell’ingenuità di Luciano Moggi in aula che era affianco a me e che quando il Baldini ha detto che non aveva mai visto il Maggiore Auricchio se non quella volta o al massimo un paio, L.M. ha sorriso e gli ha detto “ se non l’hai mai visto” . e Baldini furbissimamente ha attirato l’attenzione del Presidente che aveva coperta la visuale dall’Avv. Prioreschi per continuare con la sua manfrina: dicendo che L.M. gli faceva gesti minacciosi…
Io non voglio giustificare anche questi atteggiamenti di L.M. però ritengo che sia assolutamente comprensibile l’atteggiamento molto “ADIRATO” di chi per colpa di queste persone si trova senza lavoro, si trova ad aver rinunciato a ciò che aveva costruito con le capacità, di chi si trova imputato per associazione a delinquere.
Ma se questi sono i fatti per i quali siamo a processo, se tutto il polverone che si è alzato ha generato questo????
Ma veramente possiamo concedere a L.M. almeno di alterato con Baldini e Co.

m) Fresi

Altro esempio in cui il pubblico ministero si è sbagliato: viene contestato questo capo d’imputazione a Luciano Moggi che non solo non compare da nessuna parte, neanche come figura che aleggia alle spalle di Gallo che da quello che sembra proferisca la famosa frase se non vai a Perugia torni a giocare in montagna, ma il giocatore a domanda ha risposto che sono stati A.M. e P.G. addirittura pag. 99 della sua testimonianza 26 febbraio dice di non aver mai parlato con nessuno della dirigenza in relazione al trasferimento…. Quindi come Amoruso….sembra strano abbiamo sempre detto che L.M. era costretto a minacciare tutti per accettare i trasferimenti e qui addirittura vengono trasferiti senza che possano fare nulla, senza rifiutarsi!!!

Quindi deduco che A.M ad un certo punto diventa L.M. nel capo d’imputazione, ma l’associo ad un errore di distrazione.

Poi si scoprirà che non solo Fresi era contento di andare al Perugia, ma ha anche festeggiato con il povero Gallo, è stato invitato a casa, ma soprattutto Presidente io vorrei ritirare fuori un passaggio della trascrizione di Fresi pag. 101 che a mio avviso è importante sotto il profilo della violenza privata, cioè Lei ad un certo punto dopo aver sentito tutte le doglianze di Fresi che ha guadagnato miliardi in tutte le squadre e che è andato in causa con la Gea per le provvigioni e nonostante abbia perso il contenzioso non intende pagare, Lei chiede ma mi faccia capire lei per minaccia, intende che avrebbe dovuto accettare il trasferimento al Perugia sennò sarebbe rimasto lì alla Juventus senza giocare, anche se continuava a prendere lo stipendio? Ed il G. si. E Lei perfetto ho capito.
Quindi io credo che altre considerazioni sul punto data la domanda del Presidente, io non sia tenuto a fare, e sicuramente spunti di riflessione sulla questione giuridica in questione, lungi da me.

n) o) Boudiansky Zeytulaev

leggere pag. 19 delle trascrizioni di boudiansky che parla di tutti e tre i russi

punto primo: loro raccontano che al momento in cui si trovano alla Juventus per firmare il contratto A.M. gli dice passa alla Gea, passa alla Gea siamo un a società forte, avrai possibilità di venire in grosse squadre, sostanzialmente sponsorizza il suo operato.
Quando poi il pm passa a chiedergli delle pressioni da parte della Juventus, gli chiede ma quindi voi lo firmaste il contratto con la Juve ? e lui :no perché volevamo tornare in Russia, ed infatti siamo tornati in Russia poi però siamo andati alla Reggina.

Quindi leggere pag 19 “ quindi si sono state pressioni per farci rinnovare il contratto…. Il contratto è con la Juve, non c’entra niente la procura!! Ceravolo anche dopo si capisce, gli dice firmate con noi siamo forti siamo potenti, siamo la Juve!!!poi a peg 30 dello stesso verbale alle domande dell’avv. Verri improvvisamente sparisce anche Ceravolo, viene ricordato al giocatore che all’appuntamento al Concorde c’era Leonardi, perciò prima il giocatore dice no ma Ceravolo mi diceva di firmare con la Juve ma anche con la Gea, poi però si rende conto che forse non è così ed improvvisamente non c’era più Ceravolo.

Ma comunque non è questo che interessa me, personalmente quanto che come al solito, non si riesce a capire dove il PM ritiene che sia provato il collegamento Luciano Moggi – GEA, cioè ammesso e non concesso che Luciano Moggi avesse detto ai giocatori firmate con la Juve perché siamo forti siamo potenti, come si lega questo alla procura della Gea???

Io sinceramente anche in questo caso vedo tanti fantasmi senza un reale criterio di collegamento.
Russi – spontanee dichiarazioni di Moggi ( spiegare Rodella) legge 91, Trabucchi cerca di convincere i giocatori che avevano il contratto con la Juve che potevano andare via, e infatti vengono portati in giro per l’Italia a fare provini ma quando si accorgono che nessuno li prende ritornano alla Juve, questo lascia il tempo che trova nella sostanza, ma fa comprendere il senso delle riferite “minacce” si voleva convincere i giocatori a rimanere alla Juve….
GEA non c’entra nulla o quanto meno Luciano Moggi non si interessava a questo.

Frase di L:M: a Zeytulaev pag. 43 quando il giocatore gli chiede di poter tornare in Russia:
L.M. : "ti abbiamo cresciuto qui tre anni, se poi torni in Russia farai fatica a trovarti la squadra…."

È una minaccia????... anche perché subito dopo gli viene chiesto: come si concluse?
"No niente ne abbiamo parlato in maniera tranquilla e sono tornato a giocare coi miei compagni…"

Problemi come al solito di soldi: il Trabucchi aveva detto loro che gli avrebbero aumentato il contratto, e L.M. non aumenta il contratto, allora i giocatori visto che cambia la legge che non consente più di tesserare per 5 anni i minorenni da la possibilità a Trabucchi di intentare la causa contro la Juve ….
Che la juve vince visto che al tempo si poteva fare e quindi i giocatori iniziano a convincersi che dovevano andare a cercare fortuna altrove.

Pag. 45 Si è pentito delle scelte che ha fatto quando ha firmato con la Reggina?
No, alla fine ho fatto quello che volevo io sono tornato in Russia e poi sono andato alla Reggina non mi potevo pentire… allora contestazione, nella quale il PM gli dice di tutto e di più, che si ripensava alla frese di L.m. che se ne sarebbe pentito e il teste ah è vero ho detto quello, allora si lo ribadisco…. Allora aggiunge: allora io costretto a fare carriera in italia perché in russia non posso più andare, costretto a giocare in italia allora si pentito!!!
Cioè poveraccio ora fa il calciatore in Italia e deduco che visti i compensi che abbiamo sentito non so se in Russia percepiscono lo stesso o hanno più raziocinio, però poveraccio che poi Moggi è così potente che addirittura non lo fa più tornare neanche in Russia….

Nigmatullin c’è solo la testimonianza di Trabucchi manca il riscontro del giocatore

A questo punto Associazione.

Luciano Moggi, secondo la prospettazione del Pubblico Ministero è socio di fatto della GEA , lo si capisce dalle cravatte di Marinella, dalla deposizione del Maggiore Auricchio ma soprattutto dall’intervento di L.M. per la scelta dell’allenatore De Canio quando il presidente del Siena De Luca licenzia Simoni.

Benissimo allora noi ci riprendiamo le dichiarazioni di Perinetti Casoni che allora era il Direttore sportivo del Siena e lo abbiamo chiesto a Lui come è avvenuto l’episodio pag 158 P.C viene sentito il 31 marzo e spiega intanto i motivi per cui mandano via Simoni, stavano andando male, Simoni stava male fisicamente, non seguiva la squadra negli allenamenti.

Tanto per cominciare pag. 158 sempre scelta del Presidente De Luca l’allenatore Simoni.
In una giornata il presidente e P.C. si sentono e decidono di cambiare allenatore, allora P.C. dice al presidente chi c’è disponibile? E P.C. propone Reja Mondonico De Canio.
Il presidente dice il primo e il secondo non mi interessano sentiamo per De Canio.

Pag. 161 amicizia e rapporti con Moggi sia di P.C. che di De Luca, pag 163 164 si svolge la trattativa, a trattativa conclusa il presidente chiama L.M. che è di Monticiano Siena e gli dice o alla fine l’ho preso, certo l’ho pagato tanto speriamo bene!!!

Poi si va avanti e si chiede al teste ma dopo De Canio che cosa è successo? 1 anno e mezzo con De Canio poi la scelta è stata Beretta o Gasperini? Scelto Beretta, e Gasperini di chi è? GEA!!!! Dimostrazione che se L.M. interviene o se L.M. è socio di fatto della GEA ma allora lo fa sempre.

Testi a difesa: se è vero che ho trovato il metodo dell’imporre la procura sportiva di mio figlio ai miei giocatori, o ai presidenti con i quali ha stretto un rapporto amicale nel corso della mia carriera, o lo faccio sempre o non lo faccio mai.
Come con i giocatori, lo faccio con Baiocco o lo faccio con Del Piero, con Ibraimovic, con Nedved con Buffon..
________________________________________________________________________________
______________________________

A me sembra che i più scorretti nella vicenda siano Baldini e Antonelli.....poi oh, se voi volete a tutti i costi continuare a dire "Moggi Maiale che comandava il calcio italiano" fate vobis, ma mi pare che in questo post i FATTI raccontati siano ben altri...
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Matt
messaggio 4 Dec 2008 - 23:13
Messaggio #2


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trop lung...hai ragione per principio e per la costanza morpheus (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Morpheus
messaggio 5 Dec 2008 - 00:00
Messaggio #3


Neso
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se vuoi la verità devi essere disposto a fare qualche fatica.
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NvO
messaggio 5 Dec 2008 - 17:19
Messaggio #4


sciuscià
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ma il PM ha chiesto sei anni per moggi, eh?
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Morpheus
messaggio 6 Dec 2008 - 02:33
Messaggio #5


Neso
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CITAZIONE (NvO @ 5 Dec 2008 - 17:19) *
ma il PM ha chiesto sei anni per moggi, eh?

le ha chieste sulla base delle dichiarazioni di Baldini, le quali si sono poi rivelate false in sede di dibattimento.

questo processo è stato talmente ridicolo che persino i testimoni portati dall'accusa hanno scagionato gli imputati.

ce la facciamo ad andare un minimo oltre ai titoli della prima pagina della gazzetta o è troppo difficile leggere tutto?
Ti rendi conto vero che Moggi è stato accusato di aver fatto pressioni su calciatori in modo che dessero la loro procura a davide lippi perchè sennò suo padre non li convocava in nazionale mentre l'allora CT dell'italia era TRAPATTONI E NON LIPPI??? Ti sembra normale uno che formula una accusa del genere???

Il guaio è che questo pro-cesso lo pagano le tasche degli italiani...
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Buglio
messaggio 6 Dec 2008 - 08:41
Messaggio #6


Veudo
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Maial Moratti di merda..è colpa sua se il mondo è in recessione e l'altro giorno mi sono arrivati 158 euro di velox!
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Morpheus
messaggio 6 Dec 2008 - 13:17
Messaggio #7


Neso
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che spiritoso...scommetto che non hai letto manco 2 righe.
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Buglio
messaggio 6 Dec 2008 - 13:20
Messaggio #8


Veudo
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Non volevo commentare l'arringa difensiva, ma il fatto che ogni volta che nomini Moratti e l'Inter parli del male assoluto!
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Morpheus
messaggio 6 Dec 2008 - 14:19
Messaggio #9


Neso
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senti....ma ci vedi???

dimmi dove trovi scritta la parola moratti in questo topic se non in questo e nel tuo post.

se vuoi provocare per forza puoi anche alzare i tacchi e uscire dal thread, se invece vuoi commentare l'arringa sei il benvenuto.
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Buglio
messaggio 6 Dec 2008 - 14:48
Messaggio #10


Veudo
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Scusami sommo morpheus...ho scazzato il topic con il delirio neroazzurro..del resto sei sempre lì dentro!
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NvO
messaggio 15 Dec 2008 - 13:55
Messaggio #11


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CITAZIONE (Morpheus @ 6 Dec 2008 - 02:33) *
le ha chieste sulla base delle dichiarazioni di Baldini, le quali si sono poi rivelate false in sede di dibattimento.


la requisitoria viene dopo il dibattimento (IMG:style_emoticons/default/ahsisi.gif)

evidentemente la richiesata è basata anche su altri elementi.

il che naturalmente non significa che moggi verrà condannato. né che sia da condannare.



CITAZIONE (Morpheus @ 6 Dec 2008 - 02:33) *
ce la facciamo ad andare un minimo oltre ai titoli della prima pagina della gazzetta o è troppo difficile leggere tutto?


guarda che chiedevo semplicemente quale fosse stata la richiesa del pm. coda di paglia? (IMG:style_emoticons/default/rotolol.gif)



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Morpheus
messaggio 16 Dec 2008 - 20:50
Messaggio #12


Neso
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CITAZIONE (NvO @ 15 Dec 2008 - 13:55) *
la requisitoria viene dopo il dibattimento (IMG:style_emoticons/default/ahsisi.gif)

evidentemente la richiesata è basata anche su altri elementi.

il che naturalmente non significa che moggi verrà condannato. né che sia da condannare.





guarda che chiedevo semplicemente quale fosse stata la richiesa del pm. coda di paglia? (IMG:style_emoticons/default/rotolol.gif)

fatto sta che ha deliberatamente dichiarato il falso davanti ad un PM della repubblica.

inoltre baldini è stato pizzicato più volte con il carabinier Auricchio (quello delle intercettazioni, sì...LUI!) anche se in aula aveva dichiarato di non conoscerlo assolutamente.

chissà di cosa parlavano seduti al tavolino eh?
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Morpheus
messaggio 22 Dec 2008 - 22:42
Messaggio #13


Neso
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Abbiamo rivolto a Prioreschi, che difende Zavaglia nel processo GEA e Moggi nel processo di Napoli su calciopoli, 31 domande per chiarire tanti dei dubbi che in tanti abbiamo manifestato sui forum. Abbiamo chiesto a chi conosce gli atti processuali di far luce su aspetti incomprensibili. Lo abbiamo fatto spaziando a 360°, con domande che vanno dalle procedure processuali alle SIM straniere, dalle accuse alla loro consistenza, dal modo di indagare al ruolo dei protagonisti, dal comportamento dei testimoni a quello dei pm.
L'avvocato Prioreschi direbbe le stesse cose ai media tradizionali, giornali e tv, se sentissero il dovere deontologico di dare spazio anche alle difese anziché fare solo da cassa di risonanza dell'accusa.
Della lunga intervista, pubblicata su www.ju29ro.com, abbiamo estrapolato, per questo topic, alcune domande e risposte:

GEA e difesa di Zavaglia

1 - Associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza. Tre associati - Moggi padre e figlio, e il suo assistito Franco Zavaglia - cui viene imputato un potere di controllo sul mercato delle procure calcistiche. Non sono troppo pochi per un'impresa del genere?

Anzitutto è bene precisare che la contestazione di associazione a delinquere così come ipotizzata dal P.M. è incomprensibile e irrealizzabile. Per la prima volta, credo, nella storia giudiziaria di questo paese, sono state inserite nella imputazione delle violazioni di norme estranee al diritto penale. Mi riferisco agli artt.li 3 comma 4 e 7 del regolamento degli agenti dei calciatori. Che poi abbiamo scoperto dall’esame di tutti i testi escussi a dibattimento, essere la prassi di tutto il calcio italiano. La finalità dell’associazione sarebbe stata quella di acquisire il maggior numero di procure sportive. Abbiamo accertato che la GEA al momento della sua costituzione aveva avuto in “dote” dalla “Football Management” srl 118 procure di calciatori professionisti (serie A, B e C). Alla data della liquidazione dopo cinque anni era arrivato a circa 170 procure.
I calciatori professionisti in Italia sono circa 4.000. Il controllo del calcio si sarebbe dovuto realizzare con l’acquisizione delle procure di calciatori come Gatti, Tedesco, Baiocco, Amoroso e due giovani russi sconosciuti. Credo che ogni commento sia superfluo. Poi una volta acquisito questo gran numero di procure, l’associazione avrebbe perseguito l’ulteriore scopo di controllare le squadre del campionato di calcio.
E quali sarebbero queste squadre? Siena Messina, Reggina, Crotone e Avellino. Il P.M. non ha messo nemmeno la Juve. Il potente Moggi che, per stessa ammissione del P.M., non riusciva a controllare nemmeno la squadra di cui era direttore generale. Anche qui offenderei l’intelligenza di chi legge se commentassi queste circostanze. La creazione della GEA, secondo l’ipotesi accusatoria, doveva servire per unire il mondo del calcio a quello politico e imprenditoriale. Solo che per gli esponenti di quel mondo politico e imprenditoriale è stato lo stesso P.M. a chiedere l’archiviazione. Sono rimasti quindi gli organizzatori Luciano Moggi, Alessandro Moggi e Francesco Zavaglia, tre generali senza un esercito.
[...]
6 - Dalle intercettazioni traspare l'inimicizia dichiarata tra il suo assistito e il ds della Roma, Franco Baldini. Nel processo in corso, Baldini è la superstar dell'accusa, insieme ad Antonelli. Abbiamo scoperto, in aula, della sua frequentazione con chi ha diretto le indagini, il maresciallo Auricchio. Al di là della legittimità degli incontri, quale l'attendibilità di un testimone che a domanda ha negato tale conoscenza?

Non solo Baldini ha negato di conoscere Auricchio mentre questi lo ha definito suo amico, ma ha anche negato di averci parlato informalmente tra l’agosto 2004 e l’aprile 2005, in piena indagine di Calciopoli, circostanza ammessa invece dall’Auricchio. Ma ha anche omesso di dire che ha “consigliato” ad Antonelli di andare a parlare con Auricchio. E Auricchio ha negato di conoscere Antonelli, mentre Antonelli ha ammesso di aver preso qualche caffè con il maggiore dei C.C., che gli avrebbe anche rivelato che stava facendo una indagine sul calcio. Andate a rileggere l’intercettazione del 17 ottobre 2004 tra Stefano Antonelli e Alessandro Moggi. E’ agghiacciante. A tale data l’Antonelli conosceva che nel codice penale esisteva l’art. 513 bis e voleva parlare con Alessandro “per non far diventare la cosa solo concorrenziale”. Come faceva?
Pochi addetti ai lavori conoscevano quel reato. E questo la dice lunga non solo sulla attendibilità.
[...]

NAPOLI e difesa di Moggi

16 - L'arringa davanti al GUP. Ci spieghi perché, in sostanza, Luciano Moggi non doveva nemmeno essere rinviato a giudizio.

A Napoli ho sostenuto, e, conoscendo gli atti, ne sono convinto, che quella di Luciano Moggi era la posizione processuale più leggera di tutte. Non c’è una sola telefonata o un messaggio di Moggi con un arbitro o un assistente. Per altri si. A dimostrazione di questo vi è anche il fatto che la C.A.F. e la C.G.F. non lo hanno ritenuto responsabile di singoli illeciti sportivi.
Il reato di frode sportiva si può realizzare attraverso due condotte:
A) attraverso l’offerta o la promessa di denaro o altra utilità;
B) ovvero con il compimento di atti fraudolenti.
Entrambe le condotte devono essere finalizzate ad alterare il risultato di una gara. Ebbene, a Napoli hanno contestato la seconda ipotesi e cioè gli atti fraudolenti, non avendo alcuna prova di una corruttela degli arbitri. In realtà, nei capi d’imputazione di Napoli, il più delle volte non vengono indicati quali sarebbero gli atti fraudolenti (capi c), d), m), o), p), r), z)). Soltanto in alcuni casi vengono indicati come fraudolenti i sorteggi, le griglie o le ammonizioni mirate. Ma non si dice come. Solo che, se il sorteggio fosse stato taroccato, i primi ad essere imputati dovevano essere coloro che pescavano le palline, e l’ammonizione mirata non ha la caratteristica di atto fraudolento, ma tutt’al più dovrebbe essere il risultato di un accordo a monte con l’arbitro, di cui però non c’è la prova. Quindi, così come contestati, i reati non sussistono.
[...]
18 - Come si prepara un processo che ha come oggetto una disciplina così aleatoria e che poco si presta a razionalizzazioni scientifiche come il calcio? Vedremo testimoniare moviolisti e esperti di Coverciano, oppure basterà qualcosa di meno?

I processi si preparano tutti allo stesso modo e cioè studiando le carte. Qui se vogliamo usare un termine calcistico si potrebbe giocare dire che noi giocheremo all’attacco senza nemmeno il timore di subire il contropiede avversario. Non vorrei essere il P.M. di questo processo.
[...]
19 - Intercettazioni. Sui giornali ne sono finite alcune, quelle in apparenza più funzionali ai teoremi dell'accusa. Noi abbiamo letto e ascoltato tutte quelle utilizzate per il processo sportivo, e la situazione ci è apparsa completamente differente da quella prospettata dai media. Ma ancora sono una piccola parte del tutto. Durante il processo ne potremo ascoltare delle altre, a supporto delle tesi difensive? Qualche gustosa anticipazione?
Le intercettazioni sono decine di migliaia. Chiederemo che vengano trascritte tutte. Non posso fare anticipazioni.
[...]
24- Schede svizzere. Quale in termini giuridici la rilevanza come prova accusatoria per l'imputazione di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva?

Il valore in termini probatori delle schede svizzere è pari a zero.
[...]
25 - Schede svizzere. Le presunte 42 telefonate tra Moggi e Bertini prima di Siena-Milan sono ormai considerate dai media come un fatto accertato. La difesa è in grado di smontare, portando dei controesempi, il cosiddetto "metodo delle celle" usato per associare ogni SIM ad ogni persona facente parte della presunta rete di comunicazione segreta?

Quella delle celle è un’altra ipotesi dei Carabinieri non suffragata da basi scientifiche. Le celle servono per individuare dove era la SIM al momento della telefonata. Certamente il sistema delle celle non può dire chi era la persona che in quel momento faceva la telefonata. Quindi non esistono le 42 telefonate di Moggi a Bertini. La difesa di Fabiani ha depositato una consulenza di parte che smonta con dati scientifici le ipotesi dei carabinieri. Le basti pensare che dallo sviluppo delle SIM svizzere è emerso che una SIM faceva nello stesso istante 7 o 8 telefonate. Le pare possibile?

Messaggio modificato da Morpheus il 22 Dec 2008 - 22:46
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Morpheus
messaggio 25 Dec 2008 - 14:27
Messaggio #14


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mmm...98 visite e 12 post...

chissà come mai...
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Morpheus
messaggio 27 Dec 2008 - 22:20
Messaggio #15


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http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/...ato_moggi.shtml

IL PALLONE NELLA BUFERA
Calciopoli, l'avvocato di Moggi:
"Sono di più le squadre coinvolte"

Paco D’Onofrio ha affermato: ‘’Faremo i nomi di chi telefonava ad arbitri e designatori’’. Verranno a galla durante il processo di Napoli

Luciano Moggi (Alive) Milano, 27 dicembre 2008 - Paco D’Onofrio, avvocato difensore di Luciano Moggi, in un’intervista alla trasmissione ‘’Confessioni di Calcio’’ condotta da Fabio Ravezzani in onda domani alle 15.45 su Telelombardia e della quale e’ stata fornita un’anticipazione ha affermato: ‘’Faremo i nomi di chi telefonava ad arbitri e designatori’’. I nomi verranno a galla durante il processo di Napoli.

’’Quelle telefonate sono atti materialmente gia’ a disposizione della Procura di Napoli’’, dice il legale, ma ‘’il processo sportivo di Calciopoli venne celebrato in venti giorni senza la possibilita’ che tutte le prove venissero valutate’’.

Anche perche’, se fossero stati fatti i nomi di tutte le squadre coinvolte, ‘’avremmo avuto il successivo campionato di serie A con 8-10 squadre. E allora, visto che l’opinione pubblica cercava un capro espiatorio, si e’ deciso di condannare solo una espressione di quel sistema’’.

D’Onofrio nell’intervista parla anche della regia che avrebbe gestito la diffusione ai giornali delle intercettazioni nel 2006. ‘’A livello mediatico sono state fornite solo alcune notizie e non tutte: nel processo di Napoli si notera’ che sono molte di piu’ le squadre coinvolte, chiamate in causa dagli stessi arbitri e designatori ‘’.




Lo stesso Bergamo in diretta a Matrix nel 2006 disse platealmente che non capiva come mai non ci fossero le intercettazioni tra lui e facchetti, dato che era uno di quelli che lo chiamava più spesso e soprattutto uno con cui spessissimo parlava di griglie ed arbitri...

Quando ci saranno le trascrizioni di tutte le telefonate io credo ci sarà da ridere....sempre che la telecom non le abbia già fatte sparire ovviamente.
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Morpheus
messaggio 28 Dec 2008 - 16:02
Messaggio #16


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L'avvocato paco d'onofrio ora in diretta su telelombardia....faccio un sunto breve, poi a seguire vedo se riesco a recuperare un video su youtube, dato che qualcuno lo sta registrando.

conferma che agli atti ci sono telefonate di altri personaggi di altre squadre, c'è da valutare se possono essere usate in sede processuale per via della firma poco leggibile che le certifica

tutto quello che è stato pubblicato sui giornali nel 2006 è stato FILTRATO. (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

ci sono altre elefonate di facchetti oltre alle 2 famose già pubblicate nel 2006.

D'Onofrio dice che le telefonate "nuove" sono molto simili a quelle di Moggi. Sono tutte telefonate colloquiali, senza illeciti secondo lui.

quando la juve disse che avrebbe fatto ricorso al Tar, c'erano grosse possibilità di sospensione del campionato

Alla domanda di Ruperto avrebbe risposto che non c'era responsabilità di Moggi e della Juve. In subordine, punti di penalità per tutti.
D'Onofrio dice che in ogni processo l'avvocato della Juventus dice il contrario di quello che dice lui.

D'Onofrio: non vogliamo la prescrizione, che scatta tra 5 anni.

Fine dell'intervista

Messaggio modificato da Morpheus il 28 Dec 2008 - 17:19
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Bedrosian Baol
messaggio 31 Dec 2008 - 09:42
Messaggio #17


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Beh, la questione del TAR penso sia chiara a tutti.
Se la Juve avesse fatto ricorso si sarebbe dovuto o bloccare il campionato o ammetterla con riserva.
Non essendo mediaticamente realizzabile la seconda sarebbero stati costretti a sospendere tutto.
Quindi ci fu un palese tentativo di mediazione (ridicolo) del tipo: fate ricorso -> si blocca tutto, non fate ricorso -> bello sconticino di penalizzazione (cosa che si è verificata).
Nei concorsi pubblici, quando un aspirante avvocato (ad es.) viene bocciato allo scritto e fa ricorso, viene ammesso con riserva alla seconda fase, salvo poi passare l'esame e fregarsene della sentenza che magari lo avrebbe visto soccombente tanto oramai è già avvocato.
Il succo è: l'Italia può andare avanti con giuristi, magistrati, funzionari pubblici ecc... non preparati, ma non riesce ad andare avanti senza il campionato di calcio.
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Morpheus
messaggio 31 Dec 2008 - 14:31
Messaggio #18


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sì ma mi sa che non hai colto la parte più importante del discorso....e cioè che le intercettazioni uscite nel 2006 erano solo una piccola parte (circa lo 0,5%) di tutte quelle effettuate (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

Al processo penale che inizierà il 20 gennaio verranno chieste le trascrizioni di tutte le telefonate....Bergamo 2 anni fa disse a matrix che TUTTI i dirigenti di serie A lo chiamavano per parlare di arbitri e che facchetti era uno di quelli che telefonava di più....il telefono di bergamo era uno di quelli sotto controllo....se 2+2 fa 4 fra un annetto o 2 ci faremo tutti della grasse risate (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

Messaggio modificato da Morpheus il 31 Dec 2008 - 14:31
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Morpheus
messaggio 2 Jan 2009 - 23:13
Messaggio #19


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chissà perchè non c'è nessun interista che viene qui a fare la morale.... (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Morpheus
messaggio 4 Jan 2009 - 18:55
Messaggio #20


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CITAZIONE (Morpheus @ 2 Jan 2009 - 23:13) *
chissà perchè non c'è nessun interista che viene qui a fare la morale.... (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

mi autoquoto sempre in speranzosa attesa che arrivi qualche interista a pontificare sulla loro onesta società di calcio (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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messaggio 4 Jan 2009 - 19:03
Messaggio #21


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penso di aver già pontificato abbastanza.

(IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)

il punto sta nella differenza tra 'parlare di arbitri' e 'comandarli'.

se facchetti faceva come moggi è da condannare nella stessa maniera. come ho già detto. bisogna dimostrarlo, però. e per dimostrarlo, come è del tutto evidente, non è sufficiente affermare che ci sono delle intercettazioni. come, naturalmente, non è sufficiente affermare che facchetti e pairetto erano amici.

poi magari viene fuori un mare di merda. te lo auguro, morpheus, sai che soddisfazione?!

poi rimarrebbe quella contraddizione che mettevo in evidenza in delirio nerazzurro, ma tu non sembri curartene affatto, quindi nessun problema.
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Morpheus
messaggio 4 Jan 2009 - 19:57
Messaggio #22


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CITAZIONE (NvO @ 4 Jan 2009 - 19:03) *
penso di aver già pontificato abbastanza.

(IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)

il punto sta nella differenza tra 'parlare di arbitri' e 'comandarli'.

se facchetti faceva come moggi è da condannare nella stessa maniera. come ho già detto. bisogna dimostrarlo, però. e per dimostrarlo, come è del tutto evidente, non è sufficiente affermare che ci sono delle intercettazioni. come, naturalmente, non è sufficiente affermare che facchetti e pairetto erano amici.

poi magari viene fuori un mare di merda. te lo auguro, morpheus, sai che soddisfazione?!

poi rimarrebbe quella contraddizione che mettevo in evidenza in delirio nerazzurro, ma tu non sembri curartene affatto, quindi nessun problema.

facchetti non era solo amico di pairetto....ci andava pure a cena e a dormire a casa sua.

le intercettazioni c'erano già anche nel 2006, ma qualcuno ha pensato bene di tenerle da parte buttandone altre in pasto al pubblico.

Indovina chi è che aveva effettuato le intercettazioni? Giuliano Tavaroli (quello che adesso è in galera, sì proprio lui).
Sapete chi erano gli unici capi di tavaroli in telecom? Carlo Buora (vice presidente dell'inter all'epoca) e Tronchetti Provera (azionista inter).
Chissà come mai le vostre intercettazioni non sono uscite sui giornali eh?

Ma tu guarda i casi della vita!

Comunque potete stare tranquilli, a voi in B non vi ci manderanno mai (anche se lo meritereste eccome alla luce di queste maialate fatte con le intercettazioni "ad personam" che, è bene ricordarlo, costituiscono REATO PENALE quando non autorizzate da un pm), ma quando usciranno quelle stramaledette telefonate finalmente tutta italia si renderà conto di che razza di disonesti piagnoni siete.

In quel momento la soddisfazione di smerdarvi non me la leverà NESSUNO.

Serve solo un pò di pazienza e prima o poi la macchina processuale si metterà in moto...prima udienza il 20 gennaio.
Io aspetto sulla riva del fiume....e prima o poi vedrò passare i cadaveri di chi dico io.
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Bedrosian Baol
messaggio 4 Jan 2009 - 20:14
Messaggio #23


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"reato penale" è una cosa che ogni volta mi fa venire i brividi.
Cmq, sospettare di un conflitto di interessi tra telecom (che ha fatto le intercettazioni) e Inter non è una cosa così sconvolgente, finchè, però, non verranno pubblicate tutte le intercettazioni sarà molto dura fare luce sulla faccenda...

Messaggio modificato da Bedrosian Baol il 4 Jan 2009 - 20:18
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Morpheus
messaggio 4 Jan 2009 - 21:38
Messaggio #24


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CITAZIONE (Bedrosian Baol @ 4 Jan 2009 - 20:14) *
"reato penale" è una cosa che ogni volta mi fa venire i brividi.
Cmq, sospettare di un conflitto di interessi tra telecom (che ha fatto le intercettazioni) e Inter non è una cosa così sconvolgente, finchè, però, non verranno pubblicate tutte le intercettazioni sarà molto dura fare luce sulla faccenda...

Ti comunico una cosa sfuggita ai più.

emanuele cipriani, capo della società investigativa privata nota come "polis d'istinto", nonchè braccio destro di tavaroli (in galera pure lui, tra l'altro) ha svolto delle prestazioni investigative per conto della società "internazionale FC", come documentato da una fattura emessa dalla polis d'istinto rinvenuta a londra durante la fase investigativa.

Il signore che ha visto per ultimo i cosiddetti "pizzini" che l'alto comando telecom passava alla sezione security si chiamava Adamo Bove.

Adesso purtroppo è un cadavere....si è inspiegabilmente buttato giù da un cavalcavia alla periferia di napoli.
Peccato che suo padre sia convinto che non si sia suicidato e soprattutto non si trova in giro nessun testimone oculare a riguardo.

Quindi, in sintesi, questa gente per anni ha spiato e segretamente ricattato mezza italia sputtanando di volta in volta chi dava fastidio.
Ricordate la strana successione dei casi Unipol, Savoia, Abu Omar, "furbetti del quartierino" (leggasi fiorani, ricucci & co.), vallettopoli e altre amenità tutti saltati fuori a breve distanza l'uno dall'altro?
Quanti altri scandaletti di questo genere (nati da intercettazioni) avete visto spuntare dopo l'arresto dell'allegra combriccola dell' "Intercetto chi cazzo mi pare a me?"

Pensateci bene...

Questo è il più grosso scandalo penale della seconda repubblica....caso strano però nessuno ne parla mai (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

Citando qualcuno SICURAMENTE molto più colto e competente di me in materia:

Alla domanda "cosa ne pensa del processo di "calciopoli"? risponde cosi:
"Una sentenza pazzesca, e non perchè il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza
pazzesca perchè costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e
non proponibili in un procedimento degno di tal nome, una sentenza pazzesca
perchè punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito
da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E
mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perchè tutto è uscito fuori in un
determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di
Telecom, poi Calciopoli, poi l'ex Re d'Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la
compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto
controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni
ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al
popolino?"


Enzo Biagi, tratta da un'intervista al Tirreno del 16 agosto 2006
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messaggio 5 Jan 2009 - 02:35
Messaggio #25


sciuscià
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CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
facchetti non era solo amico di pairetto....ci andava pure a cena e a dormire a casa sua.


magari andavano pure a letto insieme.. QUINDI?


CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
le intercettazioni c'erano già anche nel 2006, ma qualcuno ha pensato bene di tenerle da parte buttandone altre in pasto al pubblico.




Indovina chi è che aveva effettuato le intercettazioni? Giuliano Tavaroli (quello che adesso è in galera, sì proprio lui).
Sapete chi erano gli unici capi di tavaroli in telecom? Carlo Buora (vice presidente dell'inter all'epoca) e Tronchetti Provera (azionista inter).
Chissà come mai le vostre intercettazioni non sono uscite sui giornali eh?


forse perché non dimostravano proprio un bel nulla? o sennò perché all'inter sono paraculati. lo scopriremo presto, da quello che dici.

forse non sono uscite sui giornali perché pairetto e facchetti, essendo amici, parlavano dei cazzi loro. o magari perché i commenti sugli arbitraggi erano commenti sugli arbitraggi, e non comandi e ramanzine di un dirigente di una società sportiva all'indirizzo del capo degli arbitri italiani.

CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
Ma tu guarda i casi della vita!

Comunque potete stare tranquilli, a voi in B non vi ci manderanno mai (anche se lo meritereste eccome alla luce di queste maialate fatte con le intercettazioni "ad personam" che, è bene ricordarlo, costituiscono REATO PENALE quando non autorizzate da un pm), ma quando usciranno quelle stramaledette telefonate finalmente tutta italia si renderà conto di che razza di disonesti piagnoni siete.


al massimo pareggeremo i conti, caro mio. a meno che tu non riesca a dimostrare che a parità di elementi a carico facchetti è colpevole e moggi è innocente. cosa che hai già provato maldestramente a dimostrare, peraltro.

CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
In quel momento la soddisfazione di smerdarvi non me la leverà NESSUNO.


perché adesso non lo stai facendo?

CITAZIONE (Morpheus @ 4 Jan 2009 - 19:57) *
Serve solo un pò di pazienza e prima o poi la macchina processuale si metterà in moto...prima udienza il 20 gennaio.
Io aspetto sulla riva del fiume....e prima o poi vedrò passare i cadaveri di chi dico io.


buona fortuna.
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