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Messaggio
#1
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Figazz ![]() Gruppo: Utente Messaggi: 1340 Iscritto il: 2 January 2008 Età: 37 Da: ferrara Utente Nr.: 3290 ![]() |
"Dalla nuova ferrara"
MANIFESTAZIONE IN PIAZZA Manifestazione contro la violenza Le donne dell'Udi in piazza Le donne in piazza per manifestare contro tutte le forme di violenza e di abusi. "Servono leggi serie e la certezza della pena". Ma chiedono anche la diffusione della cultura del rispetto. No alle ronde dei cittadini Colpisce tutte le fasce sociali e non conosce età. La violenza contro le donne è un problema capillare, che non può essere risolto con le ronde. Ecco il pensiero comune alle donne che ieri, in concomitanza con il varo del decreto legge sulla sicurezza e sul contrasto alla violenza sessuale, hanno voluto scendere in piazza con l'Udi per testimoniare, da donne, la loro solidarietà alle donne. «Fermare la violenza presuppone tempi lungi - dice Monica Borghi - quanto alla formulazione ed applicazione delle leggi. La violenza contro le donne è una violenza contro i diritti umani perpetrata da chi non li ritiene fondamento della società civile. Le persone hanno paura, ma bisogna stare uniti e contribuire a cambiare la cultura maschilista». La violenza sessuale è solo l'apice di un fenomeno che trova radici profonde nelle abitudini di tutti i giorni: «Il problema della violenza nei confronti delle donne - prosegue Francesca Pepe del direttivo dell'Udi - deriva da un'educazione sbagliata. Fin da bambini, le madri, la famiglia, la scuola, dovrebbero insegnare il rispetto per la donna. Proprio la mancanza di questa cultura di base genera violenza». Insegnare il vivere civile è la strada per arginare la violenza. «Bisogna spiegare alle persone come si sta in società - commenta la ventenne Vittoria Zagni. Non sono preoccupata per me, perchè vivo in un contesto tranquillo, ma i fatti all'ordine del giorno in altre città sono preoccupanti e non credo possano risolversi con le ronde notturne». Alla violenza non si risponde con altra violenza: «Le ronde sono - incalza Marta Lavanna, 26 anni - l'ultima spiaggia per chi non ha idee ed è senza speranza. Le donne vanno tutelate in altri modi, con leggi efficaci e con la certezza della pena. E non sto pensandoo solo alle italiane, ma anche alle straniere che sono legate per questioni burocratiche ai loro uomini e non possono denunciare le violenze subite all'interno delle mura domestiche». La violenza più strisciante è quella che si consuma tutti i giorni, nelle case. «La violenza sessuale - continua Elisa Malerbi, 18 anni - è l'apice di una serie di brutture che hanno inizio dentro le abitazione. E non è solo quella fisica - le fa eco Daria Baglioni, 25 anni - ma è anche quella psicologica, economica. L'unica via di scampo - prosegue Cecilia Borgiani, 26 anni - è chi sbaglia rimanga davvero in carcere. Terrorismo piscologico o incitamento alla xenofobia - conclude Carla Leni, 27 anni - non servono a risolvere il problema, anzi lo acuiscono. Si deve promuovere una cultura che riconosca l'autonomia della donna». |
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Messaggio
#2
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Tanta Roba ![]() Gruppo: Moderatore Messaggi: 20711 Iscritto il: 23 June 2005 Da: Atollo di Onotoa Utente Nr.: 185 ![]() |
@Jolly: beh.. per chiunque abbia letto il "Progetto di Rinascita Democratica" di Licio Gelli ed abbia fatto i dovuti confronti con quanto è stato effettivamente fatto e tutt'ora viene portato avanti.. non può che preoccuparsi seriamente di questa eventualità, per fortuna non certezza. non scherzerei nemmeno troppo sulla terza guerra mondiale, anche se preferisco credere che non ci sia nessuno tanto pazzo da scatenarla.. anche se volendo, iniziano lentamente a formarsi quelli ch epossono essere visti come i presupposti :-P Bah, io non l'ho letto, ma sono convinto che sia una raccolta di deliri che lasciano anche il tempo che trovano, berlusconi non rimarrà su in eterno, e vai tranquillo che non corriamo lo stesso rischio che stanno correndo in venezuela con chavez, inoltre il controllo dei media tanto desiderato dai piduisti diventerà sempre più difficile visto che, a differenza di dieci anni fa, internet offre ogni giorno di più fonti di informazione libere da influenze politiche varie. Più che dei piduisti io mi preoccuperei delle grandi lobby che dominano il mercato globale, quelle si che a breve detteranno la loro legge specialmente in politica, altro che gelli & company. Negli stati uniti ad esempio è già così (vedi le lobby del petrolio e delle assicurazioni sanitarie), però tutti gridano alla dittatura quando silvio tira fuori qualche legge ad personam che con un futuro governo di sinitra verrebbe subito cambiata abolita abrogata o vattelapescata. Riguardo un eventuale delirio su qualche possibile guerra mondiale non vedo nemmeno tutti questi timidi presupposti, ormai non gioverebbe a nessuno scatenare una guerra (almeno finchè la crisi mondiale non sarà superata). Comunque va beh chiedo scusa perchè questo mio post con le ronde non c'entra davvero una fava. (IMG:style_emoticons/default/vba9696.gif) |
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Messaggio
#3
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Super Member ![]() Gruppo: Moderatore Messaggi: 4677 Iscritto il: 16 December 2005 Età: 47 Da: Ferrara Utente Nr.: 462 ![]() |
Bah, io non l'ho letto, ma sono convinto che sia una raccolta di deliri che lasciano anche il tempo che trovano E qui ti sbagli di grosso, non sono affatto deliri... Nella loro dannosità sono anzi intuizioni strategiche di alto livello, che tanto meno hanno lasciato il tempo che trovavano. Ma al di là di questo, non prendiamoci in giro, nessuno dice che tra un po' andremo in giro con il fez e camicia nera, non è questo il punto. Però se per vedere dei pericoli alla democrazia bisogna fermarsi alle forme esteriori di qualche regime del passato, e non alla sostanza dello stravolgimento delle regole, stiamo freschi. Che come repubblica il nostro Paese non siano mai stato esattamente in salute si sa, tra segreti e stragi di Stato, anni di piombo, mafia e politica, ecc. Ma che negli ultimi anni si sia concentrato un deterioramento senza precedenti delle istituzioni è sotto gli occhi di tutti, a meno di non averci davanti le fette di salame. Il punto non è se questo sta succedendo, ma se ci sta bene o no... io parto dal presupposto che non sia una bella cosa, ma non per tutti è così. Parli di lobby che controllano il mercato e hai ragione, ma credi che da noi non ci siano o che non abbiano niente a che fare con la situazione attuale? E piantiamola di parlare solo di Berlusconi, lui è il sintomo più evidente e macroscopico, ma i problemi non iniziano e non finiscono solo con lui, e non è che quando sarà sparito le cose torneranno automaticamente a posto, anzi sarà un momento di massimo rischio a causa del vuoto rimasto. Il problema non è solo che si sta accentrando sempre più il potere e si rompano le regole come più fa comodo e alla luce del sole, il problema è che è stato permesso che accadesse e si continua a permetterlo: si possono dare mille interpretazioni di un fenomeno come questo, ma su una cosa Haran ha certamente ragione, che sottovalutare i sintomi peggiora solo le cose e aumenta il rischio. Poi per collegarsi al topic, si potrà discutere sulle ronde che magari prese da sole non è detto che siano un bene o un male... ma è il contesto in cui si sviluppano, quello qui sopra, ad essere preoccupante: in casi come questi la nostra attenzione su questi fenomeni deve essere come minimo triplicata. Messaggio modificato da Galen il 9 Mar 2009 - 16:02 |
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Messaggio
#4
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Gnosso ![]() Gruppo: Utente Messaggi: 1127 Iscritto il: 2 April 2005 Età: 39 Da: Quacchio, reign of mists Utente Nr.: 44 ![]() |
E qui ti sbagli di grosso, non sono affatto deliri... Nella loro dannosità sono anzi intuizioni strategiche di alto livello, che tanto meno hanno lasciato il tempo che trovavano. Ma al di là di questo, non prendiamoci in giro, nessuno dice che tra un po' andremo in giro con il fez e camicia nera, non è questo il punto. Però se per vedere dei pericoli alla democrazia bisogna fermarsi alle forme esteriori di qualche regime del passato, e non alla sostanza dello stravolgimento delle regole, stiamo freschi. Che come repubblica il nostro Paese non siano mai stato esattamente in salute si sa, tra segreti e stragi di Stato, anni di piombo, mafia e politica, ecc. Ma che negli ultimi anni si sia concentrato un deterioramento senza precedenti delle istituzioni è sotto gli occhi di tutti, a meno di non averci davanti le fette di salame. Il punto non è se questo sta succedendo, ma se ci sta bene o no... io parto dal presupposto che non sia una bella cosa, ma non per tutti è così. Parli di lobby che controllano il mercato e hai ragione, ma credi che da noi non ci siano o che non abbiano niente a che fare con la situazione attuale? E piantiamola di parlare solo di Berlusconi, lui è il sintomo più evidente e macroscopico, ma i problemi non iniziano e non finiscono solo con lui, e non è che quando sarà sparito le cose torneranno automaticamente a posto, anzi sarà un momento di massimo rischio a causa del vuoto rimasto. Il problema non è solo che si sta accentrando sempre più il potere e si rompano le regole come più fa comodo e alla luce del sole, il problema è che è stato permesso che accadesse e si continua a permetterlo: si possono dare mille interpretazioni di un fenomeno come questo, ma su una cosa Haran ha certamente ragione, che sottovalutare i sintomi peggiora solo le cose e aumenta il rischio. Poi per collegarsi al topic, si potrà discutere sulle ronde che magari prese da sole non è detto che siano un bene o un male... ma è il contesto in cui si sviluppano, quello qui sopra, ad essere preoccupante: in casi come questi la nostra attenzione su questi fenomeni deve essere come minimo triplicata. Stra OT: quoto e straquoto. L'atteggiamento più dannoso è proprio ripensare al fascismo, perché quello che sta succedendo in Italia è assolutamente trasversale. Entrambi gli schieramenti hanno interesse a fare quello che fanno. Per mano di chi? Ottime letture: come sopra, il Piano di Rinascita Democratica, oppure qualunque lettura sul rapporto fra mafia ed istituzioni. Il semplice urlare "fascista" o "comunista" in Italia, nel 2009, ma anche 20 anni or sono, fa ridere. Semplicemente perché è fuorviante. In Topic: ripeto, le ronde sono una reazione ad una grave mancanza, che se non è legislativa, è esecutiva. I colpevoli, pure in flagrante, non hanno la certezza della pena. Questo fa del nostro paese il Paese dei Balocchi, e quando la gente normale si rompe il cazzo ha due possibilità: o emigra, o si difende coi mezzi che ha. Io non contesto le ronde, che sono una reazione decisamente umana al problema criminalità; contesto chi si rende complice dei criminali, cioé chi fa di tutto perché la giustizia non segua il suo corso. Devono cominciare a rispondere delle loro cazzate, o meglio, delle atrocità che qualcun altro progetta e loro eseguono, mettendoci la faccia |
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