E Gli Italiani Tornano A Fumare Di Più. |
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E Gli Italiani Tornano A Fumare Di Più. |
30 Jan 2007 - 15:00
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Mi dispiace, specialmente in questo caso, fare sempre la parte di "quello che ve l'aveva detto", ma ecco che quanto io e tutti gli antiproibizionisti avevamo previsto, si è regolarmente verificato:
---------------------------------------------------------------- Corriere della Sera http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach.../30/debac.shtml E gli italiani tornano a fumare di più Salito nel 2006 il consumo dopo anni di flessione. Sirchia: pochi controlli sulla mia legge MILANO — E’ stata, forse, solo un’illusione. Un gridare vittoria troppo presto. Gli ultimi dati sui consumi di sigarette infatti sembrano indicare che gli italiani non hanno modificato in modo sensibile le loro cattive abitudini. A differenza di quanto si era sperato interpretando lo scorso anno il leggero calo di fumatori registrato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) attraverso una rilevazione della Doxa. Nel 2006 le vendite dei prodotti del tabacco sono cresciute di nuovo. Un milione di chili in più, secondo l’aggiornamento riportato da Tobacco Observatory, il quadrimestrale edito da Ref, struttura di Bat (British american tobacco), l’associazione che tra l’altro possiede i nostri marchi. La ripresa delle vendite, pari all’1,1%, segna un’inversione di tendenza rispetto al 2003-2005, triennio che ha visto una diminuzione di oltre 10 milioni di chili. In particolare nel 2005 era stato raggiunto il record negativo. E ora i tecnici leggono i nuovi numeri con una certa preoccupazione, chiedendosi se non sia già finito l’effetto della legge entrata in vigore nel gennaio di 2 anni fa, legata all’ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia. «Non mi stupisce — dice — visto che mancano i controlli. Le azioni di contrasto sono cessate, i divieti non vengono rispettati. Non solo. Non è stata attuata una vera e propria campagna di informazione ed educazione. La salute pubblica non interessa, al di là delle parole». Poi difende la sua legge: «Non è perfettibile, così va più che bene, ce l’hanno copiata tutti». «Lo avevamo previsto, si pensa che i divieti risolvano i problemi—non si meraviglia Piergiorgio Zuccaro, responsabile dell’Osservatorio droga, alcol, fumo dell’Iss —. I dati dell’altr’anno indicavano un calo di fumatori dell’1,3%, ma non sappiamo ancora se ci sia stato un rialzo. La gente non accende più sigarette in bar e ristoranti, ma continua a farlo fuori. C’è maggiore educazione, questo sì». Sembra svanito anche l’effetto scritte sui pacchetti. Un’arma spuntata, dice Zuccaro secondo il quale l’unico, vero deterrente sarebbe l’aumento dei prezzi. Se un pacchetto costasse 5 euro, anziché andare avanti a forza di lievi rincari (20 centesimi l’ultimo), allora forse i clienti dei tabaccai si convincerebbero che varrebbe davvero la pena di smettere. Un contributo importante potrebbero darlo i medici di famiglia che «non si adoperano abbastanza per avviare i pazienti verso la dissuefazione ». E infatti, contempla anche il loro coinvolgimento il piano di prevenzione dei fattori di rischio per le malattie croniche (diabete, tumori, cardiovascolari) elaborato dal ministro Livia Turco. «Bisogna escogitare una strategia più efficace. Noi siamo molto allarmati. I bambini asmatici con genitori fumatori sono in aumento», insiste lo pneumologo Walter Canonica che ha appena accolto con soddisfazione l’arrivo di un nuovo farmaco contro l’asma medio e severo di origine allergica, non altrimenti curabile. Bisognerà vedere se la risalita della curva dei consumi sarà costante. Nell’ultimo quadriennio l’andamento complessivo del mercato aveva comunque tradito una flessione con circa 9 milioni di sigarette in meno. Margherita De Bac |
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31 Jan 2007 - 12:05
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Frabe, lo dice l'esperienza, lo dice la storia, lo dicono i fatti: se una legge vieta del tutto una cosa che fanno in tantisismi, non c'è metodo di polizia che tenga, dopo un po' si crea un casino inenarrabile. E' il problema del proibizionismo.
Skafranz: i fumatori sono AUMENTATI per la prima volta dopo tantissimi anni, è un dato di fatto. Prima scendevano di circa 500.000 all'anno, poi appena arrivata la legge sono scesi un po' meno, adesso addirittura sono aumentati. E' normale: coi primi freddi ai fumatori rompe il cazzo di doversi fumare una sigaretta mentre fuori grandina, e così si innesca un meccanismo psicologico di riluttanza alla legge, che specie per chi comincia a fumare (i giovani) "fa molto figo" e ingenera perciò un aumento dei fumatori. Il bello è che tutto questo si risolverebbe senza problemi con una semplicissima modifica alla legge (cioè basta rendere più semplice la costruzione di sale per fumatori). Nonostante questo, vedo un forum in cui ancora la maggior parte degli utenti pensa o a un mondo in cui tutti fumano in faccia agli altri o a un mondo in cui i fumatori cattivi e maledetti sono puniti col dover fumare per strada al freddo. Le vie di mezzo, il rispetto della libertà di tutti nel reciproco rispetto sembra davvero una cosa così impensabile in Italia? |
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