PRIMA DI VOTARE: vorrei fare una discussione molto seria per cui inviterei a votare seriamenteo fare voto nullo. Stessa cosa vale per i post.
Purtroppo (non per colpa dei cittadini) c'è poca conoscenza sulla lingua dei segni.
Ho creato questo topic con l'intento di sapere se e come avete mai avuto contatti con questa lingua. Sarebbe bellissimo che i giovani si avvicinassero a questo perchè è veramente ricca di particolarità, espressività ed è proprio una lingua con la L maiuscola. Purtroppo non ci prestiamo attenzione fino a quando non ci entriamo in contatto ed è un peccato solo per noi che non conosciamo tutto quello che ci può dare.
Io me ne sono innamorata e solo dopo averla conosciuta ho scoperto quanto è viva anche nella nostra città, a ferrara, a trieste, ovunque. E' una lingua coperta da luoghi comuni, informazioni sbagliate e troppa ignoranza.
Può anche essere un modo per noi per scoprire cose nuove molto interessanti.
Ok io mi sono appassionata a questo e non abbiamo tutti le stesse passioni, vorrei però sapere se qualcuno di voi condivide con me questo o ha anche solo delle curiosità a riguardo.
mamma io ho appena dato un'esame sulla storia del segno
comunque,non ho mai sentito parlare del LIS(come associazione),ho sempre e solo visto comuque persone non udenti che ne fanno uso;e anche sulla rai il telegiornale,dove accant oalla voce e affiancato da una figura professionale che pratica la lingua dei segni.e perfortuna almeno esiste la lingua dei segni,comunicare è la cosa più importante per l'uomo.
spesso quando si è fuori per locali girano,delle persone non udenti che vendono,oggetti......anche li a me fa star male.....perchè più di tanto ovviamente non ci si capisce,però sarebbe bello andargli incontro visto che comunque queste persone poverette,sono gia coraggiose a mettersi alla prova lo stesso affrontando noi comuni ignoranti in fatto della loro lingua dei segni.
Personalmente non la conosco. Ma mi affascina molto! Ho assistito recentemente a una lezione universitaria su alcune strutture linguistiche della LIS, però il professore era solo uno studioso, non un segnante esperto. Mi sembra molto interessante (e mi dà l'aria di essere anche piuttosto difficile da imparare).
ellen: vedi purtroppo il fatto che non sia conosciuta, così come la comunità sorda fa nascere molti pensieri svbagliati. Come dissero in una famosa protesta "le persona sorde sanno fare tutto tranne sentire", sono in grado di fare ogni cosa, sono persone normalissime che svolgono ogni attività, hanno una famiglia la fidanzata e gli amici.
Io sinceramente non conosco bene la situazione delle persone che girano vendendo gli oggetti con la scusa di essere sorde: magari mi sbaglio ma mi chiedo, se una persona sorda può fare tutto e dico tutto, lavoro compreso. perchè questi fanno questa sorta di carità???
Anche perchè cmq, i sordi mica sono muti. Parlano eh. Ovviamente dipende dal tipo di logopedia che hanno fatto, chi più chi meno. Q!uindi non giustifico questo girare per treni e ristoranti.
E' importante sapere che non sono da vedere come persone con qualcosa in meno, anzi, è una comunità ricca di qualità e che insegna tanto. Sono tutti in gamba e non gli manca niente. Purtroppo ciò che condiziona la situazione di alcuni di loro e l'atteggiamento della gente che, ancora una volta PURTROPPO, non conosce questa situazione e crede chissa che...
eh Lù ,io solo questi che ti ho menzionato ho visto da vicino ossia quelli che vendono oggetti,non ho avuto altro modo di vederne in giro sinceramente.
spesso me lo domando anche io se faccian finta o se sian veramente non udenti questi.
adesso con il fatto delle elezioni(sempre la rai)mediaset non ho visto .
accanto alla sua campagna elettorale ha affiancato la figura professionale dell'interprete
Sono Logopedista, e sono entrato a contatto con pazienti che usavano la LIS, anche se non l'ho mai usata. E' un linguaggio che, seppur bellissimo, utilissimo e ricchissimo è, fortunatamente per i non udenti, destinato a scomparire grazie alla grande diffusione e perfezionamento dell'impianto cocleare, un ausilio che permette agli ipoacusici da danno Neurologico periferico, ovvero la quasi totalità degli ipoacusici, di riacquistare abilità percettive utili ai fini di uno sviluppo del linguaggio normale. Chi al giorno d'oggi è un sordo congenito e non, nato in un paese sviluppato può usufruire di questo ausilio (impiantato con metodica chirurgica) che viene passato dal sistema sanitario. Questo non è vero però per paesi meno sviluppati in cui per motivi economici non è possibile applicare questa cosa. La LIS viene comunque mantenuta in certe comunità in cui ci sono persone affezionate al linguaggio dei segni e in famiglie di sordi dove tipicamente i genitori sanno solo questa metodica di comunicazione. Infatti solitamente i "giovani" sordi sono impiantati, quindi parlano normalmente, ma sanno anche la LIS se devono comunicare con altri sordi in famiglia o in certe comunità.
oddio ma cosa dici!!!
a. l'impianto cocleare non va bene per tutti
b. l'impianto cocleare lo devi togliere per fare certe attivitàm, x nuotare ecc...quando lo togli rimani sordo
c. l'impianto cocleare spesso lo si vuole per non sentire il proprio deficit e quasto fa si che non si accetti la propria soluzione e, talvolta, crea dei danni psicologici.
E' una gran cosa ma non sarà MAI sostitutivo della LS e non morirà mai, anzi ora sta interessando anche molta gente udente che la studia come si fa con l'inglese. il brutto è che hai scritto "fortunatamente"...
Certo...fortunatamente perchè permette ai non udenti di vivere una vita uditiva come fanno tutti gli altri, dove la LIS naturalmente non lo fa! Vedo che sei molto incline alla lis, ma mica voglio sminuirla, anzi! solo la lis non è più il metodo terapeutico che si usa per i sordi, tutto li! poi che sia bellissima, geniale e quant'altro è indiscutibile...ma i sordi per fortuna hanno una ben migliore possibilità, quella di sentire come tutti gli altri!
Impianto non sarà mai sostitutivo della LIS? lo è già...da molti anni, e viva Dio
scusa gambe ma c'è un aspetto che non tieni sufficientemente in considerazione quando dici viva dio o fortunatamente.
tu stesso hai ammesso che l'impianto cocleare non può essere utilizzato per porre rimedio a tutti i tipi di invalidita uditiva, anche se potrà utilmente essere applicato alla grande maggioranza di non udenti. bene, gli altri, però, quelli cui tale impianto non potrebbe giovare in alcun modo, fino alla prossima mirabolante scoperta tecnica, in grado di porre rimendio anche al loro handicap, si troverebbero in una situazione di emarginazione ancora più accentuata rispetto a prima, vedendo ridotto drasticamente il numero dei loro potenziali interlocutori. a me sembra più una tragedia..
cioè, mi rendo conto delle potenzialità di questi impianti che ai miei occhi sembrano pura magia, restituire l'udito a un sordo, incredibile, ma non è da sottovalutare l'altra faccia della medaglia..
mamma mia cosa mi tocca sentire.
è già da molti anni che, per fortuna, la sordità non viene vista solo dal punto di vista medico ma da quello culturale.
Ti consiglio di leggere alcuni libri molto interessanti, informarti e frequentare circoli. Capirai da solo....non posso prendermela con te, sei solo il risultato di qualcuno che crede di sapere e insegna senza esserci dentro. D'altronde la volontà di aprire questa discussione è proprio sfatare luoghi comuni e non conoscienza. Purtroppo la sfiga che hanno sempre avuto le persone sorde è stata quella che gli "udenti" vogliono decidere cosa è meglio per loro e "sanno".
Eccoti qualche titolo, ma per favore...informati bene e vedi la situazione da dentro, frequenta persone sorde invece che sentire una teoria sola e professarla. Grazie.
Sacks, Vedere voci.
Volterra, V. (1992). Gli insegnanti sordi nell'educazione: passato, presente e futuro. L'Educazione dei sordi: Collane-Incontri e Convegni, 1, pp. 46-51.
Caselli, M.C., Maragna, S., Pagliari Rampelli, L., e Volterra, V. (1994). Linguaggio e Sordità. Parole e segni nell'educazione dei sordi. Firenze: La Nuova Italia
V. Volterra, La lingua dei segni italiana.
Beh, no.
Il mondo dovrebbe progredire verso la risoluzione delle malattie. E non a un metodo espressivo che alla fine, checchè se ne dica, è una "pezza" (i sordi non potevano fare diversamente, in passato, a meno che non girassero con pennarello e lavagnetta). Bello quanto vuoi, e anche affascinante (io stesso lo vorrei imparare... mi affascina davvero molto, e immagino che sia una lingua molto espressiva) ma dal punto di vista "terapeutico", a meno che qualcuno non sia estremamente "affezionato" alla propria condizione di sordità (che è del tutto legittimo, anzi...) sarebbe stupido non puntare sull'impianto cocleare. Che ora sarà imperfetto, ma che fra pochi anni potrà, con ogni probabilità, sopperire per tutti al danno uditivo.
E' stupido, quindi, considerare la lingua come "medium" per sordi. Assolutamente. La si dovrebbe vedere piuttosto come lingua a sè stante.
E comunque, alla "c":
la maggior parte delle persone dubito che sia felice della propria sordità, in ogni caso. Se io personalmente dovessi scegliere tra un dispositivo per portatori di handicap (se fossi sordo, di certo non nasconderei a me stesso di essere nato con un handicap, questo è poco ma sicuro) e rimanere sordo, scelgo la prima.
Ma perchè mi state mettendo al rogo? Non ho mai detto che la LIS fa schifo e che l'impianto è il salvatore del mondo, sono due cose completamente diverse!! vi stavo solo spiegando un paio di cose visto che della sordità sono un professionista ma visto che qua si gioca a "picchia il Logopedista" mi fermo qua, non mi piace combattere contro i mulini a vento, io volevo solo dirvi come stanno le cose in fatto di terapia della sordità.
beh il logopedista dovrebbe essere il primo a sapere il valore di questa lingua. L'abilitazione alla parola dovrebbe essere il tuo compito e nel tuo futuro vedrai allora che il metodo bilingua si basa sulla ls per sviluppare la conoscienza, far entrare le informazioni per una canale integro e, contemporaneamente, fare lezioni per abituarsi a parlare senza problemi.
Questo è alla base della lis, non vuole essere una via esclusiva senza voce. La lis viene usata in questa situazione per cui non viene usata come una "pezza" ma, anzi, come una mezzo d'oro per non far ritardare il linguaggio mentale, per non aggiungere al deficit uditivo quello dello sviluppo del pensiero.
I mulini a vento di certo non sono io perchè sono qua a chiarire i dubbi che si creano e a chiedere i miei, ma professati professionista della logopedia, non della sordità per favore. Se tu solo avessi letto uno solo di questi libri non diresti così, e qual'è il "professionista della sordità" che nn l'ha fatto prima di esprimere i propri pareri dandoli per verità assoluta?
credo di aver risposto anche a "solamente di passaggio" e spero che col tempo la gente venga a conoscenza di queste cose per non frasi infinocchiare da chi si professa medico di un "male" che non ha mai avuto e non conosce.
Vabbè...buon proseguimento
Premettendo che non interverrò più in questo topic perchè non avete ancora capito quello che intendevo dire e mi pare che non ci sia nessuna voglia di capirlo ma solo di darmi adosso, ti chiederei solo di non darmi dell'ignorante, perchè ho studiato e lavorato per diventare quello che sono, e se voi sapeste davvero approfonditamente di cosa state parlando vi accorgereste che state usando termini e concetti in maniera abbastanza grossolana e spesso inappropriata. Comunque non sono qua per fare punte ai chiodi, quindi vi lascio alla vostra discussione sulla LIS.
ragazzi, ragazzi. secondo me qui si sta sbagliando del tutto la prospettiva. gambe, non era mia intenzione "metterti al rogo", mi dispiace che tu abbia avuto quest'impressiine, temo che tu ti sia lasciato condizionare dal tono di lu, certamente molto deciso, ma che nemmeno, spero, aveva tale intenzione.. è evidente che l'argomento le sta molto a cuore e sembra lasciarsi trasportare. io capisco il tuo punto di vista, intendiamoci, e mi rendo conto che i risultati e le potenzialità (concettuali) di un impianto cocleare sono mirabili. quando ho sentito della loro messa a punto davvero ho pensato ad un mezzo miracolo!
stavo dicendo, però che secondo me ci sono altri profili da tenere in considerazione. dal punto di vista tecnico e non. senza nulla togliere all'impianto cocleare, ad esempio, la LIS immagino abbia struttore e potenzialità comunicative del tutto peculiari rispetto al linguaggio parlato, il che è già di per se un elemento di ricchezza, se teniamo in considerazione, poi, che non tutti possono ricorrere all'impianto, poi, non è possibile non pensare a quanto essi vengano pregiudicati da un impiego su larga scala della tecnica di cui tu parli. è una problematica secondo me da tenere in considerazione.
scusa, maxam7, cosa vuol dire che:
Io ti capisco che non riesci a seguirmi, NVO, forse ho esagerato usando la parola "crimine", ma lo dico per esperienza anzi più che esperienza... ci vivo.
Io sono sordo fin dalla nascita, e uso le protesi acustici e sopratutto la LIS (la Lingua dei Segni Italiana) e ho vissuto tra mille problemi a scuola... perchè tanti professori non capiscono il vero concetto della sordità e pensavano che basta avere la protesi per capirli anche quando parlano alle spalle (cosa che è impossibile per me e per tutti gli altri sordi) e spesso andavo da un professore che conosceva benissimo la LIS e mi insegnava alcune materie che nessuno riusviva a spiegarmi al meglio e così ho recuperato "terreno" a scuola, devo dire grazie alla LIS altrimenti forse non sarei mai riuscito a avere il diploma della scuola superiore...
cmq lasciamo perdere questo e parliamo agli impianti cocleari, certo che è una tecnologiainnovativa e fa sentire meglio ai non udenti, lo si sente parlare in TV e da qualche parte da alcuni "professionisti" di interventi riuscite alla perfezione sui bambini, ma perchè non ammettono che ci sono dei rischi che comporta l'impianto cocleare? e davvero che tutti gli interventi sono riusciti benissimo? e davvero che tutti i bambini godano di ottima salute senza alcune emicranie ricorrenti? secondo me è meglio impiantare ai ragazzi non udenti dopo aver compiuto i 18 anni di età così ossono decidere di farsi operare o meno perchè poi quando si pente non si torna mai indietro...
E dico a Gambe che non voglio offenderla, anzi io mi sento offeso dal tuo parere sulla LIS...
Comunque ribadisco che si sbaglia a considerare la LIS come uno strumento per sordi.
Se la consideriamo così, ripeto, è una "pezza", dato che protesi acustiche o impianti cocleari, rispetto alla LIS, la quale gira attorno al problema, cercano di risolverlo.
Se la si considera come lingua a parte, invece, si attribuisce alla LIS totale dignità.
Maxam7, ma scusa, lì la colpa non è di certo della protesi, quanto del professore (probabilmente ignorante).
E comunque l'impianto cocleare è ancora una tecnica invasiva, ma permette ai sordi dalla nascita di vivere una vita "quasi" normale.
In grado di sentire (non benissimo, certo, però è pur sempre qualcosa) e di condurre una vita quasi normale.
@ maxam. ok, allora avevo intuito l'intento provocatorio
secondo me bisogna tenere in considerazione i pro e i contro di LIS e impianto cocleare cercando di vedere la questione da una prospettiva "neutrale". il che non è facile, per me, perché, in fin dei conti, non so bene di cosa si sta parlando, per maxam, forse per il motivo opposto. è neturale lasciarsi condizionare dalla propria vicenda personale. però, se ho capito bene e come sottolineava anche solamente di passaggio, tu non è che hai subito gli effetti negativi dell'impianto cocleare, ma quelli di un professore forse un po' superficiale che non aveva capito molto bene di cosa si trattasse.. la tua vicenda, d'altra parte, mette bene in evidenzaq come la LIS possa essere una risorsa unica e un canale di trasmissione della conoscenza comunque insostituibile per le sue peculiarità.
@ solamente di passaggio. io la LIS la considero una lingua in piena regola.. (parlo di insostituibili potenzialità comunicative!!) pur non conoscendola. non ci nascondiamo, però, che è nata come strumento per sordi, per rispondere, cioè ad una esigenza ben precisa. detto questo. comunque, non la considero affatto una "pezza", anzi..
Ma che c'entra?!?! La LIS la può imparare anche un udente... anzi, io considero anche la sola gestualità (tipica degli italiani, tanto da essere motivo di "presa in giro" all'estero) fondamentale.
Il punto è che la sordità, purtroppo, è un handicap... o no? La sordità potrebbe essere anche una bella "esperienza", ma un sordo si priva di molti piaceri, quali la musica, i suoni, i rumori, ecc. perchè negargli a priori queste esperienze? E' ovvio che bambini sordi vadano curati, credo sia un principio etico! E non è discrimazione nei confronti dei sordi... anzi. Ci fosse discriminazione, l'atteggiamento verso di loro sarebbe tutt'altro... fatto sta che la sordità non è una variabile come il colore della pelle, ma è, purtroppo per loro, largamente debilitante.
vorrei che fosse chiaro che qui nessuno è contro alle tecnologie che possono solo migliorare la vita dell'uomo, io credo solo che finchè non si tratta di apparecchi sicuri e che non riducono in altra maniera la vita di una persona, tentanto alla sua vita, sono molto meglio gli apperecchi semplici.
Se un giorno creeranno un sistema che toglie questo deficit e non ha questi aspetti negativi (innegabilmente seri) credo che ne saremo tutti felici.
La discussione è nata perchè si parlava della lis come una pezza, con queste parole e dicendo che "per fortuna un giorno sparirà".
Ho capito il buon intento di questa frase (credo che fosse: saprirà perchè la sordità non sarà un problema) ma purtroppo ora la situazione non è così e col tempo si afferma sempre di più, rivelandosi importante nella vita di molte persone sorde e non. (vedere la scuola di Cossato, in provincia di Biella dove si tengono molte ore di lezione in metodo bilingue --->dove ne hanno beneficiato anche i bambini udenti).
Sono frasi forti e che, secondo me, vanno dette solo quando si ha una visione completa di un determinato argomento/situazione.
Non offendetevi ma mi sembra peccare di presunzione vantare una laurea (in logopedia poi che c'entra relativamente) senza aver mai conosciuto la comunità sorda, aver avuto esperienze durature con persone sorde ecc.
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