Tutti prima o poi si ritrovano a fuggire da questa belva oscura e feroce, ti insegue ovunque e senti in continuazione le sue laceranti zampate che ti lacerano la schiena....
Come si affronta questa belva orribile, nata solo e soltanto dal nostra pazzia, o da un momento passeggero di irrazionalità? Può esserci salvezza? Non lo so, ma vorrei scoprirlo...chiedendo perdono, implorando?
Vobis
Credo che il rimorso non si possa estirpare così facilmente in quanto dipende dalla personalità, dall'educazione ricevuta, dalla cultura che ti hanno inculcato.
Vedi i preti quando ti inculcano il peccato, e tu stai lì a pensarci e ripensarci........e se sei un tipo emotivo e facilmente condizionabile ti dura per sempre.
Se tu poni dei limiti alle tue azioni e poi in un momento di irrazionalità superi quei limiti appena torni in te ti viene subito il rimorso, quel senso di colpa spiacevole.
Cioè tu stesso hai posto dei limiti,esempio la non violenza, ti identifichi in quei limiti,tu sei un non violento, poi scatto di ira e comprendi che hai preso a pugni una persona, però tu sei un non violento......ed ecco il rimorso.
Quindi per abbattere la belva del rimorso bisogna scardinare la proprio personalità dai principi precostruiti e crearsene dei nuovi.
Le persone eccessivamente razionali e fredde di solito provano poco rimorso, in quanto volgono a loro favore ogni situazione con il ragionamento e con la poca considerazione sociale innata o acquisita.
Il non violento freddo e razionale ad esempio dopo uno scatto d'ira si dirà............mi aveva proprio fracassato i maroni, stava andando contro i miei interessi, se stava buono io sarei rimasto buono, siamo pari.
rimorsi? no grazie.
il rimorso è un sentimento per deboli...
il pentimento ha molto più fascino...
il rimorso infatti deriva dalle strutture mentali e o sociali di cui parla redfires quindi è un pentimento di facciata...
il pentimento significa capire che si è agito male, non nei confronti di sè stessi o della società o dell'idea generale di come ci si dovrebbe comportare...ma nei confronti di un proprio simile...è un sentimento più circoscritto ed altruista...al contrario del rimorso che è un sentimento egocentrico.
Nessun rimorso, nessuna paura, nessuna pietà...
Gli errori si fanno, capitano ad ogni essere umano. L'unica cosa che si può fare è chiedere scusa ed accettare le conseguenze che l'errore ha portato e da questo imparare...
Quando si ha rimorso vuol dire che si sa di aver fatto del male a qualcuno e non si è stati abbastanza corretti da chiedere almeno scusa riconoscendo i proprio errori.
si può anche continuare a provare il rimorso anche quando si chiede scusa
non so cosa sia il rimorso
lo ignoro.
il pentimento si ma non a eccessive dosi
il rimorso dipende dall'importanza che si dà alla cosa che si è fatta o no..
Tanto più il nostro errore/mancanza verrà reputato da noi stessi come importante, tanto più il rimorso sarà forte..
purtroppo non sempre il tempo può aiutare..
il tempo può cucire strappi fisici ed alcuni sentimentali ma il rimorso a volte può ritornare prepotentemente..
IMHO
il rimorso viene per una scelta sbagliata al momento giusto...
scusate ma che differenza c'è tra pentimento e rimorso?
non sono uno la conseguenza dell'altro? cioè mi pento di quello che ho fatto x cui provo rimorso...
comunque mi ricordo 1 frase da diario che dice "non pensitri mai di quello che hai fatto se nel momento in cui l'hai fatto ne eri fermamente convinto"
gran cavolata la gente sbaglia continuamente l'unico modo x attenuare il rimorso è imparare dai propri errori e cercare di non commetterli + (cosa molto difficile oltretutto)
ci ho pensato e dico che il pentimento viene da un'azione commessa..
mentre il rimorso venga da una omissione..
in entrambi i casi la scelta da noi fatta è stata sbagliata
Questo ragionamento mi garba perecchio !
non bisogna comunque piangersi addosso o darsi enormi colpe xke si ha sbagliato tutti sbagliano l'importante è aver le palle x subirne le conseguenze
grazie! mentre passeggiavo solitario ieri sera ho pensato a tante cose.. tra cui anche questa.. eehhe
Le passeggiate in solitario sono una gran cosa !
Il pentimento come dici tu viene da un'azione commessa, ed il pentimento stesso è un'azione pragmatica, ci ragioni un'attimo e ti penti di aver fatto.
Il rimorso non è pragmatico, essendo un'emozione non può esserlo. L'omissione di cui parli la intendo come un'omissione della condotta che ci caratterizza. Il sentirsi addolorato per la condotta scorretta va oltre il pentimento e quindi il perdono che si ricerca nel prossimo,il rimorso è l'essere che non perdona se stesso
a volte ho bisogno di passeggiate in solitaria.. per me queste sono come una specie di defrag per il computer.. servono per mettere in ordine idee confuse o scaricare tensioni..
le passeggiate in personal soprattutto alla sera, sono molto utili, fanno pensare tanto!!
tante volte mi capita di fermarmi in macchina a guardare le stelle e pensare, sedermi su una panchina e pensare...sono piccoli momenti per noi stessi!!!
riguardo al rimorso ed al rimpianto concordo con quanto detto da edo:
rimpianto è quando si vuole fare una cosa ma non la si fa
rimpianto invece quando si fa una cosa che non la si doveva fare
in entrambi i casi, si sta di merda!!!!
Rimorso è una parola che mi fa ricordare Radiofreccia...e basta.
Deny anche a me !
a me no...
o impari a conviverci o son cazzi amari xkè non si riesce più a vivere nemmeno un pelino bene con se stessi, questa è la peggiore delle cose.
L'importante è capire e andare avanti, poi c'è chi ci riesce e tanto di cappello, e c'è chi fa un po + fatica anche come me e si arrende, il poi si decide da solo a sto punto.
il rimorso va piano piano eliminato, se no non si vive più
il rimorso rischia di mangiarti la linfa vitale!!quindi bisogna cercare di scacciarlo, con il tempo e con l'aiuto di amici
rimorso in questo caso è sinonimo di depressione. Se l'aiuto di amici, parenti etc.. non basta allora gli antidepressivi e/o ansiolitici, e parlo per esperienza diretta, possono aiutare, senza abusarne ovvio.
devi solo imparare ad essere più felice:)
perchè la felicità sta nelle piccole cose..quelle che magari non consideri!
non puoi sempre dipendere da qualcosa, perche quello non è vivere! ma è vegetare
Se uno nella vita si pone obiettivi che si prefigge raggiungere e si da quindi degli scopi, i problemi personali passano in secondo piano, non ci si pensa a essi e si sta meglio. Sono talmente preso dalla mia vita quotidiana che non avrei neanche il tempo di deprimermi o di provare rimorsi.
E'una flosofia un pò di stampo buddista, non bisogna farsi condizionare dalle passioni
queste son cose che che, seppur con parole diverse, han già detto in tanti, io compreso, il difficile ma veramente tanto è farlo :sis:
UP!
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