Con un'immagine del Bel Paese e dei suoi Italieni, tra ironia e consapevolezza, si sono aperti questa mattina i lavori di Internazionale a Ferrara, la grande kermesse dei professionisti della notizia a livello internazionale, che per tre giorni vedrà avvicendarsi tra talk ed interviste giornalisti di ogni nazionalità e testata.
Sono stati Michael Braun del Die Tageszeitung, Jennifer Grego del Financial Times, Eric Joszef del Libération e Jeff Israely del Times insieme a Jacopo Zanchini di Internazionale a ritagliare – attraverso parole a tratti pungenti e ammirate - un'Italia 'vista da fuori' fatta di luoghi comuni, sguardi curiosi e considerazioni inaspettate.
Viene raccontata un'Italia poco interessante per lo sguardo del giornalista politico ed internazionale, condita dalla produzione di una stampa troppo attenta al dibattito e poco alla notizia ed all'informazione, che rifiuta l'opinione degli altri Paesi a mezzo stampa sulle questioni politiche interne, ma che allo stesso tempo brandisce quelle stesse testate per fomentare ulteriormente le spaccature. “La politica italiana si alimenta di polemica e le testate danno troppo spazio a questo, dimenticando di approfondire i contenuti, di dare notizie” spiega Braun. “E noi inviati come possiamo raccontare una realtà ai nostri connazionali, se questa stampa propone solo dibattiti e opinionismi?” chiosa Joszef che trova però interessante come questo approccio generi l'incremento della tiratura e che trova conforto nel continuo stimolo professionale dato dalle sfaccettate geografie sociali italiane. “In Italia le testate sono schierate, si occupano troppo di Palazzi, più che politica – a rincarare la dose è Israely - fanno polemica spesso dando l'impressione di non sapere neppure su cosa ci si scontri: un modo di fare politica che fa male al Paese, su cui si scaglia la popolarità di Grillo come una tempesta perfetta”. “Ma ha effetto deleterio anche la troppa attenzione dedicata al Vaticano” chiude senza mezze misure Jennifer Greco.
“Ma l'Italia è anche una nazione – sottolinea Braun - in cui in fondo abbiamo scelto di vivere: oltre ai punti deboli di cui lamentarsi o sorridere, ha aspetti di efficienza indiscutibile come la scuola pubblica, sicuramente un passo più avanti che in altri Paesi europei, nonostante poi la carta igienica dobbiamo portarla noi!”. [Fonte: (estense.com) Ferrara. Italieni, l'Italia vista da fuori]
Io oggi c'ero ed è stato molto interessante..ma cambierà qualcosa in questa Italia oppure..............?
Come sempre il conflitto di interessi del sistema politico porterà a NON DARE informazioni e a favorire l'ignoranza del popolo?
speriamo...
Bah, secondo me gli altri giornalisti non hanno approfondito per questi motivi: 1) sono cose ovvie ed è inutile sottolinearle 2) è come sparare sulla Croce Rossa
Ma questi ebrei, perché poi si accaniscono così tanto coi neonazisti?
Perdonate la boutade, adesso prometto che rientro nei ranghi.
@ senbee: mah. io ho avuto l'impressione che la grego abbia fatto un'osservazione che avrebbe formulato in maniera diversa se avesse avuto davanti a sé un uditorio meno, come posso dire, accondiscendente.
mi è sembrato un commento grossolano, ecco. in questo senso parlavo di caduta di stile. anche perché non ho dubbi che la giornalista avrebbe saputo circostanziare le sua effermazioni con argomentaizoni assolutamente persuasive.
@ galen: sì, generalmente dò una accezione negativa al termine accanimento. a volte "più negativa", a volte "meno negativa". ma a volte, ad esempio, la connotazione negativa soccombe accanto a quella positiva ricollegata all'idea di tenacia, grinta e abnegazione. dipende dai casi. anche in riferimeno all'atteggiamento di senbee e altri (cito te sembo perché ti considero il più impegnato e autorevole rappresentante della categoria). l'accanimento, se a volte può essere un utile grimaldello per aprire porte che altrimenti rimarrebbero chiuse, in altri casi porta a perdere in obiettività e indirizza una pur buona capacità di analisi e di speculazione in una direzione che magari alla fine si rivela non essere necessariamente quella giusta.
poi, dai, lo sanno anche loro che si accaniscono! mi riferisco in questo caso all'accizione istintiva del termine con la faccina ":D" immediatamente dopo la parola.
io dico che l'accanimento è eccessivo e, ogni tanto, fuorviante. poi si può dire tutto e il contrario di tutto con ottime argomentazioni.
Che brutta cosa il di là ed il di qua...
Mi viene in mente la scena di 2 gruppi di persone su un catamarano che affonda... Quelli dello scafo di sinistra che sfottono quelli dello scafo di destra... Ironica la fine del natante e del suo equipaggio...
Bon basta, non avendo assistito dopo questa "uscita" abbandono il topic...
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