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> Successo Della Lega Nord: Perché?, Sicurezza? Federalismo? Fusione AN-FI?
Le Big Mac
messaggio 18 Apr 2008 - 14:22
Messaggio #1


Il leone di S.Marley
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Prendo spunto dalle pregevoli proposte di Omicron per aprire questa discussione:
Al Senato la Lega Nord ha riscosso l'8,062 %, alla Camera 8,1%. Ma è un risultato davvero sorprendente?

Secondo gli osservatori politici questo successo ha origine in tre ordini di motivi.
1. L'attenzione della Lega per la sicurezza. Nel Nord soprattutto il livello di insicurezza (perlomeno quella percepita) ha toccato livelli inaccettabili. Evidentemente il partito del Senatùr con la sua battaglia contro l'immigrazione clandestina fornisce delle risposte ritenute interessanti.
2. Il Federalismo fiscale. Roma ladrona intasca e redistribuisce le entrate fiscali secondo criteri preconfezionati. Che sia meglio lasciar fare alle regioni? La risposta della Lega è sì. E gli Italiani le danno fiducia.
3. Motivo di ordine strettamente politico. La fusione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale ha fatto probabilmente storcere il naso ai nostalgici della legalità. Razza in via d'estinzione ma evidentemente ancora attiva politicamente. La Lega Nord si è sempre dichiarata contro provvedimenti legislativi che concedessero uno sconto della pena per esempio, assieme a una parte del partito di Fini. Che questa scelta politica abbia premiato la vocazione integerrima del Carroccio?

Altri motivi? Altre spiegazioni?
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Leite
messaggio 18 Apr 2008 - 17:01
Messaggio #2


Sempre + Nezo
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Nel 3d " elezioni politiche " ho postato unicamente riguardo a questo. Se incolli qui alcuni miei post , credo che i motivi siano descritti in toto (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_wink.gif)
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Maifermo
messaggio 18 Apr 2008 - 17:43
Messaggio #3


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Ogni immagine di Napoli coperta di rifiuti erano 100000 voti alla lega...
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Jolly_roger
messaggio 18 Apr 2008 - 17:55
Messaggio #4


Tanta Roba
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Anche ogni articolo di giornale che parlasse di clandestini ubriachi al volante che asfaltavano della gente, valeva altrettanti voti.
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Skafranz
messaggio 18 Apr 2008 - 19:33
Messaggio #5


Crudele Samoano
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ignorance is not a limit
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Dani80
messaggio 18 Apr 2008 - 19:55
Messaggio #6


Gago
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Tanti italiani hanno votato Lega Nord innanzitutto perché, come me, percepiscono un forte disagio riguardo l'immigrazione selvaggia e il progressivo imbastardimento della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Oltre a tutto questo la Lega Nord si fa promotrice degli interessi del Nord-Italia promuovendo un sistema federalista, contro gli sprechi e il malgoverno del nostro apparato statale "Roma ladrona". Avrei sicuramente votato per la Lega Nord se tale partito non si fosse alleato con Berlusconi.
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Ṩhante Ṩmith
messaggio 18 Apr 2008 - 19:55
Messaggio #7


Barbagian
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Da: Ferrara City
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semplicemente gli italiani non si rendono conto delle vere motivazioni della crisi dell'italia (primo anello debole dell'unione europea) e scaricano la responsabilità di questo alle regioni del sud, pensano sia colpa dell'"altro"...

questo successo della lega riflette un'opinione pubblica che nn sa più a chi dare la colpa e pensa che l'unica soluzione sia "ognuno pensi a sè"... e come scenario non è molto rassicurante..
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HiroNakamura
messaggio 19 Apr 2008 - 14:32
Messaggio #8


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Da: un po' di qua e un po' di la'... ma sempre con un velo blue...
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Io più che altro sarei più portato a credere al discorso della sicurezza e della devolution. Perchè si i rifiuti di Napoli, si gli immigrati (che guardacaso sbarcano sempre in puglia o sicilia, anche se per ovvi motivi geografici) ma anche la lentezza burocratica, la situazione ospedaliera di molti impianti del sud (che costano soldi per essere messi a posto e poi li prendono anche da quelli del nord), la consapevolezza che ogni euro andato al sud 75cent finiscono alla mafia e tutto il resto fanno pensare al cittadino lombardo, perchè no veneto o piemontese, che sia meglio staccarsi almeno fiscalmente da un peso del genere... Se a questi si aggiungono i delusi di sinistra e di AN si dovrebbe avere il quadro completo della situazione di voto... Era l'unico partito "forte" (cioè con idee forti) dei rimasti...

P.s.: Io NON ho votato Lega... Cercavo solo di illustrare la situazione di disagio di molte persone del nord.
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Lou
messaggio 21 Apr 2008 - 19:04
Messaggio #9


Ciocapiàt
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L'Italia è da sempre un paese conservatore. Ha votato per 50 anni DC, e ora vota da 15 anni Forza Italia. Governava Andreotti anche se tutti (giudici compresi) dicevano che era mafioso, ora governa Berlusconi anche se tutti dicono che è mafioso. Evidentemente la questione morale non è di moda e la sinistra non l'ha capito.
Il PD oltre a questo parte svantaggiato perchè deve veicolare um messaggio di più difficile comprensione. PDL e Lega hanno la facilitazione di veicolare un messaggio populista.
Ho visto un intervista a degli elettori del PDL, dicevano:" Quando parla Berlusconi io lo capisco, quando parlano quelli della sinistra non si capisce niente, parlano troppo difficile".
E' chiaro che il 60% della popolazione capisce più facilmente un messaggio come "Meno tasse" piuttosto che un messaggio come "Dobbiamo contenere il rapporto deficit/pil entro i parametri europei per far scendere il debito pubblico e pagare meno interessi sul debito".
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Leite
messaggio 21 Apr 2008 - 19:47
Messaggio #10


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Dal Corriere della Sera

LA PROVA DEL FEDERALISMO FISCALE
La vera forza della Lega


di Angelo Panebianco


Il successo elettorale della Lega Nord sembra avere sconcertato e stupito tanti osservatori. Sconcerto e stupore sembrano dipendere dalla circostanza che, eccezion fatta per una manciata di attenti analisti del fenomeno, la Lega, nonostante la sua storia ormai ventennale e il suo radicamento territoriale, resta ancora per tanti un oggetto misterioso, un enigma, giudicato più per le periodiche intemperanze verbali dei suoi leader che per la sua natura. Il riflesso pavloviano di molti è ancora quello (come accadeva agli albori della vicenda leghista) di liquidare il fenomeno sotto l'etichetta di «movimento di protesta».

In parte, ciò dipende dalla difficoltà di comprendere che cosa davvero sia un partito regionale o territoriale. Un partito regionale è un partito che sfugge alle classiche etichette destra/sinistra: imponendosi come portavoce di una certa area territoriale, che aspira a rappresentare in modo monopolistico, è un partito interclassista e comunitario. E' un partito-comunità. Per un gruppo politico siffatto, avere un ruolo nel governo nazionale è importante ma solo se ciò rende più efficace la sua azione a favore della comunità territoriale rappresentata. La sua vera forza sta nel controllo delle amministrazioni locali e in una presenza capillare sul territorio. Come ha osservato Andrea Romano (La Stampa), non si capisce la Lega Nord se non si tiene conto della capacità che Umberto Bossi ha avuto nel corso degli anni di fare crescere una classe dirigente locale, di giovani amministratori, spesso abili, e capaci di tenersi in sintonia con le domande dei loro amministrati.

Per questo, certi paragoni reggono poco. Non funziona accostare la Lega, partito territoriale insediato in alcune delle zone più ricche del Paese e che gode del consenso di ceti produttivi, ai movimenti classici di tipo ideologico, vuoi di estrema destra (come il lepenismo in Francia) vuoi di estrema sinistra (come la sinistra massimalista in Italia). Al di là di certe somiglianze superficiali con i movimenti estremisti (e senza negare che le spinte anti-politiche possano oggi avere avuto un qualche ruolo nel successo elettorale della Lega), un partito regionale come la Lega Nord vive e prospera in virtù di un rapporto «contrattuale», di scambio, su temi concretissimi, che toccano direttamente le loro vite e i loro interessi, con i propri rappresentati. A dare forza alla sua azione, a spiegare il suo radicamento e i suoi successi, sono due circostanze. In primo luogo, il fatto che un partito regionale non deve preoccuparsi, a differenza dei grandi partiti nazionali, delle «compatibilità» (se non quando non preoccuparsene danneggerebbe i territori rappresentati) e degli interessi nazionali. Ciò lo rende meno impacciato dei partiti nazionali che devono mediare fra tanti interessi, territorialmente diffusi, e fra loro contrastanti. In secondo luogo, il fatto che il comunitarismo territoriale che lo ispira gli permette di muoversi «come se» le popolazioni rappresentate fossero internamente omogenee. Per l'interclassismo comunitario, «se ci guadagna» il territorio, ci guadagnano tutti i suoi abitanti.

In questa prospettiva, per inciso, l'erosione dell'area dell'incompatibilità di interessi, e della conflittualità, fra datori di lavoro e salariati, dovuta ai cambiamenti intervenuti nella struttura economica e sociale, può contribuire a spiegare il tracollo della sinistra classista e certi significativi spostamenti di voto operaio verso la Lega.

Per capire meglio le specificità della Lega si pensi alle differenze fra il suo ruolo nel precedente governo Berlusconi e quello svolto dalla sinistra massimalista nel governo Prodi. La sinistra massimalista tenne il governo Prodi in scacco su tutti i temi possibili, dalla politica estera al welfare, fu fonte di continua instabilità. La Lega Nord, nel passato esecutivo di Berlusconi, invece, sostenne sistematicamente le politiche governative nel loro complesso, tenendo ferma la barra sui pochi ma cruciali temi che le interessavano: l'immigrazione, la devolution. Né si può ignorare, a conferma del carattere assai pragmatico dell'azione leghista, che il governo Berlusconi fu debitore nei confronti della Lega di un ministro del Lavoro (Roberto Maroni) cui si dovette, fra l'altro, uno dei provvedimenti più significativi di quel governo: la legge Biagi.

Poiché la natura della Lega non è cambiata, nulla lascia pensare che le cose andranno ora diversamente. La Lega si impegnerà nel governo sostenendolo lealmente ma chiedendo in cambio provvedimenti precisi sulle cose che stanno a cuore ai suoi rappresentati: sicurezza, immigrazione, federalismo fiscale.

Sulla sicurezza e sulle politiche dell'immigrazione, probabilmente, non incontrerà difficoltà dal momento che esiste, su questi temi, omogeneità di vedute nel centrodestra. Assai più delicato e complesso potrebbe risultare invece il tema del federalismo fiscale: agitato propagandisticamente per anni, questa volta il federalismo fiscale entrerà davvero nell'agenda politica, diventerà oggetto di vere decisioni. Qui potrebbero insorgere problemi, anche seri, fra il partito regionale (che punta a trattenere al Nord il massimo possibile delle risorse prodotte) e il partito nazionale, il Pdl, che deve mediare fra interessi diversi e che non può ignorare le domande, di tutt'altro tenore, del Mezzogiorno. La sintesi, difficile comunque, sarà resa verosimilmente ancora più ardua dalla fase recessiva che ci aspetta. E' lecito ipotizzare che proprio sul federalismo fiscale, nei prossimi anni, il centrodestra possa giocarsi il suo futuro, garantendosi sine die, o prima o poi perdendo, il sostegno del partito regionale.

17 aprile 2008




Stanca di zingari Quarto Oggiaro ha votato Lega
Nel grande quartiere della periferia nord la gente abbraccia il Carroccio e si lamenta: "Gli stranieri chiedono case e ci passano davanti in graduatoria"


Milano, 17 aprile 2008 - "Ghel disi mì perché han vutà per il Bossi. Glielo dico io: hanno votato Lega perchè sperano di mandar via gli zingari. Ma si illudono... ". Lei, una classica nonna meneghina, con grembiule a fiori e ciabatte, non ha votato Carroccio, ma non si fa in tempo a chiederglielo. Si è già infilata nel portone di via Longarone. Quarto Oggiaro più che una zona è un modo di dire: il prototipo della periferia urbana, del quartiere dormitorio. Poi anche l’emblema del degrado, della 'vita difficile'. Ma è stato anche, per decenni, un quartiere operaio, popolare e di immigrazione, con migliaia di lavoratori dell’Alfa e delle altre fabbriche milanesi. E voti a sinistra.



E allora come si spiegano i tanti voti alla Lega? Giuseppe Lopez, ex dipendente Alfa, è uno dei fondatori dell’Associazione Quarto Oggiaro Vivibile: 27 anni di storia, volontariato puro, 5-600 soci e una realtà fatta campi gioco per i bambini e di campi di calcio e pallavolo per i più grandi, di feste e di tornei, "con in campo anche marocchini ed egiziani". Niente a che vedere con la vecchia immagine di Quarto Oggiaro, ma la domanda rimane la stessa: perché Lega? "Sono stato a un comizio dell’Arcobaleno - racconta -. Una tristezza. Saranno stati una dozzina. Qui centrodestra e centrosinistra più o meno erano pari. Poi c’erano Rifondazione e gli altri, che arrivavano all’8-9 per cento. Tutti spariti, cancellati. E i voti sono andati alla Lega. Non so se direttamente o 'di sponda', ma il passaggio è stato quello. Poi ci sono i problemi della sicurezza: lo spaccio, le strade deserte di sera, gli zingari. E poi c’è gente che non sa come tirare la fine del mese... Però non peggio che a Gratosoglio o a Baggio".



E i giovani? "Io ho amici che hanno votato Lega - racconta F.G., 20 anni - e il motivo principale è proprio la richiesta di sicurezza. Qui manca il controllo del territorio. Più dall’altra parte, verso via Pascarella. Ma da quando là hanno chiuso un bar che faceva da ritrovo, lo spaccio si è spostato qui". Dai giovani agli anziani. Per trovarli basta andare al Cam (centro di aggregazione multifunzionale) del Comune: corsi, laboratori, lettura e partite a carte. Le animatrici, Sonia e Alessandra, sono Co.Co.Co. e non si sbilanciano sulla realtà del quartiere. Vorrebbero solo che il Cam fosse più conosciuto. Daniela, invece, è una dipendente comunale e non si fa pregare. "Io - dice - quando mia figlia è in giro di sera ho paura. Io non ho votato Lega, ma gli avrei dato il voto proprio perché dicono che manderanno via zingari e irregolari e perché vogliono tenere i soldi delle tasse in Lombardia. E la Regione saprebbe gestirli meglio". Maria è pugliese, a Milano da 35 anni: "Vorrei sapere perché il Comune dà i posti al nido ai figli degli immigrati e lascia fuori i nostri. Fanno le graduatorie e quelli sono sempre davanti. E noi? Se i genitori lavorano tutti e due come possono fare?".



Ma c’è anche chi difende Quarto Oggiaro a spada tratta. Basta andare in via Pascarella. La signora Anna del 'Bar Caffetteria' ("basta il nome mi conoscono tutti") non ha dubbi: "Quarto Oggiaro è come il resto della città. Né più né meno. Ho avuto un bar in viale Brianza ed era molto peggio". E della stessa idea sono Vincenzo Barletta e suo padre, Ciro. Una vita fra le auto da corsa: all’Alfa e alla Ferrari (gli altri due figli erano i meccanici di Schumacher e Barrichello) e oggi impegnati in proprio nelle formule minori. "Il problema - dice Vincenzo - è che se succede una cosa a Musocco o alla Comasina, dicono sempre che è Quarto Oggiaro". E allora, il voto alla Lega? "Sa cosa c’è ? - dice Anna - C’è che la gente ha bisogno di case e vede che gli stranieri passano davanti in graduatoria. Qui siamo in Italia: le case diamole prima agli italiani. Poi, se ce ne sono, anche agli altri. O per lo meno 10 a noi e due a loro. Non il contrario".

di Giorgio Guaiti


Diciamo chiaramente che questa volta la Lega non ha scuse. La gente ha capito quali politici sono vicini alla gente, quali sono presenti nei problemi quotidiani e quali sono reperibili nelle sedi preposte.
Per questo , boom della Lega e leggero calo del Pdl al Nord .
Se la Lega fa quello che ha promesso , alla prossima tornata invece del 20-25% , prende il 40% , soprattutto quando Silvio non ci sarà piu.

La Lega vince anche in Svizzera/ Boom degli autonomisti in Ticino. Avanza l'estrema destra e arretrano i socialisti
Lunedí 21.04.2008 10:18


Effetto Carroccio anche in Ticino, Svizzera. Nelle elezioni comunali, Lega dei Ticinesi e UDC hanno guadagnato terreno a scapito del Partito socialista (PS). Sia Bellinzona, sia a Lugano il PS ha perso uno dei due seggi nell'esecutivo. A Lugano è stata la Lega dei Ticinesi a conquistare lo scranno già socialista. La formazione guidata da Giuliano Bignasca, con due seggi, è ora la seconda forza politica della maggiore città ticinese, alle spalle del Partito liberale radicale (PLR), che mantiene i suoi tre seggi. Socialisti e democristiani si dividono i due seggi rimanenti.

Nel capoluogo del cantone della Svizzera italiana, Bellinzona, i socialisti hanno dovuto cedere uno dei loro due seggi alla lista civica 'Il Noce', guidata dal sindaco della città Brenno Martignoni, ex-PLR, eletto l'anno scorso nel parlamento cantonale nelle liste dell'UDC. Il PLR mantiene 3 seggi, il Partito popolare democratico (PPD) due. I due partiti di centro hanno mantenuto lo stesso numero di seggi (3 e 2) anche a Locarno, mentre il PS ha conquistato un secondo seggio a scapito della Lega, rimasta a bocca asciutta. Il successo dei socialisti, che hanno in realtà perso il 5,5% dei voti rispetto alle ultime elezioni comunali, è una conseguenza della mancata alleanza tra Lega e UDC.

Successo della destra anche a Chiasso, dove l'alleanza UDC-Lega ha fatto un balzo in avanti di 6,2 punti percentuali, mentre socialisti e verdi hanno perso il 6,9% dei voti. Il risultato non ha influito sulla composizione dell'esecutivo: 2 seggi per il PLR, uno ciascuno per Lega, PPD e alleanza rosso-verde, ma i socialisti hanno dovuto cedere il loro seggio ai verdi.

Messaggio modificato da Leite il 21 Apr 2008 - 19:34
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Lou
messaggio 21 Apr 2008 - 20:28
Messaggio #11


Ciocapiàt
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10 anni fa, Massimo D'Alema dichiarò che la Lega era "una costola della sinistra".
Dopo le elezioni 2008, con gli operai del Nord che votano Lega, si può dire che Massimo aveva ancora una volta ragione.
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Leite
messaggio 21 Apr 2008 - 20:37
Messaggio #12


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CITAZIONE (Le Big Mac @ 18 Apr 2008 - 15:22) *
Prendo spunto dalle pregevoli proposte di Omicron per aprire questa discussione:
Al Senato la Lega Nord ha riscosso l'8,062 %, alla Camera 8,1%. Ma è un risultato davvero sorprendente?

Secondo gli osservatori politici questo successo ha origine in tre ordini di motivi.
1. L'attenzione della Lega per la sicurezza. Nel Nord soprattutto il livello di insicurezza (perlomeno quella percepita) ha toccato livelli inaccettabili. Evidentemente il partito del Senatùr con la sua battaglia contro l'immigrazione clandestina fornisce delle risposte ritenute interessanti.
2. Il Federalismo fiscale. Roma ladrona intasca e redistribuisce le entrate fiscali secondo criteri preconfezionati. Che sia meglio lasciar fare alle regioni? La risposta della Lega è sì. E gli Italiani le danno fiducia.
3. Motivo di ordine strettamente politico. La fusione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale ha fatto probabilmente storcere il naso ai nostalgici della legalità. Razza in via d'estinzione ma evidentemente ancora attiva politicamente. La Lega Nord si è sempre dichiarata contro provvedimenti legislativi che concedessero uno sconto della pena per esempio, assieme a una parte del partito di Fini. Che questa scelta politica abbia premiato la vocazione integerrima del Carroccio?

Altri motivi? Altre spiegazioni?
Parliamone qui.


Questi sono certamente i motivi fondamentali . Io aggiungerei anche un'altra cosa , ovvero la presenza molto vicina alla gente nei problemi quotidiani. Faccio un esempio su tutti. A Opera , in provincia di Milano , ha vinto la poltrona di sindaco il leghista che un anno fa guidò una rivolta contro un campo rom abusivo di 20-30 persone. In altri comuni hanno vinto quelli che hanno manifestato insieme a 20-30 operai di aziende in chiusura ( per la Fiat si mobilita l'Italia , ma quando vanno in cassa integrazione 20 persone della Pincopallo srl ? ).
Come già detto , questa volta non hanno scuse e se fanno quello che hanno promesso su immigrazione e fisco , la prossima volta prendono il 40%.
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Maifermo
messaggio 21 Apr 2008 - 20:45
Messaggio #13


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CITAZIONE
10 anni fa, Massimo D'Alema dichiarò che la Lega era "una costola della sinistra".


Beh, Bossi è cresciuto nel PCI...
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Stefano79
messaggio 22 Apr 2008 - 11:09
Messaggio #14


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Ieri sera su una rete privata c'era il sindaco di Verona Flavio Tosi (Lega Nord) che spiegava xchè secondo lui la lega abbia avuto questo successo. Tra gli argomenti che portava a sostegno della sua tesi c'erano anche dei dati tra i quali mi ricordo:

personale impiegato nel comune di Verona: 2400 tra impiegato a tempo indeterminato, determinato e co.co.pro.
personale impiegato nel comune di Napoli: 12500 tutti a tempo indeterminato

deficit x la sanità regione veneto: 200 milioni di euro
deficit x la sanità regione lazio: 2 miliardi di euro
deficit x la sanità regione campania: 1,5 miliardi di euro

io ci ho perso un paio d'ore tra ieri sera e stamattina x verificarne la veridicità ma non riesco a trovare un riscontro ufficiale a questi dati, specie x ciò che riguarda il censimento del personale impiegato negli enti locali.

Qualcuno di voi ha idea di dove si possano trovare dati come questi? Grazie!
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Redfires
messaggio 23 Apr 2008 - 08:19
Messaggio #15


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Ieri nello stesso programma si è portato l'esempio del paese di Opera.

Il sindaco di Milano di centrodestra chiede al sindaco di Opera di centro sinistra di ospitare dei rom per qualche tempo.

Risultato:
Il sindaco di Milano si è sbarazzato di qualche vagabondo..........e tutti applausi al sindaco
Il sindaco di Opera............è stato trombato alle elezioni a favore di un sindaco leghista che fece sgomberare ai tempi quel campo di rom che era nato per dare una mano al sindaco di Milano.

Poi nello stesso programma viene citato Treviso, nuova roccaforte leghista.
Treviso vive anche grazie alla manodopera extra-comunitaria, se andate a Treviso e provincia, io ci sono stato, noterete maranza (allegorico n.d.r.) di ogni nazione.
Ma Treviso percepisce bene quella manodopera ?
Mi è sembrato che di tutta l'erba se ne faccia un fascio.

Ieri non ho capito se la gente ha votato lega per un problema di sicurezza fondato sulla pacifica convivenza oppure per un problema xenofobo.
Nel secondo caso vedo la lega presa per le palle dai suoi stessi elettori.


CITAZIONE (Stefano79 @ 22 Apr 2008 - 11:09) *
personale impiegato nel comune di Verona: 2400 tra impiegato a tempo indeterminato, determinato e co.co.pro.
personale impiegato nel comune di Napoli: 12500 tutti a tempo indeterminato


In base ai dati di cui sopra:

Verona n.1 impiegato comunale ogni 105 abitanti

Napoli n.1 impiegato comunale ogni 78 abitanti

Verona disoccupazione 3% - Napoli disoccupazione 22%

è evidente che al sud il problema lavoro viene arginato assumendo personale pubblico e più vai a sud più la cosa è evidente.

Però invece di portare tabelle e tabelline che ognuno interpetra a proprio piacimento bisogna portare il progetto di un federalismo che tenga presente lo stato reale di tutto il paese.

Se il federalismo non è applicato scientificamente, cioè tendendo conto che il sud è in crisi, si avranno nel futuro fenomeni ancora più accentuati di immigrazione, dato che giù nisciuno è fess !
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Stefano79
messaggio 23 Apr 2008 - 10:27
Messaggio #16


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Infatti su questo sono d'accordo anch'io, mi piacerebbe saperne qualcosa in più su questo "federalismo fiscale" cioè un programma preciso, spiegato per bene. Se ne sente sempre parlare come se fosse la panacea di tutti i mali ma in termini pratici di come realizzarlo e di quali costi comporti nessuno ne ha mai parlato.

Poi rinnovo la mia domanda: quei dati che ho riportato prima c'è modo di verificarli? Sembrano plausibili ma non trovo riferimenti.
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Lou
messaggio 23 Apr 2008 - 10:43
Messaggio #17


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Al sud spettano 102 miliardi di fondi europei. Basterebbe evitare che vadano sprecati concedendoli non a pioggia ma come credito di imposta per rilanciare tutto il mezzogiorno.
Sono una cifra spaventosa fino al 2013. Negli anni passati sono sempre stati buttati nel cesso.
Quindi basterebbe fare una semplice legge: quei soldi siano credito di imposta. Prima realizzi l'attività e poi io ti do i soldi, non che io prima ti do i soldi per fare un attività che non farai mai.
Lo farà Berlusconi? Lo chiederà la Lega?

CITAZIONE (Stefano79 @ 23 Apr 2008 - 10:27) *
Infatti su questo sono d'accordo anch'io, mi piacerebbe saperne qualcosa in più su questo "federalismo fiscale" cioè un programma preciso, spiegato per bene. Se ne sente sempre parlare come se fosse la panacea di tutti i mali ma in termini pratici di come realizzarlo e di quali costi comporti nessuno ne ha mai parlato.

Poi rinnovo la mia domanda: quei dati che ho riportato prima c'è modo di verificarli? Sembrano plausibili ma non trovo riferimenti.

Il federalismo fiscale della Lega prevede che le regioni si tengano il 95% dei tributi incassati. Ovviamente siccome la Lombardia da sola incassa un quinto del totale italiano, ci sarà un fondo di perequazione per far si che in Calabria abbiano i soldi per scuole e sanità.
Se amministri bene la tua regione avrà ,ad esempio, una ottima sanità. Se amministri male la tua sanità farà schifo, ma i cittadini sapranno con chi prendersela perchè non ci sarà più Roma alle spalle a coprire i buchi di bilancio.
In questa ottica io manterrei l'ICI che è una tassa locale, e detasserei invece l'Irpef per i redditi bassi.
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Leite
messaggio 23 Apr 2008 - 18:49
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Chi ha preso per il cu è stato il governo Prodi che non ha messo freni sull'ingresso dalla Romania ( quindi anche rom ) , lasciando invadere le grandi città.
Opera è un paese appena fuori città , periferia in pratica...

Messaggio modificato da Leite il 23 Apr 2008 - 22:07
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Leite
messaggio 23 Apr 2008 - 22:03
Messaggio #19


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mick74
messaggio 23 Apr 2008 - 22:11
Messaggio #20


Figazz
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bzbiz
messaggio 24 Apr 2008 - 08:29
Messaggio #21


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CITAZIONE (Leite @ 23 Apr 2008 - 19:49) *
Chi ha preso per il cu è stato il governo Prodi che non ha messo freni sull'ingresso dalla Romania ( quindi anche rom ) , lasciando invadere le grandi città.
Opera è un paese appena fuori città , periferia in pratica...


Forse ti sfugge un fatto non di poco conto.

La Romania è nella Comunità Europea dal 1 gennaio 2007.

Quindi il governo NON PUO' mettere freni sugli ingressi dalla Romania.

Naturalmente la Lega che ha i super poteri potrà... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/ahsisi.gif)

Magari facendo pagare all'Italia MULTE stratosferiche...

Quindi anche se ai Leghisti non andrà mai giù legalmente non c'è differenza tra un Rumeno e un Francese, o uno Spagnolo o un Tedesco...

Per assurdo è più semplice lasciare fuori gli Svizzeri... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Redfires
messaggio 24 Apr 2008 - 09:42
Messaggio #22


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CITAZIONE (Leite @ 23 Apr 2008 - 18:49) *
Chi ha preso per il cu è stato il governo Prodi che non ha messo freni sull'ingresso dalla Romania ( quindi anche rom ) , lasciando invadere le grandi città.


Io conosco Romeni della romania che sono persone civili.

Non conosco invece i rom che non è detto che siano romeni in quanto popolo nomade.

Il problema non è l'ingresso della romania in europa ! Il problema è arginare la criminalità che a mio dire non ha una nazione distinta alle spalle e solo gente che va fermata.

p.s. il tipo con la maglietta cosa mi rappresenta ?
Domani mi metto una maglietta con su scritto la Sicilia non è un isola e contemporaneamente abbraccio un pescespada

Messaggio modificato da Redfires il 24 Apr 2008 - 09:46
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Matt
messaggio 24 Apr 2008 - 10:22
Messaggio #23


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CITAZIONE (Lou @ 23 Apr 2008 - 10:43) *
Se amministri bene la tua regione avrà ,ad esempio, una ottima sanità. Se amministri male la tua sanità farà schifo, ma i cittadini sapranno con chi prendersela perchè non ci sarà più Roma alle spalle a coprire i buchi di bilancio.
In questa ottica io manterrei l'ICI che è una tassa locale, e detasserei invece l'Irpef per i redditi bassi.

quoto sull'ICI/Irpef..e soprattutto, ci siamo accorti che l'Emilia-Romagna è una delle regioni con la miglior sanità??

CITAZIONE (Leite @ 23 Apr 2008 - 18:49) *
Chi ha preso per il cu è stato il governo Prodi che non ha messo freni sull'ingresso dalla Romania ( quindi anche rom ) , lasciando invadere le grandi città.
Opera è un paese appena fuori città , periferia in pratica...


CITAZIONE (bzbiz @ 24 Apr 2008 - 08:29) *
La Romania è nella Comunità Europea dal 1 gennaio 2007.
Per assurdo è più semplice lasciare fuori gli Svizzeri... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sarcastica.gif)


Ti ha già risposto bzbiz (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/6.gif)
E comunque se ti riferivi agli extracomunitari (mi parli di rumeni... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/61.gif) ), la bellissima riforma dice:

Dal 10 settembre 2002 (a seguito della riforma operata dalla legge n. 189/2002), l'ingresso in Italia degli extracomunitari per motivi di lavoro è possibile a condizione dell'esistenza di una precisa occasione d'impiego, consacrata nel contratto di soggiorno per lavoro subordinato.

La procedura di assunzione, sotto l'aspetto burocratico, è semplice per le imprese e datori di lavoro in genere, essendo previsto uno Sportello unico per l'immigrazione quale unico interlocutore con quanti s'interessano di manodopera extracomunitaria.

In base alle disposizioni vigenti, possono soggiornare in Italia gli stranieri entrati regolarmente, ossia in possesso di passaporto valido o documento equipollente e del visto d'ingresso, che siano muniti di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno in corso di validità.

Quando l'ingresso è finalizzato all'esercizio di una qualsiasi attività lavorativa è necessario ottenere il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

La riforma promette di semplificare ulteriormente la procedura e anche i requisiti per il rilascio del nulla osta, del permesso di soggiorno e del suo rinnovo.

Prima di tutto è previsto l'eliminazione del contratto di soggiorno. In secondo luogo la razionalizzazione dei procedimenti e la riorganizzazione degli sportelli unici per l'immigrazioni attraverso forme di supporto e collaborazione alle loro attività da parte degli enti pubblici nazionali, degli enti locali, delle associazioni di datori di lavoro, di lavoratori, nonché di associazioni di promozione sociale del volontariato e della cooperazione.


Autore: Carla De Lellis
Fonte: ItaliaOggi Sette
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Senbee Norimaki
messaggio 25 Apr 2008 - 20:52
Messaggio #24


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CITAZIONE (Dani80 @ 18 Apr 2008 - 20:55) *
Tanti italiani hanno votato Lega Nord innanzitutto perché, come me, percepiscono un forte disagio riguardo l'immigrazione selvaggia e il progressivo imbastardimento della nostra cultura e delle nostre tradizioni.


Con la Bossi-Fini, l'immigrazione clandestina è aumentata moltissimo.
Quegli italiani quindi hanno votato proprio per la causa di quello che ritengono un male.
Ma che volpi.

Inoltre, a chi ritiene che l'immigrazione porti a un "imbastardimento" della cultura, non posso che dire "sei uno stronzo", visto che offende - dando loro dei bastardi - i figli del mio migliore amico, sposato con una immigrata extracomunitaria, proveniente peraltro da un paese più civilizzato del nostro.
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Redfires
messaggio 25 Apr 2008 - 21:10
Messaggio #25


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il progressivo imbastardimento della nostra cultura e delle nostre tradizioni

In questa frase non si nota ne tradizione ne cultura ! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mad.gif)
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