Questa cosa mi ha sempre incuriosita...
la maggior parte delle volte che parlo con amici, conoscenti, compagni di università, ecc. mi accorgo che tutti noi abbiamo una diversa concezione di ciò che è privato.
Mi spiego con l'esempio più banale: spesso moltissime persone si scandalizzano a parlare della propria sfera sessuale o a sentirne parlare da altri, i quali magari lo fanno con estrema naturalezza e invece considerano più "privato" altro: la sfera sentimentale, la famiglia, altre problematiche, ecc.
Sto svarionando?
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ma a me sembra molto semplice la cosa....è questione di caratteri diversi....
credo che centri il pudore, l'inibizione o qualcosa che fa temere che quel sentimento non è condiviso e quindi si viene derisi.
Nel sociale ognuno indossa una maschera che puntualmente si toglie nel privato........
p.s. diffidate sempre di chi indossa una maschera dentro una banca.
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si Vale...stai svarionando
io non ci vedo nulla di strano,
ogni persona è fatta a modo suo, ognuno ha i suoi segreti o cose che non vuole svelare.
in altri casi è vergogna o imbarazzo..
Ma non sto parlando di segreti...uff, non riesco a spiegarmi bene
Quello che a me sembra è che con tutti i cambiamenti rapidi della società stia cambiando per molti anche il concetto di "privato". Se prima (es. ante guerra), si aveva una concezione della sfera privata tutto sommato standard, adesso non mi sembra più così. V. fenomeno blog ad esempio.
Assodato che non parliamo di segreti (quindi di cose di cui ci si vergogna)... andiamo avanti sul binario...
Il fenomeno blog/forum...
Secondo me, il fenomeno nasce perché, in fondo, raccontare qualcosa a una persona che non sa chi sei è un po' come non dirlo a nessuno... Scrivere su un blog dietro un nick "ho fatto questo e quello" è come parlare a voce normale in mezzo ad una folla di gente che urla, alcuni ti sentono, a pochi importa e chi ti ascolta non ti giudica (o meglio ti giudica senza pregiudizio), perché non sa chi sei...
Pensateci, se voi in una città foresta, fermi sotto la pensilina raccontaste la vostra vita ad un altro sventurato che come voi ha perso il tram... ammesso che lui vi voglia ascoltare, probabilmente le sue risposte sarebbero più obbiettive e disinteressate di quelle di un vostro conoscente, perché lui non sa chi siete, e una volta arrivato l'autobus probabilmente non lo rivedrete mai più... Ecco secondo me il meccanismo che scatta quando si parla in internet del privato è simile...
Fino a quando non si viene riconosciuti e allora poi non ci si deve incazzare se il proprio privato diventa argomento di discussione...
Il privato secondo me coincide con ciò che ci 'vergognamo' di dire o che è nostro tabù.Certo questo varia da persona a persona,ma mettere in pubblico i propri interessi più intimi piace a pochi...
Credo che sia sempre e comunque una questione di carattere che varia da persona a persona.
Io ad esempio parlo e scherzo su molte cose ma quando si tocca la sfera dei sentimenti veri che provo non mi risulta facile parlarne perchè li considero solo miei e fanno parte dell'intimo.
Se penso a PRIVATO mi viene solo in mente quel cazzosissimo esame all'università...
forse dipende anche con chi parliamo di determinate cose "private"...
un esempio..parlare della propria vita sessuale. diventa estremamente facile, per es., e per nulla imbarazzante, parlarne con altre coppie che siano amici...se mi dovessi mettere in un gruppo non lo farei mai.
parlare di problemi in famiglia o di vita sentimentale è estremamente più personale, soprattutto quando si prendono in causa altre persone che in quel momento non sono presenti. si fa? si..ma con amici molto stretti o con la quali si riesce a parlare con estrema facilità.
Non so se sia OT, in tal caso chiedo venia ()...
Visto che si parlava di privato e internet, interessantissimo articolo:
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2086872
In effetti alcuni aspetti della propria vita, sia personale che famigliare, tendono ad essere privati, nel senso che si tende a non parlarne, anche con le persone più intime, amici, parenti ecc..
Personalmente, certi argomenti, non li tratto con leggerezza, nemmeno ne parlo apertamente. Forse sono un pò troppo riservato in certe cose, ma il privato ed il non-privato sono estremamente soggettivi, ma soprattutto difficili da spiegare.
Black
A mio parere tutto dipende dalla confidenza e dalla stima che si ha nei confronti della persona con cui si sta parlando. Dato per scontato che caratteri chiusi più difficilmente parlano di se (a prescindere dall'argomento) nn credo sia una questione di taboo moderni: dubito infatti fortemente che ne esistano ancora pensando piuttosto ad una mancanza di confidenza. Generalmente questa può essere imputabile alla scarsa conoscenza dell'interlocutore, ad una mancanza di affinità con esso ed alla paura di essere giudicati male o di nn ottenere il consenso. Selezionato un certo insieme di persone "degne" con cui parlare in quanto in confidenza, entra in gioco la stima. Intendo la seguente cosa: parlando con qualcuno ci si aspetta qualcosa di utile indietro, no? Allora perchè dover parlare con persone incapaci di esserci utili (nn voglio connotare questa cosa negativamente, l'incapacità può essere semplicemente dovuta a sensibilità diverse)? il privato assume così la forma di "non te lo dico perchè credo che nn sia il tuo ambito" se è vero che ciascuno di noi frequenta persone diverse per esigenze intellettuali diverse.
Quoto Deborina
Dipende con chi ci si "apre", con chi si parla di cose private...Ci sono cose con cui non ho problema a parlarne con tutti, altre più personali con cui ne parlo solo con persone di cui mi fido davvero..
Io tendo ad essere molto riservata... Ma poi dipende. C'è una cerchia di pochissime persone fidatissime con le quali non esiste il privato, ci diciamo tutto o quasi. Per il resto dipende, il mio concetto di "privato" cambia in base alla persona che mi trovo davanti.
Se so che a quella persona crea problemi parlare di certe cose e/o per me è problematico/imbarazzante parlarle di certe cose, le evito.
tanto cosa stò zitto a fare? lo sanno tutti che ho il cazzetto
Forse il confine fra ciò che consideriamo privato e ciò che non lo è lo fanno gli altri.
Ovvero se teniamo in considerazione la persona con cui stiamo parlando e/o ne temiamo il giudizio, non gli diremo nemmeno la squadra del cuore. Invece, se non ce ne frega nulla, potremo parlargli delle nostre fantasie erotiche a ruota libera, senza patemi di sorta.
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