True Crimes N.y., Impressioni Opzioni

[2pac]

Ieri ho preso true crime new york,ci ho giocato solo un quarto d'ora ma già mi piace,è in stile gta san Andreas.
Posto qui una preview,se qualcuno ce l'ha a voi i commenti!

True Crime: New York City

Il "vero crimine" sbarca nella Grande Mela in un'atmosfera molto più realistica e convincente rispetto alla Los Angeles che abbiamo avuto modo di conoscere con il primo True Crime. Starà a noi decidere se difendere a spada tratta la giustizia o se far piombare la città americana in un circolo vizioso di malavita organizzata. E' ora di studiare a memoria la mappa di New York...



Dopo aver assistito alla presentazione di True Crime: New York City durante il recente Activate 2005 non possiamo che incrociare le dita speranzosi e attendere con fiducia e trepidazione l'uscita sugli scaffali del titolo sviluppato da Luxoflux: le migliorie che il seguito di True Crime: Street of L.A. propone sembrano essere assolutamente sostanziali e decisive. Se il primo capitolo peccava infatti in una realizzazione tecnica non certo da urlo e ostentava una sibillina superficialità, ora sembrera proprio di essere di fronte a qualcosa di profondamente diverso ed accattivante. Al di là infatti della libertà d'azione concessa al giocatore e di un'impostazione figlia primogenita di Grand Theft Auto (che andrà verificata in futura sede di hands-on e recensione), possiamo per ora azzardare le prime impressioni a livello tecnico e di azione offerta dal nuovo True Crime. New York, il nuovo scenario in cui prende vita il gioco, è stata riprodotta in maniera maniacale per filo e per segno dagli sviluppatori di Luxoflux, rispettandone pertanto le distanze e le fattezze reali.
Ciò comporta in prims un impatto decisamente più realistico rispetto alle sembianze e ai rimandi alla realtà che per esempio caratterizzano Grand Theft Auto e soprattutto un non indifferente fattore tempo-spostamento da tenere sempre in considerazione durante le missioni che si stanno affrontando: in poche parole per andare da un capo all'altro della città può volerci parecchio tempo, considerando distanze e traffico newyorkese, e per tale motivo si renderà disponibile il trasporto in taxi o in metropolitana (meno costoso), giusto per citare alcuni esempi. L'attenta riproduzione della città prevede anche la disposizione dei negozi nelle loro ubicazioni reali, alcuni dei quali saranno ovviamente accessibili: nella demo che ci è stata mostrata si poteva entrare in un night club e divertirsi personalmente tra alcolici o pali da lap dance.
L'impatto che True Crime: New York City riesce per ora a trasmettere è sicuramente di prim'ordine, considerata soprattutto la sua capacità di mostrarsi molto realistico e convincente in tutto ciò che abbiamo potuto ammirare. Entriamo dunque nel dettaglio della presentazione cui abbiamo assistito durante l'Activate 2005.

UNA NEW YORK REALE
La realizzazione tecnica di True Crime: New York City sembra finalmente capace di restituire da una parte una città viva e dall'altra un'azione degna di questo nome, sia in auto sia nelle fasi a piedi. Per quanto concerne le strade e i grattacieli della Grande Mela, possiamo affermare che essi sono realizzati in maniera più che buona, con dettagli ben studiati e realizzati; l'atmosfera che si respira è ottima, grazie anche a elementi quali cartacce o sacchetti che svolazzano qua e là spinti dalle folate di vento nei quartieri meno elitari o al luccichio della notte di Times Square.
Il sistema di cambiamento meteorologico dinamico garantisce effetti pioggia di primo piano, che comportano riflessi sul manto stradale o sulle vetture bagnate. Le auto stesse sembrano essere molto meglio definite e più realistiche rispetto al precedente episodio, mentre le persone che passeggiano sui marciapiedi riportano spesso alla mente, nelle loro fattezze, i cittadini di Los Santos, San Fierro e Las Venturas di GTA. In generale l'impatto che si avverte è, come detto, molto realistico e contribuisce in maniera sostanziale all'immedesimazione nell'atmosfera di gioco.

AGENTI SOTTO COPERTURA
Passando a considerare il protagonista di True Crime: New York City, diverse sono le novità approntate dal team di sviluppo sia a livello di potenzialità sia di comportamento. Questa volta impersoneremo Marcus Reed, un giovane di colore dal passato criminale convertitosi a poliziotto sotto copertura. Marcus è animato da un desiderio di redenzione e al contempo di vendetta nei confronti dell'assassinio del suo mentore, e deve muoversi in una metropoli in parte corrotta da traffici illegali di gang e spacciatori. Prendiamo in considerazione anzitutto l'interessante fattore comportamento che saremo in grado di plasmare durante l'esperienza di gioco. Il fatto di essere poliziotti sotto copertura ci darà infatti notevoli poteri: al di là della perquisizione di persone (già presente in True Crime: Street of L.A.) e auto, potremo decidere se schierarci a favore della giustizia o se usare impropriamente la copertura per contribuire - arricchendoci - ai loschi traffici con cui avremo a che fare. A seconda delle nostre scelte, diverso sarà l'evolversi delle vicende e soprattutto della città stessa: per fare un esempio, unirsi alla malavita causerà una decadenza sempre maggiore di alcuni quartieri della città e un maggior rispetto nei nostro confronti all'interno delle gang, mentre comportarsi da provetti difensori della giustizia ci permetterà di scalare i gradi all'interno della polizia. In entrambi i casi differenti saranno le "ricompense" cui potremo mettere mano: auto o armi della polizia sempre più prestanti o diavolerie malavitose di ogni genere e fattezza. Gli sviluppatori promettono pertanto un dipanarsi delle missioni molto articolato e direttamente riferibile al comportamento cui decideremo di attenerci, cosa assolutamente alla moda e anzi necessaria per un vero gioco che punti al cosiddetto "total free roaming".
In tale frangente si incastona anche tutta la componente di crescita fisica e di abilità del personaggio stesso: l'esempio che ci è stato proposto riguardava la possibilità di apprendere differenti stili di combattimento da mettere poi in pratica sul campo. Si va pertanto dal kick-boxing al kung-fu o dallo street-fighting al tie-boxing: ognuna delle diverse arti di combattimento è riprodotta con movenze e combo assolutamente ben legate e fedeli alla realtà.
Un ultimo accenno va dedicato all'interessante azione di "interrogatorio-tortura" che potremo attivare in determinate missioni: Marcus procederà infatti a immobilizzare l'ostaggio e spetterà a noi, premendo diversi tasti, decidere se esagerare con la tortura o mantenerci più ragionevoli nell'interrogatorio. Una barra indicante il livello di "cattiveria" o "benevolenza" apparirà sullo schermo, e su di essa un cursore si sposterà a seconda dell'effettiva pressione che porteremo sui tasti demandati alle diverse azioni disponibili. Per quanto potuto vedere sembra che True Crime: New York City stia crescendo più che bene, considerando l'atmosfera che propone e le innovazioni che apporta rispetto al precedente episodio; il comparto visivo e alcuni elementi molto interessanti riferibili alla meccanica di gioco paiono davvero ben congegnati. Non resta che attendere a breve una versione giocabile del titolo per verificare attentamente il gameplay di questo nuovo promettente progetto targato Activision.

(IMG:http://next.videogame.it/Immagini/articoli/5000/5128/thumbnails/truecrimenewyorkcity_firstlook_playstation2-gamecube-xbo_T5.jpg)

Messaggio modificato da 2pac il 13 Jan 2006 - 14:44