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Io sono uscito con 76 dal liceo linguistico e comunque ho un bel ricordo.Fu il primo anno di commissione mista, cioè 5 commissari di esame interni e 5 esterni più il capo commissario esterno pure lui)

Sono entrato con 12 punti su 20 disponibili: 6 in 4a e 6 in 5a, punteggio bassino, dovuto agli 8 in condotta in quei due anni, derivati principalmente da due sospensioni, una per una rissa scoppiata nel giardinetto fra noi ed un altra classe, e l'altra perchè mi avevano pizzato in bagno a fumare quando era stato vietato -una di 3 giorni, l'altra con obbligo di frequenza-.

La prima prova fu quella che andò meglio, con un tema sotto forma di articolo di giornale che faceva al caso mio (sulla comunicazione e lo sviluppo dei mass media negli ultimi anni). Presi 13/15

La seconda prova di lingua inglese benino, 11/15 sostanzialmente perchè cannai di brutto una traduzione che feci in fretta e furia dopo essermi perso in paranoie su di un esercizio sui verbi che stupidamente credevo di aver sbagliato, ed invece erano andati benissimo.

La terza andò maluccio, 5 materie, due domande a risposta aperta:
francese (letteratura), tedesco (letteratura), biologia, filosofia e storia.
Non sapevo una mazza mi son salvato in corner copiando il copiabile e raggranellando un 10/15.

All'orale, mi sono presentato con un percorso pluri disciplinare, che ha escluso solo matematica e fisica, ed ha incluso tutte le lingue straniere. Ho parlato 25 minuti senza mai interrompermi, la camicia azzurra era blu dal sudore e la mia profe d'Italiano che era quella che mi aveva più in simpatia, è stata tutto il tempo a bagnarmi la fronte con un fazzoletto bagnato come si fa con i feriti in punto di morte.
Finita la mia esposizione, non ne avevo più.
La testa completamente annebbiata, quella i filosofia, esterna, una stronza da manicomio, si è impuntata sulle risposte sbagliate della terza prova, mi ha chiesto di spiegargliele: erano su Kant, io ho risposto con hegel, alchè questa scuotendo la testa, mi ha guardato e ha detto "vabè, ho capito che la filosofia non è il tuo forte" e io in chiaro stato confusionale ho avuto anche la faccia da stronzo di risponderle: "non è che non sia il mio forte. Non mi è mai piaciuta!". Gelo di una decina di secondi della commissione, poi la prof di Italiano (mitica) ha rotto il silenzio dicendo "dai può bastare così". Insomma 30, e tutti a casa alè.

Del resto di quel giorno e di quello seguente, in cui consegnarono i diplomi, ricordo solo che appena finito l'esame con due miei compagni di classe, ci siamo sparati un cubano a testa, mettendoci a prendere il sole nel prato della scuola con una bozza di vino e i bicchieri di carta, ed il giorno dopo ho organizzato un party con le bidelle, che nei 5 anni passati li, ogni giorno, non scherzo, mi hanno sempre sbocciato la paglia del buongiorno.

Cmq ho ricordi stupendi dei miei anni al liceo, il più bello sostanzialmente l'ultimo, perchè davvero non studiai mai un cazzo, e portai avanti per 12 mesi, riferito alle compagne secchione che erano in ansia per l'esame, il motto "St'esame è una fagiolata ™ " .

Per il resto, classe stupenda, avevo un paio di compagni di classe fenomenali, svariati amici sparsi nelle altre classi.
Indelebili, le feste di fine anno di 3a e 4a, con la palestra trasformata in una discoteca, ed una consolle da dj installata dentro.
E poi quando a furor di popolo sono diventato rappresentante degli studenti (qualche voto ottenuto anche dopo minaccia), promettendo ed ottenendo una gita di 5 giorni a Parigi.