Prodi Fuori, Stime Sull'eredità, Voto subito o governo di transizione? |
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Prodi Fuori, Stime Sull'eredità, Voto subito o governo di transizione? |
21 Jan 2008 - 20:27
Messaggio
#301
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Veudo Gruppo: Utente Messaggi: 817 Iscritto il: 30 March 2005 Età: 45 Da: Frara Utente Nr.: 28 |
Sapere cosa vi piacerebbe tra le opzioni è interessante, ma vorrei che vi soffermaste a pensare cosa sia più adeguato e, soprattutto, possibile e plausibile. Votate gente, votate. 'Prologo': 21/01/2008 Mastella ha annunciato che lui e l'udeur ritengono conclusa questa esperienza di governo. Pertanto voteranno contro un eventuale fiducia al governo Prodi. Che ne pensate? Messaggio modificato da NvO il 25 Jan 2008 - 03:00
Motivo della modifica: Introduzione sondaggio
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3 Feb 2008 - 16:17
Messaggio
#302
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Credo che questo comunicato di Marco Cappato (radicali) riassuma perfettamente come la penso su questa crisi:
------------------ Ogni giorno che passa è sempre più chiaro che la chiamata “alle urne subito” per lo scontro destra - sinistra rappresenta in realtà soltanto il rinvio a dopo le elezioni dello schema delle larghe intese, depurato però da ogni contenuto riformatore. Un esempio lo dà il Presidente di Confindustria Montezemolo, che in nome di una fantomatica legislatura “costituente” (dove un nuovo Parlamento eletto con la stessa legge elettorale dovrebbe magicamente autoriformare la partitocrazia) ha deciso di seppellire l’accordo di luglio sul welfare. Un altro esempio lo dà Casini, che mette già in discussione (per dopo le elezioni, naturalmente) l’alleanza con Berlusconi, e Veltroni, che intanto prepara l’accordo con entrambi. Ma perché mai si dovrebbe rimandare a dopo le elezioni un accordo per le riforme economiche e istituzionali, se ci fosse la volontà politica di farle davvero? In realtà, si vuole impedire che gli attuali deputati e senatori (magari con gli 8 oggi abusivamente esclusi) possano usare questa legislatura per la messa in opera di quanto previsto dagli accordi sul welfare, per il recupero di produttività e il potere d’acquisto dei lavoratori, la liberalizzazione della contrattazione e la riduzione del debito. Destra e sinistra unite hanno invece fretta di restituire ai vertici dei partiti la gestione della situazione e di passare all’incasso delle centinaia di milioni di euro dei doppi rimborsi elettorali (anche tripli, se la prossima legislatura dovesse finire anticipatamente). C’è da augurarsi che i Presidenti Napolitano e Marini si prendano il tempo necessario per proporre al Paese la scelta delle “riforme subito” invece della truffa “elezioni subito e controriforme dopo”. |
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