Nucleare, favorevoli o contrari all'utilizzo di energia nucleare? |
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Nucleare, favorevoli o contrari all'utilizzo di energia nucleare? |
7 Feb 2006 - 02:36
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 9116 Iscritto il: 24 October 2005 Età: 37 Da: cestino Utente Nr.: 369 |
apro questo topic(cambiate titolo e descrizione se volete,nn sn mai stato bravo in queste cose..) visto che caro-petrolio, previsioni pessimistiche riguardo l'esaurirsi delle risorse e quant'altro stanno riportando in auge un dibattito mai del tutto sopito...
in italia un referendum aveva posto il veto riguardo l'utilizzo di centrali nucleari,ma in finlandia(forse ricordo male,cmq un paese del nord-europa)hanno approvato il progetto per la costruzione di una centrale nucleare a partire dal 2009(a prova di attentato e incidente..);in francia che se non ricordo male era stato uno degli ultimi paesi a rassegnarsi ad abbandonare l'idea delle centrali nucleari si pensa ora forse piu a come ammodernare quelle esistenti anziche che a come smantellarle e in altri numerosi stati infuria il dibattito.. voi cosa ne pensate? |
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4 Jun 2008 - 23:21
Messaggio
#2
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Multa paucis Gruppo: Moderatore Messaggi: 9463 Iscritto il: 18 April 2005 Utente Nr.: 75 |
NUCLEARE: INCIDENTE IN SLOVENIA, SCATTA L'ALLARME MA NESSUNA FUGA RADIOATTIVA
LUBIANA - Un allarme nucleare è stato lanciato nel tardo pomeriggio dalla Commissione europea per un incidente verificatosi nella centrale nucleare di Krsko, nella Slovenia sud-occidentale, a circa 130 km da Trieste, ma è subito rientrato. E l'incubo di una nuova Chernobyl è così durato solo pochi minuti. Il Dipartimento della Protezione civile italiana fa sapere che non vi e' stata nessuna emissione radioattiva sul territorio italiano. Dal Dipartimento fanno anche sapere che l'Apat ha comunicato che non c'é stata alcuna fuga radioattiva. L'incidente è stato segnalato dalle autorità slovene a Bruxelles alle 17.38. In seguito a una perdita riscontrata nel circuito di raffreddamento è scattata la procedura di allerta rapida battezzata 'Ecurie', ma subito è stato segnalato che non ci sono state fughe di radioattività e quindi effetti nocivi né per l'ambiente né per la popolazione. Anche in Friuli Venezia Giulia la situazione è apparsa subito sotto controllo e tranquillizzante. La protezione civile locale - in costante contatto con quella slovena - non ha ricevuto alcuna richiesta di allerta. La Protezione Civile italiana, in serata, ha reso noto che non c'é stata "nessuna emissione radioattiva sul territorio italiano". Dopo l'incidente di Chernobyl, nel 1987, l'Euratom, la comunità europea per l'energia atomica, ha reso operativo il sistema di risposta rapida d'emergenza 'Ecurie'. Questo sistema prevede che i Paesi membri informino la Commissione europea e tutti gli altri Paesi partner potenzialmente interessati quando si possa presentare l'esigenza, se necessario, di adottare misure di protezione della popolazione in seguito a incidenti a carattere radiologico o nucleare. Il sistema 'Ecurie', ha detto un portavoce della Commissione europea, viene utilizzato abbastanza di frequente, ma è invece raro che Bruxelles decida di rendere pubblico l'incidente verificatosi. La direzione dell'impianto di Krsko, dopo l'incidente, ha deciso di intervenire a titolo preventivo fermando il reattore per permettere al personale addetto di individuare la cause della perdita e di effettuare i necessari interventi per porvi rimedio. Il completo arresto del reattore, avvenuto secondo procedure standard e non d'emergenza, si è verificato alle 19.30 circa. La centrale di Krsko è cogestitata da Slovenia e Croaiza, è stata costruita da un consorzio guidato dall'americana Westinghouse ed è entrata in funzione nel 1983. Al momento dell'incidente il reattore nucleare, che ha una potenza complessiva di 696 megawatt era ridotta al 22%. L'energia prodotta dalla centrale copre il 20% dei consumi di energia elettrica sloveni e il 15% di quelli croati. Secondo gli esperti dell'Enea interpellati, eventuali perdite nel circuito di raffreddamento di questo tipo di centrali non sono periocolose. "Le centrali di questo tipo - ha spiegato Stefano Monti - hanno un contenitore primario di sicurezza che contiene eventuali perdite nei circuiti di raffreddamento". APAT, UE COMUNICA FINE EMERGENZA ROMA - ''E' giunta tramite il Sistema di notifica delle emergenze radiologiche e nucleari della Commissione Europea (Ecurie) la notizia della fine dell'emergenza causata dall'incidente avvenuto oggi nella centrale nucleare slovena di Krsko''. Lo rende noto un comunicato dell'Apat, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente. Il comunicato conferma che ''la centrale e' stata spenta in sicurezza; la situazione e' pienamente sotto controllo in una condizione di impianto stabile. Non si e' avuta alcuna conseguenza per l'ambiente esterno, ne' vi e' stata necessita' di misure di emergenza esterna sul sito''. ''L'incidente, iniziato intorno alle ore 15,00 di oggi - aggiunge l'Apat - e' consistito nella fuoriuscita di acqua di raffreddamento del reattore. L'acqua e' rimasta comunque confinata all'interno dell'edificio di contenimento di cui la centrale, di progettazione americana, e' dotata''. ''Ovviamente - conclude il comunicato - non vi e' alcun rischio per il territorio italiano. L'Apat, che aveva ricevuto tramite il sistema Ecurie, del quale e' punto di contatto nazionale, la notizia dell'incidente, prontamente comunicata alle autorita' di protezione civile secondo le procedure previste, continua a seguire la situazione, anche al fine della ricostruzione delle cause tecniche dell'evento''. MINISTERO SALUTE, NESSUN RISCHIO ITALIA ROMA - ''Nessun rischio di contaminazione nucleare nel nostro Paese'': il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali rende noto di aver avuto rassicurazioni in tal senso dall'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente (Apat), in merito all'incidente nella centrale nucleare slovena di Krsko. ''L'Apat - riferisce il ministero - conferma che l'incidente non ha riguardato emissioni nell'ambiente circostante di materiale radioattivo, ma si e' trattato di una rottura dell'impianto di raffreddamento ad acqua del nucleo produttivo, con versamento dell'apposito liquido contaminato nella vasca esteriore al nucleo appositamente destinata. La vasca ha assorbito completamente il liquido di raffreddamento contaminato, senza alcuna emissione nell'ambiente esterno''. ''Si conferma - prosegue il comunicato - l'efficienza dei nostri sistemi di allerta nucleari permanenti''. Il Ministero informa infine che ''continuera' a monitorare in tempo reale l'evoluzione del fenomeno in costante collegamento con le autorita' responsabili dell'Unione europea e della Slovenia''. NUCLEARE: SLOVENIA; MINISTERO AMBIENTE, REATTORE SPENTO Sono ''pienamente tranquillizzanti'' le notizie che giungono sull'incidente alla centrale nucleare di Krsko in Slovenia: lo assicura il Ministero dell'ambiente in una nota, in cui spiega che l'Agenzia Europea responsabile della vigilanza in questo settore ha comunicato all'Apat che il reattore e' spento e che non sono segnalate emissioni di radioattivita'. Ogni eventuale allarmismo, secondo il Ministero, e' quindi ''fuori luogo''. Dati tranquillizzanti, si aggiunge nella nota, sono arrivati anche dalla rete di monitoraggio della radioattivita', presente su tutto il territorio nazionale con oltre 300 centraline, che non ha segnalato alterazioni della radioattivita' in Italia, ed in particolare nelle zone di confine piu' vicine al luogo dell'incidente. La situazione e' stata e continua a esser seguita ad horas dai tecnici dell'Apat, che si stanno recando nelle localita' di confine piu' vicine al luogo dell'incidente per ulteriori e piu' approfonditi rilevamenti. Va tuttavia rilevato, si legge ancora, che l'allarme lanciato dalla Slovenia nasce da un meccanismo di tutela che obbliga tutti i paesi che ospitano centrali nucleari a segnalare ogni incidente. Il Ministero sottolinea che il reattore di Krsko e' del 1991, di seconda generazione, e che si tratta di una centrale a doppio circuito ad acqua pressurizzata. L'incidente verificatosi e' fra quelli ritenuti possibili e per i quali esistono sistemi di salvaguardia che sono entrati in funzione evitando ogni rischio. ''Nel nostro paese - conclude il Ministero - la vigilanza resta comunque alta anche se, stando ai dati esistenti, non esiste alcuna forma di pericolo derivante dall'incidente in Slovenia''. Fonte: Ansa.it |
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