L’ “artista” Guillermo Habacuc Vargas ha organizzato una cruenta esposizione in un museo: un cane è legato ad una corda e gli è impedito di alimentarsi. Inoltre, le mura che circondando l’animale sono ricoperte di scritte create utilizzando croccantini per cani. Inutile dire che il povero animale è deceduto poco tempo dopo l’inizio della mostra…
Nessuno dei presenti alla mostra è intervenuto per impedire questa tortura…
Anzi, molte fotografie mostrano il pubblico intento a guardare la mostra, con free drink e stuzzichini fra le mani, fregandosene altamente della vita di questo animale. L’ “artista” si giustifica sottolineando che, siccome il cane è randagio, prima o poi sarebbe morto comunque…
No, io gli strapperei i coglioni, li metterei in una teca di vetro, e poi accanto alla teca metterei questo criminale, in una gabbia, per lasciarlo lì a morire di fame fissando i suoi ex coglioni. Sì, sarebbe adeguato.
Maial che merda.
Anche un fungo atomico è bello a vedersi, ed emoziona...
Se l'arte e la cultura devono far dei gesti del genere preferisco rimanere ignorante e guardare la de filippi, li almeno faccio male solo a me stesso...
Convinto83
È altamente probabile che la notizia sia una bufala.
Cioè: nel video un cane è chiaramente maltrattato, e c'è qualcosa di vagamente "artistico" (bleah) nell'installazione ma non c'è nessuna conferma che sia morto, che il tizio sia il reale organizzatore della faccenda e che sia stata veramente una mostra o cos'altro.
Ho contattato la LAV (anche loro non ne sapevano niente), si è saputo da internet due mesi dopo ed è stranissimo che nessuno ne abbia parlato. Sto anche facendo tradurre dai siti che sembrano parlarne di più le informazioni disponibili (purtroppo è roba scritta in fiammingo e altre lingue strane).
Stiamo indagando e vi farò sapere al più presto.
Non ci credo davvero! E' atroce! Mi dà fastidio solo vedere
le foto e pensare che nessuno abbia fatto nulla è ancor più
disturbante.
E' vero, compito dell'arte è suscitare emozioni ma una cosa
simile è da considerarsi arte? Io credo proprio che non sia
nemmeno discutibile, è una schifezza e basta. L'arte è la
meraviglia che nasce di fronte alla natura non un compromesso
di cattivo gusto, disumanità e voglia di far scalpore, o almeno
lo spero
@Grao
La differenza sottile (nemmeno tanto) per me è questa:
Se fotografi un soldato che muore al fronte "sparato" dal nemico è un conto (immagine forte, cruda, quello che vuoi...) ma se prendi una carabina SPARI TU al soldato e lo fotografi mentre muore, sei un sadico, non un artista...
Il tutto per me, che sono Ragioniere e di arte non capisco un cazzo...
Anche a me i funghi atomici emozionano, e fanno riflettere, bellissimi e mortali allo stesso tempo... Ma non apprezzerei uno che fa esplodere bombe atomiche per fotografarne i funghi...
http://www.snopes.com/critters/crusader/vargas.asp
Io non sto a straparlare di Arte perché non so nemmeno cosa sia, ma questa secondo me è una gran bufala: chiamatela Hoax, catena di Sant'Antonio, o come volete. Tant'è.
E poi, scusate, ci sono immagini di crudeltà? Maltrattamenti? Ma dove? Io vedo solo un cane legato (questa forse può essere una crudeltà...) che sta accucciato, e dei croccantini incollati al muro (emozionante come opera d'arte! ). MAHHH!!!
Quasi sempre queste notizie si rivelano infondate, esattamente come sta riportando Senbee.
Guardate che immagine cruenta:
Cioè, poi il cane sarà pelle e ossa, ma qui da noi li avete visti i cani nei canili? Sempre più scettico...
Tu dici? Quello che ha riportato senbee è un articolo come lo può essere quello del resto del carlino, figuriamoci, confermato da chi poi? Da un giornale locale che non sanno nemmeno cos'abbiano visto effettivamente.
Secondo il tuo ragionamento quindi se vedo delle foto di esperimenti sugli animali potrei benissimo dire "beh che c'è di strano, è semplicemente un animale dal veterinario".
Anche quelli che fanno vivisezione sugli animali smentiscono clamorosamente le polemiche degli animalisti, dovrei credere a loro solo perchè magari sono dei luminari della scienza?
Guarda anche io ho pensato ad una bufala all'inizio, poi però ricercando su google ho trovato talmente tanti articoli a riguardo e pochissimi che smentissero la cosa. ovviamente non essendo stato presente alla mostra non posso avere la certezza matematica, ma nemmeno per questo posso fottermene e nel dubbio far finta di niente. No, non me la sento proprio.
Io giudico in base a ciò che vedo: quello che vedo è un normalissimo cane (probabilmente randagio), legato a una normalissima corda, usato a scopo pseudo-artistico, che ha atteggiamenti normalissimi da cane legato... E delle altre foto di gente che sta lì a godersi la presunta opera d'arte. Non vedo nessun cane bastonato, morto ammazzato, o di stenti. Se poi ci sono PROVE reali al riguardo allora se ne può parlare. Non mi sembra il caso di fare del finto sensazionalismo, per quello bastano già i nostri giornali con le notizie sui terribili immigrati...
rimane il fatto che io non la ritengo Arte, o meglio Arte attualmente è diventata la capacità di qualcosa di provocare forti emozioni incontrollabili, da qui l'arte del vedere una tigre muoversi, oppure di subire un dipinto, o di essere catapultato in uno stato d'animo da una canzone.
Se definiamo Arte un prodotto umano, e quindi Arte intesa come l'emozionarsi attraverso un prodotto, un qualcosa, creato dall'uomo (attraverso la tecnica), allora eliminiamo la tigre, eliminiamo sto cane.
Se definiamo Arte una contestualizzazione umana, intesa come la capacità dell'artista di farti riflettere, proponendoti anche un qualcosa di perfettamente naturale, ma avulso dal suo contesto classico, allora (purtroppo) anche il cane rientra in questo.
Questo discorso è amorale, la morale che a mio giudizio travalica l'arte, dovrebbe porre a volte un freno a pulsioni atroci.
Ma la morale dipende in parte dal contesto sociale, e in quel paese probabilmente il contesto sociale è diverso dal nostro
No.
No, no.
In quel video si parla di cane morto di fame e di stenti. Di gente insensibile noncurante del suo stato mentre si riempiva la bocca di stuzzichini e salatini (see, figuriamoci, e lasciavano morire un cane, come un cane. Erano tutti così stronzi da lasciarlo morire lì così?).
In che stato versava? Si vede che è un cane randagio, di sicuro non lo avrebbero preso per una mostra di bellezza... Ripeto, li avete mai visti i cani randagi nei nostri canili?
Chissà perchè quando si parla di cani maltrattati e sfruttati, tutti diventano di zucchero e miele. Vogliamo parlare degli allevamenti di polli, mucche e maiali? No, ma quelli li mangiamo, chissenefrega (provocazione) di come vivono e come li sfruttiamo. Ma andremmo OT e poi l'Admin mi si incacchia...
Le associazioni animaliste in questo caso mi sembrano dei pesci che abboccano al primo sasso che viene gettato in acqua... Ergo: boccaloni.
bufala o no è davvero deprimente!!!!!
MA sto cane è ufficialmente morto o no?
Perchè di sicuro affamato non lo è, maltrattato non direi, quindi la cosa da appurare è solo la morte.
Jolly, non ho detto che è una bufala, ho detto che FORSE lo è e che stiamo investigando.
I sospetti sono forti, perché un fatto così estremo avrebbe suscitato echi molto maggiori nella stampa e le associazioni animaliste avrebbero urlato (giustamente) parecchio. Un altro sospetto di bufala sono i precedenti: sono almeno 15 solo quest'anno i tentativi di artisti di far credere ai media di aver fatto cose orribili (il primo fu il taiwanese che finse di cuocere e mangiare un feto: le foto sembrano molto verosimili e sono raccapriccianti, e la bufala s'è rivelata solo un paio d'anni dopo).
Insomma, è il solito problema: prima di credere a cose molto eclatanti, ho bisogno di prove eclatanti. E quelle due foto e il filmato non lo sono affatto, potrebbero essere benissimo una messa in scena. Continuo a investigare e vi faccio sapere.
Beh, allora la discussione è un po' a un punto morto.
Se il cane è morto, vabè, "l'artista" è un figlio di troia, ma se il cane non è morto non è niente di che....
E' una bufala che è morto.
Dai, era ovvio. Quel cane non era ne affamato ne sofferente. E non era quasi sicuramente neanche randagio.
< > 'ial, permalosetto, eh? Ti scaldi in fretta? Guarda che mica ti sto puntando il dito contro, sto parlando in generale...
Forse le petizioni anti sfruttamento per altri animali sono meno perchè le aziende che ci marciano su le ostacolano?
Forse che la foto di una testa decapitata è un po' diversa da quella di un cane legato?
Da bravo scettico e "scienziato" non credo a nessuna affermazione straordinaria se non è accompagnata da prove straordinarie.
Quindi per ora credo all'ipotesi più probabile (una messa in scena per mettere in guardia il pubblico sui diritti degli animali), che peraltro è suffragata anche da un'intervista allo stesso artista.
Nel frattempo vedo che stanno aggiornando Snopes.com quindi forse hanno delle notizie più fresche.
Questo articolo l'ho trovato tra le News di Libero (sito)
Uccidere un cane per l'arte
La rete si mobilita contro l'esposizione alla Biennale Centroamericana dell'opera di Guillermo Varga
In rete è un tam tam per chiedere che Biennale Centroamericana del 2008 non sia accettata l'opera di Guillermo Varga, detto Habacuc: un cane lasciato morire d'inedia in un angolo dietro la scritta, fatta con delle crocchette, "Sei ciò che leggi". L'esposizione (Exposición N°1) si è tenuta in agosto alla Galeria Codice di Managua, in Nicaragua suscitando molte polemiche.
Gli animalisti del Costa Rica, dove è nato Vargas, lo hanno accusato di crudeltà e chiesto che venisse rimossa ma non hanno ottenuto alcun risultato. Diverse persone lo hanno pregato diliberarlo, ma Vargas ha rifiutato, «come se la morte possa essere uno show mediatico» (si legge sul blog di Maraacme, tra i primi a parlarne). Il cane, che si chiamava Natividad, era stato recuperato da cinque ragazzini per strada e in cambio l'artista aveva dato loro qualche moneta (10 córdobas, ci si comprano 4 biglietti d'autobus, n.d.r.). Èmorto il giorno successivo secondo quanto ha riferito Marta Leonor Gonzáles, redattrice del supplemento culturale La Prensa.
Habacuc ha dichiarato al quotidiano La Nacion che il suo è stato un omaggio a Natividad Canda, un nicaraguense di 25 anni morto dopo essere stato attaccato da due rottweiler in un officina di Cartago. «Mi riservo di dire che il cane è effettivamente morto. La cosa importante per me è l'ipocrisia della gente. Un animale diventa centro dell'attenzione quando è in un luogo bianco dove la gente va per vedere l'arte ma non quando è in mezzo alla strada morto di fame. Allo stesso modo è successo con Natividad Canda. La gente si è sentita sensibilizzata nei suoi confronti quando se lo sono mangiato i cani».
Di fronte alla reticenza di Vargas molti si chiedono nei blog che fine abbia fatto il cane, altri sono certi che sia stato ucciso deliberatamente, altri ancora se tutto ciò sia davvero successo e se simili provocazioni possano essere considerate "arte". L'unica cosa su cui tutti concordano è la richiesta che l'opera non sia mai più esposta, neppure sottoforma di video.
Nessuno mi ha cagato
Avevo postato la stessa cosa due post sopra il tuo, ne abbiamo anche parlato.
quindi?
Quindi non è vero che è morto, non è vero che era denutrito e agonizzante, non ha mangiato solo durante le 3 ore di esposizione, per il resto del tempo gli hanno dato cibo per cani. Quindi è la solita notizia senzazionalista con la quale diventano tutti di miele nei confronti del cane e vanno in guerra contro i crudeli torturatori facendo la parte dei paladini.
Mj ti è sfuggito questo
http://www.ferraraforum.it/index.php?s=&showtopic=11856&view=findpost&p=445038
Ohi ragazzi...se non è morto tanto meglio. Io continuo comunque a consoiderarla arte. Poi fate vobis.
Ma se uccidere un cane è una forma d'arte allora anche uccidere l' uomo che l' ha fatta potrebbe essere arte?????
Am par ad sugnar!
i torturatori professionisti considerano il proprio lavoro un'arte
ad ogni modo mi pare un po eccessiva l'esposizione dal vivo di un cane legato davanti ai croccantini sul muro... sapete che mi ha ricordato? uno di quei bambini indiani(o che altro) sporchi, con i vestiti logori ed affamati che, con la bava alla bocca, guardano attraverso le vetrine dei ristoranti i lauti pasti dei ricchi.
la provocazione dell'artista postata da Vale (se è vera) per me spiega molte cose, non giustifica molto, ma spiega parecchio.
È anteriore alla smentita.
Continuano ad uscire articoli sui giornali
Cane mangia cane
di bucknasty / 54 commenti
Una delle cose più noiose ed incomprensibili di internet sono le dannate catene via email. Ti stai facendo gli affari tuoi quando, PAF, arriva una mail tutta maiuscola con più righe di Guerra & Pace di indirizzi mail e imprechi contro l’aria. Perchè non sai mai con chi incazzarti veramente, dato che inevitabilmente ti è stata inoltrata da qualche tizio a cui avevi mandato una mail 2 anni fa perchè volevi comprare qualche cazzata su ebay interessante di cui hai perso totalmente memoria e che non avresti mai voluto più sentire nominare. Esatto, le catene di mail sono le ex-ragazze appiccicose pazze che hai mollato di Internet.
La catena che sta girando di più in questo momento riguarda un episodio accaduto in un lontano e lugubre paese sudamericano abitato da un uomo terrificante, forse alto 3 metri e 48 con tenaglie al posto delle mani, che picchia la moglie, scambia i neonati nelle culle e vota Mastella. E, quando non ci sono elezioni, uccide i cani per l’ARTE. La catena, come tutte le altre, racconta in maniera scomposta, sgrammaticata e fastidiosamente enfatizzante tutta la storia di Guillermo Habacuc Vargas , proponendo di risolvere questa ingiustizia con — attenzione — pronti, partenza… yawn: una petizione.
Lessi quanto accaduto a questa mostra su diversi siti americani un paio di settimane fa, ricordo anche che discussi con qualcuno della cosa pensando che non sarebbe mai arrivata in Italia. Heh.
Solo ora realizzo quanto fui sciocco a pensare questo. Ci sono solo due cose di cui il nostro paese è irrazionalmente ossessionato: i cani sofferenti – o gli animali cucciolosi in generale – e i film in cui tutti i problemi della vita vengono superati ballando Timbaland davanti al proprio preside delle superiori. Ho sempre pensato che, se solo riuscissi ad aver un cane con una zampa più corta dell’altra che attraverso il potere dalla danza jazz-hiphop riesce a dimostrare a suo padre di valere qualcosa acquistando così la fiducia in se stesso, diventerei ricco. La sceneggiatura la sto mandando via posta prioritaria, Medusa Film.
Ma lo shock in Italia (magari per un fake, vedi Bonsai Kitten) , per questo particolare caso è decisamente rilevante, superiore alle mie aspettative. Ci sono una miriade di forum e blog in cui ormai discutono della cosa. Tutti scandalizzati che un bruto abbia raccolto un dolce cagnolino per strada e lo abbia lasciato morire in un museo appendendo il cartello “non dategli da mangiare” per il suo bieco tornaconto artistico. Viene particolarmente calcata la diffusa condiscendenza verso la parte artistica della cosa, perchè come è stato appurato durante numerose sessioni di fila alle poste se “uè anche mio figlio è capace di fare quella cosa lì” allora non è arte.
Stavolta gli è andata bene.
No, non è arte, questa è l’unica cosa intelligente che ho letto a riguardo in giro, ma un brillante e riuscito esperimento di psicologia sociale atto a dimostrare come l’umanità non riesca più a ribellarsi, o anche semplicemente ad andare contro, a tutto ciò che viene percepito come una qualsiasi forma di “autorità”. Non è neanche il primo nel genere, nel 1961 lo psicologo Stanley Milgram dimostrò, tramite un esperimento in cui un soggetto veniva messo in una postazione ed istruito a somministrare una scossa elettrica sempre maggiore in caso di risposta errata alla sue domande, come la volontà umana potesse venire cancellata, in soggetti assolutamente normali, con delle semplici richieste ed insistenze da parte di una persona di potere. Perchè nessuno fu costretto a fare qualcosa, ma semplicemente chiesto. Ed il 65% arrivò (ed arriva, l’esperimento viene ripetuto anche ai giorni nostri con percentuali identiche) ad inviare una scarica mortale di 450volt “uccidendo” la persona dall’altra parte, un attore che fingeva – a loro insaputa – le urla di dolore e pietà. Addirittura non si registrarono proteste prima di aver raggiunto i 300volt per quello che stavano facendo.
Al museo, col cane, è successa la medesima cosa.
Hanno dipinto Vargas come un sadico che prova piacere a torturare gli animali, ma invece il suo comportamento è di gran lunga il più umano in questa storia. Ha raccolto un cane moribondo per strada destinato a morte certa perchè abbandonato e ignorato e gli ha dato una chance di salvarsi, mettendolo questa volta al centro dell’attenzione. Anzi, ha dato alla società che ora sta protestando la chance di salvarlo, ma hanno preferito vederlo morire.
Se bisogna per forza puntare il dito e cercare un assassino per stare tanto meglio con se stessi subito dopo aver dilapidato la propria superficiale indignazione, bisogna puntarlo contro ognuno dei visitatori che ha scelto di non fare nulla obbedendo spaventati alle terribili conseguenze di un pezzo di cartone.
La nostra volontà può essere piegata da un semplice cartello, questo è più raccapricciante di un cane morto.
Ma no, non pensiamo a questo, richiede dell’onestà intellettuale e smuovere quei 3 neuroni per formulare un pensiero originale. E’ molto più semplice saltare scomposti battendo contro la tastiera con delle grandi ossa per poter scrivere “uh uh uh artista cane morto brutto cattivo uh uh uh” Perchè l’imprevedibile posizione che richiede un coraggio sovrumano da parte di chi firma petizioni e sta inutilmente “protestando” è: — sedetevi prima — “crediamo sia sbagliato far soffrire i cani”.
Wow, e ora come si fa? Ed Io che avevo come missione nella vita quella di impregnare una tipa per poter crescere il mio primogenito in modo che torturasse cuccioli di dalmata tagliandoli fra le dita delle zampette con la carta. E ormai ero così vicino, 6° mese — cazzo. Niente da fare, ora che ho letto che è brutto brutto in modo assurdo mi tocca pagare un naziskin perchè spinga la mia ragazza incinta giù da una scala per farla abortire.
Vado a versare il pagamento tramite postepay, sarà per la prossima raga!
via BuckNasty (quello di dio e i suoi negri)
http://www.7yearwinter.com/
Attivissimo ne ha scritto sul suo Antibufala.
(mio commento: LOL, Frattini se non fa una figura di merda in Europa almeno una volta a settimana non è contento! ^_^)
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http://attivissimo.blogspot.com/2007/11/antibufala-cane-lasciato-morire-per.html
Antibufala: un artista affama un cane fino a farlo morire
Circola da alcune settimane un appello che racconta una storia terribile: un artista latinoamericano, Guillermo Habacuc Vargas, avrebbe fatto morire di fame un cane all'interno di un museo e questo, per lui, sarebbe stata una forma d'arte.
Ecco il testo dell'appello in una delle sue varianti più diffuse:
Guillermo Habacuc Vargas ha organizzato una mostra espondendo cio' che di migliore il suo genio potesse partorire: UN CANE LEGATO AD UNA CORDA, DESINATO A PERIRE DI FAME DINANZI AI CURIOSI OSSERVATORI, ESPERTI DI PSEUDO-ARTE. L'Idea geniale, brillante, rivoluzionaria e' stata addirittura premiata con un invito all'artista in questione a partecipare alla Biennale Centroamericana del 2008 come rappresentante del suo paese. BOICOTTA LA PRESENZA DI GULLIERMO HABACUC ALL'EVENTO, CONTRO LA DISUMANITA' CHE SI SPACCIA PER ARTE. L'ARTE NECESSITA DI STRUMENTI MIGLIORI http://www.petitiononline.com/13031953/
Según supe el perro murió al día siguiente por falta de comida. Durante la inauguración supe que el perro fue perseguido por la tarde entre las casas de aluminio y cartón de un barrio de Managua con nombre de santo que Habacuc que no pudo precisar en el momento. 5 niños de los que ayudaron en la captura recibieron bonos de 10 córdobas por su colaboración. Durante la exhibición algunas personas pidieron la libertad del perrito, a lo que él artista se rehuso. El nombre del perro era (fue) Natividad, y se le dejo morir de hambre a la vista de todos, como si la muerte de un pobre perro fuera un show mediático desvergonzado en el que nadie hace nada más que aplaudir o mirar desconcertado.
Definitivamente somos lo que leimos: puras croquetas.
En el lugar que el perro estuvo expuesto solo queda un cable de metal y una cuerda. El perro estaba sumamente enfermo, renqueaba y no quería comer de todos modos, así que en un entorno natural hubiera muerto de todos modos; pero así son todos los pobres perros: tarde o temprano se mueren o los mueren.
Gran polémica ha causado en la región el trabajo del artista costarricense Guillermo Vargas, conocido como Habacuc, denominado Exposición No. 1. La exposición fue presentada el pasado agosto en Galería Códice, en Managua.
Como parte de la exposición el artista ató en una esquina de la sala a un perro callejero flaco, enfermo y con hambre, que capturó en un barrio pobre de la capital y que, según el diario costarricense La Nación, murió de hambre esa noche.
También se incluía como parte de la obra la frase “Eres lo que lees”, escrita en una pared con alimento para perro, así como una versión del himno sandinista al revés, además de un incensario en el que se quemaron 175 piedras de crack y una onza de marihuana.
Vargas dijo a La Nación que su obra se trataba de un homenaje a Natividad Canda y no quiso decir si se alimentó al perro o no y se rehusó a asegurar o desmentir la muerte del can.
Según él, lo importante era mostrar la hipocresía de la gente y ver cómo un perro se convierte en el foco de atención cuando está en una galería y no cuando está en la calle.
Liliam Schnog, presidenta de la Asociación Humanitaria para la Protección Animal en Costa Rica, informó al mismo diario no comprender cómo se dejó morir de hambre a un animal, si a la par había una frase hecha con comida.
LAS REACCIONES
En Costa Rica las reacciones no se hicieron esperar. Se abrieron blogs (páginas de opinión en internet) donde personas rechazaban la idea y a otros les parecía bastante creativa, porque lograba comunicar un mensaje.
Alicia Zamora, artista plástica nicaragüense, considera que la obra es válida en cuanto genera una reflexión en el espectador, que está mal acostumbrado a un arte meramente decorativo.
“Habacuc me parece un artista de mucho respeto, en tanto propone obras que generan y despiertan una reflexión en la gente; estamos acostumbrados a obras donde el artista y la reflexión de lo social queda invisible”, dijo Zamora.
Juanita Bermúdez, directora de Galería Códice, afirma que como persona seria no permitiría el maltrato al animal. La directora afirmó que el perro comió en reiteradas ocasiones y que no murió, si no que se fugó durante la madrugada.
“Es una obra que deja un mensaje social, definitivamente es arte conceptual y a la gente le cuesta todavía trabajo digerir este tipo de obras”, expresó la directora.
Bermúdez también dijo que la obra de Habacuc es bastante enigmática y poco explícita, pero que en lugar de maltratarlo, el artista dignificó al perro al llevarlo como arte a una exposición de su obra, para representar una realidad social.
Uno de los trabajos expuestos consistió en presentar a un perro famélico que Habacuc recogió de la calle, y durante la exposición aparecía amarrado con una cuerda de nylon, que a su vez estaba sujeta a otra cuerda que pendía de dos clavos en una esquina de la Galería. Habucuc nombró al perro “Natividad” en homenaje al nicaragüense Natividad Canda (24 años) quien murió devorado por dos perros Rottweiler en un taller de San José, Costa Rica, la madrugada del jueves 10 de noviembre de 2005. El perro permaneció en el local tres días, a partir de las 5 de la tarde del miércoles 15 de agosto. Estuvo suelto todo el tiempo en el patio interior, excepto las 3 horas que duró la muestra, fue alimentado regularmente con comida de perro que el mismo Habucuc trajo. Sorpresivamente, al amanecer del viernes 17, el perro se escapó pasando por las verjas de hierro de la entrada principal del inmueble, mientras el vigilante nocturno quien acababa de alimentarlo limpiaba la acera exterior del mismo.
'Hello everyone. My name is Guillermo Habacuc Vargas. I am 50 years old and an artist. Recently, I have been critisized for my work titled 'Eres lo que lees', which features a dog named Nativity. The purpose of the work was not to cause any type of infliction on the poor, innocent creature, but rather to illustrate a point. In my home city of San Jose, Costa Rica, tens of thousands of stray dogs starve and die of illness each year in the streets and no one pays them a second thought. Now, if you publicly display one of these starving creatures, such as the case with Nativity, it creates a backlash that brings out a big of hypocrisy in all of us. Nativity was a very sick creature and would have died in the streets anyway.'
considerato che è una bufala, mi viene spontaneo un plauso per questo Habacuc.. ^^''
faccio male?
per me è una gran bella provocazione...
Ma LOL! Leggere i penultimi due post mi ha davvero colmato di soddisfazione
E quoto decisamente gli ultimi due capoversi di quello di Senbo
illuminante. davvero. grazie senbee.
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