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> Disdici Il Canone Rai, per la legalità nelle istituzioni
Jolly_roger
messaggio 22 Apr 2009 - 11:45
Messaggio #1


Tanta Roba
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STOP AL CANONE RAI


LA LEGGE E LA SUA STORIA - La legge che istituisce il cosiddetto canone Rai, il Regio decreto-legge 2 febbraio 1938 n. 246, fu emanata dal Governo di Benito Mussolini per finanziare la macchina propagandistica del regime. All'epoca il televisore era stato recentemente inventato, ma in Italia non si sarebbe diffuso fino agli anni '50, quando iniziarono le prime regolari trasmissioni in VHF.
Questa legge prevede ancora oggi il pagamento del canone a chiunque sia in possesso di apparecchi "atti o adattabili" alla ricezione delle radiotrasmissioni. Nel 1938 il canone era richiesto fondamentalmente per il possesso della radio, e dagli anni '50 del televisore. Ma da allora la tecnologia si e' evoluta oltre ogni immaginazione, contrariamente al canone Rai. Oltre al televisore, sono ormai moltissimi gli apparecchi elettronici che potrebbero rientrare nella indeterminata categoria degli "atti o adattabili" soggetti al canone: videoregistratore, registratore dvd, computer (con o senza scheda Tv e/o connessione Internet), videofonino, cellulari di nuova generazione, iPod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a se' stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale, etc. Infatti, per alcuni di questi la Rai ha gia' cominciato ad esigere il canone.

LE NOSTRE INDAGINI - Per questo abbiamo svolto una prima indagine per capire quali apparecchi sono effettivamente soggetti al pagamento del canone. Quello che e' emerso e' la totale incertezza da parte delle autorita' preposte alla riscossione di questa tassa: dalla Rai all'Agenzia delle Entrate, dalla Guardia di Finanza al ministero dell'Economia e delle Finanze fino a quello delle Telecomunicazioni, nessuno ci ha saputo dare una risposta precisa, ma anzi tante risposte contraddittorie. E' del tutto evidente che la legge e' inadeguata al 21mo secolo. Da qui abbiamo svolto altre indagini da cui e' emersa la totale ed arbitraria inapplicabilita' di questa norma fascista:


LE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI - A seguito delle nostre indagini, sono state depositate alla Camera e al Senato diverse interrogazioni parlamentari (1, 2, 3, 4, 5, 6) rivolte ai ministeri competenti affinche' chiariscano quegli aspetti della legge che oggi fanno di milioni di cittadini dei potenziali evasori fiscali o impongono il canone anche laddove non e' dovuto. Fino ad oggi queste interrogazioni sono state ignorate, cosi' come le nostre richieste di chiarimento.

ESPOSTO-DENUNCIA ALLA CORTE DEI CONTI -Da tempo la Rai lamenta una grave evasione del canone d'abbonamento, a cui ricollega anche la crisi finanziaria che ogni anno spinge gli amministratori a chiedere un aumento degli importi, ben oltre il tasso di inflazione, e la riscossione indiscriminata tramite bolletta dell'elettricita' al fine di sanare il deficit. Per questo, e' nei propositi della Rai combattere l'evasione fiscale del canone d'abbonamento, effettuando richieste e accertamenti porta a porta, tramite proprio e anche a mezzo di Guardia di Finanza nei confronti di tutti i nuclei familiari risultanti negli elenchi anagrafici di tutti i Comuni d'Italia ma non ancora abbonati (oltre il 25%).
Per contro, l'ente concessionario non fa altrettanto per i canoni speciali, dovuti per il possesso di tali apparecchi fuori dall'ambito familiare. Tali notizie trovano conferma nelle statistiche sulla densita' dei canoni speciali di abbonamento sul territorio italiano. A fronte di oltre 4 milioni di imprese dotate di connessione Internet (e quindi anche di computer), i canoni speciali di abbonamento nel 2006 risultano essere solo 171.554, poco piu' del 4% dei canoni dovuti dalle sole imprese. Se a queste si aggiungono i lavoratori indipendenti che non risultano come imprese (oltre due milioni), banche e ogni loro filiale, uffici postali, enti locali, enti pubblici e loro sedi distaccate, tribunali e procure con relative sedi distaccate e sedi regionali, associazioni, stazioni ferroviarie, ecc., presumibilmente quasi tutti dotati di un computer o monitor, e' evidente che l'evasione del canone speciale e' pressoche' totale, risultando un danno erariale di svariate centinaia di milioni di euro l'anno.
Infine, del tutto assente risulta l'accertamento e la riscossione del canone temporaneo ("Licenza Temporanea di Importazione" di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni) ad opera dell'Ufficio Dogane dell'Agenzia delle Entrate.
Nel novembre 2007 abbiamo presentato per questo un esposto-denuncia a tutte le procure regionali e alla Procura Generale della Corte dei Conti, ipotizzando un ingente danno erariale risultante dal comportamento omissivo dei dirigenti Rai e dell'Agenzia delle Entrate.

L'INTERPELLO - Abbiamo invitato tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, decoder, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta di pagamento da parte della Rai a proporre un interpello all'Agenzia delle Entrate. Contrariamente ad altre forme di richiesta, se l'interpello non riceve risposta, il contribuente puo' far valere la sua interpretazione della legge, senza incorrere in future sanzioni. In altre parole, se l'Agenzia delle Entrate continua a non rispondere, si potra' tranquillamente non pagare il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni.
Abbiamo anche formalmente chiesto una consulenza giuridica alla Direzione centrale del ministero delle Finanze in quanto associazione rappresentativa di interessi diffusi. Come gia' la Rai in precedenza, anche l'Agenzia delle Entrata ha passato la patata bollente ad altri (vedi la risposta all'interpello). Nello specifico al ministero delle Comunicazioni, lo stesso che rifiuta di rispondere a quattro interrogazioni parlamentari da oltre un anno.

QUANTO PRENDONO I COLLABORATORI RAI - Da anni ormai, la Rai non ottempera a un obbligo di legge sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione, pubblicando sul proprio sito web i nomi e relativi importi percepiti dai consulenti e professionisti esterni. Per legge, la mancata pubblicazione degli estremi dei contratti di consulenza comporta l'illegittimita' dei relativi pagamenti: "Nessun atto comportante spesa ai sensi dei precedenti periodi puo' ricevere attuazione, se non sia stato previamente reso noto, con l'indicazione nominativa dei destinatari e dell'ammontare del compenso, attraverso la pubblicazione sul sito web dell'amministrazione o del soggetto interessato, nonche' comunicato al Governo e al Parlamento" (art. 3, comma 44 della legge 244/2007). Sempre secondo la legge, in caso di violazione, la Rai e gli stessi consulenti sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l'ammontare della somma illegittimamente erogata. Per questo, abbiamo inviato un esposto-denuncia alla Procura della Corte dei Conti e abbiamo presentato l'ennesima interrogazione parlamentare a cui, manco a dirlo, non e' giunta risposta alcuna.


LA PETIZIONE PER L'ABOLIZIONE - E' una necessita' civica che si perde nel tempo, da quando nel nostro etere, negli anni '70 del secolo scorso, non siamo piu' stati costretti a vedere e ascoltare la radio e la tv di un solo gestore. Quando l'etere comincio' a liberarsi, chi non e' stato coinvolto in quello spirito che aleggiava nella canzone di Eugenio Finardi "se una radio e' libera, ma libera veramente, io l'amo ancor di piu' perche' libera la mente..."? Ma era una sensazione d'animo che ha dovuto confrontarsi con un mastodonte: la Rai. Proprio perche' non piu' unica fonte di informazione, spettacolo, sport e cultura via etere, essa e' diventata sempre piu' terra di conquista di chi ci ha governato, un potente strumento attraverso il quale condizionare la vita civica, economica, politica e culturale di intere generazioni.
Ma non ci rassegniamo, e soprattutto non vogliamo continuare a finanziare questa Rai. Ci piacerebbe un servizio pubblico privatizzato, assegnato a diverse emittenti tramite gare d'appalto, una per settore tematico. Ma siamo consapevoli che questo non accadra' per molto, molto tempo. Per ora ci accontenteremmo di non dover essere costretti a pagare per una tv che fa concorrenza sleale ad altri soggetti privati, la cui unica fonte di reddito e' la pubblicita'.
Per questo proviamo a far sentire la nostra voce attraverso questa petizione, gia' sottoscritta da oltre 200mila persone, li' dove -in Parlamento- le cose potrebbero e dovrebbero cambiare. Diamoci una mano!

IL PERCHE' DELLE NOSTRE INIZIATIVE - Da sempre ci battiamo per l'abolizione del canone Rai, e questo vorremmo. Ma fino a quando esiste questa legge, non e' tollerabile che venga applicata in maniera arbitraria e cialtrona, forse perche' si ha il timore che applicandola fino in fondo emerga ancor piu' la sua inadeguatezza e sproporzione. In uno stato di diritto quando una legge e' insensata non la si ignora, la si cambia.
Inoltre, con l'evolversi della tecnologia, e' evidente che il canone Rai potrebbe essere richiesto per un crescente numero di tipologie di apparecchi, anche quando acquistati ed utilizzati per funzioni completamente estranee alla tv. Affidarsi al buon cuore della Rai nel riscuotere "ragionevolmente" il canone -disapplicando qua e la' la legge- e' una follia, oltre che poco lungimirante. Da una parte significa accettare quella diffusa cultura di illegalita' di cui lo Stato rimane il primo promotore; dall'altra significa esporsi al libero arbitrio della Rai a seconda delle sue esigenze finanziarie.
Per questo ci auguriamo che queste nostre iniziative possano spingere il Parlamento a rivedere, se non ad abolire del tutto una legge dimostrabilmente inapplicabile e inapplicata.


LINK PETIZIONE: http://www.aduc.it/dyn/rai/petizione.html


Fonte: ADUC TLC - Portale sui Diritti degli Utenti di Tv, Internet e telefonia
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HiroNakamura
messaggio 22 Apr 2009 - 12:30
Messaggio #2


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io qualche anno fa per un'anno non pagato (un centinaio d'euro) per un disguido alla fine (mio nonno era in casa con noi e aveva pagato, quindi pensavamo di non dover pagare anche noi) ho dovuto pagare 700 euro... E la Rai non la guardo praticamente mai perchè non mi offre mai niente che altri canali offrono...

E' come pagare la Kinder quando mangi le pastine del Mulino Bianco...
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Roby-oppà
messaggio 22 Apr 2009 - 14:36
Messaggio #3


Veudo
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CITAZIONE (HiroNakamura @ 22 Apr 2009 - 13:30) *
la Rai non la guardo praticamente mai
Chiamarlo canone RAI porta a fare proprio questa confusione: è in realtà una tassa sul possesso di un televisore (una volta c'erano anche le autoradio ora non so come stiano le cose).
Quindi non ha nessuna importanza se uno guarda o non guarda la RAI: non è un canone per le reti rai e i canali rai radiofonici come molti (fra cui la RAI stessa) erroneamente dicono.
Mi pare che ci sia una tassa pure sui CB (le radio amatoriali conosciute anche come "baracchino"): per quella tassa nessuna protesta?
Per il bollo sul passaporto? Ce lo abbiamo quasi solo noi Italiani (e molti evadono pure quello)...
Per le accise sulla benzina con nomi che richiamano alle spedizioni militari coloniali, ai terremoti di 50 anni fa, ecc.?

Sentivo in uno studio presentato in una conferenza (non ho modo di citare la fonte) che fra le imprese e le attività commerciali c'è un'evasione di questa tassa vicina all'80%.

Sono d'accordo anche io sul fatto che la questione vada riformata: ad esempio trovando un modo che impedisca l'evasione (ad esempio l'accorpamento in bolletta elettrica) e con i maggiori introiti che si otterrebbero arrivare ad un vantaggio per il consumatore come ad esempio l'abbattimento della pubblicità o la riduzione dell'importo della tassa.

Messaggio modificato da Roby-oppà il 22 Apr 2009 - 14:37
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bzbiz
messaggio 22 Apr 2009 - 14:40
Messaggio #4


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Se non ricordo male la tassa sull'autoradio (credo la tassa più evasa della storia) è stata accorpata al bollo auto.

Il discorso avrebbe una sua validità se, una volta fatta pagare a tutti, i soldi servissero per togliere la pubblicità dal servizio pubblico.

Inoltre la RAI non è solo TV, ma anche radio, film, teatro, concerti e un mucchio di iniziative culturali e non.

Fatto come adesso il canone è una vaccata.

Abolirlo completamente pure.
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Roby-oppà
messaggio 22 Apr 2009 - 14:56
Messaggio #5


Veudo
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CITAZIONE (bzbiz @ 22 Apr 2009 - 15:40) *
Inoltre la RAI non è solo TV, ma anche radio, film, teatro, concerti e un mucchio di iniziative culturali e non.
Non è nemmeno solo Rai1/2/3. Sul DTT ci sono Raisport, Rainews24, Raigulp, Raiedu, Rai4 (su cui tempo fa hanno dato fra le tante "Il castello errante di Howl", un film d'animazione che non è che sia facile vedere sui canali generalisti), 3/4 canali Radiorai e forse altro che dimentico.
A parte ci metto RaiStoria: lo cito a parte perchè è pieno di perle altrimenti non visibili e quindi merita una speciale menzione.
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Jolly_roger
messaggio 22 Apr 2009 - 15:22
Messaggio #6


Tanta Roba
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Ma voi pensate che questa petizione possa avere qualche risultato?
Secondo me non tanti, come del resto tutte le petizioni online, però già che c'è. Piuttosto se la gente si svegliasse un attimino invece che pagare il canone tutti gli anni senza mai porsi nemmeno una domanda avrei più piacere un bel referendum, quello si che sarebbe utile e sarebbe un problema sul quale la gente può dire veramente la sua senza bisogno di essere degli esperti ingegneri a differenza di temi come turbogas nucleare o federalismo.
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bzbiz
messaggio 22 Apr 2009 - 16:07
Messaggio #7


Garantito al limone
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Non si possono fare i referndum su materi fiscali.

Anche perché TUTTI voterebbero SEMPRE per abolire qualche tassa, senza mai chiedersi i danni che questo potrebbe comportare.

Semmai la gente dovrebbe interessarsi a come lo spendono, rompere le balle DI CONTINUO.
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Notredame
messaggio 22 Apr 2009 - 16:26
Messaggio #8


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Qualsiasi tipo di petizione on line non ha nessun valore.

Quindi stiamo parlando di niente. (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif)
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Jolly_roger
messaggio 22 Apr 2009 - 17:58
Messaggio #9


Tanta Roba
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La petizione non avrà nessun valore ma il problema che tratta si.

CITAZIONE (bzbiz @ 22 Apr 2009 - 17:07) *
Non si possono fare i referndum su materi fiscali.

Anche perché TUTTI voterebbero SEMPRE per abolire qualche tassa, senza mai chiedersi i danni che questo potrebbe comportare.

Semmai la gente dovrebbe interessarsi a come lo spendono, rompere le balle DI CONTINUO.

Si lo so che non si può, era così per dire, però la stessa logica andrebbe applicata a tutti i referendum allora.
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Redfires
messaggio 22 Apr 2009 - 18:22
Messaggio #10


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CITAZIONE (Roby-oppà @ 22 Apr 2009 - 15:36) *
Chiamarlo canone RAI porta a fare proprio questa confusione: è in realtà una tassa sul possesso di un televisore


La confusione avviene perchè il bollettino è accompagnato da lettera con logo e indirizzo RAI di Torino.
Nella lettera c'è in oggetto Abbonamento TV e spiega che la tassa è dovuta per la detenzione di uno o più apparecchi TV.

Cmq è una tassa inutile ! Io la pago però !
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angelostorari
messaggio 22 Apr 2009 - 18:29
Messaggio #11


Imbambì
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a proposito di canone rai....
http://www.youtube.com/watch?v=QwllnGc-lV8
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Redfires
messaggio 22 Apr 2009 - 18:43
Messaggio #12


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Anche Grillo associa Abbonamento TV come soldi pagati al servizio RAI !

Abbiamo visto che non è così !

P.S. comunque condivido il messaggio del video !

Messaggio modificato da Redfires il 22 Apr 2009 - 18:44
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Galen
messaggio 22 Apr 2009 - 20:27
Messaggio #13


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CITAZIONE (Notredame @ 22 Apr 2009 - 17:26) *
Qualsiasi tipo di petizione on line non ha nessun valore.

Quindi stiamo parlando di niente. (IMG:style_emoticons/default/sisi.gif)

No, troppo semplicistico.

Le petizioni on-line non hanno valore legale, e fin qui penso lo sappiano tutti.
Come non ce l'hanno le manifestazioni in piazza, che però hanno molto valore nel fare sentire una voce (che anche se non viene ufficialmente riconosciuta può avere, e in molti casi ha avuto, effetti enormi).
In molti casi le petizioni non portano a nessun risultato (magari possono anche essere controproducenti), ma possono avere comunque quella stessa potenzialità, specialmente se sono di sensibilizzazione (basti ricordare la petizione a favore di Mandela, che non aveva valore legale, ma ha avuto una risonanza di portata storica).

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HiroNakamura
messaggio 22 Apr 2009 - 23:21
Messaggio #14


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CITAZIONE (Roby-oppà @ 22 Apr 2009 - 15:36) *
Chiamarlo canone RAI porta a fare proprio questa confusione


lo so benissimo, infatti
CITAZIONE (Redfires @ 22 Apr 2009 - 19:22) *
La confusione avviene perchè il bollettino è accompagnato da lettera con logo e indirizzo RAI di Torino.
Nella lettera c'è in oggetto Abbonamento TV e spiega che la tassa è dovuta per la detenzione di uno o più apparecchi TV.


Ma se non sbaglio, le varie pubblicità non parlano di pagare un "canone sull'apparecchio televisivo" o un "canone Rai/Mediaset/Telecom", bensì un canone Rai... L'abbonato Rai ha sempre un posto in prima fila... Anche perchè se non sei abbonato rai in teoria non puoi avere la tv...

Un impiegato Rai, quando andai a protestare mi disse: "E' semplice, se vuole disdire l'abbonamento può farlo. Viene qui (ndr Bologna) e chiede la disdetta. Prima o poi arriveranno dei tecnici da lei e prenderanno una tv da portare via..." Partendo dal fatto che io non ti lascio portare via un plasma da 400 euro perchè tu mi obblighi a pagare tv commerciali, poi aggiunse "semmai tieni a portata di mano un vecchio tv e quando vengono dici loro che hai solo quello in casa... tanto non controllano..." Io comunque, finchè è in vigore e per quanto ingiusto (ricordiamoci che questa tassa sull'apparecchio televisivo "dovrebbe" servire a migliorare la tv pubblica, ed è tutto dire, e a limitare la pubblicità nelle tv pubbliche nazionali, e sappiamo tutti che non è così) la pagherò, visto che sennò poi mi chiedono 4 volte tanto (oltretutto a distanza di parecchi anni)...
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Redfires
messaggio 22 Apr 2009 - 23:42
Messaggio #15


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Da Wikipedia

Il canone televisivo è un tributo sul possesso di apparecchi riceventi trasmissioni radiotelevisive.


Alcuni esempi di detenzione di apparati atti o adattati alla ricezione dei segnali radiotelevisivi:

televisore;
computer collegato ad un dispositivo contenente un sintonizzatore tv;
videoregistratore, lettore DVD o registratore dotato di sintonizzatore collegato a un monitor;
decoder tv collegato a un monitor;
televisore portatile o da auto;
tivufonino;
lettore DVD portatile con sintonizzatore televisivo;

Il pagamento è previsto inoltre per:

chi abbia preso a noleggio un televisore;
l'affittuario di un appartamento ammobiliato comprensivo di apparecchio televisivo;
chi pur residendo all'estero detenga un apparato in Italia;
eredi al decesso di un intestatario, salvo invio della disdetta o del trasferimento ad erede;
detentori di apparati in aree destinate ad uso privato, nei locali di cui agli esoneri sopracitati.
chi non abbia un impianto di ricezione tv, ma usi il televisore per altri scopi;
( ad esempio usi la tv senza antenna e la usi per guardare DVD, da qui si evince che la RAI non centra ndr )

Quindi, in generale, per pagare il canone televisivo è sufficiente possedere almeno un apparecchio predisposto alla ricezione dei segnali televisivi (apparato atto, es. televisore), o un apparecchio non predisposto alla ricezione dei segnali televisivi, ma avente possibilità di collegamento ad un sintonizzatore televisivo (apparato adattabile, es. computer).

Messaggio modificato da Redfires il 22 Apr 2009 - 23:50
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HiroNakamura
messaggio 23 Apr 2009 - 00:01
Messaggio #16


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Io ho solo riportato quanto detto dall'impiegata Rai dell'ufficio proteste della sede di Bologna...
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tabacon
messaggio 26 Apr 2009 - 09:16
Messaggio #17


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CITAZIONE (HiroNakamura @ 23 Apr 2009 - 00:21) *
Prima o poi arriveranno dei tecnici da lei e prenderanno una tv da portare via..."

Nessuno porta via..... viene, o vengono, semplicemente piombato/i (mi pare di ricordare tipo sacchetto all'ipercoop)

breve OT:
noi cittadini per avere informazioni ci rivolgiamo ai vari sportelli, ora i call-center, ma questi ultimi non sono responsabili di quanto dicono.... la responsabilità è sempre e solo nostra..... un serpente che si morde la coda..... fate sempre molta attenzione alle informazioni che danno (io ho preso un'inculata all'Agenzia delle entrate.....)
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Galen
messaggio 26 Apr 2009 - 11:05
Messaggio #18


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Si, è vero mi pare dovesse essere piombato e rinchiuso in sacco di juta... (IMG:style_emoticons/default/rofl.gif)

Comunque sono disposizioni antidiluviane, non credo sia mai successo e che non succederà mai (se non vogliono sprofondare nel ridicolo).
Onestamente penso che non insistano troppo su questo balzello, perché appare di dubbia legittimità e al giorno d'oggi può essere aggirato in mille modi: probabilmente gli conviene far leva su chi paga senza porsi il problema piuttosto che sollevarlo più di tanto.
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Redfires
messaggio 26 Apr 2009 - 11:08
Messaggio #19


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A proposito di call-center, telefono all'Enel per informazioni di carattere tecnico, una situazione davvero particolare dove si rischiava di andare contro le regole, la telefonista mi disse che non c'erano problemi che potevo tranquillamente operare in perfetta concordanza con le normative. Siccome la vita è una tempesta e prenderla nel culo è un lampo chiedo di inviarvi un fax firmato dove mi confermava quello che aveva detto. Non mi ha inviato nessun fax, si è pure rimangiato quello che mi aveva detto. (IMG:style_emoticons/default/znaika.gif)
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Galen
messaggio 29 Apr 2009 - 23:00
Messaggio #20


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Scusate, vado un attimo OT perché il discorso si era ampliato su petizioni e valore della comunicazione in rete:

http://punto-informatico.it/2611754/PI/Bre...sta-libera.aspx

Visto che l'avevo messo anche in Informatica, già che ci sono lo riprendo qui perché è interessante per il discorso che facevo più sopra sull'importanza che può avere far sentire la propria voce a prescindere dal valore legale, come nel caso delle petizioni on line, e di come lo strumento della rete può amplificarne gli effetti (aspetta un attimo... che ci sia un collegamento?! (IMG:style_emoticons/default/icon_tongue.gif) )

È stato il tam tam della blogosfera, quello nelle piattaforme di social network, il rimbalzare dei video su YouTube, il libero esercizio da parte di centinaia di migliaia di cittadini italiani che ogni giorno usano la Rete del loro diritto di critica e la viralità della comunicazione elettronica a costringere il Parlamento a prestare attenzione ai 1684 caratteri (spazi esclusi) dell'emendamento D'Alia che, altrimenti, avrebbero rischiato di passare inosservati e di formare oggetto - come probabilmente già accaduto al Senato - di un voto distratto, assonnato, intorpidito che, difficilmente, le parole "filtraggio", "Internet" o "connettività" sarebbero state in grado di risvegliare.


Messaggio modificato da Galen il 29 Apr 2009 - 23:02
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Notredame
messaggio 30 Apr 2009 - 11:53
Messaggio #21


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Qunado qualcuno ci riuscirà legalmente,fatemelo sapere perchè ormai ho letto di tutto di più da anni! (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)
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Galen
messaggio 30 Apr 2009 - 12:14
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Il punto non è disdire il canone, ma abolirlo (almeno così com'è, cioè come tassa sul possesso).
Cercare (che non vuol dire trovare) modi di disdirlo, serve a porre il problema all'attenzione, fa parte di tutto il complesso di iniziative, petizioni, ecc.

Messaggio modificato da Galen il 30 Apr 2009 - 12:17
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Ale83
messaggio 1 May 2009 - 18:07
Messaggio #23


Magister Equitum
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CITAZIONE
Respinto dalla Corte europea dei Diritti dell'Uomo il ricorso di Antonio Faccio, 62 anni, vicentino, che si era visto sigillare il televisore dalla Guardia di Finanza per non avere pagato il canone Rai. Faccio si appellava agli articoli 1 (protezione della proprieta' privata), 8 (liberta' di espressione e, quindi, diritto all'informazione) e 10 (violazione della vita familiare, per l'ispezione della polizia tributaria in casa propria) della Convenzione europea. L'utente contestava il blocco del televisore definendolo misura sproporzionata, anche perche' veniva, cosi', privato del diritto all'informazione. Il 20 dicembre 1999 Faccio aveva chiesto all'Ufficio registro la risoluzione dell'abbonamento Rai e il 29 agosto 2003 la Guardia di Finanza si reco' nella sua abitazione per imballare il televisore e renderlo inutilizzabile. La corte di Strasburgo ha rilevato che la misura non limitava a Faccio il diritto di informarsi ne' l'intervento della Guardia di Finanza invadeva la sua vita privata in quanto perseguiva una finalita' legittima (in base all'art. 10 del regio decreto n. 246 del 21 febbraio 1938).


Fonte.
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HiroNakamura
messaggio 1 May 2009 - 19:11
Messaggio #24


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Da: un po' di qua e un po' di la'... ma sempre con un velo blue...
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CITAZIONE (tabacon @ 26 Apr 2009 - 10:16) *
Nessuno porta via..... viene, o vengono, semplicemente piombato/i (mi pare di ricordare tipo sacchetto all'ipercoop)



CITAZIONE (Galen @ 26 Apr 2009 - 12:05) *
Si, è vero mi pare dovesse essere piombato e rinchiuso in sacco di juta... (IMG:style_emoticons/default/rofl.gif)


L'ho sempre saputa così anche io, ma alla mia domanda "ma poi vengono a piombare l'antenna?" la risposta della dipendente è stata " no, vengono a portare via un apparecchio". Adesso, io non lavoro in Rai o alla riscossione tributi, mi attengo solamente a quanto mi è stato detto...

Ripeto, ho sempre saputo anche io che piombavano l'antenna... Ma in effetti è una tassa sul possesso di dispositivi di trasmissione, come riportato da Redfires
CITAZIONE
Da Wikipedia

Il canone televisivo è un tributo sul possesso di apparecchi riceventi trasmissioni radiotelevisive.


Alcuni esempi di detenzione di apparati atti o adattati alla ricezione dei segnali radiotelevisivi:

televisore;
computer collegato ad un dispositivo contenente un sintonizzatore tv;
videoregistratore, lettore DVD o registratore dotato di sintonizzatore collegato a un monitor;
decoder tv collegato a un monitor;
televisore portatile o da auto;
tivufonino;
lettore DVD portatile con sintonizzatore televisivo;

Quindi l'antenna non so se si possa considerare tale... Certamente, c'è un bel pò di caos a proposito...

E il messaggio di Ale83 conferma la mia tesi... (IMG:style_emoticons/default/icon_smile.gif)
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Roby-oppà
messaggio 16 Sep 2009 - 12:25
Messaggio #25


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L'avete sentita la sparata di Di Pietro? Ha detto che passa a SKY e facendolo disdicerà il canone RAI (ovviamente non lo disdirrà mai dato che la cosa comporterebbe il passaggio all'illegalità). O lo fa e si autodenuncia compiendo un'azione di disubbedienza civile (e magari facendo una proposta costruttiva e praticabile per la privatizzazione della RAI o quantomeno un suo definitivo slacciamento dal controllo politico) dato che non è un canone (si usa questa parola solo a fini pubblicitari, per semplificare il discorso e farla digerire più facilmente) ma una tassa sul possesso come tante altre o la sua sarà solo l'n-esima boutade dipietrista (di quelle che dopo 3-4 giorni già non ne parla più nessuno, lui in primis)....


CITAZIONE
Canone Rai, Poretti: la propaganda della disdetta e la necessità della privatizzazione della Rai

Roma, 15 settembre 2009


• Intervento della senatrice Donatella Poretti, Radicali - Pd



Le campagne populiste servono a distrarre e non certo a difendere la liberta' d'informazione. Ricordiamo all'on. Antonio Di Pietro che il canone Rai non si disdice e non si sostituisce con quello di Sky, forse l'ultimo telespettatore subissato dagli spot di "abbonamento" alla Rai puo' ancora credere di essere un abbonato alla tv di Stato, ma un ex ministro forse no.

Il cosiddetto canone Rai e' una tassa sul possesso di un apparecchio atto a ricevere trasmissioni televisive, percio' se l'on. Di Pietro possiede un televisore che sia per guardare Sky, filmini in dvd o la Rai poco importa, deve comunque pagare la tassa per non essere un evasore fiscale.

Che l'on. Di Pietro sia anche un ex magistrato che induca a violare una legge dello Stato senza dirlo, stupisce ancora di piu'. Se infatti vuole lanciare una campagna di disobbedienza civile e autodenuncia fiscale non la spacci per un cambio di abbonamento, se invece volesse far rispettare quel referendum radicale con cui gli italiani avevano chiesto la privatizzazione della Rai, e con questa la fine del carrozzone di Stato dove amici e parenti dei politici vengono sistemati, ne saremo ancora piu' lieti!


http://www.radicali.it/view.php?id=146256

Messaggio modificato da Roby-oppà il 16 Sep 2009 - 12:25
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