Brutti Voti? Colpa Del Prof, News dal mondo scolastico - Superiori e Medie |
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Brutti Voti? Colpa Del Prof, News dal mondo scolastico - Superiori e Medie |
20 Aug 2007 - 16:31
Messaggio
#1
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Neso Gruppo: Moderatore Messaggi: 2177 Iscritto il: 6 October 2006 Età: 37 Da: Ferrara Utente Nr.: 1320 |
Il salasso di libri, zaini e diari nel nuovo anno rincari fino all'11%
di DANIELE SEMERARO ROMA - Le vacanze stanno ormai per terminare e per migliaia di genitori italiani si riaffaccia il problema dell'acquisto dei libri e del materiale scolastico. E anche quest'anno dalle ricerche delle associazioni che tutelano i consumatori emergono aumenti, nell'ordine dell'11 per cento circa, sia per l'acquisto dei libri che per il cosiddetto corredo scolastico (astucci, diari, zaini). Un'indagine di Altroconsumo su 355 classi di 55 scuole medie a Milano, Roma e Napoli dimostra che, pur avendo il ministro dell'Istruzione Fioroni indicato un tetto di spesa di 280 euro per alunno, questo non venga quasi mai rispettato, con aumenti che possono arrivare anche a 394 euro, cifra che dovranno sborsare i genitori degli alunni che frequenteranno la sezione "D" della scuola "Giovanni Falcone" di Napoli. E proprio al capoluogo campano, con circa 300 euro di spesa media per la dotazione libraria (e di conseguenza uno sforamento dei limiti imposti dal Ministero) spetta la maglia nera. Un po' meglio a Milano e Roma, con 275 euro di spesa media. Inoltre, in una classe su quattro si spenderà di più di quanto si è speso lo scorso anno. La ricerca mette poi in luce che a sforare il tetto di spesa sono poco meno della metà delle classi considerate, con una percentuale che sale al 65 per cento nel capoluogo partenopeo. Le classi che superano il tetto rimanendo al di sotto del 10 per cento (con una spesa fino a 308 euro) sono il 29 per cento, mentre quelle che superano i 308 euro sono 54 (quindi il 15 per cento del totale), di cui la maggior parte, ancora, a Napoli. Deludente anche il monitoraggio effettuato presso le scuole medie che l'anno scorso avevano sforato: 20 su 35 lo hanno fatto anche quest'anno. Il Ministero dell'Istruzione il 22 maggio scorso aveva fissato i tetti per la dotazione libraria per il 2007-2008, confermando sostanzialmente quelli decisi per il 2006: 280 euro per la prima media, 180 per la seconda, 124 per la terza. Il decreto permette uno sforamento dei tetti del 10 per cento, se quello che si paga in più viene poi recuperato gli anni successivi (situazione che però puntualmente poi non si verifica). I risultati dell'inchiesta, fa sapere Altroconsumo, sono stati inviati al ministro Fioroni "affinché provveda a rivalutare le scelte di manica larga degli istituti scolastici", vigilando di più sulle adozioni dei testi. I rincari non si fermano però solo ai libri di testo: secondo Federconsumatori quest'anno la spesa delle famiglie italiane per mandare i figli a scuola (considerati anche per astucci, zaini e diari) è cresciuta dell'11 per cento rispetto al 2006. A lievitare maggiormente sono i costi del corredo scolastico: gli accessori come quaderni e matite colorate incideranno, a seconda dell'età del ragazzo, fino al 7,2 per cento rispetto allo scorso anno. A far crescere i prezzi, come sempre, le pubblicità, che consigliano a ogni inizio d'anno di acquistare nuovi articoli, nonostante sia possibile nella maggior parte dei casi riutilizzare quelli dell'anno precedente. Adusbef e Federconsumatori consigliano di effettuare le proprie spese presso i supermercati e gli ipermercati, dove il risparmio rispetto alle cartolerie può arrivare anche al 25 per cento. Per i libri, invece, dove possibile è sempre meglio comprarli usati: ormai ogni città ha il suo mercatino, e muoversi in tempo può portare a fare dei veri e propri affari. (20 agosto 2007) Link Messaggio modificato da Franz il 9 Feb 2008 - 12:46 |
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14 Sep 2007 - 12:53
Messaggio
#2
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Neso Gruppo: Moderatore Messaggi: 2177 Iscritto il: 6 October 2006 Età: 37 Da: Ferrara Utente Nr.: 1320 |
La lettera aperta al ministro Fioroni della madre di un bambino con ritardi
"Era migliorato grazie al sostegno, ma ora scopriamo che è stato dimezzato" "Il mio Luca, bello e difficile che ha perso l'aiuto della scuola" Attraverso Repubblica.it mi rivolgo al Ministro della Pubblica Istruzione. Ill. mo dott. Fioroni, chi le scrive non è una delle venti donne più potenti della Terra. Chi Le scrive è soltanto una mamma, la mamma di Luca. Un bambino che - senza mascherarsi dietro il politically correct - è un bambino ritardato. Proprio così: Luca è bello, fisicamente perfetto ma "non ci arriva". Finché ha frequentato la Scuola Materna, tutto era come velato. "Si farà", mi dicevano le sue insegnanti. Ed io un po' ci ho creduto. Quando poi è giunto il momento di iniziare la scuola Elementare, la neuropsichiatra che lo ha in cura da qualche anno, mi ha consigliato di presentare domanda per un insegnante di sostegno. E così lo scorso anno scolastico a Luca e alla sua classe è stato assegnato un insegnante in più che ha svolto un ottimo lavoro: Luca alla fine dell'anno sapeva distinguere le lettere dell'alfabeto e scriverle in stampatello. Tutto insomma sembrava procedere bene finché io e gli altri genitori del GLH, ossia Gruppo Lavoro Handicap, siamo stati informati degli imminenti tagli della Finanziaria alla scuola e in particolare alle ore per gli insegnanti di sostegno. Attoniti, abbiamo chiesto spiegazioni alla Dirigente: i nostri figli non riceveranno più la stessa copertura dell'anno scorso, nei dettagli ancora non si sapeva. Ci ha consigliato di attendere luglio per eventuali sviluppi, e noi abbiamo diligentemente aspettato. Poi a luglio ci ha consigliato di attendere settembre e noi abbiamo atteso. Finché oggi dieci settembre, nonché primo giorno di scuola, mi viene confermato che le ore di sostegno per Luca sono state ridotte del 50%. Gent. mo Ministro Le faccio ora il classico conto della serva: Luca frequenta la scuola per quaranta ore settimanali, ma verrà seguito in modo particolare soltanto per undici. Nelle restanti ore verrà preso in carica dalle insegnanti di classe che hanno già ventidue bambini. Ormai è palese per tutti gli italiani: nell'odierna società non c'è destra né sinistra che tenga: contano solo potere e denaro. Ma io che non sono né ricca né potente e che con dignità voglio permettere a mio figlio di studiare senza incatenarmi al cancello della scuola, che cosa posso fare per offrirgli un futuro se non posso neppure garantirgli l'istruzione elementare? Io che sono solo una mamma, la mamma di Luca. Ivana Leone (14 settembre 2007) Link |
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