Tolleranza Ad Oltranza? |
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Tolleranza Ad Oltranza? |
7 May 2007 - 11:08
Messaggio
#1
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Gnosso Gruppo: Utente Messaggi: 1127 Iscritto il: 2 April 2005 Età: 39 Da: Quacchio, reign of mists Utente Nr.: 44 |
***EDIT: Sposto qui la lettera cosicchè la discussione risulti più leggibile. Grazie Graograman e Taddia per aver portato questo argomento scottante alla ribalta!!*** CITAZIONE LA LETTERA Aiuto, sono di sinistra ma sto diventando razzista GENTILE Augias, ho 49 anni, vivo a Roma, lavoro al Quirinale, ho studiato, leggo buoni libri (credo e spero), mi interesso di politica, leggo ogni giorno 2 quotidiani, guardo in tv Ballarò e Matrix e voto a sinistra, sono stato candidato municipale per la Lista Roma per Veltroni. Cerco di insegnare alle mie figlie i valori della tolleranza e della nonviolenza, dell'importanza dell'istruzione, delle buone letture e dello studio, l'etica del lavoro e del sacrificio per ottenere qualcosa di duraturo e vero nella vita. Lotto ogni giorno, al loro fianco, contro la cultura del nulla e dell'apparire, contro i Tronisti e le Veline e i Grandi Fratelli. Ma questo è un altro discorso e quindi torno subito a me ed alla mia richiesta di aiuto. A 49 anni sto diventando un grandissimo razzista e non riesco a sopportarlo. Non c'è stata una molla scatenante, un atto di violenza compiuto verso di me o la mia famiglia o amici, ma un continuo stillicidio di fatti letti, di violenza vista, di sicumera da impunità, di moralità calpestata, di identità violata e violentata, di fatti raccontati da persone sconosciute su un tram o una metropolitana. Ad una signora anziana che ha tossito (forte e ripetutamente) sul tram la giovane ragazza slava seduta davanti a lei ha detto: "Se sei malata devi scendere, vecchia!!". Alle mie rimostranze sia la ragazza che il suo accompagnatore hanno semplicemente risposto: "Tu che c.. o vuoi, fatti i c.. i tua", proprio così tua, alla romana. Altro giro sul tram, affollato. Sale una vecchietta, si avvicina ad una ragazza di colore, la più vicina all'entrata e seduta tra altre 2 persone anziane e, gentilmente, le chiede il posto: prima non risponde e poi, all'insistenza dell'anziana biascica un "vaffanc.. vecchia *******". Il vecchietto seduto si alza per darle il posto: io intervengo per dire che non è giusto, lei è giovane e può benissimo alzarsi per una vecchietta. Quella si alza, mi guarda, dice qualcosa e poi mi sputa la gomma americana che ciancicava: l'ho presa per il colletto e l'ho sbattuta fuori dal tram, alla fermata. Tutti ad applaudire ma io mi sono vergognato come un ladro per la mia reazione ed alla fermata successiva sono sceso. Lavorando al Quirinale ogni tanto vado a comprare un panino in piazza Fontana di Trevi: ho sventato 2 borseggi da parte delle zingarelle. Ad un turista di Palermo ho fatto recuperare tutto il bottino che gli era stato trafugato e, appena mi accorgo della loro presenza di branco in caccia, avverto la polizia che staziona alla fontana: nessuno si muove perché devono stare vicino alle moto o alle macchine. Ed allora capisco che Fontana di Trevi è terra di nessuno, tra decine di venditori di pistolette che fanno le bolle di sapone e di quegli aggeggi rumorosissimi che si lanciano in aria e fanno il verso dei grilli mentre le bande imperversano. Di fronte agli stupri che avvengono, troppo frequentemente, in varie città italiane, mi chiedo: e se io stuprassi una giovane araba alla Mecca o a Casablanca, se venissi preso dalla locale polizia a cosa andrei incontro? E se a Bucarest, in metropolitana, avessi accoltellato un giovane rumeno per una spinta ricevuta, che mi avrebbero fatto le locali autorità? Perché devo essere sempre buono ed accogliente con i nomadi, ahi tasto dolentissimo e pericolosissimo, quando questi rubano, si ubriacano, violano la mia casa e la mia intimità, quando rovistano nei cassonetti e buttano tutto fuori, quando mendicano con cattiveria e violenza, quando bastonano le immigrate che non vogliono prostituirsi, quando sbattono i bambini in strada o mandano i figli a scuola con i pidocchi? Perché se chiedo l'espulsione immediata dei clandestini violenti e ladri e meretrici e protettori di meretrici vengo immediatamente accostato a Eichmann? Perché lo schieramento politico che mi rappresenta, se io chiedo certezza delle pene e della detenzione, mi risponde con Mastella che nomina direttore generale del Ministero di Grazia e Giustizia quel Nuvoli Gianpaolo che, secoli fa ormai, ai tempi di Mani Pulite, ebbe a dire di Borrelli "se il procuratore fosse condotto alla forca sarei in prima fila per assistere all'esecuzione"? Perché quando Fini, allora competitor di Rutelli a sindaco di Roma, propose di spostare i campi nomadi fuori dal Gra di Roma, tutti noi della sinistra (quindi me incluso ed in prima fila) gridammo "tutti i fascisti fuori dal raccordo" ed ora, a più di quindici anni di distanza, prevale l'idea del mio sindaco e del prefetto di compiere in tutta fretta questa operazione smentendo così, sostanzialmente, tutta la politica fin qui seguita dell'integrazione e dell'accoglienza solidale? Perché devo sopportare lo strazio umano di vedere per le strade, di giorno e di notte, giovanissime prostitute schiave senza che a qualcuno, di destra prima e di sinistra ora, sia venuto in mente di vietare la prostituzione in strada cambiando semplicemente la legge in vigore? Però se i cittadini delle zone interessate scendono in strada e reclamano, con le ronde e con le fiaccole, un minimo di decenza ed anche di lotta alla schiavitù ecco subito le anime belle gridare al fascismo ed al ritorno delle camicie brune. Sta crescendo ogni giorno di più l'intolleranza, sta montando l'odio per lo straniero e nessuno fa nulla per spegnere queste pericolosissime braci. Centinaia di persone come me, che hanno sempre litigato con tutti per difendere chi entra in questo Paese, che si sono battute come leoni contro l'intolleranza e la violenza xenofoba, sono stremate e ridotte, ormai, alla schizofrenia. Io voglio spegnere quelle braci prima che si trasformino in un incendio di rancori e violenza, non voglio lasciare più il monopolio della legalità alla destra e quindi non capisco, perché dare il voto locale agli immigrati, dopo 5 anni di permanenza nel nostro Paese, quando in nessun grande Paese dell'Europa Occidentale questo avviene. So benissimo, come tutti gli italiani, che in Italia, ogni giorno, mille e più reati, anche odiosissimi, vengono compiuti da miei connazionali, nessuno crede veramente che la sicurezza venga messa a repentaglio solo dagli immigrati, non voglio e mi opporrò con tutte le mie forze al dagli allo straniero. Ma voglio legalità, voglio la cultura della legalità in questo benedetto Paese, voglio che chi sbaglia paghi. Claudio Poverini Se Nicolas Sarkozy ha conquistato l'Eliseo è anche per come ha affrontato prima da ministro dell'Interno, poi durante la campagna elettorale il tema dell'immigrazione. Con durezza, diciamolo. Senza negare, almeno a parole, una tradizione d'accoglienza che si vuole generosa, ma senza risparmiarsi l'elenco dettagliato di tutti i casi in cui i nuovi arrivati saranno immediatamente espulsi. La sua è stata una campagna visibilmente di destra appoggiata dai media e dall'industria ma, anche alla luce della lettera che pubblichiamo (necessariamente tagliata) ciò che dobbiamo chiederci è: sul punto specifico dell'immigrazione dove si collocano oggi i confini tra destra e sinistra? Ricordo perfettamente gli anni in cui 'Law and Order', slogan della destra americana, era stato adottato nelle campagne elettorali fasciste: 'Legge e Ordine'. Dobbiamo avere il coraggio di dire che non è più di destra ammettere che la criminalità e il disordine sociale rappresentano un problema grave per l'equità della nostra convivenza. Non è di destra sostenere che l'immigrazione deve essere controllata, o chiedere agli immigrati di farsi carico di una serie di responsabilità civili, ivi compreso (per fare un esempio) l'obbligo di apprendere la lingua nazionale. Non è di destra reclamare una cultura della legalità che valga per tutti. Al contrario, la cultura della legalità (a ogni livello - qui il discorso sarebbe lungo) è ciò di cui abbiamo più bisogno per evidenti ragioni di giustizia. Non si possono lasciare impegni così delicati alla destra che li assolverebbe a modo suo, con brutalità cieca anche senza arrivare alle cannonate che qualcuno minacciava tempo fa. È la sinistra che deve farsene carico ed è un carico pesante, forse il compito più difficile che oggi debba affrontare. Bisogna cominciare a dirlo con parole forti e chiare, con lucidità di visione, con il coraggio di chi sa innovare, prima che la denuncia del signor Claudio Poverini venga sommersa nel caos di episodi sempre più frequenti di rigetto, di intolleranza. Perché a quel punto la battaglia l'avrebbero persa tutti, gli immigrati e i cittadini. Corrado Augias (7 maggio 2007) Davvero lieto di aver letto questa testimonianza. Ma la risposta di Augias conferma che non ha capito un cazzo: dice di correre ai ripari e far intervenire la sinistra prima che ci pensi la destra, dopo aver appena letto nella lettera che le accuse di fascismo per quei casi erano immotivate. Il che significa, in fondo, che auspica che vengano fatte le stesse cose che la destra auspica da anni (prendendosi un sacco di insulti ed accuse di fascismo, razzismo ed intolleranza), ma che se le farà la sinistra saremo salvi. Come dire "ok, in effetti il problema per cui vi abbiamo sempre infantilmente, ciecamente e pesantemente insultato con facili parole, era fondato... uhm, facciamo che voi non siete più fascisti, ma che è meglio che ci pensiamo noi". Ipocrisia pura. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/vomito.gif) Messaggio modificato da Le Big Mac il 7 May 2007 - 14:23 |
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9 May 2007 - 16:04
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#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3171 Iscritto il: 24 May 2005 Età: 41 Da: Frara Utente Nr.: 126 |
mah, a parte che stiamo andando spaventosamente offtopic, stai portando in piazza le solite menate che la droga leggera andrebbe legalizzata, che l alcool è una droga peggiore eccetera. cose che non c entrano nulla, e che hai portato su solo per dare contro, stranamente, a uno che protestava perchè sti marocchini di merda spacciano come se niente fosse. anche farsi 10 seghe al giorno diventa una droga, eppure non fanno disegni di legge contro l onanismo. contro la droga si. e se è legale solo in olanda e nel resto del mondo no, un motivo ci deve pur essere no?
ma ora so che troverai un altro appiglio per voler avere ragione. guarda, te la dò la ragione, non aver paura. ce l hai dappertutto, in ogni topic che ho letto in cui tutti dicono una cosa e tu dici l esatto opposto. è strano come in un forum che avrà, che so, un migliaio di iscritti, ce ne sia solo uno che ha sempre ragione. |
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9 May 2007 - 16:13
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#3
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 7653 Iscritto il: 10 June 2005 Età: 44 Da: Pontelagoscuro Utente Nr.: 160 |
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9 May 2007 - 16:35
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#4
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Puvrìn Gruppo: Utente Messaggi: 8 Iscritto il: 11 January 2007 Età: 47 Utente Nr.: 1800 |
frequento raramente questo forum, ma le poche volte che ho l'opportunità di farlo mi trovo generalmente d'accordo con quanto afferma Senbee. Questa volta però vorrei fare un appunto. Mi sembra divertente riprendere l'esempio della "cagata in piazza". Chi lo fa viola una legge ed è una persona abbastanza schifosa. Ma il mercato che sta dietro alla droga venduta per strada è molto più schifoso di tutte le cagate in piazza di questo mondo.
Il problema della legalizzazione (che in parte sposerei anche) andrebbe affrontato in un topic apposta. Qui mi preme solo sottolineare come non sia in nessun modo giustificabile chi spaccia per le strade o ruba, italiano, straniero, ricco o povero che sia. Detto questo - cioè che la povertà non è mai una giustificazione (casomai la causa scatenante) per rubare o fare del male - bisogna chiedersi se sia lungimirante una normativa (come la bossi-fini) che impedisce a chi si trova in italia di regolarizzare la sua posizione se un datore di lavoro gli offrisse un posto. Cioè, al di fuori del decreto-flussi annuo (un giorno all'anno), a chi è senza documenti in regola è di fatto impedito di regolarizzarsi, anche se sia lui sia il suo datore di lavoro ne avessero tutte le intenzioni di questo mondo. E allora come vive quella persona? "Se ne torni a casa" potrebbe essere la risposta. Senza contare che a casa quella persona non ci tornerà mai, per orgoglio (è partito con i soldi della famiglia, deciso a "fare fortuna", vantandosi con gli amici al bar) o perchè a casa sua ci sono guerre, miserie,torture. Il rischio è che se non dai l'opportunità a chi sta qui di regolarizzarsi, la persona si "perda", accetti lavori in nero nei cantieri (se onesto e disposto a farsi sfruttare pur di vivere), oppure spacci (se disonesto e alla ricerca della "via facile"). Mi perdonerai Senbee (non ci conosciamo ma mi piace quello che hai scritto altre volte), ma scrivere che "Se una legge è ingiusta, è normalissimo che la gente continui a fregarsene della legge." è degno di berlusconi che dice "se la tasse per i ricchi sono alte è giusto che non le paghino" La legge va rispettata - a mio parere - casomai facendo battaglie (politiche) perchè cambi in fretta (come auspico cambino in fretta sia la bossi-fini sia la fini-giovanardi sulle droghe) |
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