Dal sito dell'Ansa
A UN ANNO DALLE ELEZIONI USA
Un anno per arrivare all'Election Day Usa
Il conto alla rovescia è cominciato, in America è entrata nel vivo la corsa alla Casa Bianca. Tra un anno, il 4 novembre 2008, gli americani sceglieranno il 44° Presidente della loro storia e il successore di George W.Bush, al termine di quella che si presenta come una delle più incerte campagne elettorali da decenni.
Per la prima volta dall'epoca del presidente Harry Truman, non ci sono in corsa né il presidente, né il vicepresidente in carica, lasciando così il campo aperto a un gran numero di volti nuovi. Sulla carta, c'è la possibilità che quelle del 2008 siano destinate a essere ricordate come elezioni da primato: potrebbe essere la prima volta di una donna (Hillary Clinton), di un nero (Barack Obama), di un italoamericano (Rudy Giuliani) o di un mormone (Mitt Romney)
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Le prime tappe che contano arriveranno a gennaio, con l'avvio delle primarie per le nomination dei due partiti. Come da tradizione, Iowa e New Hampshire saranno gli stati dove si voterà per primi. Il 5 febbraio, con un Supermartedì elettorale in oltre 20 stati, potrebbe essere un giorno decisivo per conoscere i nomi dei due candidati che si contenderanno l'accesso allo Studio Ovale.
L'ANSA presenta, qui di seguito, una serie di servizi, schede e approfondimenti per andare alla scoperta delle elezioni piu' importanti del mondo.
Questi sono i candidati alle Presidenziali 2008:
Secondo me ce ne sono pochi in grado di battere Hillary...
diciamo che pero' obama sa' il fatto suo, ma credo che per gli americani( e sopratutto non..) l' importante e' la fine della presidenza bush.
Esatto
Però proprio non li capisco... non vedono l'ora che finisca ma l'hanno votato! La prima volta vabbeh ci può stare, ma la seconda?!?
Quello che vedo stando qui è che Rudy non è messo male, ma con Bush i repubblicani non stanno facendo una grandissima figura. Sebbene gli americani siano piuttosto bravi a staccare il partito dalla persona in questo caso li vedo più propensi per Hillary.
Il vero fatto, però, è che io, parlando da New York non riesco a dare un giudizio troppo onesto perchè entrambi i candidati principali sono di questo stato...
Hillary è decisamente lanciata. Le sue uniche preoccupazioni, in casa democratica, salvo grossissimi cambiamenti, vengono da Obama e Edwards. Il primo per questioni principalmente di media (è di colore, giovane e fa molta presa), il secondo sa il fatto suo e ha già partecipato alla corsa come avversario di Kerry.
La sfida la vedo decisamente fra Hillary e Rudy, ma non credo per quanto mi pare di capire, che Giuliani possa competere così tanto. Il fatto è che si presenta come candidato repubblicano atipico: è cattolico, non viene da uno stato del sud, è italo-americano ecc... Questo potrebbe non piacere ad una certa categoria di voti su cui i repubblicani fanno fede.
Aggiungo un'altra riflessione: in un anno può succedere di tutto. Guardiamo come sono cambiate le elezioni in Spagna in 24 ore dopo Atocha...
Effettivamente hai ragione, non avevo pensato agli stati più conservatori.
Se c'è una cosa che mi sta sul cazzo sono i conservatori. Soprattutto i texani
Esatto. Ricordiamo che gli USA da una parte sono la nazione che per prima ha concesso le libertà più fondamentali del mondo, ma dall'altra è anche la nazione che fino agli anni '60 aveva le scuole per bianchi e quelle per neri.
Cioè, è un meraviglioso, entusiasmante, sempre nuovo insieme pazzesco di contraddizioni, le migliori e le peggiori.
Hanno anche una concezione del "Presidente" che è aliena alla nostra...
Intanto la politica interna (si veda economia) per loro conta, e alla grande... Se il presidente dice che lancerà le atomiche su mezzo mondo, ma li convince in politica economica lo votano lo stesso.
Poi la sicurezza nazionale. Non dimentichiamoci la storia che Kelly non sarebbe stato in grado (per la propaganda) di difendere la nazione (contro i nemici creati dagli americani stessi, ma questa è un'altra storia).
Poi ancora la religione. Bush ha incassato i voti delle varie sette cristiane per la sua battaglia contro aborto e gay.
Il fatto che Bush non si ricandiderà quindi le majalate che ha fatto le attribuiranno a lui e non faranno di tutte le erbe un fascio come da noi (il ragionamento Bush = idiota bush = repubblicano ergo repubblicani = idioti lo facciamo solo noi, da 60 anni circa... )
La Clinton è giustamente molto apprezzata, ma non c'è nessuna certezza che l'America sia pronta per un presidente donna (tanto meno per un non-bianco). E' un discorso becero, ma guardiamo in faccia la realtà: finora i requisiti principali per diventare presidente sono riassumibili con Wasp... e se c'è margine di tolleranza sulla confessione religiosa (come per Kennedy), o sul Paese d'origine (non credo che Giuliani avrà troppe difficoltà perché il suo nome finisce con una vocale), dubito che la tolleranza si estenda così tanto al sesso e al colore della pelle.
Ora, i due principali candidati dei Democratici appartengono a categorie discriminate... forse è un errore: un conto è provarci con uno, ma secondo me sarebbe molto pratico avere un piano b, una possibilità alternativa. Se l'elettore è un retrogrado che non voterebbe mai una donna, è ancora più probabile che non voterà chi ha un colore della pelle diverso.
Forse è vero che con Bush i Repubblicani stanno facendo una brutta figura... Cioè, per me è stata la presidenza peggiore della Storia degli USA (l'unico presidente che al suo insediamento non è stato acclamato dalla folla, anzi ha ricevuto insulti e peggio), ma non scordiamo che se è considerato dai suoi oppositori un semi-ritardato, questo non coinvolge necessariamente tutto il partito. Inoltre gli Americani sembrano non avere dato troppa importanza al fatto che è diventato presidente tramite brogli (o al limite un errore)...
Riassumendo, la mia impressione è che la Clinton abbia le carte migliori per piacere ai Democratici, ma dato che le elezioni si giocano sempre sugli indecisi (uno dei limiti della democrazia), contro Giuliani ad esempio, la vedo molto molto dura...
D'accordo su tutto tranne che sul peggiore: Bush è al secondo posto. Nixon per me sta al primo... ^_-
Non so... perlomeno lui era stato eletto.
Beh Giuliani a New York non ha lavorato male, la Clinton non lo so, non mi convince pù di tanto, mi sa di minestra riscaldata. Obama non lo conosco.
L'importante è che finisca l'era bush (altra minestra riscaldata).
Il migliore è Rudolph Giuliani , ma credo che vincera la Hillary perchè con Bush gli USA hanno toccato il punto di minimo storico della popolarità su scala planetaria. Agli americani serve un restyling , una specie di new golden age come furono gli anni 80 con Ronald Reagan. Comunque sia , gli USA si autorigenerano da soli e noi europei dovremmo abituarci al fatto che l'asse portante del pianeta è USA-Far East . L'Europa corre il rischio di essere releagata a piccolo continente con un sistema economico usurato che si accartoccia su se stesso ( al netto di Londra ) .
Io voterei solo Benny Hinn.
Per il popolo americano, per la democrazia.
nathan petrelli senza dubbio
Concordo con Leite ci vorrebbe Giuliani ovvero un uomo con le palle...la Clinton, magari le ha anche lei...ma non so se può cambiare l'America...e poi bisogna vedere se lavora come il marito (a parte lo studio ovale ovviamente)...che forse in america rimpiangono ancora.
Beh e Schwarzy non c'è??
Naah... sebbene Schwartz, non senza intelligenza, abbia sempre tenuto i piedi in due scarpe per presentarsi come un'alternativa meno stupida rispetto a Bush, è chiaro che questo non può essere il suo momento perché in questo caso il suo nome è uno svantaggio: se uno si lamenta di una presidenza ottusa e guerrafondaia come quella di Bush, non andrà certo a votare Terminator...
La sua candidatura ci potrebbe stare più o meno a pennello dopo una presidenza democratica, di cui la propaganda potrà denunciare la debolezza.
Vedo molto bene Rudy per la vittoria. Tutti gli altri candidati tranne quella iena della Clinton sono poco credibili.
Boh! Io voterei obama. E' giovane e molto determinato, e questo credo che sia ciò di cui gli USA hanno bisogno.
Certo, http://www.bennyhinn.org sarebbe meglio, ma non si è candidato.
Schwarzy non si può candidare alle elezioni.
E' austriaco.
prima o poi cambieranno la legge così anche shwarzy potrà candidarsi...l'avevano già detto al tempo della sua candidatura a governatore della California
Va bè, ma nel caso non ci metterebbe niente a prendere la cittadinanza americana, no?
Non è questione di cittadinanza.
Da Wikipedia:
L'articolo II della Costituzione stabilisce i requisiti per ricoprire la carica presidenziale.
Il presidente deve:
* essere nato negli Stati Uniti;
* avere almeno trentacinque anni;
* aver risieduto negli Stati Uniti per almeno quattordici anni.
Dovrebbero cambiare la costituzione per eleggere Schwarzy...
quindi mike se andasse in america e durasse ancora 15 anni potrebbe candidarsi
Anch'io al momento preferisco Obama. Se non sarà disponibile, meglio la Clinton.
Ah...
Cambiare la Costituzione non è uno scherzo, però quella mi pare una regola un pochino antiquata...
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Personalmente la Clinton mi convincerebbe di più se non avesse fatto marcia indietro sulla sanità... il suo all'epoca era un gran programma, che avrebbe messo fine ad una vergogna infame. Poi però si è accordata col nemico.
L'america ha bisogno di un bella pulizia...come ci vorrebbe anche da noi in italia e non penso che la clinton sia la persona giusta.
Se consideriamo che Bush Jr. ha avuto una guerra in Afghanistan e una in Iraq, crisi dei mutui, problemi con i messicani, enron ecc ecc... Regan rimane un campione...
Trovo affascinante che negli USA anche un attore può diventare governatore oppure anche presidente come http://it.wikipedia.org/wiki/Ronald_Reagan
"Ronald Regan? L'attore?"
Bona...fermatemi...è più forte di me.
Io non lo definirei "affascinante", è capitato si, ma ora sembra una
moda. Voglio dire, Cinema e Politica son sempre stati legati e si
potrebbero citare centinaia di occasioni in cui la politica è sconfinata
nel cinema e viceversa, dalla "caccia alle streghe" degli anni 50
alle manifestazioni pacifiste di attori e addetti contro il sistema
governativo, dai "Dio benedica McCarthy" urlati direttamente dal
palco degli Oscar agli ultimi documentari di Michael Moore...
ma quel che oggi sembra sempre più di moda è il "transfert"
dalla scena cinematografica a quella politica. Che sia un bene ne
dubito fortemente, che sia una realtà è ahimè evidente. Almeno
sapranno come muoversi sulla scena...
Succede anche in Italia...
L'On. Gabriella Carlucci
La quasi Euronorevole Iva Zanicchi
Franca Rame
Rita Pavone
Marco Bellocchio
Oliviero Toscani
Pippo Franco
Mara Carfagna
Vittorio Cecchi Gori
per citarne alcuni così a memoria...
Sisi infatti...è proprio per questo che la definirei se non
una moda una "tendenza". Voglio dire, alcuni saranno
anche competenti e preparati ma io una che ha scritto un
libro intitolato "Polenta di Castagne" non la voto...nianc sa
tam paghi
Perché sei faziosa, qualunquista e anche comunista... (forse l'ultima nel tuo caso non vale come offesa... )
Per rimanere in tema, cosa hanno detto i vari candidati a proposito di:
http://politics.nytimes.com/election-guide/2008/issues/abortion/index.html
http://politics.nytimes.com/election-guide/2008/issues/climate/index.html
http://politics.nytimes.com/election-guide/2008/issues/healthcare/index.html
http://politics.nytimes.com/election-guide/2008/issues/immigration/index.html
http://politics.nytimes.com/election-guide/2008/issues/iran/index.html
http://politics.nytimes.com/election-guide/2008/issues/iraq/index.html
- dal sito del New York Times in Inglese of Course -
Ad un anno dalle elezioni succede che gli USA riconosceranno il Kosovo autoproclamatosi unilateralmente autonomo per indebolire l'Europa e spaccarla in due, in modo da poter contare poi su qualche paese per attaccare l'Iran. Bello no?
E la borsa si impenna!!!
Mah la questione del Kosovo è ahimè più complessa...
C'è l'ONU di mezzo, Serbia e Albania. Non so quanto sarà facile tenerlo indipendente.
Certo, il fatto di trovare dei mezzi per spaccare l'Europa e avere appoggi singoli è stata una politica diffusa tra gli ultimi presidenti.
Però se uno è conosciuto dal pubblico perché in qualche modo si occupa di politica, come Santoro, è un conto... Iva Zanicchi è un'altra storia...
P.S. No dai, Seagal no... dicono tutti che è un bastardo. Meglio Chuck Norris che invece è conosciuto per essere una persona posata, calci rotanti a parte.
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