Io no ! (IMG:style_emoticons/default/znaika.gif)

Comunque Leite atroce caduta di stile ! (IMG:style_emoticons/default/serio.gif)



Ma io infatti rispetto la tua realtà quotidiana, dico solo che non è la regola esclusiva del sud.
Il concepireil lavoro come arrivare al 27 è tipico di una visione operaia del lavoro, tu pensi che un metalmeccanico di Brescia lavori per la gloria o per portare la pagnotta a casa ?
Al sud ci sono imprenditori che fanno business allo stesso modo che si fa al nord, ci sono artigiani ambiziosi, avvocati, ingegneri, sta gente esiste, non pensare che i sogni sono un'esclusiva dei lavoratori del nord.
E poi ti porto il mio esempio, secondo te abito a 1200km da casa mia per arrivare al 27 ? Se era così me ne stavo a casina senza pagare affitti e sacrifici vari.





Ribadisco che rispettando la tua visione delle cose, non conosci la vera realtà meridionale.

Messaggio modificato da Redfires il 27 Apr 2010 - 20:19

avendo fatto la tua stessa scelta ( ma con molti meno km di distanza ) posso dirti che potrebbe anche essere un errore enorme andarsene via. Certo che piu gli anni passano , piu la propria casa cambia nel luogo in cui ci si è stabilizzati , soprattutto se di mezzo c'è un progetto famigliare.

Messaggio modificato da Leite il 27 Apr 2010 - 21:54

Se sciacquetta è un nomignolo così carino e lo usi anche con la tua morosa (mi auguro proprio di no), come mai hai cancellato il post in cui mi davi proprio della sciacquetta?? (IMG:style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif)

Comunque, non voglio far polemica di nuovo, anche perchè credo ci sia poco da dire su questo.
E non credo ci sia nemmeno bisogno di una sorta di "pace", il mio non è un litigio, io ho detto solo la mia.

Continuo a pensare che la storia delle 3 mentalità sia una buffonata, è un mio modestissimo parere.
E credo che non si possa racchiudere un'intera popolazione in pregiudizi di questo tipo, sopratutto se non si è mai vissuta la realtà del sud (o del centro).

.....perchè quando si piscia fuori è normale che poi si cerca di pisciare dentro correggendo la mira... (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

Messaggio modificato da Notredame il 28 Apr 2010 - 22:39

Già ma essere di destra non vuol dire automaticamente essere razzisti e discriminare nord o sud, e questa è una sostanziale puntualizzazione.

Non ci piove.
Ma evidentemente per i rappresentanti di questa destra significa accettare tali cose di buon grado, altrimenti la Lega non sarebbe un alleato.
E' piuttosto sostanziale anche questo, se non ci si vuole nascondere dietro un dito.


Se poi si vuole ricominciare il giochino di chi può scagliare la prima pietra, ci sono sicuramente anche dall'altra parte cose che possono non piacere (a me non piace il PD per tanti motivi e infatti non lo voto), ma non vedo nulla di neanche lontanamente paragonabile.

Dagli interrogatori nell'ambito dei procedimenti a carico di alcuni esponenti della "cricca" legata agli scandali di Bertolaso e della Protezione Civile è emerso (sia a livello di testimonianza che di prove costituite dai registri delle transazioni bancarie) che il ministro Scajola ha ricevuto assegni in nero da Diego Anemone (uno dei membri della "cricca") attraverso il suo architetto e progettista Angelo Zampolini.
Secondo la fonte, la circostanza non è appunto un'ipotesi investigativa ma un fatto documentato. "É una evidenza confermata dalle dichiarazioni rese a verbale venerdì scorso dallo stesso Zampolini ai pm di Perugia, e soprattutto documentata dalla minuziosa ricostruzione del tragitto di quel denaro fatta dalla Guardia di Finanza."

Visto che siamo in Italia e che per giunta parliamo di un esponente del PDL, in base all'esperienza penso di poter tranquillamente scommettere sul fatto che questa figura non si dimetterà contrariamente a tanti altri esponenti che recentemente hanno dato il buon esempio (nessuno era del PDL).

(fonte: repubblica.it http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/2...cajola-3695898/ )

Qualora Scajola si dimettesse, il fatto non costituirebbe un inedito dal momento che se ben ricordo è già stato costretto a farlo ai tempi del G8 di Genova a causa della fallimentare gestione della sicurezza. Ai tempi era Ministro dell'interno e se ben ricordo nei processi che scaturirono da quei fatti non ci furono pene inflitte ai responsabili di "alto livello" ma solo a personale delle forze dell'ordine in basso nella scala gerarchica.



AGGIUNTA (11.16 30/04/2010): ERRATA CORRIGE la memoria mi ha tradito, succede. Non si dimise in seguito alle numerosi voci che gli chiedevano di fare un passo indietro dopo la disastrosa gestione della sicurezza nei giorni del G8 di Genova ma bensì nei giorni successivi ad aver pronunciato in pubblico la frase: "Biagi era un rompicoglioni!". L'allora Ministro dell'Interno Scajola si riferiva al giuslavorista Marco Biagi ucciso dalle Nuove Brigate Rosse a Bologna il 19 marzo 2002 all'età di 51 anni. Scajola "aveva privato Marco Biagi della scorta, richiesta da Biagi solo pochi mesi prima proprio per timore di attentati da parte dell'estremismo di sinistra. Dopo che gli fu tolta la scorta ne fece nuovamente richiesta al Ministero del Lavoro, presso cui operava, in quanto non si sentiva sicuro e riceveva minacce di continuo. Questa non gli fu accordata. I colpevoli stessi ammisero che avevano deciso di colpire proprio lui in quanto era un personaggio di grande visibilità e allo stesso tempo poco protetto." (quest'ultimo virgolettato è tratto da wikipedia)

Messaggio modificato da Roby-oppà il 30 Apr 2010 - 10:23

possono essere anche 2 o 4 , fatto sta che esistono e negarlo è come negare che esiste il sistema solare , a questo punto alzo le mani (IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)




ma va , se rileggi i post vedi che io scrivo concetti in modo tranquillo e mi si risponde con toni alti , a casa mia non sono abituato così (IMG:style_emoticons/default/icon_wink.gif)

vi saluto , tornerò tra qualche mese per il solito giro pro rosicamento sinistri (IMG:style_emoticons/default/4.gif) (IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) ciao!

Messaggio modificato da Leite il 29 Apr 2010 - 19:13

No, non si dimise allora, nonostante la gestione che ha scandalizzato il mondo e nonostante pure la gravissima dichiarazione di aver dato ordine di sparare sui manifestanti che avessero superato la zona rossa.
Si dimise invece per aver tolto la scorta a Marco Biagi, definendolo pure "un rompicoglioni"... a questo punto è chiaro che anche in quanto a dichiarazioni ufficiali ci sa proprio fare. (IMG:style_emoticons/default/anne-sophie.gif)

Messaggio modificato da Galen il 29 Apr 2010 - 19:18

Certamente, nemmeno io voglio iniziare il solito giochino, ma solo ricordarti che il "neanche lontanamente paragonabile" riguarda comunque signori che si sono alleati con altri signori che hanno definito foibe e comunismo "un male necessario".

Siamo sempre li, altro che lontanamente paragonalbile.

...i post editati? (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

eh sono gli altri che usano toni alti! (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)

cmq,io sto a destra non a sinistra!

Certo, prima ne esistono 3...ora 2 o 4...mah (IMG:style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif)
Ripeto, non si può includere un intero territorio in un'unica mentalità....
Non ho negato l'esistenza di mentalità diverse, nego semplicemente l'esistenza di 3 mentalità diverse tra nord, centro e sud.
Le mentalità diverse si trovano in ogni singola persona, ognuno ragiona con la propria testa e si comporta di conseguenza. Non puoi racchiudere in una mentalità quelli del nord, in un'altra quelli del centro e in un'altra ancora quelli del sud.
Questo è il tuo ragionamento, lo hai ripetuto cento volte, e per l'ennesima volta ti dico che, secondo me, hai detto una buffonata.
Lo stronzo lo trovi al nord, come al centro, come al su...il ladro lo trovi al nord, come al centro, come al sud...il gran lavoratore lo trovi al nord, al centro e al sud...quindi, quello che sostieni non ha prove ne ragione di esistere (per me).



Toni alti dici?
Dove? I tuoi (quelli che hai cancellato) si, altri non ne vedo.

Messaggio modificato da DinDon il 29 Apr 2010 - 23:27

Ti ringrazio per la precisazione, mi stavo proprio loggando per precisare la cosa (mi sono accorto dell'errore stamattina notando che su di un quotidiano riportavano proprio l'episodio a cui ti riferisci).
Beh, che dire? Il governo Berlusconi ha fatto opera di sistematica strumentalizzazione della memoria del giuslavorista Marco Biagi dando il nomignolo di "legge Biagi" alla Legge 30/2003: si sono appropriati strumentalmente di una figura tutt'altro che compatibile con le politiche economiche messe in atto nei 10 anni del loro governo e questo pure con la beffa che nemmeno hanno realmente seguito l'intera proposta ipotizzata da Biagi nel suo "libro bianco" sul Lavoro e condivisa da molti esponenti politici progressisti della politica italiana (ad esempio Ichino, buona parte dell'area mariniana, i Radicali e altri). Quindi, attraverso il rappresentante del governo Scajola, hanno imbrattato la sua memoria diffamandolo.

Ecco la frase di Scajola pubblicata all'epoca dal Corriere:

"Non fatemi parlare. Figura centrale Biagi? Fatevi dire da Maroni se era una figura centrale: era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza."

NOTA: La frase è una risposta ai giornalisti dopo che nella chiacchierata con il ministro qualcuno ha ricordato che Biagi era una figura centrale nel dialogo sociale, autore del "libro bianco" sul Lavoro, consulente del ministero del Welfare, della Cisl e di Confindustria.

Messaggio modificato da Roby-oppà il 30 Apr 2010 - 10:25

Oltretutto ha avuto anche la faccia di dire che è meglio così, altrimenti avrebbe rischiato anche la scorta.
Cioè secondo un ministro degli interni le scorte sono inutili. Chissà mai a chi farà comodo un discorso del genere...



Ecco appunto, non mi abbasserò al livello del solito argomento di destra sul fatto che sono tutti uguali.
Piuttosto mi faccio cacciare dal bar. (IMG:style_emoticons/default/rotolol.gif)

Messaggio modificato da Galen il 30 Apr 2010 - 14:59

Il mio concetto va oltre questa cosa . Ecco cosa dice l'Economist

GEOGRAFIA ECONOMICA
"Il Nord Europa con Francia e Germania
Roma e il Sud vadano con la Grecia"
Il settimanale britannico The Economist 'ridisegna' l'Europa spostando i Paesi per affinità. Per l'Italia adotta una divisione a metà, unendo il Settentrione ai Paesi più evoluti, sotto l'egida del Doge di Venezia, e abbandonando alla deriva "il Regno delle Due Sicilie, soprannominato Bordello"di ROSARIA AMATO


ROMA - L'Italia contribuirà con 5,5 miliardi agli aiuti per la Grecia, sprofondata nel dissesto finanziario, eppure, secondo il settimanale britannico The Economist, tra i due Paesi non c'è troppa differenza dal punto di vista dei conti pubblici. Anzi, una buona metà dell'Italia, da Roma in giù, sarebbe la candidata ideale per una unione monetaria che includa la Grecia, e nessun altro Paese. La proposta, che farebbe sicuramente felice la Lega e il suo leader Bossi, fa parte di un 'pacchetto' dal titolo 'Redrawing the map' (ridisegnare la cartina geografica), una radicale risistemazione dell'Europa in base alle affinità economiche, sociali e linguistiche tra i Paesi.

La collocazione (e il giudizio) peggiore spettano proprio all'Italia, al Centro-Sud. Il Nord infatti è promosso a pieni voti, si unisce a Germania, Francia, Austria (che prende il posto della Svizzera, traslocata nell'area dei Paesi scandinavi), Slovenia e Croazia per costituire un'alleanza regionale affidata al Doge di Venezia. Il Mezzogiorno, considerato tale da Roma in giù, "si unisce alla Sicilia per formare un nuovo paese", scrive l'autorevole settimanale (ignorando che la Sicilia fa già parte del Paese, in effetti), "chiamato ufficialmente il Regno delle Due Sicilie" (che storicamente fu tutt'altro che un disaltro da un punto di vista economico e industriale, ndr), "ma soprannominato Bordello". Bordello adotterebbe dunque una moneta unica con la Grecia.

La suddivisione in effetti, al di là di un atteggiamento piuttosto sprezzante nei confronti dell'Italia, avrebbe il conforto della statistica. Qualunque analista confermerebbe il fatto che, in base agli indicatori economici, esistono due Italie, una perfettamente in regola con i parametri di Maastricht, e l'altra fanalino di coda dell'Unione Europea. Qualche esempio? Nel 2009 al Nord il Pil pro capite è stato di 30.000 euro a persona, al Centro di 28.000 euro mentre al Sud solamente di 17.000 euro. Nel 2009 il tasso di occupazione in Italia si è attestato al 57,5 per cento. Ma in Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna è al 68,5 per cento, in Lombardia al 65,8, nel Lazio al 59,4, in Sicilia al 43,5 e in Campania al 40,8 per cento.


Se dall'economia si passa ad altri riferimenti, per esempio l'uso del personale computer e di Internet, il divario si riproduce invariato. Nel 2009 (Annuario Statistico Istat) l'uso del Pc al Nord si attestava al 51,5 per cento della popolazione, al Centro al 48,8, nel Mezzogiorno crollava al 41,5 per cento. Uso di Internet: al Nord 48,3 per cento, al Centro 46,8 per cento, nel Mezzogiorno 38 per cento. Attività di volontariato: coinvolgono l'11,3 per cento dei cittadini over 14 al Nord, l'8,7 per cento al Centro e il 6,9 per cento nel Mezzogiorno. In Trentino Alto Adige si contano 9,5 sportelli bancari ogni 10.000 abitanti, in Calabria appena 2,7 (ancora Annuario Statistico Italiano 2009).

L'Economist non si limita a dividere in due l'Italia, ma ridisegna da cima a fondo la cartina europea. La Gran Bretagna abbandona il Mar del Nord per scendere fino alle Azzorre, vicino al Portogallo e alla Spagna, Paesi ai quali l'accumunano "le finanze pubbliche disastrose". Al posto della Gran Bretagna la Polonia, che merita una chance, allontanandosi finalmente dall'orbita della Russia, scrive comprensivo l'Economist. Il Belgio viene spostato vicino all'Ucraina e alla Slovacchia: condividono quelli che il settimanale britannico definisce "incomprensibili" problemi linguistici, che danno luogo anche a squilibri politici. Il posto del Belgio viene occupato dalla Repubblica Ceca, che dovrebbe filare d'amore e d'accordo con l'Olanda.

Nel Mar del Nord, accanto a Polonia e Irlanda, Estonia, Lituania e Lettonia. La Svizzera prenderebbe posto nella penisola scandinava tra la Norvegia e la Svezia: la Norvegia in particolare gradirebbe aver vicino un altro Paese non-Ue. Al suo posto andrebbe l'Austria. E così via, fino a spostare il Kosovo sulla costa e ricacciare l'Albania all'interno. In questo modo, assicura l'autore dell'articolo, "la vita in Europa diventerebbe più logica e cordiale".

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E sti cazzi ? (IMG:style_emoticons/default/00000002.gif)

Red (IMG:style_emoticons/default/rofl.gif)

Leite, quindi??
Ti ricordo che l'articolo parla di geografia economica, e non accenna ad abitudini di vita quotidiane divise tra nord, centro e sud.
Non accenna nemmeno a mentalità diverse.
E' un'analisi economica del tutto arbitraria e strettamente personale.

Scajola si è dimesso (di nuovo), nonostante i telegiornali davano la questione come quasi sistemata, visto che "ha rigettato le accuse".
Ah beh, allora cambia tutto. (IMG:style_emoticons/default/patpat.gif)




Dalla "palestra" sul blog di Luttazzi:
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Messaggio modificato da Galen il 4 May 2010 - 16:48

"Forse casa mia è pagata da altri....."

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Quel genere di affermazioni difensive sono iper inflazionate: se i sospetti o le accuse non sono deboli per qualità o quantità è difficile che simili difese standard servano a convincere qualche cittadino indignato o giornalista "con la schiena dritta". Le fanno tutti quindi è come se non le facesse nessuno, sono ormai routine.

Assieme a quelle io ci metteri pure quelle di Silvio Berlusconi del tipo: "Sono completamente estraneo dai fatti; è in atto un processo mediatico e giudiziario contro di me e la mia famiglia".
E in merito a questo ambito devo ammettere che sono abbastanza sorpreso che Fini abbia alzato la testa e si sia messo a dire che nella stragrande maggioranza dei casi Berlusconi sbaglia quando dice così.

Con questa affermazione ha confermato a molti il giudizio che avevano sulla sua persona. La cosa che mi dispiace è che pare non si sia ritirato a vita privata ma semplicemente dimesso da ministro: quindi continuerà a fare il parlamentare e rischiamo di ritrovarcelo nominato a future elezioni. Speriamo di no! (IMG:style_emoticons/default/nono2.gif)

Messaggio modificato da Roby-oppà il 6 May 2010 - 12:32

quindi cosa , cosa vuoi che ti dica ancora ? (IMG:style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif)

Se pensi che uno siciliano sia identico a un lombardo , non so che dire , non è che mi pagano per insegnare , nella vita per fortuna faccio altro





volgarissimo (IMG:style_emoticons/default/icon_cool.gif)

Messaggio modificato da Leite il 6 May 2010 - 23:48

Am par ad sugnar ! (IMG:style_emoticons/default/sarcastica.gif)




E sti cazzi non è volgarissimo !
Piuttosto una colorata e simpatica espressione popolare di momentaneo sgomento in uso nelle ridenti borgate quali ad esempio la Garbatella in Roma. Quando è vero si assiste a esternazioni di panzane di dubbia utilità.

Ecco una vergogna nazionale. Se un giorno faremo mai la fine della Grecia , del Portogallo e della Spagna , ecco chi ringraziare ... tremendo ... leggere questi numeri pazzeschi (IMG:style_emoticons/default/aless.gif)

Crisi Grecia/ L'isola felice: più che Magna Grecia, una Grecia che magna… a ufo

Sabato 08.05.2010 11:00

Di Gabrio Casati

Il Governo di Atene ha varato misure draconiane di contenimento della spesa pubblica per evitare il fallimento. Un percorso più duro da attuare in tempi molto più brevi (3 anni) di quanto fatto dall'Italia nel 1992. Sospensione di tredicesime e quattordicesime, riduzioni salariali, aumento delle imposte, aumento dell'età pensionabile di 10 anni in un colpo solo. In gioco c'è - come ammesso dal Presidente Papandreu - "la sopravvivenza della Grecia come stato indipendente". Ma, a giudicare dagli andamenti dei tassi dei titoli del debito pubblico ellenico, le misure del Governo ancora non convincono i mercati.

Nel frattempo, 3 morti ad Atene nel corso dei primi disordini sociali scoppiati per la rabbia dei lavoratori, mentre le famiglie più ricche trasferiscono patrimoni all'estero per miliardi di euro. Un disastro di cui è difficile intravvedere gli esiti. In tutta Europa si guarda con estrema preoccupazione ad Atene, scongiurando possibili "contagi" a paesi - primi fra tutti Portogallo e Spagna - il cui fallimento trascinerebbe nel baratro l'Unione Monetaria e, con essa, la stessa Unione Europea per come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.

Eppure c'è un incantevole angolo d'Europa che rimane placido e sereno. E ce l'abbiamo in casa: la Sicilia. Un'isola felice che pare esente da qualsiasi impatto della crisi globale, certa del proprio futuro di incontenibile sviluppo.In questo meraviglioso clima di fiducia e spensieratezza, persino l'odio atavico tra centrodestra e centrosinistra scompare, dando vita a inedite forme di governo in cui i migliori uomini dei due schieramenti si uniscono sotto la guida di un Presidente estraneo a entrambi e sinceramente autonomista come l'onorevole Lombardo, fondatore del Mpa.

E così, la Giunta Lombardo, nata con il centrodestra ma ora sostenuta esternamente da parte del PD, ha deciso di lanciare al mondo intero un segnale forte di speranza per il futuro: 4.500 nuove assunzioni in Regione Sicilia. Una decisione contenuta nella finanziaria regionale approvata il 30 aprile scorso dall'Assemblea Regionale Siciliana, con voto favorevole ed emendamenti "migliorativi" anche del Pd.

Già, perché, evidentemente, 21.000 dipendenti per una Regione di 5 milioni di persone - contro i meno di 4 mila della Lombardia che di abitanti ne ha 10 milioni - sono ancora troppo pochi. Del resto la Regione Sicilia offre notoriamente prestazioni e servizi ai propri cittadini di gran lunga migliori di quelli della Lombardia, del Veneto, dell'Emilia o della Toscana, senza fare debiti e contando su risorse proprie ottenute grazie a un'evasione fiscale inesistente.

Meglio quindi passare d'un colpo a 25.500 dipendenti regionali, oltre 13 volte, in proporzione, di quelli di Regione Lombardia. Chissà perché quello stolto di Papandreu non ha pensato a un gesto analogo per convincere le istituzioni internazionali e i mercati a stanziare prima gli aiuti per la Grecia? Fatte le debite proporzioni, Atene avrebbe potuto assumere 11.000 nuovi impiegati statali, altro che tagliare tredicesime e quattordicesime!

Frau Merkel e i tedeschi non avrebbero certo battuto ciglio, come del resto sembra che i lombardi e il governo Formigoni non abbiano nulla eccepire di fronte alle prodezze bipartisan della Regione Sicilia. Il cui conto, ça va sans dire, sarà recapitato direttamente nei modelli Unico dei contribuenti delle regioni "solidali", Lombardia in testa, a partire dal 2011. Giusto per festeggiare un po' i 150 di Unità d'Italia, nella consapevolezza che la crisi è solo cosa nostra.

www.affaritaliani.it

Concordo, ma con riserva !

Concordo, perchè queste assunzioni profumano di clientelismo e invece di attuare politiche di sviluppo ancora qualcuno spera nel posto fisso all'ombra da eventuale crisi.

La mia riserva sulla vergogna nazionale invece si basa sulla questione Regione Sicilia, il giornalista che ha scritto l'articolo ignora o fa finta di ignorare che la Regione Sicilia è a statuto speciale ?

Saranno più di 60 anni che la Sicilia è una regione autonoma a statuto speciale, tradotto: il 100% del gettito fiscale rimane in regione, lo stato versa una quota di solidarietà nazionale presa dalle altre regioni con piano quinquennale.
In pratica la Sicilia è un'esempio di federalismo fiscale da quando esiste la Repubblica Italiana, ma non lo dico io lo dice la costituzione, stessa bazza avviene in Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta.
Affari Italiani sembra dimenticare questa "piccola sottigliezza".

Inoltre l'articolo di affari italiani afferma "come del resto sembra che i lombardi e il governo Formigoni non abbiano nulla eccepire di fronte alle prodezze bipartisan della Regione Sicilia"

Misteri della fede ? Assolutamente no

L'art. 37 dello statuto della regione siciliana dice per linee generali, che se ad esempio hai un'impresa con sede legale a Milano ma gli stabilimenti in Sicilia il gettito fiscale dovrebbe rimanere in Sicilia.
Ma in realtà così non avviene, avviene per citare un caso che le raffinerie di petrolio siciliane (90% del prodotto nazionale) hanno sede legale a Milano e pur estraendo in Sicilia pagano le tasse in Lombardia.
Te capì ?

Messaggio modificato da Redfires il 9 May 2010 - 17:50

CRISI: SICILIA NELLA TOP TEN DEL RISCHIO INSOLVENZA. ESCE PORTOGALLO


(ASCA) - Roma, 10 mag - Il mega-piano della Ue e della Bce a sostegno dell'euro rivoluziona la mappa del rischio di insolvenza. Dai dati diffusi da Cma Data Vision, i maggiori benefici sono per Portogallo e Grecia. Sul mercato dei Cds (Credit Default Swap) dove si negoziano i premi assicurativi contro l'insolvenza degli emittenti di obbligazioni si modifica la classifica dei dieci debitori pubblici piu' rischiosi.

Al top del rischio, Argentina, poi Venezuela e Pakistan, la Grecia scivola al 4* posto (venerdi era il terzo paese finanziariamente piu' rischioso). Seguono Ucraina, Dubai, Iraq e Lettonia, Repubblica Dominicana e Regione Sicilia. La Sicilia e' entrata nella top ten del rischio venerdi' scorso.

Al momento, il Csd sulla Regione Sicilia vale 262 punti, cioe' per assicurare 10 milioni di debito della Sicilia occorre pagare un premio annuo assicurativo di 262 mila euro.

La regione italiana e' l'unico ente territoriale che compare nella top del rischio, gli altri sono tutti Stati sovrani.

Esce dalla top ten il Portogallo con il Cds cha quota 244 punti, venerdi' erano oltre 400 punti.



TREMENDO ... la soluzione sarebbe revocare lo statuto speciale alla Sicilia.