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FerraraForum.it _ Attualità _ Caso Englaro

Inviato da: Skafranz il 10 Jul 2008 - 08:20

Favorevoli e contrari alla sentenza della Corte d'appello di Milano per Eluana
Ignazio Marino, Pd: "Non possono essere i tribunali a prendere queste decisioni"
Caso Englaro, è polemica
Il Vaticano: scelta grave
Plaude la vedova Welby: "Ma serve una legge". Pdl contrario. Protesta la Binetti


ROMA - La sentenza con cui la Corte d'appello di Milano ha autorizzato l'interruzione dei trattamenti che tengono in vita Eluana Englaro rinfocola le polemiche. La Chiesa dà un giudizio pesantissimo, ribadendo la sua posizione sulla "non disponibilità della vita". Il fronte dei favorevoli al testamento biologico parla invece di affermazione di un diritto che colma un vuoto legislativo.

REPUBBLICA TV: I COMMENTI

"Sentenza grave". Per le gerarchie ecclesiastiche la decisione dei magistrati è inaccettabile. La Radio vaticana la giudica "una sentenza grave". E sottolinea che "nessun tribunale aveva mai accolto la richiesta". "I bioetici della Cattolica - aggiunge l'emittente - hanno denunciato che la decisione dei magistrati disconosce il principio della non disponibilità della vita e il dovere di ogni società civile, di assistere i propri cittadini più deboli". Monsignor Rino Fisichella, neopresidente della Pontificia accademia per la vita, è ancora più esplicito e parla della scelta dei magistrati come di "eutanasia di fatto". "Spero - prosegue - in un ricorso presso una corte superiore al fine di ragionare con maggiore serenità e meno emotività".

Da parte del governo, secondo il sottosegretario al Welfare con delega alla Salute Eugenia Roccella il caso presenta un "preoccupante parallelismo" con quello americano di Terry Schiavo: "Penso - dice Roccella - che questa possibilità derivi dalla sentenza della Cassazione che ha stabilito criteri sorprendenti e inquietanti". Vale a dire, precisa, che "si può decidere di interrompere una vita umana sulla base della ricostruzione di una volontà presunta, desunta da dicerie".

Secondo il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano "nella vicenda Eluana Englaro sono stati scavalcati i limiti che in passato gli stessi sostenitori dell'eutanasia avevano indicato come insuperabili. Eluana non viene tenuta in vita mediante cure mediche che possano essere qualificate come 'accanimento terapeutico', ma solo mediante la somministrazione di alimenti, la cui interruzione determinerà la morte per inedia".

Quella della Corte d'appello milanese è una decisione inaccetabile anche per Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc: "Comprendiamo e condividiamo il
dolore, ma non possiamo accettare la decisione disperata cui questo dolore porta. Chi può decidere quale vita sia degna di essere vissuta e quale no?"

Di "superbia" dei giudici parla Antonio Tomassini, presidente della commissione Sanità del Senato: "Ancora una volta sono stupefatto della superbia, presunzione e arroganza di alcuni giudici, che ormai si ritengono depositari onniscienti di qualsiasi materia".

Contraria anche Paola Binetti, parlamentare del Partito democratico: "Dal mio punto di vista, resta ferma la convinzione che staccare la spina per interrompere una vita è qualcosa che dovremmo cercare di allontare dall'orizzonte del nostro pensiero".

"Ora una legge sul testamento biologico". La prima ad applaudire è stata Mina Welby, vedova di Perigiorgio, malato di distrofia muscolare e morto il 21 Dicembre del 2006, aiutato da un medico che interruppe la ventilazione meccanica. "Ora spero solo che la politica si metta una mano sulla coscienza, perché non credo che tutte le volte che si solleva un caso come questo, o come quello di mio marito, debba intervenire la giustizia", afferma la signora Welby. Per lei è necessaria "una proposta di legge per introdurre la possibilità di stilare un testamento biologico".

Sulla stessa linea Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd: "La sentenza ci grida forte la necessità di una legge che regoli la materia nel nostro Paese. Considero questa sentenza assolutamente rigorosa e rispettosa di ciò che sanciscono l'articolo 32 della nostra Costituzione e la convenzione di Oviedo sui diritti dell'uomo e la biomedicina".

Anche per Ignazio Marino, capogruppo Pd in commissione Sanità al Senato, c'è bisogno "di una legislazione che regoli la materia nel nostro paese". "Negli ultimi anni - prosegue - sono stati i tribunali a prendere le decisioni più delicate nell'interesse dei cittadini. Non mi pare che si possa e che si debba proseguire così. Serve una legge sul testamento biologico".

"Necessario riprendere la discussione sul testamento biologico" anche secondo Tommaso Pellegrino, capogruppo dei Verdi in commissioni affari sociali-sanità nella scorsa legislatura e primo firmatario della proposta di legge sul testamento biologico.

La senatrice Donatella Poretti, parlamentare radicale del Partito Democratico rileva dal canto suo che "finalmente si pone fine a un trattamento indegno". Concorda il medico torinese Silvio Viale, esponente dell'associazione radicale Luca Coscioni, che ha definito la sentenza "una vittoria contro la barbarie" e un "atto di giustizia".

fonte: repubblica.it

Richiamo la vostra attenzione sulla parte in grassetto....ma un servo della chiesa può parlare, di fronte a un caso del genere di razionalità invece che emotività? che lo vada a raccontare a quel povero padre...

Mi spiegate una cosa? se una persona non è in grado di continuare un'esistenza senza macchinari che la tengano in vita...perchè il vaticano si permette di parlare di eutanasia??
Secondo me siamo davanti ad un esempio lampante di accanimento terapeutico...
poco importa se è una alimentazione forzata....secondo me qualunque persona che non sia autosufficiente alla vita deve essere lasciata libera di morire...
l'eutanasia (da eu "buona" e tanatos "morte"...il vaticano non conosce neanche il greco) è un processo mediante il quale si interrompe volontariamente una vita (per quanto ormai destinata a finire) per evitare sofferenze atroci e inutili. Sull'eutanasia ci possono esere diverse interpretazioni...e sospendo il mio giudizio....ma questo non è un caso di eutanasia!!! è evidente!
e come al solito la chiesa strumentalizza le sofferenze di una famiglia per fare proselitismo e propugnare le sue stronzate...utilizzando un termine a sproposito solo per far sussultare i ferventi cattolici che si sentono tanto indignati di fronte alle scelte contrarie alla vita....

sempre più vomito

se dio esistesse avrebbe già fatto sprofondare il vaticano nelle viscere della terra.....

Inviato da: Stefano79 il 10 Jul 2008 - 08:52

Resto sempre della mia opinione: libera chiesa in libero Stato

un tribunale ha deciso, dopo 16 ANNI di udienze, analisi, etc. che è giusto staccare la spina tenendo soprattutto in considerazione l'opinone che aveva la ragazza in proposito (ossia di non voler vivere come un vegetale attaccata ad una macchina). La legge ha deciso che si può, che è lecito.

Fisichella può continuare a pontificare, a parlare al vento e dire la sua ma lui non è né la legge personificata né tantomento il padre della ragazza.

Inviato da: bzbiz il 10 Jul 2008 - 09:00

Il tizio in questione (chiamarlo con un appellativo che comprenda la parola signore mi sembra eccessivo) dovrebbe sperare (o pregare visto il contesto) che l'emotività continui ad essere usata. Perché un discorso razionale e sereno porterebbe all'estinzione dell'istituzione di cui fa parte.

Pontificia Accademia per la Vita?

Allora io come esponente della Imperiale Scuola di Magia e Affari Arcani mi incazzo perché è diventato difficilissimo trovare l'oricalco al discount... ahsisi.gif

Inviato da: Roberta 80 il 10 Jul 2008 - 09:27

CITAZIONE (Skafranz @ 10 Jul 2008 - 09:20) *
Monsignor Rino Fisichella, neopresidente della Pontificia accademia per la vita, è ancora più esplicito e parla della scelta dei magistrati come di "eutanasia di fatto". "Spero - prosegue - in un ricorso presso una corte superiore al fine di ragionare con maggiore serenità e meno emotività".



A parte il fatto che vorrei sapere cosa fanno tutto il santo giorno
all'Accademia Pontificia per la Vita...e tralasciando che un discorso
del genere è per me aberrante, mi domando come, in un contesto
simile, ci si possa permettere di dire che sarebbe meglio affrontare
la questione con maggior serenità! Io genitore, che vedo mia figlia
soffrire da ormai 16 anni come faccio ad accantonare l'emotività?
Dove vado a nascondere tutti i miei sentimenti, siano essi amore,
rabbia, stanchezza?! Se anche Mister Fisichella ci tiene a restare
arroccato sulle proprie per me incondivisibili opinioni per i prossimi
2000 anni almeno abbia il buongusto di non fare queste sparate...

CITAZIONE (Skafranz @ 10 Jul 2008 - 09:20) *
"Penso - dice Roccella - che questa possibilità derivi dalla sentenza della Cassazione che ha stabilito criteri sorprendenti e inquietanti". Vale a dire, precisa, che "si può decidere di interrompere una vita umana sulla base della ricostruzione di una volontà presunta, desunta da dicerie".


Bello quando si strumentalizza di tutto solo per avvalorare la propria
opinione...sarebbe certo contenta pure Eluana di sentire che le dichiarazioni
delle persone che le sono sempre state accanto vengono umiliate e ridotte
a stupide "dicerie"...

CITAZIONE (Skafranz @ 10 Jul 2008 - 09:20) *
se dio esistesse avrebbe già fatto sprofondare il vaticano nelle viscere della terra.....


Se dio esistesse difficilmente esisterebbe il Vaticano...

Inviato da: MoneFromFrara il 10 Jul 2008 - 09:27


i preti devono farsi i cazzi loro e limitarsi a stuprare le suore.

Inviato da: Skafranz il 10 Jul 2008 - 11:23

CITAZIONE (bzbiz @ 10 Jul 2008 - 10:00) *
Perché un discorso razionale e sereno porterebbe all'estinzione dell'istituzione di cui fa parte.


era esattamente questo il punto che volevo sottolineare...come al solito mi hai colto al volo...
e poi tolta l'emotività e le convenzioni sociali e religiose per quale motivo non dovrei poter disporre della mia vita e della mia morte??
vorrei chiederlo a fisichella (ma a giancarlo..perchè sicuramente mi darebbe una risposta più sensata)....

rino invece mi direbbe perchè è un dono di dio...

w la razionalità...

Inviato da: Stefano79 il 10 Jul 2008 - 11:35

secondo me sei troppo emotivo sarcastica.gif

Inviato da: NvO il 10 Jul 2008 - 12:58

Riassumendo,

Il problema principale è quello del consenso.

Nel momento in cui un soggetto non è in grado di esprimerlo validamente perché ad esempio, si trova in stato di incoscenza, secondo alcuni (cattolici, ma anche laici, per quanto possa sembrare strano crederlo) non sarebbe lecito presumere un consenso contrario alla vita.
Perché l’istinto di autoconservazione nell’essere umano è forte, tendenzialmente, e lo stato di incoscenza impedirebbe la manifestazione di un cambiamento nel proprio volere.

Perché la vita è il valore primario e fondamentale sul quale si basa ogni società civile. La vita è il bene fondamentale, presupposto di ogni altro diritto dell’uomo. Il diritto alla vita è inviolabile, affermano solennemente tutte le carte fondamentali sulle quali si basano le società affini alla nostra.

E allora, tu tizio, sei libero di lasciarti morire di cancro, così come sei libero di buttarti in un burrone. Ma io, invece, non sono libero di toglierti la vita perché sono sicuro che se fossi in grado di esprimere validamente la tua opinione saresti d’accordo. né sono libero di darti una spintarella quando tu, sul ciglio del suddetto burrone, mi dicessi 'vorrei tanto ma non ne ho il coraggio'.

Mi rendo conto che questi sono argomenti spinosi e che la chiesa, che già non gode di buona reputazione a causa degli scandali che l’hanno coinvolta e di una ostilità sempre più radicata e sempre più diffusa, sia un bersaglio invitante. chiedo a tutti, comunque, di manifestare il proprio disappunto nella maniera più civile possibile.
Proprio perché si tratta di argomenti particolarmente spinosi, forse, varrebbe la pena di interrogarsi un po’ più a fondo sulle ragioni che possono giustificare una posizione piuttosto che un’altra, invece di concludere apoditticamente che l'atteggiamento della chiesa altro non è che un cumulo di cazzate e di strumentalizzazioni inumane e antireligiose.

Sì, credo che i commenti di alcuni di voi siano troppo emotivi icon_mrgreen.gif

Così come credo che in certi casi sia difficile capire dove sta il limite tra razionalità ed emotività.

Comunque mi pare evidente che quando Fisichella parla di razionalità si riferisce alla corte d’appello di milano, e non al padre della englaro. Ciò che interessa qui non è la comprensibilissima sofferenza dei familiari, ma la ragionevolezza della decisione dei giudici.

Pongo una questione. Come interpretare il razionalissimo gesto di pietà del signor rossi, che soffoca nel sonno il figlio down, stanco di vedergli vivere una vita indegna di essere vissuta? quando il figlioletto, però, non aveva nessuna intenzione di morire?

Inviato da: bzbiz il 10 Jul 2008 - 13:10

Il punto, almeno il mio punto è questo.

Io vivo in uno stato chiamato Repubblica Italiana.

Che ha le SUE leggi e i suoi organi preposti a farle e farle rispettare e applicarle.

Bene.

Il Mons. allora preghi per quello che vuole e per quello in cui crede, ma non interferisca. E non facciamo i finti tonti, loro interferiscono.

Dopo che si discuta.

Quindi se un tribunale italiano ha deciso così e all'Accademia per la Vita non sta bene, che inviti i fedeli che vogliono andare in paradiso a trasferirsi armi e bagagli all'estero... Magari nello stato Vaticano... rotolol.gif

Quindi non è il confine tra razionalità ed emotività che mi interessa, ma bensì il confine tra Stato e Chiesa. Confine un po' di gomma a quanto pare, visto che lo si tira "in zà e in là"™

Inviato da: NvO il 10 Jul 2008 - 13:31

cioè fisichella non deve dire che secondo la chiesa la decisione del tribunale di milano lede il diritto alla vita?

Inviato da: Skafranz il 10 Jul 2008 - 13:55

CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
Il problema principale è quello del consenso.
non sarebbe lecito presumere un consenso contrario alla vita.
Perché l’istinto di autoconservazione nell’essere umano è forte, tendenzialmente, e lo stato di incoscenza impedirebbe la manifestazione di un cambiamento nel proprio volere.


questa critica "legale" è accettabile, a mio avviso...diversamente dalle critiche "morali" del vaticano.
non sono comunque d'accordo all'idea che una vita indotta da macchinari sia vita.
venendo a mancare una determinata terapia manca la vita stessa...volenti o nolenti. si può parlare di vita di un essere che se preso di per sè non è, in effetti, in vita? si può quindi parlare di istinto di autoconservazione?
ha senso parlare di consenso?
banalizzo con un esempio stupido: mi tagliano la testa...ma un macchinario continua a farmi battere il cuore e un altro pompa aria nei miei polmoni...è vita? io posso anche desiderare quella vita...resta il presupposto che senza macchinari morirei...quindi, semmplicemente, io posso anche non desiderare una terapia che tenga in vita (e cioè preservi dalla naturlae necrotizzazzione e decomposizione dei tessuti) solo il mio corpo.

CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
Il diritto alla vita è inviolabile.

diritto alla vita...non dovere

CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
io, invece, non sono libero di toglierti la vita


come sopra...non è vita tolta è vita forzata non data...
hai invece il diritto di preservare dalla decomposizione il mio corpo? o vale per tutte e due le scelte...e quindi si lascia libero il parente più prossimo di sclegliere (come nel caso della donazione di organi) o non fai nessuna scelta....ma mantenere in vita artificiosamente è già una scelta...
il problema sarebbe comunque facilmente arginabile...basterebbe che il legislatore, invece che farsi condizionare dalle troiate del vaticano (perchè bada bene è questo l'intoppo) dicesse: da oggi come si può disporre che il proprio corpo venga donato alla scienza...o vengano donati gli organi...allo stesso modo si può decidere che in caso di stato vegetativo o coma prolungato si possa interrompere il trattamento...

CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
l'atteggiamento della chiesa altro non è che un cumulo di cazzate e di strumentalizzazioni inumane e antireligiose.


ci penso sempre...e molto bene...la mia idea rimane questa.


CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
Pongo una questione. Come interpretare il razionalissimo gesto di pietà del signor rossi, che soffoca nel sonno il figlio down, stanco di vedergli vivere una vita indegna di essere vissuta? quando il figlioletto, però, non aveva nessuna intenzione di morire?


è un caso talmente diverso che mi fa ricredere sulla tua intelligenza...non meriteresti risposta...ma sono buono

1) un omicidio (atto con cui togli una vita che altrimenti sarebbe proseguita AUTONOMAMENTE) non è mai un atto che io definirei razionale
2) non è un atto di pietà ma di egoismo (definirlo atto di pietà significa o che sei ubriaco o che sei inumano, o che la tua strenua difesa della chiesa ti fa esporre idee molto poco lucide)
3) un down VIVE AUTONOMAMENTE....è questo il punto. e la vita di un down è una vita meritevole di essere vissuta quanto la mia. La vita di un vegetale non è una vita, poichè senza supporto esterno non può proseguire.
un trattamento non può, a mio avviso, mai essere forzato...
io ho l'allergia, ma nessuno può costringermi a prendere l'antistaminico o il cortisone...è una mia scelta
se invece uno è in uno stato di incoscenza qualcuno si arroga il diritto di farti mangiare anche se non potresti...e se non hai mai espresso il desiderio di farlo.

E concludo dicendo che se il vaticano è un bersaglio facile è solo perchè la gente si sta emancipando culturalmente e sta decidendo di CRITICARE le idee e le concezioni che questo ente propugna.

Un paragone con l'eutanasia in questo caso è impossibile (ti sfido a dimostarrmi il contrario su basi MEDICHE e non legali o di morale)
ergo
o fisichella è un povero ignorante che non sa di cosa va blaterando
o sta strumentalizzando una vicenda per fare il suo pistolotto sull'eutanasia e dato che oggi non è domenica il frate si può anche risparmiare la predica.

mi rendo conto che scegliere tra queste due possibilità non mi riesce bene...sono ambedue plausibilissime.





CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 14:31) *
cioè fisichella non deve dire che secondo la chiesa la decisione del tribunale di milano lede il diritto alla vita?




CITAZIONE (Skafranz @ 10 Jul 2008 - 09:20) *
"Sentenza grave". Per le gerarchie ecclesiastiche la decisione dei magistrati è inaccettabile. La Radio vaticana la giudica


non può definirla inaccettabile....

Inviato da: bzbiz il 10 Jul 2008 - 13:57

CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 14:31) *
cioè fisichella non deve dire che secondo la chiesa la decisione del tribunale di milano lede il diritto alla vita?


Certo che lo può dire(*). Augurarsi però che una corte superiore cambi la decisione lo vedo eccessivo.

Perché purtroppo quando un'alta carica ecclesiastica "si augura" poi qualcuno "obbedisce". Cosa che alla fine lede (IMHO) sia lo Stato che le cariche Ecclesiastiche visto che ormai ogni loro "consiglio" viene visto come "ordine", proprio a causa del fatto che è stato (ed è aggiungerei) così da troppo tempo.

Sapevo che avresti risposto così però... piero.gif icon_wink.gif

(*) EDIT: come io o te possiamo dirlo, o dichiararci contrari a questo o quello... Però se io sono contrario che ne so, al fatto che l'evasione fiscale sia reato, posso dirlo, ma se comincio a dire che mi auguro che tutte le sentenze per evasione fiscale vengano sovvertite da una corte superiore, sto a mio avviso, interferendo nella giustizia Italiana... cosa che se fossi a capo di un'organizzazione straniera sarebbe quanto meno, deprecabile...

Inviato da: Skafranz il 10 Jul 2008 - 14:03

CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
l'atteggiamento della chiesa altro non è che un cumulo di cazzate e di strumentalizzazioni inumane e antireligiose.


COMUNQUE QUOTO!! 23.gif 23.gif 23.gif



































































STRUMENTALIZZAZIONE & "FUORI CONTESTO" IS THE WAY!
ahsisi.gif


Inviato da: bzbiz il 10 Jul 2008 - 14:08

Comunque ciò che non concepisco è come mai si sia contrari ad una legge che regolamenti queste situazioni.

Ogni cittadino libero della Repubblica appena compiuti 18 anni esprima il suo parere (modificabile in ogni momento) su come vorrebbe essere trattato.

In questo modo chi non segue la Chiesa Cattolica di Roma farà la sua scelta, mentre i Cattolici faranno la loro.

Vuoi che ti dica (in modo un po' malizioso lo ammetto) perché per me non si vuole una legge?

Perché credo che la maggioranza degli italiani sceglierebbe andando in contrasto con la dottrina Vaticana, dimostrando (ancora una volta come con aborto e divorzio) che certe idee sono anacronistiche e per nulla condivise "dalla gente", facendo perdere altro potere alla Chiesa... Mentre restando le cose così, si può dire che la maggior parte della gente la pensa come il Vaticano, tanto nel caso venisse il momento di esprimersi, il moribondo non sarebbe in grado di farlo... icon_smile.gif

Inviato da: Galen il 10 Jul 2008 - 14:34

CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
Mi rendo conto che questi sono argomenti spinosi e che la chiesa, che già non gode di buona reputazione a causa degli scandali che l’hanno coinvolta e di una ostilità sempre più radicata e sempre più diffusa, sia un bersaglio invitante.

Lo dici sempre come se questa ostilità fosse gratuita e immotivata... 4.gif


CITAZIONE (NvO @ 10 Jul 2008 - 13:58) *
Il problema principale è quello del consenso.

Senz'altro, e merita tutta l'attenzione necessaria. E infatti giudici hanno preso questa decisione tenendo appunto conto delle opinioni della ragazza in merito.

Inoltre si parla appunto, come dice Bzbiz, di regolamentare la cosa per dare la possibilità di consenso o meno alle persone. La Chiesa è contraria: paradossalmente, è di fatto contraria al libero arbitrio su questa e su altre mille questioni.
Per quanto mi riguarda, a questo punto che "l'atteggiamento della chiesa altro non è che un cumulo di cazzate e di strumentalizzazioni inumane e antireligiose" non dovrebbe neanche essere la conclusione, ma la premessa... Così poi si può cominciare a discutere del problema eutanasia serenamente.



CITAZIONE (Roberta 80 @ 10 Jul 2008 - 10:27) *
A parte il fatto che vorrei sapere cosa fanno tutto il santo giorno
all'Accademia Pontificia per la Vita...

Secondo me si allisciano la barba e discutono su "cosa bisogna fare di questa Roberta80"... sarcastica.gif

Inviato da: NvO il 11 Jul 2008 - 00:34

e se la englaro volesse continuare a vivere?

Inviato da: Galen il 11 Jul 2008 - 00:58

Non è in grado di intendere o volere nulla e non lo sarà mai più, purtroppo. In compenso quando poteva ha espresso parere contrario.

Con questo non voglio dire che la soluzione sia lampante, è un problema grosso e controverso. Ma di certo il "chi non fa no falla" non può essere usato strumentalmente. Non è detto che la decisione dei tribunali sia l'unica possibile, ma almeno loro ne hanno dibattuto a lungo cercando di interpretare la volontà del malato. Ci sono riusciti? Non lo so, ma se non altro si sono posti il problema, a differenza di altri che cercano di difendere solo la propria ideologia.
A maggior ragione ci vuole una legge sul testamento biologico, per non avere più di questi dubbi. Chi è contrario, della volontà del malato se ne sbatte altamente.

Inviato da: Skafranz il 11 Jul 2008 - 10:49

CITAZIONE (NvO @ 11 Jul 2008 - 01:34) *
e se la englaro volesse continuare a vivere?


a perchè? è viva?? anne-sophie.gif

Inviato da: NvO il 11 Jul 2008 - 11:30

sì, per la legge lo è.

Inviato da: M@rty il 11 Jul 2008 - 11:38

è difficile..cosa provi lei non possiamo saperlo..e non lo sapremo mai...ma pensare al dolore di un padre che vede la figlia in quello stato da così tanto...chi non l'ha provato non può capire..forse lo può immaginare ma capire no...
ciò non toglie che io pur potendo capirlo non avrei il coraggio di farlo...vivrei col rimorso per tutta la vita chiedomi proprio "e se lei volesse vivere"..e probalimente lo farà anche suo padre

Inviato da: Skafranz il 11 Jul 2008 - 12:05

CITAZIONE (NvO @ 11 Jul 2008 - 12:30) *
sì, per la legge lo è.


una legge evidentemente sbagliata

Inviato da: bzbiz il 15 Jul 2008 - 16:36

Si è espressa la Consulta di Bioetica

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/cronaca/rep_cronaca_n_3217524.html

Inviato da: Galen il 11 Oct 2008 - 18:54

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/eluana-eutanasia-3/eluana-grave/eluana-grave.html

Inviato da: Thyo85 il 6 Feb 2009 - 16:10

Dopo l'arrivo nella clinica di Udine, firmato oggi il decreto del governo.
Riporto i fatti, tanto non c'è bisogno di commenti.


14:34 Il governo: "Proseguire l'alimentazione fino a legge su testamento biologico"
Il provvedimento adottato dall'esecutivo impedisce la sospensione dell'idratazione e della nutrizione artificiale ad Eluana Englaro fino a che non verrà approvata una legge sul testamento biologico
Il decreto del governo è stato approvato all'unanimità
14:41 Il decreto passa alla firma di Napolitano
Il decreto legge approvato dal Cdm, per entrare in vigore, deve essere controfirmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Il Parlamento dovrà poi convertirlo entro 60 giorni
14:53 Berlusconi: "Non voglio la responsabilità della morte di Eluana"
Secondo indiscrezioni, in Consiglio dei ministri il premier Berlusconi avrebbe chiaramente espresso la propria posizione: "Non voglio sentirmi io responsabile di omissione di soccorso. Io non voglio la responsabilità della morte di Eluana"
15: 29 Berlusconi ha detto: "Eluana è una persona viva"
15: 30 Berlusconi: "Ogni sforzo per non farla morire. Eluana potrebbe fare figli"
15:45 Berlusconi: "Napolitano firmi o riunione del Parlamento"
Berlusconi ha detto: "Se il presidente della Repubblica non firmasse il decreto, noi inviteremmo immediatamente il Parlamento a riunirsi ad horas ed approvare in pochissimo tempo, due o tre giorni, una legge che anticipasse quella legge che è già nell'iter legislativo, e cioè quella che contiene questa norma"
15:47 Berlusconi: "Senza decreti, cambiare la Costituzione"
Berlusconi ha detto: "Se non ci fosse la possibilità di ricorrere ai decreti tornerei dal popolo a chiedere il cambiamento della Costituzione e del governo"

Anzi, un commento.
Un'ora e un quarto per dimostrare: chiusura mentale, dipendenza dai poteri della Chiesa nonostante il volere della società civile, non rispetto della nostra giustizia e delle sue sentenze, non rispetto del nostro parlamento e del capo della Repubblica.
E lo votano.

Inviato da: Bedrosian Baol il 6 Feb 2009 - 16:15

CITAZIONE
Un'ora e un quarto per dimostrare: chiusura mentale, dipendenza dai poteri della Chiesa nonostante il volere della società civile, non rispetto della nostra giustizia e delle sue sentenze, non rispetto del nostro parlamento e del capo della Repubblica.


Nonostante il volere della società civile in base a cosa lo dici?

Sul caso cmq io credo che la questione importante sia al di là della situazione di questa donna, sia il conflitto fra poteri.
Di fatto, un giudice sta legiferando. Per ovviare ad un vuoto legislativo, vero, ma sta facendo legge.
Si faccia al più presto una legge stretta sul testamento biologico e non si lasci ai giudici un potere decisionale così ampio, sovvertendo il più generale dei principi di separazione dei poteri.

Inviato da: bzbiz il 6 Feb 2009 - 16:16

Però minacciare il capo dello stato non mi sembra una mossa molto corretta.

Inviato da: fusa il 6 Feb 2009 - 16:19

ma è vera la storia della delefonata dal vaticano?

Inviato da: Thyo85 il 6 Feb 2009 - 16:20

@Bedrosian:
Mah, mettiamola sulle esperienze comuni.
Su quello che leggi in ogni forum in questo momento.
Sulle reazioni di tutti, compreso alcuni del Pdl che si sono dichiarati dubbiosi al momento.
Mi pare chiaro che la maggioranza degli italiani vorrebbe una regolamentazione riguardo a questo tema.

Visto che i governi non l'hanno mai fatta, un giudice ha espresso una sentenza: non l'eutanasia è legale, ma che nutrizione e idratazione fanno parte di quelle cure che la nostra costituzione (art 32 mi pare) stabilisce che abbiamo diritto di rifiutare.
Quindi, niente di nuovo, applicazione di principi scritti.
In più, questa non è più democrazia, se si fa un decreto intimamente al presidente della repubblica di firmare, altrimenti si farà una legge e se non si farà si cambierà la costituzione.
Ovvero, faccio quel che pare a me punto e basta.

Inviato da: Redfires il 6 Feb 2009 - 16:23

Camerata Berlusconi non ci siamo mica eh ! vomito.gif

Inviato da: Thyo85 il 6 Feb 2009 - 16:24

16:09 Berlusconi: "Decreto ispirato dalle parole del costituzionalista Onida"
Berlusconi ha detto: "Il decreto legge è ispirato al lavoro di molti costituzionalisti e in particolare all'intervento del presidente emerito della Consulta Onida"

16:12 Onida, costituzionalista: "Premier strumentalizza, nel decreto io non c'entro"
Dopo le parole del premier (""Decreto ispirato dalle parole del costituzionalista Onida"), il presidente emerito della Corte Costituzionale precisa: "Hanno strumentalizzato le mie parole, disconosco nella maniera più assoluta qualunque mia partecipazione alla stesura del testo di un decreto legge che non ritengo nemmeno di commentare"

Inviato da: bzbiz il 6 Feb 2009 - 16:27

la dichiarazione delle 16:09 è stata sicuramente interpretata male dai giornalisti comunisti...

Inviato da: Bedrosian Baol il 6 Feb 2009 - 16:29

CITAZIONE
@Bedrosian:
Mah, mettiamola sulle esperienze comuni.
Su quello che leggi in ogni forum in questo momento.
Sulle reazioni di tutti, compreso alcuni del Pdl che si sono dichiarati dubbiosi al momento.
Mi pare chiaro che la maggioranza degli italiani vorrebbe una regolamentazione riguardo a questo tema.


E' molto diverso dal "volere della società civile". Sulle reazioni "di tutti" (cosa che mi fa abbastanza ridere) potrei farti lo stesso discorso su molti del PD che si sono dichiarati dubbiosi al momento. Su quello che leggo in "ogni forum in questo momento" mi sembra approssimativo, o no?
Che si voglia una regolamentazione va bene. Che si voglia una regolamentazione come vuoi tu, magari no.

In più spiegatemi cosa c'è di fascista. Berlusconi ha detto: se Napolitano non firma si cambierà la Costituzione.
Procedimento più che legale e, considerando che per cambiare la Carta ci vorranno mesi, Eluana cmq morirà.
Domanda: il decreto legge è stato fatto? No perchè voi lo date per fatto...

Inviato da: bzbiz il 6 Feb 2009 - 16:35

La questione ora non è la morte di Eluana, almeno non per me.

ti rigiro la domanda: Napolitano si è già rifiutato di firmare? No, e allora perché Berlusconi dichiara che se non firmerà metterà mano alla Costituzione?

In più in che modo lo vuol fare?

Facendo in modo che i DL non debbano più essere firmati dal capo dello stato? E questo va bene?

Ormai non è più solo nel piano del caso Eluana, caso che merita una legge e una riflessione, cosa che il Parlamento (leggasi IL PARLAMENTO non il governo) ha il diritto e il dovere di fare.

Qui si parla del fatto che a Berlusconi l'istituzione Repubblicana attuale non va bene, cosa che ci può stare, ma decide di cambiarla a colpi di slogan e minacce, a chi ANCORA ha dei doveri e dei poteri ben precisi!

EDIT:
Napolitano non ha firmato.

Ha reputato il decreto incostituzionale.

Ora vediamo come agirà il governo.

E tutto questo teatrino si gioca sulla pelle delle persone che soffrono, perché la legge poteva essere fatta mesi e mesi fa...

Inviato da: Redfires il 6 Feb 2009 - 16:36

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200902articoli/40753girata.asp

Inviato da: Thyo85 il 6 Feb 2009 - 16:37

CITAZIONE (Bedrosian Baol @ 6 Feb 2009 - 16:29) *
E' molto diverso dal "volere della società civile". Sulle reazioni "di tutti" (cosa che mi fa abbastanza ridere) potrei farti lo stesso discorso su molti del PD che si sono dichiarati dubbiosi al momento. Su quello che leggo in "ogni forum in questo momento" mi sembra approssimativo, o no?
Che si voglia una regolamentazione va bene. Che si voglia una regolamentazione come vuoi tu, magari no.
In più spiegatemi cosa c'è di fascista. Berlusconi ha detto: se Napolitano non firma si cambierà la Costituzione.
Procedimento più che legale e, considerando che per cambiare la Carta ci vorranno mesi, Eluana cmq morirà.
Domanda: il decreto legge è stato fatto? No perchè voi lo date per fatto...


Il decreto legge si, solo che necessita della firma di Napolitano.
Ti faccio un esempio sulla stessa frase: Berlusconi stabilisce che da domani la repubblica è presidenziale, se non Napolitano non firma si cambierà la costituzione.
Cosa c'è di sbagliato?
Forse che i grandi temi comuni hanno diritto a essere scelti da un intero parlamento e possibilmente anche attraverso i referendum?
Forse che non esiste che una persona sola al governo dica "io voglio così, faccio così, o mi date ragione o cambio le regole finchè non me la prendo da solo?
Ad ogni modo, veramente trovami un posto dove si stia dicendo che questa mossa è stata giusta (evitando avvenire o il sito della Chiesa).
Forse non la penso solo io così ad ogni modo:

16:29 Napolitano: "Non firmo decreto: è incostituzionale"
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si legge in un comunicato del Quirinale, "ha preso atto con rammarico della deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge relativo al caso Englaro. Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità da lui tempestivamente rappresentate e motivate, il presidente - conclude la nota - ritiene di non poter procedere alla emanazione del decreto"





Inviato da: Faye il 6 Feb 2009 - 16:37

E Giorgio non ha firmato. Grande Giorgio, grandissimo.

E mi stupisco che il vecchio Giovannino non colga quel fil di fumo fascista che sta salendo piano nel cielo d'Italia mentre il presidente del consiglio (ahimè, ancora troppo in vita per i miei gusti) cerca di dar fuoco alla Costituzione.

Inviato da: Redfires il 6 Feb 2009 - 16:41

CITAZIONE (Thyo85 @ 6 Feb 2009 - 16:37) *
16:29 Napolitano: "Non firmo decreto: è incostituzionale"
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si legge in un comunicato del Quirinale, "ha preso atto con rammarico della deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge relativo al caso Englaro. Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità da lui tempestivamente rappresentate e motivate, il presidente - conclude la nota - ritiene di non poter procedere alla emanazione del decreto"


To mo ! yuppi2.gif yuppi2.gif yuppi2.gif

Inviato da: Thyo85 il 6 Feb 2009 - 16:52

CITAZIONE (bzbiz @ 6 Feb 2009 - 16:27) *
la dichiarazione delle 16:09 è stata sicuramente interpretata male dai giornalisti comunisti...


16:46 Saccoi: "Mai detto che Onida ha collaborato al Dl"
Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha detto: "Nessuno ha dichiarato che il professor Onida ha collaborato direttamente alla redazione del decreto legge icon_mrgreen.gif

Ovvero una smentita inutile perchè non è di quello che si parlava icon_wink.gif

16:09 Berlusconi: "Decreto ispirato dalle parole del costituzionalista Onida"
Berlusconi ha detto: "Il decreto legge è ispirato al lavoro di molti costituzionalisti e in particolare all'intervento del presidente emerito della Consulta Onida"
16:12 Onida, costituzionalista: "Premier strumentalizza, nel decreto io non c'entro"
Dopo le parole del premier (""Decreto ispirato dalle parole del costituzionalista Onida"), il presidente emerito della Corte Costituzionale precisa: "Hanno strumentalizzato le mie parole, disconosco nella maniera più assoluta qualunque mia partecipazione alla stesura del testo di un decreto legge che non ritengo nemmeno di commentare"


Inviato da: Fossi79 il 6 Feb 2009 - 17:06

Bed però in questo caso il giudice ha fatto il suo dovere, perchè sovvertirlo per decreto?
Non crea un precedente anche questo?

Inviato da: Ale83 il 6 Feb 2009 - 17:09

Personalmente credo che in un corpo come quello non ci sia niente che possa percepire alcunché, ma ammettendo pure che non sia cosi, la domanda mi sorge spontanea: come cazzo è che la deprivazione sensoriale (http://it.wikipedia.org/wiki/Deprivazione_sensoriale), ritenuta una pratica di tortura se inflitta per una settimana ad un carcerato, diventa un atto d'amore se praticata per 17 anni su un malato?

Inviato da: Thyo85 il 6 Feb 2009 - 17:27

17:14 Fini con il Qurinale
Gianfranco Fini, presidente della Camera, si dice "preoccupato che il Consiglio dei ministri non abbia accolto l'invito del capo dello Stato, ampiamente motivato sotto il profilo costituzionale e giuridico"

Che mondo migliore sarebbe se al centro destra ci fosse perlomeno lui.
Potremmo scegliere tra diverse visioni di politica, non tra salvarci dal disastro o meno.

Inviato da: DaTef il 6 Feb 2009 - 17:40

indothoyothoyo ti'è ben alzier...

Inviato da: Fossi79 il 6 Feb 2009 - 17:46

Datef trovavo molto simpatici i tuoi racconti sulle serate al renfe, perchè non riprendi a raccontarceli in vivere ferrara piuttosto che scrivere cazzate quà e la. Ognuno deve fare quello per cui è più portato..


Inviato da: DaTef il 6 Feb 2009 - 17:49

Vaben giustamente ad ognuno il suo...

Facevo solo notare che di sta faccenda ci han già agrato abbastanza tutti i giorni in televisione e speravo che almeno qua si sorvolasse... per rispetto.

Po fè quel ca vlì
ciau

Inviato da: Thyo85 il 6 Feb 2009 - 18:02

No,Fossi, ha ragione.
Mi scuso davvero, ho parlato troppo.
Purtroppo io non sono delicato da dire che non dico niente per rispetto (di Eluana? del Padre? Del Governo? Di Napolino? Dell'umano ingegno?).
Nemmeno così rispettoso da non dire la mia o non da desiderare che la volontà delle persone sia rispettata.
O che una vita finita duri per altri 17 anni, che qua si parla del sondino nasogastrico e non di tutto il resto che avrà.
Nemmeno, boccaccia mia, me ne sto zitto sul rispetto dei poteri e delle sentenze.
Non ho davvero il rispetto di stare in silenzio, ma forse è che so che silenzio-assenso.
E a volte nemmeno l'urlo rende l'idea.

Inviato da: Galen il 6 Feb 2009 - 19:09

A prescindere da tutto, io credo che tutti in Italia dovrebbero ringraziare il padre, Peppino Englaro. Per aver avuto il coraggio di porre il problema in sede nazionale, senza prendere scorciatoie fuori dalla legge come fanno tutti. Per aver forzato la politica a parlare del problema senza nasconderlo sotto il tappeto come ha sempre viscidamente fatto. E in un caso o nell'altro, ci avrà comunque mostrato una volta di più da chi e cosa siamo governati.


CITAZIONE (Bedrosian Baol @ 6 Feb 2009 - 16:15) *
Di fatto, un giudice sta legiferando. Per ovviare ad un vuoto legislativo, vero, ma sta facendo legge.
Si faccia al più presto una legge stretta sul testamento biologico e non si lasci ai giudici un potere decisionale così ampio, sovvertendo il più generale dei principi di separazione dei poteri.

Sono d'accordo sul bisogno della legge sul testamento biologico.
Ma non sul fatto che il giudice stia facendo legge.
Se la legge è insufficiente e non viene incontro al bisogno del caso, non è colpa sua: il giudice, come è suo dovere, sta interpretando la legge che c'è su un caso specifico, non sta usurpando nessun potere e non sta creando precedenti che invalidino le scelte del potere legislativo.
E' la politica a essere doppiamente colpevole, prima per non aver legiferato nonostante l'evidente bisogno, e dopo per voler correre ai ripari solo quando la decisione in base alla legge esistente scontenta la maggioranza.

E una legge sul testamento biologico, come farebbe ad andare contro la decisione del giudice in questo caso specifico? Sbaglio o per definizione sarebbe una legge che, a prescindere dalle modalità, permetta di scegliere in anticipo se e quando interrompere cure e alimentazione? Cosa avrebbe a che fare questa regolamentazione, che è certamente richiesta dalla grande maggioranza delle persone, con questo decreto che impedisce quella che è già stata accertata come scelta della Englaro?

Inviato da: Frabe il 6 Feb 2009 - 19:44

A parte che, se fossimo in un paese normale, domani dovrebbero "cadere delle teste" se non dei governi. Farsi rifiutare in DL in face per incostituzionalità con tanto di lettera motivata non è roba da poco... soprattutto se si era già stati avvertiti dal presidente della Repubblica in persona. Ma a quanto pare la logica non esiste e la dignità istituzionale nemmeno.

Inviato da: carlotta il 8 Feb 2009 - 15:29

il problema in tutta questa faccenda è che il diritto alla vita, come il diritto all'integrità psico-fisica e tutti gli altri diritti della personalità, è un diritto (oltre che giustamente inviolabile) INDISPONIBILE.
questo è a mio giudizio l'errore a monte che in un qualche modo ""giustifica"" quello che sta combinando berlusconi...
prima ancora di preoccuparsi di decreti legge e disegni di legge vari, prima ancora di chiedersi se l'alimentazione e l'idratazione forzata rientrino nel concetto di terapia o meno, bisognerebbe preoccuparsi di eliminare questa concezione per la quale la singola persona non può disporre per la propria morte!! io ritengo che anche morire sia un diritto, altrimenti il diritto alla vita diventa un OBBLIGO alla vita!!
ci vuole un referendum...anche se un referendum su tematiche del genere in un paese come l'italia temo non avrebbe l'esito che vorrei...

Inviato da: Galen il 8 Feb 2009 - 16:06

Concordo con Carlotta sul principio.

Sono d'accordo anche sull'irrealizzabilità del referendum, ma per motivi diversi: nonostante l'estrema sfiducia verso l'elettorato, in questo caso non ho dubbi che se interrogata la popolazione si esprimerebbe in senso liberale su questo tema. Ma quello referendario è stato il primo strumento democratico che è stato demolito nella nostra Nazione sotto gli occhi disinteressati della massa (un copione che da allora si è ripetuto sempre più spesso). La gente non crede più nel voto su temi specifici, e del resto la sua opinione viene chiesta solo quando fa comodo e anche in quel caso la si invita ad andare al mare. Parlare di referendum oggi, senza una riforma dello stesso (ma questo necessiterebbe di riformare in senso democratico anche tutto il resto, cosa impensabile in questo momento) purtroppo è solo una barzelletta.

Inviato da: Brasil il 9 Feb 2009 - 10:35

Importante lettura che merita, dal Corriere (http://www.corriere.it/editoriali/09_febbraio_09/quel_silenzioso_terzo_partito_angelo_panebianco_2f100aa2-f670-11dd-9c7e-00144f02aabc.shtml):

CITAZIONE
Quel silenzioso terzo partito
di Angelo Panebianco

Proviamo a riprendere fiato. Il conflitto fra i difensori del «diritto alla libertà di scelta» e i difensori della «sacralità della vita» è degenerato nel modo in cui sappiamo. La violenza dello scontro ha coinvolto le istituzioni al massimo livello e ha spaccato il Paese. Due partiti nemici (si badi: ho detto nemici, non avversari) si fronteggiano e nessuno sa come andrà a finire. Come sempre in questi casi, è scattato, nei due campi, l'ordine di mobilitazione generale, la militarizzazione delle coscienze è in corso, e la consegna, per le opposte schiere, è di non fare prigionieri. Eppure, nonostante la violenza del conflitto, e la polarizzazione che l'accompagna, non è così facile (come vorrebbe farci credere la propaganda dei due contrapposti partiti) spazzare via i dubbi che le persone di buon senso, quali che siano le loro convinzioni morali, devono per forza nutrire di fronte a una vicenda come quella di Eluana. Anche se non è detto che i protagonisti ne abbiano piena contezza, l'intrattabilità politica del tema trova una eco nei «trasversalismi » e in certe contorsioni che si manifestano in queste ore nell'arena pubblica.

Se il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, sceglie di non seguire il leader dello schieramento cui appartiene, aprendo così una frattura difficilmente ricomponibile, ecco che Antonio Di Pietro, l'arcinemico di Berlusconi, dichiara di dare libertà di coscienza ai suoi parlamentari sul provvedimento del governo, ammettendo così implicitamente il proprio accordo con la scelta del premier di tenere in vita Eluana. E si noti che anche alcuni settori del Pd sono orientati a votare a favore. Ormai le cose si sono spinte troppo in là, è troppo tardi per fermare il processo che si è messo in moto ma è giusto per lo meno dare testimonianza del fatto che, oltre ai due partiti che si scontrano, ne esiste anche un terzo, per lo più silenzioso, e che, comunque vada la vicenda, è già stato sconfitto. È il partito di chi pensa che la Politica, la Democrazia, il Diritto, e tutte le altre più o meno utili astrazioni che siamo soliti invocare per imporre faticosamente un minimo di ordine nella vita associata dovrebbero essere tenute fuori dalla porta al di là della quale sono in gioco, come in questo caso, le questioni ultime dell'esistenza. È il partito di chi pensa che occorrerebbe coltivare, nella riservatezza e nella discrezione, una zona grigia, protetta da una necessaria ipocrisia, nella quale le decisioni sul caso singolo (sempre diverso, almeno per qualche aspetto, da qualunque altro caso singolo) restano affidate alla sensibilità e alla pietas del medico che ha in cura il malato e ai sentimenti delle persone che lo amano. Che è quanto si è sempre fatto, checché ne dicano certi sepolcri imbiancati. È il partito di chi pensa che quelle situazioni debbano essere sottratte al clamore delle «battaglie di principio». Condivido quanto ha detto Emanuele Severino (sul Corriere di ieri): a scontrarsi sono due forme di violenza. I due partiti millantano certezze assolute che, su questa terra almeno, a nessuno è dato di possedere.

Fa francamente effetto (e non è un bell'effetto) vedere, nei telegiornali, le opposte fazioni mobilitate e schierate, a Udine e in altri luoghi, l'una a difesa della vita di Eluana e l'altra a difesa del suo diritto a morire. Credo che, in queste ore, nessuno incarni lo spirito dei due partiti contrapposti meglio di Marco Pannella e di Giuliano Ferrara, due uomini stimabilissimi per il coraggio, la passione e l'onestà intellettuale con cui difendono le cose in cui credono. Schierati sugli opposti lati della barricata Pannella e Ferrara hanno tuttavia una cosa in comune: credono entrambi che tocchi alla legge, e alla democrazia che fa le leggi, il compito di imporre la soluzione. Per il diritto del singolo a scegliere, sempre e comunque (Pannella). Per l'intangibilità della vita, sempre e comunque (Ferrara). Anche se la differenza è che, per Ferrara, l'intervento del Parlamento dovrebbe essere la risposta di emergenza a una sentenza emessa in assenza di legge. Spiacente ma sono in disaccordo con entrambi. Deploro fortemente la giuridicizzazione (e l'inevitabile politicizzazione che l'accompagna) di questioni come questa. La legge è uno strumento che gli uomini hanno inventato per ridurre l'arbitrio, per trattare in modo il più possibile simile casi simili. Le «buone» leggi (non sempre le leggi sono buone) rappresentano effettivamente un utile strumento, ancorché imperfetto, per favorire uguali trattamenti e affermare principi universalistici in molte situazioni.

Ma non credo affatto che una legge possa davvero regolare le questioni-limite di cui qui parliamo. Data l'estrema variabilità dei casi, e le profonde, irriducibili, differenze fra le persone, una legge che offre una buona soluzione per un caso può risolversi in una intollerabile forma di violenza in un altro caso. D'altra parte, dire leggi significa dire tribunali. Proprio il caso di Eluana mostra quanta fragilità, quante incongruenze, quante contorsioni, siano contenute nelle sentenze dei tribunali su vicende come la sua. Lo stesso discorso vale per la democrazia. Con tutte le sue brutture e volgarità, è pur sempre la migliore forma di governo, dal momento che consente di risolvere le controversie senza spargimenti di sangue, con il voto anziché con le armi. Da qui però ad affidarle le decisioni sulla vita e sulla morte ce ne corre, o ce ne dovrebbe correre assai. Parlamenti e tribunali, insomma, dovrebbero essere tenuti lontani da queste cose, a conveniente distanza di sicurezza. Certo, i progressi della medicina modificano continuamente le situazioni e la politica subisce un'inevitabile pressione a intervenire. E può anche accadere, in qualche caso, che un Parlamento riesca a sfornare una legge (ci credo poco, ma l'eventualità non può essere scartata a priori) che rappresenti un buon punto di equilibrio fra opposte, e forse ugualmente rispettabili, esigenze. Se non c'è verso di tenere le grinfie dello Stato, ancorché democratico, lontano dalle questioni estreme, che almeno si evitino gli eccessi. La politicizzazione della morte è il misfatto più grave che una democrazia possa commettere.

Inviato da: Bobomerendone il 9 Feb 2009 - 10:37

Quoto assolutamente, e aggiungo che, spiritualmente, è una delle cose che mi fa più rabbia nei confronti della chiesa: l'uomo dovrebbe essere un essere libero anche dalle parole di Dio, eppure con un decreto così, si nega questa libertà (in parte, ma si nega), e tutto perchè si vuol difender la vita con una legge scorretta per non accettare dei nostri limiti.

Non so se son favorevole all'eutanasia in generale, ma di sicuro alla libertà di scelta si!! Anche se poi si arriverà a dover discutere sui "criteri" per definire "valida" la volontà di una persona...se non ci sono già-

Inviato da: Galen il 9 Feb 2009 - 12:50

Io invece non sono troppo d'accordo con l'articolo:

CITAZIONE
occorrerebbe coltivare, nella riservatezza e nella discrezione, una zona grigia, protetta da una necessaria ipocrisia, nella quale le decisioni sul caso singolo (sempre diverso, almeno per qualche aspetto, da qualunque altro caso singolo) restano affidate alla sensibilità e alla pietas del medico che ha in cura il malato e ai sentimenti delle persone che lo amano. Che è quanto si è sempre fatto, checché ne dicano certi sepolcri imbiancati.

Va bé, è quello che si è sempre fatto, ma per la legge ora è un omicidio... e di certo mica tutte le strutture sanitarie sono compiacenti nelle scelte individuali.
La "necessaria ipocrisia" di coltivare una zona grigia non difende certo dall'illegalità, e di certo non viene incontro al caso singolo come l'articolo vorrebbe lasciare intendere.


P.S. Giuliano Ferrara e onestà intellettuale nella stessa frase? sarcastica.gif

Inviato da: A.L.G. il 9 Feb 2009 - 20:32

è morta

Inviato da: Redfires il 9 Feb 2009 - 20:32

Una storia troppo triste. Eluana R.I.P. serio.gif

Inviato da: Faye il 9 Feb 2009 - 20:37

Eluana Englaro non è morta, è LIBERA.
Morta lo era già da 17 anni.

Che possano i suoi resti riposare in pace, e il suo spirito non essere più tormentato da quello che squallidi aguzzini hanno fatto al suo corpo.

E che si renda onore a Beppino Englaro, eroe del nostro tempo.

Inviato da: Jolly_roger il 9 Feb 2009 - 20:39

Quoto. 23.gif

Inviato da: MoneFromFrara il 9 Feb 2009 - 20:48


devo quotare Faye.

tenerla sarebbe stato egoismo, non amore.

Inviato da: 1010011010 il 9 Feb 2009 - 21:06

Ma togliete quei c**** di banchetti di raccolta firme!!!!!

Inviato da: Galen il 9 Feb 2009 - 21:07

Quoto anch'io Faye.

Inviato da: Matt il 9 Feb 2009 - 21:10

come non quotare faye sisi.gif

Inviato da: san.tommaso il 9 Feb 2009 - 21:21

Storia troppo triste...R.i.p. per Eluana
la sofferenza è la cosa più brutta che ci possa essere...nella vita....adesso potrà volare libera nei cieli...!!!

Inviato da: san.tommaso il 9 Feb 2009 - 21:21

Storia troppo triste...R.i.p. per Eluana
la sofferenza è la cosa più brutta che ci possa essere...nella vita....adesso potrà volare libera nei cieli...!!!

Inviato da: Faye il 9 Feb 2009 - 21:22

Ho ascoltato per sbaglio 3 minuti del tg4, e stavo per svenire dalla nausea.

Chiaramente è stato dato peso e importanza solo ed unicamente alle parole del presidente del consiglio, che esprime rammarico "perché non si è reso possibile poter salvare la vita di Eluana Englaro", e a quelle del vaticano, che chiede a dio di perdonare chi le ha fatto questo.
Aggiungiamoci l'affermazione dell'onorevole Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl, intervenendo in aula ha scagliato il microfono in terra urlando in lacrime: "Eluana non è morta, è stata ammazzata".

Non c'è davvero rispetto per niente e per nessuno, e quest'ultima pagliacciata è solo l'ennesimo atto strumentalizzato di quest'opera tragica che ha visto come protagonista il corpo straziato di una giovane donna obbligata a non potersi spegnere in pace.

Che schifo.

E spero che chi deve pagare per questo pagherà, che siano la coscienza o la conta dei voti a definire la giusta punizione per questi sciacalli miserabili.

Inviato da: Leite il 9 Feb 2009 - 21:25

r.i.p.

.

che Dio ti benedica ciao icon_smile.gif


Inviato da: Redfires il 9 Feb 2009 - 21:35

Sto guardando anche io il TG4, e davvero è la sagra della cazzata.
Fede aveva in linea il suo amico alleato Maurizio Belpietro, ma appena Belpietro gli fa notare che anche lui è combattuto, Fede lo liquida subito. Poi ha in collegamento Mario Giordano, che veramente mi ha deluso (domani leggerete il suo articolo e capirete) e lo tiene lì a più riprese. Scandaloso.

Ma la cosa più vergognosa è che Fede presenta Eluana come se fosse quella della foto e fa sottointendere che ci fossero speranze di ritorno. Ma oggi sul giornale c'era un'intervesta del medico personale di Eluana che diceva purtroppo il contrario.

Altra cosa schifosa di Emilio Fido è il far trasparire lo sdegno verso Beppino Englaro.

Conclusione, Fede è sempre più squallido !

Inviato da: pipponex il 9 Feb 2009 - 21:36

Vorrei esprimere anche io la mia opinione....
premetto di essere di destra,ma laico e tendenzialmente anticlericale....
Partendo dal principio trovo giusto il fatto che la chiesa si appelli al diritto alla vita....
è la loro fede,la cosa in cui credono....e io nn ho il diritto di criticare una fede....
tuttavia nel nostro stato,la politica,che si professa laica,ma che nn lo è nemmeno lontanamente,si attacca disperatamente alle sottane dei predi....PdL o PD che sia....e la strumenalizzazione politica degl'ultimi giorni è un fatto vergognoso e raccapricciante....
Ma tornando alle mie idee so che la fede di una persona è importante,ma lo è ancora di più la democrazia e il diritto di scelta....nn si può imporre a qualcuno una fede,o una regola religiosa....a chi credente nn lo è!!
io sono favorevole all'eutanasia,in casi di malattie estremamente gravi e degenerative o nel caso di persone in coma vegetativo che da quel che so è irreversibile....Eluana nn si poteva svegliare....e nn si nutriva,era alimentata da un sondino gastrico....
Provo compassione e grande rispetto per suo padre che ha combattuto una battaglia per una figlia morta 17 anni fa!
Si è stata eutanasia....fatta con tutto l'amore che un genitore può provare nei confronti di un figlio!
Credo che ogni persona debba poter scegliere,in base al prprio credo e alla propria etica....senza imposizioni dall'alto o leggi fatte ad personam....

Inviato da: Brasil il 9 Feb 2009 - 22:03

Io penso: se la morte non è l'opposto della vita, ma bensì parte integrante della stessa, allora dove finisce il diritto alla vita e dove comincia il diritto alla morte? Non stiamo forse tutti parlando della stessa cosa?

Eluana, riposa in pace. Ora c'è posto solo per il silenzio, non più, fortunatamente, per i vergognosi e ributtanti strilli isterici dei parlamentari.

Inviato da: Thyo85 il 9 Feb 2009 - 22:16

Finalmente, per fortuna.
Alla faccia della politica che voleva metterci il naso.
Ora, per favore, tv, giornali, gente: silenzio.
E' successo, e per quanto mi riguarda ne sono felice.
Non strumentalizziamo la cosa, non facciamola diventare politica, non stiamo a fare autopsie (già ho sentito di cose assurde coi telegiornali, tipo che sarebbe saltato via il sondino per un colpo di tosse..e quindi? è improbabile, e se anche? Tanto non si alimentava più, e poi ci vogliono 2 minuti netti a rimetterlo eh...).
Ora manteniamo il silenzio, rendiamo grazie al padre che ha sollevato la questione e speriamo che prima o poi si faccia una legge (giusta ed equa) a riguardo.

Inviato da: Faye il 9 Feb 2009 - 22:23

Quoto Thyo.

E quoto soprattutto Pippone. sisi.gif
Assolutamente e completamente d'accordo.
Lieta che dall'altra parte della barricata arrivino splendidi lampi di intelligenza e umanità, virtù che il premier della destra attuale deve aver scordato in qualche cassetto molti anni orsono.

Inviato da: Thyo85 il 9 Feb 2009 - 22:33

ROMA - Terremoto a Mediaset per la morte di Eluana Englaro. Enrico Mentana annuncia che rassegnerà le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset per protesta contro la decisione della Rete che, «di fronte a un dramma che scuote il Paese intero, ha deciso di non cambiare di una virgola la sua programmazione di stasera su Canale 5, nonostante sia il Tg5 sia Matrix fossero pronti a aprire finestre informative sulla morte di Eluana». Lo ha riferito lo stesso Mentana in una nota diffusa mentre su Canale5 va in onda il Grande Fratello.
DIMISSIONI - «Non è così - ha detto Mentana - che si fa informazione su una grande rete nazionale. Non esiste solo l'audience. Simili scelte tolgono credibilità a chi le compie, e personalmente non ho nessuna intenzione di avallarle. Stasera su Canale 5 il dramma è quello della cacciata di una concorrente dal Grande Fratello. A mezzanotte, se va bene, si parlerà di Eluana, a Matrix. Andremo in onda comunque, per dovere di informare. Domani però - conclude - rassegnerò le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset, per un altro dovere, quello di coerenza

Io ammetto che di mio, oltre alla testimonianza per dovere di cronaca della vicenda, non parlerei troppo.
Insomma, un ipotetico porta a porta (ah,no scusate, non è ipotetico icon_rolleyes.gif ) con personaggi che dibattono e litigano e offendono la dignità umana non è bello.
Dall'altra, ammetto che anch'io, pensare a Canale5 rete portante di Mediaset che non cambia quello spettaccolo indegno del Grande Fratello, rende stridente l'immagine: da una parte 10 imbecilli in una casa, mentre questo fatto sulle altre reti.
Cosa avrei fatto io?
Avrei proiettato Million Dollar Baby.

Inviato da: Frabe il 9 Feb 2009 - 22:34

Eluana sarà libera ma una legge di merda che impedisce a chiunque di decidere di morire sta per essere comunque approvata.

Inviato da: Matt il 9 Feb 2009 - 22:41

un pò assurdo non poter decidere che fare della propria vita... anzi, della propria morte quando di morte "clinica" si tratta....

Inviato da: Leite il 9 Feb 2009 - 22:47

A questa vicenda è stato dato troppo spazio .

E' stato veramente fastidioso vedere una vicenda che deve essere privata e di famiglia messa alla berlina in questo modo , per dare spazio a 2 politici del menga e a polemiche ideologiche. Non credo che a molti importasse veramente di lei , quanto dell'ideologia ( da tutte le parti ).

Adesso però scatta il momento dell'ipocrisia. Ogni giorno muiono tante persone sul lavoro , di malattie in ogni ospedale che hanno pari dignità di Eluana.

A questo punto spero facciano una legge seria per evitare casi di questo tipo in futuro e lasciare alle persone decidere cosa bisogna fare in casi di gravità estrema.

Il GF per me è una boiata a prescindere . Potrebbero anche mandarli in miniera , Eluana è un altro discorso. Non essendo ipocrita , direi però che va bene mandarlo in onda , piuttosto che Vespa-Fede-Lerner-Santoro che ne parlano esclusivamente perchè è diventato una diatribra politica e non per la sofferenza famigliare.

Su la 7 c'è Biscardi che grida , come scriveranno sulla sua lapide , alla moviola in campo. Quasi quasi è il migliore fra tutti quelli che vedo in giro stasera , lui e Ravezzani hanno dato un saluto commosso e dignitoso e poi hanno ripreso la loro attività senza ipocrisie di nessun tipo.

ciao icon_smile.gif

Inviato da: simone19 il 9 Feb 2009 - 23:05

l'unica cosa che voglio dire è una speranza...che eluana abbia finalmente trovato la pace che tutte le persone meritano !!!

Inviato da: Bedrosian Baol il 9 Feb 2009 - 23:31

Spero che Eluana possa riposare e che si capisca come il suo cuore ha smesso di battere.
Mi auguro che il padre di Eluana possa non finire in un turbine mediatico e vivere questo dolore con la serenità che tutte le persone che meritano.

Inviato da: the brockton blockbuster il 10 Feb 2009 - 00:04

tutti esprimono la propia opinione ergo esprimo anche la mia, alla fine siamo qui per questo..
la mia opinione e quella di una persona di destra, diaciamo anche estremista, credente a modo suo e decisamente anticlericale per vari motivi...Fino ad ora non mi ero ancora espresso su questo caso...

questa è stata una brutta storia, veramente brutta, iniziata 17 anni fa..
Penso che sia giusto lasciare ai famigliari (e NON ai politici), la decisione sulla vita o sulla morte di un famigliare come era lo stato Eluana.
Penso che la Chiesa non doveva nenche azzardarsi ad ammonire il padre e fare tutto il casino che ha fatto.
Io l'ho sempre detto ai parenti. Se mai mi dovessi trovare in stato vegetativo, non vorrei continuare a vivere. Penso a quello che passrebbe la mia famiglia a stare DICIASSETTE ANNI ad aspettare una cosa che non potrebbe accadere mai.

mi è dispiaciuto molto l'intromissione della chiesa e dei vari partiti, in un momento così bisognava fare solo silenzio ed ascoltare i 17 anni di silenzio di Eluana. Una persona che ha affrontato la morte per la seconda volta.ma soprattutto quello della chiesa, per me è stato uno schifo visto che in un paese laico come l'italia la chiesa non si dovrebbe intromettere, una cosa fastidiosa è stata far vedere le foto di Eluana ai tempi prima dell'incidente, per aumentare la collera di quelli che non approvano l'eutanasia... Ma provate ad immaginare un corpo che per 17 anni è fermo su un letto... Piaghe da decupido, ossa deboli,pelle distrutta... Ma il Papa si vede dalla sua reggia scintillante di oro e diamanti questo non lo vede,d'altronde finchè si useranno e strumentalizzeranno espressioni del tipo "l'uomo non si può sostituire a Dio", la razionalità non potrà nulla contro il bigottismo sovrano.
Un altra cosa che mi ha dato molto fastidio è stata che molte persone per provare il loro disaccordo sull'etunasia hanno tirato in ballo le nozioni scientifiche della morte cerebrale, il fatto che la vita biologica non vada di pari passo con la vita reale non è una novità, ma come si fa a dire che lasciar morire eluana sarebbe stato un omicidio perchè ancora in vita , almeno io per vita intendo avere coscienza di essere in vita, non di essere attaccati a una macchina e vivere come un pomodoro..


detto questo, riposa in pace Eluana. Giustizia è stata fatta. Per te e per la tua famiglia.

Inviato da: Galen il 10 Feb 2009 - 00:20

Comunque la si pensi, trovo doveroso indignarsi per gli sciacalli di professione:

TAORMINA: LI DENUNCIO PER OMICIDIO PREMEDITATO

http://www.agi.it/news/notizie/200902092214-cro-rt11328-art.html
vomito.gif

Inviato da: HiroNakamura il 10 Feb 2009 - 01:09

Schifo e sdegno (per quel che riguarda il post di Galen)


Finalmente Eluana ha visto riconosciuti i suoi diritti umani... R.I.P.

Inviato da: Brasil il 10 Feb 2009 - 10:01

CITAZIONE
Quella ragazza che amavamo
di ADRIANO SOFRI

ORMAI la diversità dei pensieri si era tramutata in una dannazione reciproca, una messa al bando, una insofferenza esasperata. E neanche ora, neanche in hora mortis nostrae, si rimarginerà, temo. Ma, forse solo per un piccolo risarcimento, forse perché è la cosa più importante, possiamo riconoscerci tutti - quasi tutti - in un acquisto dapprincipio imprevedibile, e che non era nei propositi. Abbiamo tutti - quasi tutti: non fa bene ignorare il cinismo e la cattiveria vera - voluto molto bene alla ragazza Eluana.

Le abbiamo voluto sempre più bene, man mano che passavano gli anni e la ferita si esacerbava mille volte di nuovo e noi intanto diventavamo grandi o vecchi, nascevamo e ci ammalavamo e, qualcuno, morivamo: e quel viso di ragazza continuava a guardarci illeso dal tempo e dalla sventura. Prima della fotografia, i ritrattisti delle famiglie del nord d'Europa, di quelle che potevano permetterselo, dipingevano una volta all'anno il gruppo di famiglia, sicché sulle pareti domestiche scorrevano le generazioni, i bambini diventavano adulti, gli adulti vecchi, matrimoni rinnovavano la scena, nuovi nati facevano la loro comparsa.

In quelle gallerie di quadri ricordo, c'erano alcune figure di bambini o di giovani che non cambiavano più aspetto, il tempo non le lavorava più, perché erano morti giovani o bambini, e una rossa crocetta dipinta sopra la testa avvertiva della loro perdita, ma non si aveva cuore di espellerli dal gruppo. Il signor Englaro, rifiutandosi, contro la propria presumibile convenienza, di esporre le fattezze di Eluana se non fino al punto in cui l'ebbe perduta, ha suscitato in tutti noi lo stesso risultato pieno d'affetto e di rimpianto.

Abbiamo voluto bene a quella ragazza meravigliosa, al modo in cui i suoi occhi continuavano a guardarci così da lontano, così da vicino, e l'abbiamo rimpianta come una nostra compagna di viaggio insieme perduta e illesa. Abbiamo voluto bene, ogni giorno di più, anche alla Eluana che non vedevamo, che non abbiamo mai visto, nella quale la ragazza dagli occhi profondi si continuava e si consumava, e abbiamo avuto pietà di lei e di noi. Quel padre che, chiuso in un suo cerchio senza uscita, combinava e ricombinava senza ostentazione e senza falso pudore le belle fotografie della sua creatura, come per ricominciare ogni volta a far scorrere la vita della sua carissima figlia prima che la promessa si spezzasse, ce l'ha fatta amare, senza proporselo.

Senza proporsi altro se non di avere la legge dalla propria parte, e le persone, perché una buona legge dev'essere dalla parte delle persone e del loro dolore. L'ha conservata così, nella memoria di una comunità che l'aveva adottata, benché si lacerasse sul suo destino.

Se c'è una sottile speranza che l'Italia non esca più amara e incattivita da una vicenda oltraggiosamente accanita, è in questo amore condiviso. Il signor Englaro non ha mirato a nessuna convenienza. Non ha fatto conti. Ha fatto quello che sentiva come il suo dovere. Se fosse stato un uomo politico - cioè un politico, oltre che l'uomo che è - si sarebbe sottratto alla piccola trappola della gara col tempo, che metteva in scena nel rullo di tamburi del precipitoso finale il copione degli uni che bruciavano le ore per salvare una vita, degli altri che bruciavano i minuti per sacrificarla. ("Il sacrificio non sia vano": frase pronunciata ieri sera in Senato, non so con quanta consapevolezza, bestemmia più enorme di tutte, che accusa di un sacrificio umano, e pretende di riscattarlo, per giunta con una legge folle).

Si sarebbe esposto alle intemperie sulla cima di un campanile friulano per protestare: dopotutto il capo del governo si era spinto, non so con quanta consapevolezza, a dire che quella sua figlia perduta avrebbe potuto partorire. Avrebbe fatto uno sciopero della fame e della sete, per replicare a chi lo accusava di voler assassinare per fame e sete la sua creatura. Li avreste visti volare, allora, i sondaggi, angeli custodi della superstizione e della demagogia contemporanea.
Verrebbe voglia di dire che bisogna tutti sforzarsi di richiudere questa ferita, ma non sarà così. Le ferite non si chiudono. Non si chiuse quella di Moro. La disputa sul corpo di Eluana è per l'Italia del nuovo millennio una tragedia senza catarsi, senza redenzione, come fu quella sul corpo di Moro per la fine del secolo scorso. Ho guardato il minuto di raccoglimento al Senato: sembrava piuttosto, per quei grami presenti, la concentrazione nell'angolo prima dell'ultimo round.

Certi uomini politici - cioè certi politici, prima degli uomini che dimenticano di essere - fanno molti conti. Vedrete: anche ora che il corpo di Eluana non è più perquisibile dai Nas, mostreranno di voler procedere per la loro strada. Legislatori tutti d'un pezzo, pronti a decretare la mia, la vostra, l'impossibilità di ciascuno di rifiutare per sé la nutrizione artificiale, una volta che ci trovassimo privati senza ritorno della nostra coscienza. Pazzia. Silvio Berlusconi ha voluto dire che lui, nella condizione di Beppino Englaro, non potrebbe mai "staccare la spina". Sia risparmiata la prova a lui e a noi. Tuttavia la prova è stata imposta a tanti, e qualunque sia la loro scelta, compresa quella di non rassegnarsi mai al commiato, dev'essere rispettata, amata e sostenuta. Ma provi Berlusconi a immaginare un'altra eventualità: che tocchi a lui di uscire da una rianimazione in una condizione vegetativa irreversibile. Vorrebbe o no poter decidere, finché il senno e la fortuna siano dalla sua, come debba chiudersi la sua esistenza, o preferisce lasciarne il peso ai suoi figli, per giunta votando ad horas l'obbligo a nutrirlo artificialmente senza fine? Questo era già il punto, ora lo è ancora più nitidamente. Mettete via i cartelli opposti che intimano: "Giù le mani da Eluana".

Salutiamola, Eluana, con l'amore che si sapeva riservare alle ragazze perite, tenerelle, pria che l'erbe inaridisse il verno. Quanto a noi, scriviamo ciascuno sul proprio cartello: "Giù le mani da me, per favore".

Fonte: http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-4/sofri-ragazza/sofri-ragazza.html

Inviato da: Jolly_roger il 10 Feb 2009 - 10:38

CITAZIONE (Thyo85 @ 9 Feb 2009 - 22:33) *
Cosa avrei fatto io?
Avrei proiettato Million Dollar Baby.

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Più che di informazione la gente adesso come adesso avrebbe bisogno di riflettere.

Inviato da: Bobomerendone il 10 Feb 2009 - 10:40

tutto quello che ho da dire, è che spero si continui a riflettere sulla concezione di democrazia e sulla libertà dei cittadini, coi diritti e coi doveri.


Inviato da: Brasil il 10 Feb 2009 - 10:56

CITAZIONE
La morte e la politica
di EZIO MAURO

Il nuovo Calvario su cui è salita Eluana Englaro e dove è morta ieri sera, è questa fine tutta politica, usata, strumentalizzata, quasi annullata nella riduzione a puro simbolo e pretesto feroce di una battaglia di potere che è appena incominciata e nell'usurpazione del suo nome segnerà la nostra epoca.

Il vero sgomento è nel dover parlare di queste cose, davanti alla morte di Eluana. Bisognerebbe soltanto tacere, riflettere su quell'avventura umana, sulla tragedia di una ragazza diventata donna adulta nella perenne incoscienza del suo letto d'ospedale, su quelle vecchie fotografie piene di vita e di bellezza rovesciate nella costrizione immobile di un'esistenza minima, inconsapevole. Voleva vivere, quel corpo che respirava? O se avesse potuto esprimersi, avrebbe ripetuto la vecchia idea di volersene andare, come aveva detto da ragazza Eluana a suo padre, molti anni fa, quando poteva parlare e pensare?

È la domanda che si fa ognuno di noi, quando è accanto ad un malato che non può più guarire, in un ospedale o in una clinica. È un'angoscia fatta di carezze e interrogativi, dopo che le speranze si sono tutte dissolte. Di giuramenti eroici - fino alla fine, pur di poterti ancora vedere, toccare, pur di immaginare che senti almeno il tepore del sole, che stringi una mano, e non importa se nei riflessi automatici dell'incoscienza. Ma è un'angoscia fatta anche di domande sul futuro, che si scacciano ma tornano: fino a quando? E come, attraverso quale percorso di sofferenza, di degenerazione, di smarrimento di sé? E alla fine, perché? C'è una vita da conservare, o in queste condizioni è un simulacro di vita, un'ostinazione, una costrizione? È per lei o è per noi che la teniamo viva?

Quegli atti inconsapevoli che in certe giornate rasserenano, e sono tutto - il respiro, naturalmente, un tremito di ciglia - altre volte sembrano una condanna meccanica, soprattutto inutile. Perché la vita è un bene in sé, ma deve pur servire a qualcosa, avere un senso.

Questo è stato per 17 anni il dramma di un padre. Accanto al letto della sua Eluana, lui è vivo, vede, ama, soffre, s'interroga, si dispera e ragiona. Diciassette anni sono lunghissimi, la speranza fa in tempo ad andarsene senza illusioni, c'è il realismo dei medici, l'evidenza quotidiana. Una figlia che ogni giorno si allontana dall'immagine della vita mentre resiste, ogni giorno è presente nel suo bisogno di assistenza ma non sente più l'amore, lo sconforto, la presenza. Nulla. È lontana e tuttavia respira, mentre il padre la guarda. Lui ricorda quel che la figlia voleva, quel che avrebbe voluto. Non so che cosa pensi, come arrivi alla decisione, se gli faccia paura l'idea di un futuro in cui lui potrebbe non esserci più, con la madre gravemente malata. Se ha ceduto, facendo la sua scelta, o se invece ha dovuto farsi forza. So che in quel padre, in questi 17 anni, si somma il massimo del dolore e dell'amore per Eluana. Questo non significa automaticamente che tutto ciò che lui decide sia giusto. Ma significa che lui ha un diritto, il diritto di raccogliere la volontà di un tempo di Eluana e di confrontarla con la sua volontà, com'è venuta maturando accanto a quel letto d'ospedale, in un percorso che lui solo conosce, e che nasce dal rapporto più intimo e più autentico di un uomo con sua figlia, nei momenti supremi.

Il padre potrebbe risolvere il problema nell'ombra, come fanno molti e come vogliono i Pilati italiani, pur di non vedere e di non sentire. Potrebbe cioè chiudere l'esistenza di Eluana nel moderno, silenzioso, neutro "rapporto" tra medico e familiare del paziente terminale. Bastano poche parole, poi un giorno uno sguardo d'intesa, un cenno del capo, e tutto finisce senza clamore. Ma quello del padre, in questo caso, non è "un problema". È la sua stessa esistenza, congiunta con quella di sua figlia, che non sanno come procedere e come sciogliersi. È una cosa infinitamente più grande di lui, che tutto lo pervade e lo domina, altro che "problema", altro che "rapporto" tra un medico e una famiglia, altro che scelte silenziose e sbrigative, purché nulla sia detto davvero, niente chiamato col suo nome. Ciò che molti dicono tragedia, in questi casi, quel padre la vive davvero, al punto da urlarla. Vuole che gli altri sappiano. Vuole che gli dicano se quel che fa è giusto o sbagliato. Lui ha deciso di chiedere allo Stato di lasciar andare Eluana. Chiede che lo Stato risponda, dunque si faccia carico, non se ne lavi le mani. Solo così, portata in pubblico, la tragedia di quella figlia servirà a qualcosa, a qualcuno, e quei 17 anni acquisteranno un senso per tutti, quasi un insegnamento. Non so se sia giusto o sbagliato. A me sembra un gesto d'amore, supremo, che nasce dal profondo di una desolazione e di un abbandono, perché l'una e l'altro non siano del tutto inutili, visto che già sono purtroppo inevitabili.

C'è qualcosa di più. Quel gesto verso lo Stato - violento: dimmi cosa devo fare, dimmi come posso fare, dimmi qualcosa, io sono solo ma resto cittadino e ho il diritto d'interpellarti - è un gesto che nasce dall'interno di una famiglia. Strano che nessuno lo abbia detto. Quel padre fa la spola tra una moglie malata gravissima e una figlia incosciente da un numero d'anni che non si possono nemmeno contare. Nessuno ha nemmeno il diritto, da fuori, di immaginare il suo tormento, il filo dei pensieri, la disperazione che deve tenere a bada mentre guida, mentre telefona, quando prova a dormire. Tra moglie e figlia, giorno dopo giorno, lui tiene insieme la sua famiglia. Ciò che resta, certo. Ma anche: ciò che è. Esiste forse una famiglia italiana, in questo 2009, più "famiglia" di questa? Lui parla con le sue due donne, ogni tanto con parole inutili, più spesso nella mente. Provano a ragionare insieme, è finzione, certo, ma è la cosa più vicina alla realtà, è l'unica possibile perché la famiglia esista non solo a livello fisico, delle due presenze malate in clinica con l'uomo lì accanto, ma anche a livello spirituale, come comunione possibile: anni insieme, gioie, speranze, amore, abbracci, progetti, un modo di pensare, di sentire, un modo di essere comune. La decisione che il padre prende, la prende in nome della sua famiglia. Non per sé, per tutti. Fa spavento pensare a questo, e poi pensare al futuro, ma è l'unica verità possibile. L'unica cosa autentica.

Quella famiglia, a un certo punto, dice che l'esistenza di Eluana, così com'è ridotta, deve finire. Nessuno può sapere se nella sensibilità acutissima della sua solitudine tra le due donne il padre ha deciso così perché lo ritiene un ultimo gesto d'attenzione, una cura estrema e finale per quella figlia; oppure perché non ce la fa più. Se lui non ce la fa più, è la famiglia che si ferma, che non può andare oltre. Loro sono insieme: ancor più negli ultimi diciassette anni. L'unico modo per non prendere su di sé tutto il peso di questa decisione, per il padre è quello di decidere in pubblico. Come se questo Paese fosse in grado - ben al riparo dalla tragedia, naturalmente - non solo di compatire, come sa fare benissimo, soprattutto in televisione. Ma per una volta, di condividere.

Il padre si aspettava la discussione, la polemica, gli attacchi e anche gli insulti. Aveva scritto una lettera a "Repubblica", l'altro giorno, che poi ha voluto rinviare ancora. Chiedeva di attaccarlo liberamente, purché si accettasse di discutere davvero la grande questione del cosiddetto caso Englaro. Domandava soltanto di risparmiare la morbosità degli sguardi e delle curiosità sugli ultimi istanti di Eluana. Negli ospedali, diceva, nelle corsie, a un certo punto si tira una tenda per riparare il momento finale di chi sta morendo.

Quel che il padre non poteva prevedere, era l'altra morbosità, più feroce: quella della politica, della destra italiana. Prima l'inverosimile conferenza stampa di Berlusconi, che usava più di metà del tempo per attaccare il Capo dello Stato in nome della potestà suprema e incondizionata del governo, e quando parlava di Eluana - dopo aver detto di non volersi assumere la responsabilità della sua morte - arrivava a pronunciare frasi offensive: il "figlio" che la ragazza potrebbe avere, il "gravame" a cui il padre vorrebbe rinunciare. Poi l'attacco alla Costituzione, come se una tragedia fosse fondatrice del diritto. Infine, ieri, alla notizia della morte di Eluana, il peggio, qualcosa a cui non volevamo credere. Berlusconi che punta dritto sul presidente Napolitano come responsabile diretto della tragedia ("l'azione del governo per salvare una vita è stata resa impossibile"), un gesto di violenza politica senza precedenti in democrazia, nel linguaggio tipico dei regimi contro i dissenzienti, quando si mescola politica e criminalità. Subito seguito dall'amplificazione di personaggi minori e terribili, come Quagliarello che parla di "assassinio", Gasparri che minaccia dicendo quanto pesino "le firme messe e non messe". Borghezio che chiama in causa i "dottor morte" colpevoli di "omicidio di Stato", anche da "altissime cariche istituzionali".

È miserabile sfruttare una morte per trarne un vantaggio politico. È vergognoso trascinare il Capo dello Stato sul terreno della vita e della morte per aver esercitato i suoi doveri di custode della Costituzione. È umiliante assistere a questo degrado della politica. È preoccupante scoprire qual è la vera anima della destra italiana, feroce e crudele nella cupidigia di potere assoluto, incurante di ogni senso dello Stato, aliena rispetto alle istituzioni e allo spirito repubblicano, con l'eccezione ogni giorno più forte e più netta del presidente della Camera Fini.

Con la strumentalizzazione di una tragedia nazionale e familiare, e con gli echi cupi di chi tenta di trasformare la morte in politica, è iniziata ieri sera la fase più pericolosa della nostra storia recente per le sorti della Repubblica.

Guardatele, queste sono le persone che decideranno dei nostri destini:
http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2009/02_Febbraio/eluana/5&1

Guardate attentamente la foto n°12...

Questi volti sfigurati da una rabbia animalesca verso il nemico "assassino", deformati dalla assoluta ignoranza e intolleranza verso questo dramma tremendo, volti che sembrano non conoscere la pietà, la compassione, il dolore, il rispetto per nessuno. Siamo nelle loro mani. Che Dio (o chi per lui) ci aiuti.

Articolo scritto il giorno prima della morte di Eluana (http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-3/pezzo-aspesi/pezzo-aspesi.html):
CITAZIONE
Giù le mani da quel corpo
di NATALIA ASPESI

Attorno a un corpo assente, in cui il tempo e il sangue scorrono insensibili come sabbia in una clessidra, isolato nel silenzio e nell'estraneità alla vita, continua ad agitarsi dissennata una parte del Paese.

Quella parte di Paese che ha perso la testa umiliando oltre a se stesso anche la sacralità di un lunghissimo calvario, la sofferenza eroica di una famiglia, il vuoto muto di un'inesistenza. Nell'assoluto disprezzo di quel corpo, che avrebbe diritto di finire nella quiete e nell'amore il prolungamento di un interminabile doloroso viaggio già concluso 17 anni fa, prosegue un fracasso di pareri, un esibizionismo di cortei, un vergognoso andirivieni di ispettori, di incaricati, di ficcanaso governativi, e adesso di bollettini che raccontano le raccapriccianti fasi che dovrebbero accompagnarlo dove il tormento finirà.

Non si tratta più di Eluana, che del resto manca al mondo da un tempo infinito, se se ne contano i giorni; né si tratta più del diritto alla vita o a una fine dignitosa, della morale religiosa o dell'etica laica, di Dio o dello Stato. Ma di un drammatico conflitto istituzionale, e si può già immaginare che chi lo ha provocato, continuerà a servirsi politicamente di quel corpo, sia che trovi finalmente, cristianamente pace o che sia costretto dalla più torva crudeltà degli interessi di potere a ripiombare nella prigione disumana delle funzioni fisiche artificiali.

Il signor Englaro, nella cadenza quotidiana di troppi anni, ha visto, giorno dopo giorno, il giovane corpo della sua bellissima, ridente figlia, trasformarsi, perdersi, rinchiudersi, sbiadire, diventare altro, neppure l'ombra di quello che era, una forma immobile e perduta, svincolata da ciò che la circonda, che la grandezza di un padre ha potuto continuare ad accudire teneramente, dolcemente, per inestinguibile amore. In quel corpo che ha sostituito Eluana, lui solo può riconoscere sua figlia, e continuare ad amarla: è per questo che con eroico orgoglio l'ha difeso da ogni squallido tentativo, e ce ne sono stati, di rubarne le immagini drammatiche. Per tutti, per chi crede al diritto di interrompere l'inesistenza e per chi invece questo diritto vuole negarlo, Eluana è sempre quella selva di capelli neri, quel sorriso splendente, quello sguardo felice, quella ragazza che invece ha finito di vivere tanti anni fa.

Adesso il signor Englaro invita sia il premier che il capo dello Stato a visitare ciò che resta di sua figlia. Si fa, lo fanno sempre i nostri rappresentanti quando accadono disastri e "si recano", come dicono i telegiornali, al capezzale dei feriti, a consolare i parenti delle vittime. Essi non possono esimersi, soprattutto il premier che tanto tiene che quel corpo continui il suo percorso artificiale, ha il dovere, al più presto, di portare in quella stanza in penombra il conforto della sua presenza, e di restarci da solo, per un lungo tempo, a riflettere, pensando alla vita, immaginandosi padre di quella creatura, dimenticandosi per un momento della sua smania di potere. Sarebbe vile rifiutarlo, sarebbe come rendere vane tutte le parole, e non solo le sue, in difesa non della vita in generale, ma solo di questa vita spenta, diventata ostaggio politico.

Certo se il premier farà il suo dovere, in quella stanza della clinica di Udine non pensi di trovare quella deliziosa attrice che nel film di Almodovar "Parla con lei", è una ragazza in coma da quattro anni, così bella da far innamorare l'infermiere che cura anche troppo intimamente il suo corpo insensibile. Pensava a quella storia il premier quando ha pronunciato quella tragica frase, "Eluana potrebbe avere dei figli"? Nel film di Almodovar la ragazza in stato vegetativo, che non sa, non sente, non può reagire, non esiste, resta incinta, vittima ovviamente di uno stupro necrofilo. Pensandoci, oggi vengono i brividi, e non c'è altro da dire.

Inviato da: slash il 10 Feb 2009 - 12:56

io ho visto in diretta il dibattimento quando è stata annunciata la morte di eluana in senato, e ancora prima di sentire le parole del ministro, ciò che mi ha schifato è constatare l'assenteismo mentre inquadravano l'aula durante il minuto di silenzio.
erano in 4 gatti, davvero.

Inviato da: bzbiz il 10 Feb 2009 - 13:32

Il caso Englaro è stato, senza alcun rispetto aggiungo, un ottimo banco di prova e anche un'esca per stancare inutilmente il nemico che s'affanna.

Alla domanda "è già tempo?" si sono risposti "non ancora manca un po'..."

Inviato da: DinDon il 10 Feb 2009 - 13:53

Finalmente riposa in pace!

Senza tutti gli sciacalli che le son girati intorno per tutto questo tempo!
Che schifo che mi fa la gente....con quei cartelloni davanti alla casa di cura....ma andate a pensare alle vostre famiglie, sciacalli!!!!! aiua.gif



Inviato da: Skafranz il 10 Feb 2009 - 14:26

Se avete lo stomaco forte guardate che razza di bieche menzogne scrive l'Avvenire (giornale della CEI)

Di fronte a questa cosa c'è da prendere seriamente in esame, non un referendum sull'eutanasia: c'è solo da VOMITARE

"3 Febbraio 2009 tratto da L'Avvenire


La quotidianità di Eluana
Se questa era una donna che doveva morire
Al mattino, come tutti noi, apriva gli occhi. Più tardi, come capita a tanti disabili, veniva sottoposta a fisioterapia. Nel pomeriggio, quando il tempo lo permetteva, è accompagnata in giardino per la passeggiata. Ecco la quotidianità di Eluana. Fino a quando è stata trasferita a Udine, dove è morta.

IL RISVEGLIO
Risveglio: per tutti noi un gesto quotidiano, l’alzarci dal letto e affrontare una nuova giornata. Per le persone in stato vegetativo invece una parola che assume tutto un altro significato: se avvenisse, vorrebbe dire il ritorno a una vita piena e consapevole... Risveglio: la meta agognata da parenti che attendono anni, a volte decenni. Il 'miracolo' che una volta ogni tanto avviene. Di recente è successo alle porte di Milano: Massimiliano, rimasto nel suo limbo lontano per oltre un decennio, ha improvvisamente alzato un braccio e ha ripreso la trama della vita dal punto in cui l’aveva lasciata, da un gesto antico quanto la sua esistenza, quell’abbraccio con cui prima dell’incidente cingeva il collo di sua madre per baciarla. Per Eluana 'questo' risveglio non c’è stato. Ma anche lei, come tutti, salutava il mattino con la prima azione di ogni uomo vivo: apriva gli occhi. Chi si immaginava Eluana come un essere inanimato, un corpo sempre dormiente, era lontano da una realtà molto più semplice e in fondo commovente: i grandi occhi neri di Eluana ad ogni sorgere del sole si aprivano al mondo. Si richiudevano solo all’arrivo della sera...


LA FISIOTERAPIA
Non c'erano macchinari intorno al letto di Eluana, non monitor, non grovigli di fili, né spettrali bip bip, freddi e disumani come echi di un altro mondo. Il suo letto aveva solo lenzuola candide e biancheria profumata: nulla più. E intorno al suo corpo si davano da fare a turno quattro fisioterapisti: non stava mai 'ferma', Eluana, grazie a loro, e così braccia e gambe erano tornite, non avvizzite e magre, il viso era paffuto, la pelle morbida come un velluto. Ogni giorno le suore la spalmavano di creme e pettinavano i suoi capelli ancora nerissimi... «Staccare la spina», si è detto, ma si faceva presto: non c’era niente che si potesse staccare, perché Eluana a niente era 'attaccata' se non, tenacemente, alla vita. Non le hanno nemmeno ferito la gola con la tracheotomia, perché respirava come tutti noi, autonomamente, non c’era traccia di cannule o tubi, niente che la potesse infettare con tremori di febbre... Era una disabile grave, ma non aveva malattie. Lo ha ammesso anche il neurologo Defanti, amico di suo padre - «è una donna molto sana». Troppo. Perché morisse non restava che negarle cibo e acqua, renderla 'terminale' per fame e per sete: un sistema infallibile.

LA PASSEGGIATA
Se a Eluana fosse stata concessa un’altra primavera, fra tre mesi al primo tepore del sole avrebbe potuto scendere di nuovo in giardino. Aria buona e pulita dopo un inverno trascorso in camera. Da anni e anni ci pensavano le suore, a volte qualche amica, spesso suo padre, a portarla nel verde che circonda la clinica, sulle sponde del lago di Lecco, seduta sulla sedia a rotelle. Era la stessa casa di cura in cui ormai tanti anni fa sua madre l’ha partorita, il primo ambiente che i suoi occhi hanno visto... da quindici anni era anche la sua casa. Eluana, con quella sua vita ai minimi termini, aveva bisogno di poco, quasi di niente, un niente cui le suore aggiungevano un surplus di amore: parole, silenzi, carezze, piccole e continue attenzioni. Le sentiva Eluana? Dietro il suo muro di incomunicabilità forse il fruscio di quelle vesti, le voci ormai note, il contatto di quelle mani familiari le davano sensazioni e sicurezza: là ' fuori' qualcuno la vegliava. Nessun neurologo, nessuno scienziato ha mai saputo varcare la soglia misteriosa e valutare quanta coscienza resti a questi pazienti. Loro, quando ne escono, raccontano: «Sentivamo tutto, non sapevamo dirvelo».

IL RIPOSO
Sognava Eluana la notte? Se lo sono chiesto medici e neurologi, ma risposta non c’è. Forse notte e giorno nel suo limbo erano indistintamente un lungo strano sogno mai interrotto, chissà. Quel che è certo è che anche Eluana come tutti noi quando era sera chiudeva i grandi occhi neri e si addormentava. Notte e giorno, veglia e sonno, senza confondersi mai, e al calare del buio anche il suo corpo chiedeva riposo alla fine di una giornata come tante. Un sonno tranquillo, senza incubi, ed era proprio mentre dormiva che un sottile sondino le instillava lentamente quella linfa vitale che chiamano 'alimentazione e idratazione', ma che sono solo cibo e acqua. Goccia a goccia ogni sera per ore entravano in lei e il suo corpo le assimilava, si nutriva, cresceva, viveva. Era il suo unico ausilio, l’unica richiesta: negargliela significava ucciderla. E infatti è questo il metodo previsto dai 'protocolli' giudiziari per condurla alla morte, gli stessi che l'hanno uccisa. Nel silenzio della sera il mistero si infittiva, i dubbi crescevano. Sulla parete della stanza erano incorniciate tante Eluane, belle, sorridenti, giovani, piene di vita, maliziose, allegre, spensierate: crudele guardare quelle foto e chiedersi in che piega era nascosto il sorriso di diciassette anni fa. Eluana - la sua anima - giocava a nascondino, ma da qualche parte c’era. Che cosa viveva in sé Eluana di ogni singola giornata? Che cosa ha avvertito? A volte ha sussultato, altre ha sospirato, talvolta ha persino teso la bocca in un sorriso, ma era poi un sorriso? Inutile farsi domande, impossibile darsi risposte, Eluana era viva, e questo bastava. Fino a stanotte.

Inviato da: MoneFromFrara il 10 Feb 2009 - 14:31


giocava anche a tennis?

Inviato da: margu il 10 Feb 2009 - 14:58

CITAZIONE (Brasil @ 10 Feb 2009 - 10:56) *
Guardatele, queste sono le persone che decideranno dei nostri destini:
http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2009/02_Febbraio/eluana/5&1

Guardate attentamente la foto n°12...

Questi volti sfigurati da una rabbia animalesca verso il nemico "assassino", deformati dalla assoluta ignoranza e intolleranza verso questo dramma tremendo, volti che sembrano non conoscere la pietà, la compassione, il dolore, il rispetto per nessuno. Siamo nelle loro mani. Che Dio (o chi per lui) ci aiuti.



Le ho viste, proprio delle belle facce sisi.gif mi chiedo, ora che quella poveretta è morta, che razza di legge uscirà da quel gruppo di menti così brillanti... poveri noi evero.gif

Inviato da: simone19 il 10 Feb 2009 - 15:08

nemmeno in queste delicatissime situazioni riescono a darsi un minimo di contegno cavoli....

Inviato da: Ale83 il 10 Feb 2009 - 18:00

CITAZIONE (Skafranz @ 10 Feb 2009 - 14:26) *
E intorno al suo corpo si davano da fare a turno quattro fisioterapisti: non stava mai 'ferma', Eluana, grazie a loro, e così braccia e gambe erano tornite, non avvizzite e magre, il viso era paffuto, la pelle morbida come un velluto. Ogni giorno le suore la spalmavano di creme e pettinavano i suoi capelli ancora nerissimi...


Si in effetti qualcosa tragia con
CITAZIONE
Eluana Englaro era "irriconoscibile" rispetto alle foto che tutti conoscono e vederla nel letto della casa di riposo La Quiete di Udine "è stato devastante": è la testimonianza della giornalista della Rai Marinella Chirico, che domenica pomeriggio ha visitato la donna, su invito dei genitori. La giornalista
ha trascorso circa tre ore nella stanza di Eluana.

"Eluana - ha raccontato Marinella Chirico - era esattamente così come si può immaginare possa essere una donna in stato vegetativo da 17 anni: assolutamente irriconoscibile rispetto alle foto che si vedono. Una donna completamente immobile, che gli infermieri e i sanitari erano costretti a spostare ogni due ore per evitare che il corpo si piagasse. Le orecchie avevano delle lesioni perché l'unica parte che non si poteva tutelare era questa. Era una situazione devastante, emotivamente molto forte l'impatto".

da http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-4/giornalista-testimone/giornalista-testimone.html

Inviato da: HiroNakamura il 10 Feb 2009 - 18:42

E Mentana si è dimesso perchè non ha potuto approfittare di questa notizia per lucrarci in pò anche lui...

Penso che le parola Schifo e Vergogna siano le più adatte a commentare tutta la faccenda intorno a quella povera ragazza...

Inviato da: LauraDLM il 10 Feb 2009 - 22:52

Quello che mi ha fatto più schifo di tutta questa faccenda è stato lo sciacallaggio di accuse contro il padre. Non solo della parte politica ma anche di quella della chiesa, che credo abbia dimostrato il suo lato più intollerante a chi "la pensa diversamente".
Io ho provato una grandissima pietà per questo padre, che ha fatto quello che farebbe ogni genitore: il bene dei propri figli...e volere il bene dei propri figli vuol dire anche non farli soffrire attaccati ad un sondino. Per un genitore scegliere di staccare la spina per il bene della propria figlia è una scelta drammatica; questo padre non ha preso la decisione a cuor leggero, senza pensarci. Sicuramente ha pensato e riflettuto su questa drammatica scelta...e chissà quanti notti non ha dormito dalla preoccupazione. Perciò, ogni volta che sentivo che davano dell'assassino a quest'uomo, mi incazzavo e mi sembrava impossibile che nessuno capisse il suo gesto d'amore...
Un'altra cosa mi ha dato fastidio è che tutti volevano dire la propria opinione, dire che loro erano per la vita e che non avrebbero mai staccato la spina se il loro figlio fosse stato in quelle condizioni, con tanto di testimonianze di persone "resuscitate" dal coma dopo anni. Ed il bello è che tutti credevano di essere nel giusto. E' sempre facile commentare da fuori...bisogna esserci dentro in quelle situazioni, viverle giorno per giorno, per 17 anni, sapendo che la propria figlia non "resusciterà" mai dal coma...e che resterà sempre così distesa su un letto, immobile, con un sondino che la alimenta.
Proprio uno scarso rispetto verso il dolore di una famiglia.

Inviato da: Bedrosian Baol il 11 Feb 2009 - 01:09

CITAZIONE
E Mentana si è dimesso perchè non ha potuto approfittare di questa notizia per lucrarci in pò anche lui...


Beh dai Hiro, non è andata proprio così...
Lui voleva giustamente dare alla questione una rilevanza giornalistica in realtà gli è stato preferito lo share del grande fratello.
E lui, giustamente, si è incazzato. Secondo me ci sono momenti in cui il "far cassa" con i programmi deve necessariamente passare in secondo piano lasciando spazio all'informazione.

Inviato da: HiroNakamura il 11 Feb 2009 - 01:48

Il motivo dell'incazzatura però era lo stesso di chi ha preferito (per altro ripagato) lasciare in onda il Grande fratello... Ovvero fare show, non informazione...

Mi riferisco più che altro al fatto che comunque mediaset copriva la faccenda con altri canali... E aggiungo, molte persone dopo il bombardamento mediatico di questi giorni erano stanchi ed era giusto accontentare anche loro...

Poi, che qualsiasi programma (d'informazione o no) siamo meglio del grande fratello, sono d'accordo (io ieri sera ho guardato Dejavù)... Ma dando le dimissioni e in questo modo ha dimostrato solamente la volontà di un ennesimo atto di cinismo e accanimento mediatico... Come (racconta la leggenda) quando Vespa si incazzo perchè Papa Giovanni Paolo II morì durante la pubblicità e non durante la diretta...

Inviato da: Mod il 11 Feb 2009 - 12:28

CITAZIONE (LauraDLM @ 10 Feb 2009 - 22:52) *
Io ho provato una grandissima pietà per questo padre, che ha fatto quello che farebbe ogni genitore:


ammazzare la propria figlia e non starle neanche accanto quando è morta...
questo?

Inviato da: Jolly_roger il 11 Feb 2009 - 12:55

A me sembra invece che le sia stato accanto da una vita, specialmente negli ultimi 17 anni.


Comunque ti faccio una domanda semplice Mod:

secondo te è giusto aver condannato questa persona a vivere (o sopravvivere) in stato vegetativo per il resto dei suoi giorni?

Inviato da: HiroNakamura il 11 Feb 2009 - 15:02

concordo con jolly... ahsisi.gif

Inviato da: Faye il 11 Feb 2009 - 16:55

Ho come l'impressione che Mod non risponderà, visto che non l'ho mai visto argomentare una sola volta in ANNI. sarcastica.gif

Inviato da: 1010011010 il 11 Feb 2009 - 17:50

Lo schifo più grosso sono i volantini (e sopratutto il testo, decisamente soporifero e fuoriluogo) CL distribuiti in diverse facoltà......

....La mia attività più impegnativa della giornata è stato creare una flotta di barchette e di aerei di carta per invadere la santa sede..........

...certo che mi dispiace per quei poveri alberi abbattuti, altre vittime in questa tragedia.....

Inviato da: Jolly_roger il 11 Feb 2009 - 19:12

CITAZIONE (Faye @ 11 Feb 2009 - 16:55) *
Ho come l'impressione che Mod non risponderà, visto che non l'ho mai visto argomentare una sola volta in ANNI. sarcastica.gif

Mi sa anche a me, bella forza scrivere un post una volta ogni sei mesi così tanto per vedere se l'account è ancora attivo...

Bah..™

Inviato da: A.L.G. il 11 Feb 2009 - 19:14

mah...ha detto la sua punto e basta dov'è il problema?

Inviato da: Faye il 11 Feb 2009 - 19:46

Il punto è che in un forum in teoria si interviene per confrontarsi, non per sparare una cazzata a caso e poi non loggarsi più per mesi, solo in attesa di poter sparare un'altra cazzata a caso, assolutamente non argomentata! ahsisi.gif

Inviato da: A.L.G. il 11 Feb 2009 - 19:52

perchè è una cazzata scusa?

Inviato da: Faye il 11 Feb 2009 - 19:58

Perchè se scrivi "il padre l'ha ammazzata e non le è nemmeno stato accanto quando è morta" dici de facto una cazzata.
Intanto perchè nessuno qui ha ammazzato nessuno, non mi sembra si sia in presenza di un omicidio, al limite se proprio ci tieni la puoi chiamare "omissione di soccorso" (ma imho anche questo è mooolto discutibile).
E poi, ripeto, sparare una "sentenza" (ti piace di più così?) senza argomentarla, in un luogo in realtà preposto allo scambio di idee e opinioni, è un comportamento da troll. ahsisi.gif
E' come se io entrassi nel topic della spal e scrivessi "la spal quest'anno fa cagare, il tal giocatore è un'idiota e l'allenatore una testa di cazzo".
Credo che chiunque avrebbe diritto di chiedermi quantomeno un'argomentazione su queste affermazioni no?
Sennò il primo cretino che passa entra nel primo topic che incontra, scrive una boiata a caso e poi non si logga più per mesi.
Non mi sembra esattamente costruttivo per il buon andamento del forum, no? ahsisi.gif

Inviato da: A.L.G. il 11 Feb 2009 - 20:34

ok detto così ha senso. Proprio perchè hai spiegato il motivo della tua precedente affermazione . (in realtà già lo sapevo ma volevo portarti a dire la pappardella sarcastica.gif )

Inviato da: tabacon il 12 Feb 2009 - 18:48

CITAZIONE (Faye @ 11 Feb 2009 - 19:58) *
E' come se io entrassi nel topic della spal e scrivessi "la spal quest'anno fa cagare, il tal giocatore è un'idiota e l'allenatore una testa di cazzo".

Credi che nn l'abbia fatto? rofl.gif rofl.gif rofl.gif

(è stato molto più generico)....... infatti scrive: 8 Feb 2009 - 15:56 "la spal ha rotto i coglioni"

Inviato da: Faye il 12 Feb 2009 - 23:49

Ho appena finito di vedere Annozero.
C'era quella grandissima merda ciellina di formigoni.

Penso sempre più fermamente che tutti quei milanesotti del cazzo che hanno preferito formigoni a Veronesi dovrebbero espatriare per la vergogna.

Santoro ha fatto vedere un filmato in cui berlusconi, 54 giorni fa, sosteneva pubblicamente che in affari come quello di Eluana il governo doveva mantenere un pacato silenzio.
Alla domanda "com'è che il premier ha cambiato idea così in fretta?", ha risposto "nel frattempo il premier ha letto dei libri, si è documentato sul caso".

Io non ho parole.

Certo, se mi metto a sfogliare l'enciclopedia medica mi aspetto come minimo una laurea honoris causa in medicina.
Si diventa espertoni eh, leggendo, documentandosi.
Per 54 giorni.


Inviato da: pipponex il 13 Feb 2009 - 00:10

Mod ha sparato una cazzata...anche perchè nn ha letto che la madre di Eluana è ricoverata in gravi condizioni mi pare a Cuneo.....nn oso neanche immaginare la situazione di quest'uomo...
per quel che riguarda Santoro....ok in Italia c'è libertà di parola....Berlusconi è stato schifoso....
Formigoni è un ottuso bigotto.....mentre per me Veronesi è un eccezionale uomo di scienza sottovalutato...
ma cazzo Santoro?!?!?!Lo prenderei a testate sui denti.....ma forte....è la persona più di parte e chiusa che io abbia mai visto....un Fede di sinistra(e direi che come offesa è brutta!)...lo aborro

Inviato da: Leite il 13 Feb 2009 - 00:42

CITAZIONE (Faye @ 12 Feb 2009 - 23:49) *
Ho appena finito di vedere Annozero.
C'era quella grandissima merda ciellina di formigoni.

Penso sempre più fermamente che tutti quei milanesotti del cazzo che hanno preferito formigoni a Veronesi dovrebbero espatriare per la vergogna.


Santoro ha fatto vedere un filmato in cui berlusconi, 54 giorni fa, sosteneva pubblicamente che in affari come quello di Eluana il governo doveva mantenere un pacato silenzio.
Alla domanda "com'è che il premier ha cambiato idea così in fretta?", ha risposto "nel frattempo il premier ha letto dei libri, si è documentato sul caso".

Io non ho parole.

Certo, se mi metto a sfogliare l'enciclopedia medica mi aspetto come minimo una laurea honoris causa in medicina.
Si diventa espertoni eh, leggendo, documentandosi.
Per 54 giorni.


Camomillaaaa icon_mrgreen.gif respira profondo e leggi qua :

1. Formigoni non è il sindaco di Milano , ma il Governatore della Lombardia ed è in carica dal 1995 . Non ha mai combattuto contro Veronesi ... che , per carità , è un personaggio esemplare , ma se in Lombardia ti schieri a sinistra è logico che non vincerai mai.

2. espatriare dici ... bene , e io ti rispondo che dovrebbero fare la stessa cosa quelle m(enti) rosse che da 60 anni nel centro Italia , buona parte dell'Emilia compresa ( escluse Pr e Pc che gravitano piu a Nord ) votano comunisti ed ex comunisti che grazie a loro hanno formato un sistema di mafia rossa coop-comuni da fare invidia ad Al Capone.

Veronesi doveva combattere contro la Moratti per il ruolo di sindaco nel 2006 , poi ha rinunciato , magari perchè ha visto del marcio e ha preferito continuare a fare il suo lavoro senza sporcarsi le mani con i politicanti. Se si fosse schierato con Forza Italia invece che flirtare con la sx , di sicuro avrebbe vinto come aveva vinto Albertini nella tornata prima , cioè con circa il 65% .

Poi CL che cosa c'entra , sono solo provenienze culturali . Ci sono 2 provenienze dei politici in Italia , una è questa ( cl , dc ) , l'altra è il pci. A ognuno il suo icon_cry2.gif

Inviato da: Bedrosian Baol il 13 Feb 2009 - 01:32

costanzo.gif

Inviato da: Faye il 13 Feb 2009 - 09:25

Che Formigoni non sia il sindaco di Milano non è che me lo devi venire a raccontare eh. sarcastica.gif
Ma "lombardesotti" era pià cacofonico. sisi.gif

Ricordavo male il campo dello scontro, in effetti.
Ma non è che scegliere la moratti al posto di Veronesi sia più onorevole. ahsisi.gif

E formigoni resta una merda ciellina con le capacità mentali di un tavolino in marmo, che ne capisce di bioetica come io ne capisco di astrofisica. E che continua a fare sciacallaggio sul caso Englaro in maniera vergognosa: ieri sera alla giornalista che ha visto quel povero corpo martoriato il giorno prima che si spegnesse, e che ha raccontato in maniera dettagliata (e senza commentare) semplicemente ciò che aveva visto, ovvero una misera figura rattrappita incapace di qualsiasi manifestazione vitale volontaria, ha avuto il coraggio di rispondere "non è vero, LE SUORINE CHE L'HANNO ACCUDITA dicono che era ancora bellissima e in formissima!".

Santoro è fazioso, e su questo non ci piove, ma formigoni è una merda asservita della peggior specie.

Inviato da: Barone il 13 Feb 2009 - 09:30

Olè!

Inviato da: *Zaffì* il 27 Feb 2009 - 09:48

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro-5/englaro-indagato/englaro-indagato.html

"Eluana, è stato omicidio volontario"
Beppino Englaro indagato a Udine


non pensavo si arrivasse a tanto aiua.gif

Inviato da: Redfires il 27 Feb 2009 - 09:57

Fra 500 anni si ricorderanno di Dante e di San Francesco e di qualcuno che l'ha fatta davvero grossa, ma per fortuna nessuno si ricorderà di questi piccoli infimi uomini !


Inviato da: Galen il 27 Feb 2009 - 11:22

Va bè, ma questo fa parte dello sciacallaggio mediatico e ideologico che c'è già stato... si sapeva che le solite persone indegne di questo nome, servi di partito e quaquaraquà, avevano già fatto il loro rivoltante show di denunce campate in aria. Altra propaganda e le solite viscide intimidazioni dell'opinione pubblica.
Va da sé che giuridicamente il caso è da far ridere i polli... non merita neanche la nostra indignazione, rimane solo di seppellire con una risata i personaggi di cui sopra e i loro padroni.

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