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FerraraForum.it _ Costume e Società _ [società] Lavorare All'estero

Inviato da: *°Lu°* il 11 Sep 2008 - 09:57

Quanti di voi sarebbero veramente disposti a mollare tutto per andare a lavorare all'estero?
A quali condizioni? Periodo breve o lungo? Ti dispiacerebbe lasciare la tua vita attuale? In che momento della vita?

Inviato da: Faye il 11 Sep 2008 - 10:05

Io andrei a Londra SUBITO.

L'unica cosa che mi trattiene è la famiglia (e il fatto che devo finire l'università piero.gif)

Magari un giorno mi si chiude la vena e scappo.

Se così sarà, cercatemi in qualche garage club dalle parti di Camden... sarcastica.gif

Inviato da: Edoardo83 il 11 Sep 2008 - 10:25

dipende dove ed a fare cosa.. negli USA di sicuro..

Inviato da: mattia il 11 Sep 2008 - 10:27

Io proprio in questi giorni mi sento veramente stanco di stare a Ferrara, quindi sicuramente per i due anni di laurea magistrale mi trasferirò a Milano, poi conto di fare un master all'estero (mi piacerebbe a Londra) per poi trovarmi un lavoro a New York....
Non capisco la gente che ha tante remore di lasciare questo buco...

Inviato da: Vale il 11 Sep 2008 - 10:40

Io e la metà ci stiamo seriamente pensando.
Mi piacerebbe molto l'Irlanda, perfetta per gli Archeologi e per gli ingegneri icon_mrgreen.gif
0 problemi ad uscire dall'Italia, non che non dispiaccia, ma, se non è una scelta obbligata quando si hanno aspirazioni medio-alte, poco ci manca.

Inviato da: neil il 11 Sep 2008 - 10:43

io voglio andare a fare un giro in guatemala..ma non a lavorare.quello conto di farlo il meno possibile da tutte le parti... sarcastica.gif se no mi piacerebbe avere delle piantagioni la..che la manodopera costa anche poco.qui c'è solo grano e pere.. icon_mrgreen.gif
comunque se dovessi scegliere un paese tra quelli che ho visitato direi spagna...ma non so se sia meglio che da noi in materia di lavoro e stipendi.

Inviato da: mattia il 11 Sep 2008 - 10:50

Londra e New York...assolutamente.

Inviato da: Vane il 11 Sep 2008 - 12:03

Per come sono fatta non penso lo farei.
Ma chi lo sa..

Inviato da: 2pac il 11 Sep 2008 - 12:10

Andrei negli states, subito, a fare qualsiasi cosa.
E mollerei tutto quello che ho qui piuttosto di rimanerci.
Sarebbe come cambiare vita, ed è quello sinceramente di cui sento il bisogno anche perchè qui, tolta famiglia, amici e lavoro, non ho un cazzo di stimoli e nulla che mi faccia pensare di restare. icon_wink.gif

Inviato da: slash il 11 Sep 2008 - 12:31

io appena finisco sta merda di triennale aspetto che si laurei un mio amico e andiamo a londra qualche mese.
conto di tornar meno fancazzista e più responsabilizzato.
se magari mi torna, anzi mi vien la voglia di studiare, faccio una specialistica, sicuramente fuori da fe, o un master, anche se costa parecchi baiocchi, o se l'esperienza mi è piaciuta me ne faccio un'altra ma in australia icon_mrgreen.gif

Inviato da: bzbiz il 11 Sep 2008 - 12:39

Mah secondo me spesso si dice "vado all'estero" con superficialità.

Voglio dire, in quanti hanno vissuto all'estero? Intendo un anno o due, magari a casa da soli, pagando le bollette, lavorando/studiando per lunghi periodi...

Poi si parla di partire con la quasi certezza che se qualcosa va storto si torna in Italia tranquilli al punto di prima, ma è sempre così? Tutti possono permettersi questo? Anche a livello di orgoglio...

Certo se uno non prova non potrà mai sapere, però si parla di andare all'estero a lavorare, non a fare i turisti o i cazzoni...

Sono scelte che vanno meditate, certo uno che ha intenzione non può meditare 20 anni, altrimenti poi non parte più...

Cosa si sa del mercato del lavoro dei posti che si vogliono raggiungere? Si parla tanto di States, ma si sa l'odissea necessaria per avere la carta verde? Irlanda, se sei giovane informatico e con la voglia di farti il culo non ti va male... ma per il resto... Inghilterra come siamo messi?

Mai parlato con qualche "vecchio" che è tornato dopo aver lavorato all'estero 30 anni?

Inviato da: zizzo il 11 Sep 2008 - 13:08

a quanto pare maggioranza di SI
..ed io dico Si!

Inviato da: *°Lu°* il 11 Sep 2008 - 13:24

sono d'accordo con biz, è proprio questo che intendevo...anche perché tanti lo dicono ma pochi lo fanno, quasi tutti però volendo abbiamo le possibilità di farlo..per cui evidentemente non tutti lo farebbero.
A me ha aperto gli occhi un'esperienza di solo un mese a Berlino, prima dicevo "si parto vado ecc." con molta più facilità

Inviato da: 2pac il 11 Sep 2008 - 13:55

CITAZIONE (bzbiz @ 11 Sep 2008 - 13:39) *
Mah secondo me spesso si dice "vado all'estero" con superficialità.

Voglio dire, in quanti hanno vissuto all'estero? Intendo un anno o due, magari a casa da soli, pagando le bollette, lavorando/studiando per lunghi periodi...

Poi si parla di partire con la quasi certezza che se qualcosa va storto si torna in Italia tranquilli al punto di prima, ma è sempre così? Tutti possono permettersi questo? Anche a livello di orgoglio...

Certo se uno non prova non potrà mai sapere, però si parla di andare all'estero a lavorare, non a fare i turisti o i cazzoni...

Sono scelte che vanno meditate, certo uno che ha intenzione non può meditare 20 anni, altrimenti poi non parte più...

Cosa si sa del mercato del lavoro dei posti che si vogliono raggiungere? Si parla tanto di States, ma si sa l'odissea necessaria per avere la carta verde? Irlanda, se sei giovane informatico e con la voglia di farti il culo non ti va male... ma per il resto... Inghilterra come siamo messi?

Mai parlato con qualche "vecchio" che è tornato dopo aver lavorato all'estero 30 anni?


Conosco l'odissea della carta verde, è un vero sbattimento.
Io sono stato un mese e mezzo in inghilterra, ho lavorato in un campus universitario nella biblioteca, pagavano benino (7 euro circa all'ora per 4 ore di pomeriggio) per il resto ho frequentato un corso di inglese advanced. E la camera in studentato me l'ero già pagata dall'Italia.
Sono dovuto tornare per problemi personali, ma fosse stato per me avrei continuato quell'esperienza per un anno intero, oltretutto c'era il gestore di un pub (un italiano) che mi aveva offerto di lavorare con lui. Avrei impiegato la mattina allo studio e pomeriggio-sera al lavoro.
E sarebbe stato sicuramente più motivante che la realtà di oggi.
Quello che la possibilità di andare ce l'hanno tutti non credo sia vero. Ce l'hanno in molti, ma perchè si sta bene. C'è anche gente meno fortunata che si spezza il culo al lavoro ma a cui pesa pagarsi un biglietto della Rayanair, e quindi se questi dicono "mi piacerebbe" ma non ce la fanno, li capisco anche.

Inviato da: Encio il 11 Sep 2008 - 15:38

Io ho appena cambiato lavoro, me ne sono andato a Milano lavorare. In futuro potrò fare anche missioni all'estero mantenendo Milano come base di lavoro.

Io però punto sopprattutto al tipo di lavoro, non alla mia posizione geografica che non la reputo fondamentale.

Ad ogni modo il mio obbiettivo è LAVORARE e IMPARARE, poi quando avrò una buona conoscenza posso anche cercare una sistemazione vicino a casa mia.
Appena laureato si ha la possibilità di fare parecchie esperienze, meglio sfruttare questi anni.

icon_wink.gif

Inviato da: Thyo85 il 11 Sep 2008 - 15:58

Io oho due possibilità.
Una, prendere casa mia, a Ferrara. Aspetto solo il ruolo e poi piuttosto mi uccido coi conti ma me ne vado a vivere per conto mio.
Due, rischiarsela, inoltrare quell'iscrizione all'agenzia che mette in contatto per il lavoro per Londra. Non avessi una famiglia appicicaticcia che andrebbe in esaurimento nervoso (io odio il mammismo italiano, lo odio) e la flebile speranza di poter stare bene da queste parti, sarei già andato.
Ma se dovesse girare diversamente, quella domanda la giro eccome, saluto tutti e chi si è visto si è visto.

Inviato da: Furo il 13 Sep 2008 - 20:52

CITAZIONE (bzbiz @ 11 Sep 2008 - 13:39) *
Mah secondo me spesso si dice "vado all'estero" con superficialità.

Voglio dire, in quanti hanno vissuto all'estero? Intendo un anno o due, magari a casa da soli, pagando le bollette, lavorando/studiando per lunghi periodi...

Poi si parla di partire con la quasi certezza che se qualcosa va storto si torna in Italia tranquilli al punto di prima, ma è sempre così? Tutti possono permettersi questo? Anche a livello di orgoglio...

Certo se uno non prova non potrà mai sapere, però si parla di andare all'estero a lavorare, non a fare i turisti o i cazzoni...

Sono scelte che vanno meditate, certo uno che ha intenzione non può meditare 20 anni, altrimenti poi non parte più...

Cosa si sa del mercato del lavoro dei posti che si vogliono raggiungere? Si parla tanto di States, ma si sa l'odissea necessaria per avere la carta verde? Irlanda, se sei giovane informatico e con la voglia di farti il culo non ti va male... ma per il resto... Inghilterra come siamo messi?

Mai parlato con qualche "vecchio" che è tornato dopo aver lavorato all'estero 30 anni?



Bravo....perfette argomentazioni, mi trovi d'accordo al 100%...anche io fino a qualche anno fa sarei partito IMMEDIATAMENTE per gli States (......e mannaggia a me che non l'ho fatto dont.u.get.it.4.gif )....ma ora la situazione economica mondiale (USA compresi) e altre problematiche mi hanno fatto ripensare alla voglia di andarsene.....ora come ore non so proprio se lo farei....per cui ho votato NO!........però chissà...... cowboy.gif cowboy.gif cowboy.gif

Inviato da: Bobomerendone il 13 Sep 2008 - 21:11

un progetto lo farei volentieri, ma se i vantaggi ci sono e mi piace.

Inviato da: Maifermo il 14 Sep 2008 - 01:40

Io ho lavorato 4 mesi a New York, da marzo con ogni probabilità mi trasferirò definitivamente là, secondo voi cosa ho votato?

Inviato da: Frabe il 14 Sep 2008 - 02:50

CITAZIONE (bzbiz @ 11 Sep 2008 - 13:39) *
Mah secondo me spesso si dice "vado all'estero" con superficialità.


...Vado in Messico! Vado in Messico al massimo... vado al massimo in Messico...

gratta.gif

Inviato da: san.tommaso il 14 Sep 2008 - 11:19

Sono stato per un anno a Parigi a lavorare, magnifica.....una bellissima esperienza e poi la Francia è meravigliosa..

Inviato da: Frabe il 14 Sep 2008 - 13:01

Se vado in Francia io mi trasferisco nella cittadina che si chiama Frabet! sarcastica.gif

http://france.umka.org/map-f2369.html

Inviato da: bzbiz il 15 Sep 2008 - 09:54

CITAZIONE (Maifermo @ 14 Sep 2008 - 02:40) *
Io ho lavorato 4 mesi a New York, da marzo con ogni probabilità mi trasferirò definitivamente là, secondo voi cosa ho votato?


Che in realtà non partiresti mai...

Tanto per seminare scompiglio... sisi.gif

Inviato da: Vale il 15 Sep 2008 - 11:19

Ritornando al post-più-in-alto-che-è-troppa-sbatta-quotare di Biz presumo che una persona assennata prima si informi a dovere e vada sul posto a controllare se veramente la zona piace/è adatta/varie ed eventuali, 'azzo icon_mrgreen.gif Soprattutto per un posto lontano geograficamente e in quanto a stili di vita come l'America. Per l'Europa già il discorso è un po' diverso, le differenze non sono così abissali (non fraintendetemi, le differenze ci sono, ma non sono così marcate come nel cambio di Continente). Poi è ovvio che non sia buona norma scegliere sulla scia dell'entusiasmo, anche se un po' di incoscienza serve ed è buona cosa, del resto si mette in gioco buona parte della propria vita icon_smile.gif

Inviato da: Redfires il 15 Sep 2008 - 12:03

Quando sono espatriato mi avevano detto che Modena era bellissima !

Modena forse, ma la provincia è tutta altra cosa !

Già ho messo 1200 km fra me e casa, perchè metterne di più ! W l'Italia piero.gif

Inviato da: simone19 il 17 Sep 2008 - 12:49

so che all'estero ci potrebbero essere delle belle occasioni per fare carriera, specie nel mio settore,ma l'idea di lasciare la mia nazione..la mia città non mi attira nemmeno un pò

Inviato da: *°Lu°* il 26 Oct 2008 - 21:33

Up!

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