Per il governo i nostri figli sono bamboccioni
di Gian Battista Bozzo - venerdì 05 ottobre 2007, 10:57
Roma - «Mandiamo i bamboccioni fuori di casa, incentivandoli a prenderne una in affitto», rivendica Tommaso Padoa-Schioppa davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, riferendosi all’aiuto di 1.000 euro, previsto in Finanziaria, per i giovani che prendono un appartamento in locazione. In realtà lo sgravio fiscale varia fra i 495,8 e i 991,6 euro, a seconda del reddito dell’interessato, con un limite fissato a poco più di 30 mila euro annui (oltre i quali non si acchiappa nulla). Questo significa che lo sgravio mensile varia fra i 41 euro e 31 centesimi, e un massimo di 82,6 euro. Una cuccagna.
La battuta del ministro dell’Economia provoca irritazione diffusa nei ranghi parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione. Un commento al vetriolo arriva da Manuela Palermi, capogruppo dei Verdi-Pdci al Senato: «Quando Padoa-Schioppa sarà riuscito a trasformare l’Italia in un Paese dove le banche concedono mutui anche ai precari, allora forse cercheremo di capire se dietro quel suo bamboccioni ci sia una fine analisi sociologica. Oggi - aggiunge la Palermi - è solo un infelice epiteto». Il ministro forse ignora, dicono altri, che a Roma un posto letto in una camera per gli studenti universitari costa 400-50 euro al mese. E la sua collega di governo Giovanna Melandri puntualizza: per la prima volta un governo investe in politiche per la crescita e l’autonomia dei giovani, rivolgendosi a cinque milioni di cittadini, non certo bamboccioni».
Non è la prima volta che «Tps» si lancia in una poderosa gaffe, parlando dei giovani. Ne aveva fatto un’altra definendo «precari» i propri figli. «Certo - attacca il parlamentare leghista Paolo Grimoldi -, precari come Camillo Padoa-Schioppa, ricercatore di neurobiologia all’Università di Harvard. Torni fra la gente, ministro - l’invita Grimoldi - a vedere come vive il comune cittadino. Le vostre elemosine, con cui elargite ai giovani pochi euro dopo aver rubato loro il portafogli, fanno ridere. Venga a vedere i sacrifici che fanno i giovani artigiani, commercianti, operai che vivono coi genitori per far quadrare il bilancio: capirà che i bamboccioni non sono loro, ma quelli che siedono al gov «Che il governo punti sui giovani lo si vede al Senato, dove sopravvive coi voti dei novantenni», ironizza Azione Giovani. «Da come parla nonno Padoa-Schioppa - dicono ancora i giovani di An - sembra che i ragazzi siano felici di dover restare a casa: così il lavoro precario, il futuro incerto, l’impossibilità di metter su casa e famiglia diventano privilegi per noi bamboccioni». E la coordinatrice di Forza Italia Giovani, Beatrice Lorenzin, ricorda che «non è certo la Finanziaria di Prodi e Padoa-Schioppa a risolvere i problemi delle nuove generazioni. Il governo - aggiunge - ha preferito bruciare il tesoretto per coprire l’ennesimo accordo sul welfare a favore dei sindacati, premiando i padri a discapito dei figli».
Insomma, «Tps» non aveva previsto un simile fuoco di fila. Ma ha anche irritato i sindacati sostenendo che le risorse per il contratto degli statali «ci saranno», e definendo la proclamazione dello sciopero nel Pubblico impiego una «dramatizzazione assolutamente ingiustificata». «Il ministro metta i soldi in bilancio, e noi ci tranquillizzeremo», replica duro il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Padoa-Schioppa non replica infine a Mario Baldassarri (An) che accusa il governo di aver portato il deficit di quest’anno verso il 2,4% a causa delle maggiori spese previste nel decreto approvato con la Finanziaria, contro un tendenziale dell’1,2%. «Capisco solo le cose semplici - gli risponde Tps -: ci spiegheremo in privato».
Il bamboccione sarà Tps ma chi è che al giorno d'oggi butta i soldi in un affitto, sapendo che poi alla fine non gli rimarrà niente? Tanto vale acquistarlo, no? E poi che cifre impressionanti di sgravio: da 41 € e 31 €cent a 82,6 € al mese
GRAZIE TPS!!!!!!
io li butto
preferisco fare sacrifici ma conquistare la mia indipendenza prima possibile che sentirmi uno a cui puliscono ancora il culo a 26 anni
è veramente una vergogna. ma si rendono conto??? ma hanno una minima idea di come funzione il mondo al di fuori del loro mondo???
esiste un mondo di preacarietà, bassi se non miserabili stipendi, la scarsa possibilità di arrivare a fine mese...le troppe spese da affrontare, le banche che non danno la possibilità di chiedere e aprire mutui. e cosa mi danno loro..uno sgravo di 41,31 € a 82,60€ al mese??? ma ci rendiamo conto?! siamo mssi proprio bene!!! andiamo avanti pure così. prima o poi salta qualcosa.
vecchia
capisco tutto, ma se uno vuole vivere fuori lo fa
te ne ho parlato anche a voce, è giusto fare i calcoli
io ti ho detto che con 1200 euro al mese fisse si vive da soli
ma una mia amica viveva da sola con 700 al mese
come faceva?
voglia di farlo, sacrificio, inventiva
Sempre meglio del governo che c'era prima,c he INCENTIVAVA i ragazzi a RIMANERE A CASA...
Non è tanto importante quanto ti danno (la finanziaria è molto molto esigua quest'anno come risorse emesse) ma che si sia costituito il fondo. È un inizio, poi aumenterà, speriamo.
Tra parentesi, sono ANNI che dico che gli italiani sono allucinanti, sono gli unici che stanno in casa coi genitori fino a 35 anni... e molti NON per motivi economici :-(
Anzi, più che i pochi soldi, spero che abbia funzionato meglio il "bamboccioni" come sprone... ^_^
certo...ma con uno stipendio da 780 € al mese e un contratto che a marzo mi scade senza sapere un rinnovo non rischio...e simo è ancora senza lavoro!!!!
Guardate che io sono convinto che la maggior parte dei giovani rimane in casa perchè non ha voglia di fare sacrifici, non prendiamoci in giro. Dopo concordo con te Deborina che con uno stipendio del genere sia praticamente impossibile. Ma conosco tante persone con stipendio superiore ai 1000 euro che non si muovono di casa dei genitori per non dover rinunciare ai jeans di marca e altre puttanate.
Io sono uscito di casa già da un po e vi assicuro che se uno ci tiene veramente campa anche con meno di 1000 euro (presupponendo un'affitto o mutuo da max 500 euro).
Eh temo che tps dicendo bamboccioni abbia azzeccato il termine per molti giovani, per lo meno di una realtà come ferrara.
mettiti con uno ricco :asd
adesso voglio aprire un piccolo vaso di pandora (Simo non c'è l'ho con te, bada bene)
ma perchè tutte ste orde di laureati in lettere, filosofia, spiricazzeria
quando in italia servono menti scientifiche?
cioè io prima di scegliere la facoltà me lo son posto il problema
"che cazzo farò con la laurea in mano?"
"quale corso mi darà i maggiori sbocchi lavorativi?"
genio io? non penso
ma veder tutta sta gente a spasso con una laurea umanistica un po' mi lascia perplesso
cioè, capisco la lamentazione (trovare lavoro è una giungla e un inferno), ma aiutati che dio ti aiuta.
Scegli qualcosa di appetibile.
Spaccati il sacrosanto in previsione di una buona spendibilità sul mercato
poi se non ti piace, mica vivi per lavorare, ma lavori per vivere
Esatto Fossi79, la penso come te.
Sono d'accordo che l'aiuto in termini economici è ridicolo, ma ripeto: è il principio che conta. Io stesso se avessi potuto usufruirne sarei andato via di casa prima (800€ in meno da pagare all'anno comunque, buttali via!), proprio psicologicamente sarebbe stato più incentivante.
Quindi BEN VENGANO questi sgravi, se sono un inizio.
I veri bamboccioni sono al governo.
ebbè eggià
Piove governo ladro!
Koros, grazie come sempre per i tuoi commenti intelligenti e circostanziati.
Peccato sembrava potesse essere una discussione abbastanza seria. Ma perchè la gente deve intervenire x dire cazzate o x lo meno x dire cose che con l'argomento non c'entrano niente?!
Secondo me http://www.ferraraforum.it/index.php?showtopic=11016&hl= si erano tirati fuori numerosi spunti...
Koros la mia critica era rivolta alla tua frase "I bamboccioni sono al governo" che scritta cosi senza ne capo ne coda non diceva niente (a mio parere). Argomentata come hai fatto in seguito mi sembra in parte condivisibile e comunque attinente al topic.
Una mia idea personale è che chi rimane in casa per evitare problemi e per comodità, non sarà mai nella vita uno che si lancerà in qualche attività lavorativa che richieda coraggio e spirito di sacrificio..Poi è ovvio che non bisogna mai generalizzare
Era una provocazione fine a se stessa che aveva come unico scopo, peraltro riuscito, di allamare un pesce molto piu' grosso di te. Diciamo che è stata la mia dose di pesca d'altura quotidiana.
Esatto Deborina, giustissimo.
Io questo lo sento molto quando viaggio all'estero. Quando i miei amici stranieri vedono che anche solo a 25 anni i miei amici italiani vivono coi genitori, strabuzzano gli occhi increduli... Il vivere troppo in famiglia in Italia è quasi una piaga sociale, e non ce ne rendiamo conto.
Quoto il discorso di Deborina al 90%...
Non sono d'accordo sul pezzo:
se non si vendono case saltano le imprese, i tecnici, le agenzie immobiliari,
Mi dispiace per chi ci lavora, ma sarebbe ora che il fottutissimo mercato immobiliare italiano finisse a gambe all'aria! Così che questa "bolla" speculativa esploda!
Abbiamo prezzi delle case assurdi! Solo palizzinari che costruiscono cazzate che costano a buco...!!! Loro sono l'origine non le vittime...
TPS è una delusione dopo l'altra.
Premesso il fatto che avrei destinato a ben altri utilizzi questi soldi che invece diventano l'ennesimo areosol di finanziamentucci, il provvedimento è inutile, dato che si recupera sì e no mezzo affitto mensile all'anno.
IL WELFARE E' IL PROBLEMA, NON IL BAMBOCCIONE CHE LAVORA!
Se si desse una mano a chi lavora a tempo determinato sicuramente il problema dei lavoratori giovani che stanno in casa con i genitori sarebbe minore.
Un altro passo avanti sarebbe smetterla di credere nel colpo di fortuna... Cosa che gli italiani non fanno mai.
Cazzo siamo il popolo del lotto, della snai, della riccona, del lavoro da 2'000 euro...
OHHHHH ma lasciamo li di aspettare che la fortuna ci caschi addosso? A far così il massimo che ti può cadere in testa è del letame... e tanto!
Come dice Medrano "bòcia movi e man!"
Ora io parlo da uno che vive con i suoi, quindi dovrei potrei stare zitto , però sono consapevole che volendo potrei vivere da solo, non mi nascondo dietro ad un dito, non sto aspettando il "miracolo", sto aspettando di avere un po' meno rate da pagare a fine mese... prima di accollarmene altre... però non mi lamento...
Qui invece è tutto un lamentarsi, è colpa del governo, è colpa del Papa, è colpa dell'uomo nero... NIET, è colpa nostra...
Vuoi davvero vivere fuori casa? Alzati e cammina Lazzaro... Ma no qui si vuole la casa di proprietà, il lavoro da soldi, il non dover rinunciare... e allora non si vuole uscir di casa... Almeno il buon gusto di non lamentarsi cacchio!
Non ricordo dove l'ho letto (forse Panorama o L'Espresso), ma pare che il problema degli affitti e dei mutui a prezzi inaccessibili per i più, sia un problema tutto italiano. Questo perchè nel nostro paese, negli ultimi anni, c'è stato un vero e proprio boom immobiliare, che ha fatto salire alle stelle le quotazioni. Ma già ci sono le prime avvisaglie di contro-tendenza, e naturalmente tutto si è rivelato una grande bolla di sapone: avevano pompato il mercato all'eccesso perchè chi vendeva voleva far soldi, e ora che tutti stanno investendo nell'immobiliare, stanno perdendo soldi perchè le case si stanno svalutando. Si trattava come al solito del gioco dei ricchi... Mettiamoci anche l'inflazione, che si ostinano a dire essere al 2% circa, quando chi abita in Italia e non sulla Luna, negli ultimi anni si è tranquillamente accorto che è almeno al 50% reale, e il Welfare va a farsi benedire...
Per il resto sono d'accordo con Koros.
Intanto però sei fuori...
Ti fai le ossa...
Anche qui, metter su famiglia, la fissa dell'andare a vivere via quando si mette su famiglia... Non è obbligatorio... Nell'ottica del migliorarsi intanto esci... poi dopo qualche anno migliori, tanto tra l'aspettare il Deus Ex Machina in casa coi tuoi, o aspettarlo in casa con Grao... che cambia?
Io sostanzialmente la penso come graograman, se uno lo vuole veramente esce di casa e campa anche 900€ al mese. Basta fare delle rinunce (so che x molti è un termine sconosciuto), ma basta mangiare in casa, non sputtanre soldi in cellulari, mp3, navigatori satellitari (x poi andare al massimo in vacanza ai lidi) e aperitivi/cene.
Poi non sto qui a discutere sul peso fiscale che abbiamo noi o gli inglese o i tedeschi perchè non sono a conoscenza delle loro tasse..
Mah se Padoa Schioppa pensa che con mille euro ( che poi è da vedere se non sono meno) pensa che i "bamboccioni" lascino la casa dei genitori o è un comico mancato o proprio lui è un "bamboccione".
Parliamo di cose serie, come la possibilità di trovare lavori non sottopagati e un minimo sicuri e poi vedrà che molti si costruirebbero meglio una propria vita.
Cio non toglie che chi si sbatte ce la fa lo stesso certo che è molto dura.
boh
io sono uscito di casa perchè dovevo farlo, non ne potevo più di essere considerato "un figlio"
io sono "un uomo"
volevo mettermi in gioco, volevo farcela con le mie gambe, volevo anche passare un anno di test per capire quanto mi costava vivere da solo
ho passato sei mesi a calcolare quanto spendevo "vitto e alloggio dai miei", ho calcolato a quanto potevo rinunciare e ho visto quanto mi rimaneva
e sono uscito, ora sto guardando quanto spendo a vivere da solo, e per solo intendo che i miei non fanno proprio un bel cazzo
auto da pagare (prestito di mio padre+bollo+assicurazione)
moto (bollo+assicurazione)
affitto
bollette
spesa
birra
telefono
internet
vestiti
detersivi (lavo e stiro in casa)
alle volte è dura, altre volte è una figata, cmq il rapporto che ora ho con i miei è impagabile, e la stima in me stesso altissima, perchè mi sento meno "bamboccione" e più "uomo" anche a pulir per terra.
Ecco cazzo è quello che volevo leggere. Ti ammiro davvero. Nessuno finora ha scritto fino a che punto è disposto a fare delle rinunce. Posso chiederti quanto guadagni per far quadrare quel popo' di spese che sostieni?
Tutto nella vita può andar bene o male...
Si può migliorare e si può peggiorare...
"Allora sa fénia?"
Poi anche il chiedere aiuto ai tuoi... perché no? In fondo prima vivevi a casa con loro completamente a spese loro... Certo se i 50 euro li chiedi perché ti sputtani tutto in bere sono ceffi loro che te li danno...
Non si va a vivere fuori per "sbocciare" con gli amici la sera al bar, se lo fai per quello non ti meriti molto...
Qua sembra un discorso da tutto o nulla... ma la parola "cominciare" a costruire è così aliena?
secondo i miei calcoli
spendo una media di 1200 euro al mese
birra inclusa (due lime al max)
ma si tira la corda, ovvero ci sono mesi in cui spendi di + e altri in cui spendi di meno
la moto è un lusso, son sicuro che la media si abbasserebbe sensibilmente senza
ho dovuto comprarmi il letto e l'armadio, anche quella è stata una bella botta
però ho passato mesi in cui se mi fosse arrivato un velox o mi fossi rotto un dente sarei stato sotto ad un ponte, ora ho un piccolo "materasso" ma cmq è una gara dura.
Abolita l'ipercoop, spesa al 95% nei discount, uscite poche (ho la fortuna/sfortuna che tutti vengono alla trilambda), birra un po' del cazzo, e internet che trova i contenuti giusti per la serata
Il fatto che anche il tappo (Deus) lavori ci da una bella botta, perchè le spese sono praticamente dimezzate, quindi direi che si passa da un 1200 al mese da solo ad un + che accettabile 6-700 euro a testa
in tre scenderebbe ulteriormente, però ci vuole una casa grande.
Penso che sia questione al 90% di motivazione, se lo vuoi, puoi
ma devi chiederti se vuoi l'indipendenza, o se cerchi l'agio, alle volte son cose diverse
Io abito ancora coi miei, non mi lamento, onestamente non mi sento un bamboccione nè reputo dei supermen chi ha fatto la scelta, seppur coraggiosa, di andare ad abitare in proprio. Ho sempre avuto l'idea che uscirò di casa quando deciderò con la mia ragazza di andare a convivere e creare una famiglia ed avere un lavoro stabile entrambi. E' chiaro che un ragionamento così lo posso fare solo perchè ho sempre avuto la fortuna di avere scuola e lavoro vicino a casa, quindi non mi sono mai dovuto spostare per periodi lunghi.
Quello che vorrei per uscire di casa è stabilità specie dal punto di vista economico. Solo da adesso sto cominciando a pensare di uscire di casa, adesso che ho ragiunto uno stipendio umano che conti alla mano mi permetta di uscire e sopravvivere. Consideriamo poi anche che io, come tanti altri, mi sono laureato a 25 anni e va là che ho fatto ingeneria e ho trovato lavoro subito (anche se retribuito non proprio bene) sennò sarei ancora qui a farmi delle seghe. Bamboccione un cazzo! Io ho anche lavorato durante gli studi ma più in là di pagarmi le tasse, i libri e la mensa non ero in grado... sennò ok preventivavo di fare l'università in 15 anni e facevo un lavoro quasi serio nel frattempo.
Poi porca miseria perchè mi sarei dovuto spostare da un posto dove stavo/sto comunque bene SENZA AVERNE LE POSSIBILITA' per andarmi a imbarcare in una serie di casini, di rate, bollette, affitti... per dimostrare cosa? Che sono bravo? A chi?
Ora e solo ora sto cominciando a pensarci. Prima, anche volendo, non sarebbe stato possibile.
Stefano non si sta dicendo che chi decide di rimanere in casa è un cretino si dice solo che sono tutte (o per lo meno tante) balle che non è possibile uscire di casa e mantenersi con uno stipendio normale. Poi se la gente ragiona che uscirà di casa solo quando andra ad abitare con l'amore della vita..mi sembra una cosa un po assurda, nel senso che se nel frattempo ti molli prima di andare a convivere che fai rimandi ancora? Cerchi un nuovo amore, aspetti che sia il momento giusto ancora? BOH..
A me da un sacco di soddisfazione arrivare a fine mese e rendermi conto di essere stato autosufficiente in tutto e magari di aver risparmiato qualche soldino..non mi fa sentire un superuomo ma un bravo omino si
cito circa da "una repubblica fondata sulle rendite"
Negli anni novanta le quote di salari erendite si sono tra loro invertite rispetto agli anni settante. Ed è stato questo mutuamento che malgrado il calo dei tassi d'interesse sul debito pubblico va proseguendo fino a oggi.... questa evoluzione è un esito non una contraddizione proprio degli anni settanta. è in essi che la spesa statale diviene indomabile e genera un debito e i suoi interessi. Allora i sindacati pervertirono il sistema pensionistico.
Gli anni settanta sono stati quelli della rivolta malfatta, da cui li per li certamente sortì una quota maggiore del reddito trasferita ai salari. Ma germinando idee insana , per le quali attecchirono ciascun dei guiai e soprattutto le rendite di cui oggi tanto ci lamentiamo. le insorgenze meridionali al Nord, vestite di un marxismo finto , pervertirono il senso comune. Una generazione venne tutta educata alla moda del reclamo, di un diritto rivendicato sempre allo Stato. Così, quando nello Stato, nelle elìte e nell'economia era già malato, e non era poco, ne fu conclusivamente rovinato. Pensioni ,ma anche posti da professore universitario per tutti e con poco sacrificio. Ne le idee ottocentesche di un ormai cadaverico comunismo potevano emandare gli eventi. Si parli di sanità o di maestre elementari, di affitti o di pensioni, da questo miscuglio tra cieca insorgenza ideologistica e ideologismi morti sortì lo stesso effetto. Non c'è prebenda, assurda inefficienza, rendita estorta che non sia stata considerata in italia un rimborso meritato per qualche torto, o mania. Esso è un fare per il dopo. Fino al capolavoro per cui da quindici anni le rendite per lavoratore superano sempre i salari procapite. Per questo nostro guardare sempre indietro siamo più vecchi di altri popoli e il lavoro in italia s'è tanto svilito.
"in italia tra tra i 55 e i 63 anni lavorano solo il 30,5% dei maschi, il tasso d'occupazione genereale è inferiore di 17,1 punti al di sotto di quello danese, tra i 35 e i 54 anni solo il 90% dei maschi lavora, meno della metà invece tra le donne"... è un circuito della follia : salari e sipendi dei figli lavoratori sono dimagriti al fine di impinguare le pensioni e il cumulo di risparme dei padri in lamento di doverli soccorrere.
un "riassuntino"
Lo dice Geminello Alvi, in un libro - edito da Mondadori – che senza ricorrere a teorie complicate o al linguaggio degli “addetti ai lavori”, spiega le dinamiche che hanno impoverito il lavoro e fatto crescere le rendite rispetto agli altri redditi.
Un libro che sembra voglia dare ragione a molte delle convinzioni dell’uomo della strada: la politica, l’euro e la globalizzazione hanno cambiato in peggio e – probabilmente cambieranno ancora - la distribuzione dei salari e della ricchezza.
La ricostruzione dell’economista, parte da questa premessa: il Pil non va bene per calcolare lo stato reale dell’economia anche se “al solo nominarlo esso fa maggiore effetto di una reliquia nel Medioevo“. Secondo Alvi, la discussione sull’economia deve invece incentrarsi su “gli effettivi redditi percepiti al netto delle tasse pagate e delle prestazioni ricevute da lavoratori, imprenditori, pensionati”.
Alvi mette al centro della sua analisi la distribuzione della ricchezza tra i ceti e le classi che compongono la società facendo emergere in modo chiaro come il fondamentale cambiamento avvenuto in Italia negli ultimi anni sia stato un fortissimo spostamento nella distribuzione del reddito nazionale dai salari ai profitti e alle rendite. Il fenomeno inizia, secondo Alvi, negli anni ‘80, da quando – “una politica di bilancio che possiamo genericamente definire craxismo regalò agli italiani interessi altissimi sui titoli di stato che servivano a finanziare il debito. Fu il primo accumulo, poi completato dai due boom borsistici che seguirono, fino alla bolla immobiliare, in corso”.
Il risultato è che nel 2003 ai lavoratori andava il 48,9% del reddito, mentre nel 1978 la percentuale salì fino al 59,2%.”La quota dei redditi da lavoro è regredita – sottolinea l’economista – ora è circa la stessa del 1951, dell’Italia prima del boom”.
Ecco perché l’Italia di oggi non è più “una Repubblica fondata sul lavoro“, come dice la Costituzione, ma un Paese fondato sui patrimoni e sulle rendite. Con tutti i rischi che questo comporta.
“La nostra ricchezza, costruita su case e pensioni più che sull’attività produttiva, alimenta un perverso circolo vizioso che toglie lavoro e futuro ai giovani e impoverisce i salari a vantaggio dei profitti di oligarchie economiche incapaci di rinnovarsi”.
Qui sta secondo Alvi l’origine dei guai. E da qui bisogna ripartire.
“Il vero compito di chi voglia guarire l’Italia dai suoi guai”, conclude Alvi, è quello di “aumentare i salari, diminuire le rendite e la spesa statale“.
Io non so il tuo stipendio, ma ti assicuro che se uno vuole e si accontenta (ovviamente) con uno stipendio da 1000 € ci campa.
Si capisco anche il tuo desiderio di andare ad abitare con la morosa, ma troppe volte (e nn sto parlando del tuo caso) i ragazzi usano questa cosa piu come pretesto (sperando poi che la morosa si trasformi magicamente nella mamma)..
E poi ti assicuro che se anche mamma (e soprattutto nonna) mi passano qualche sacchetto di caplit e caplaz li accetto volentieri senza vergognarmene. Per il lavare e stirare mi arrangio da solo, e quando la morosa prova ad aiutarmi di solito combiniamo guai..
quoto boris, toccare i patrimoni per incentivare i salari è la mossa chiave
ma è anche la mossa + pericolosa
lo stesso mortadellone ammise che non avrebbe toccato i patrimoni, le lobby sono sempre lì a far pressione, sono sicuro che aumentando i salari facendo crollare le rendite, eventualmente ultra tassandole si "normalizzerebbe" la questione
ma è certa la rivolta di due ceti
coloro che hanno rendite
coloro che le vorrebbero (quest'ultimo ceto è il + pericoloso)
l'unica soluzione cavalcando il sistema è la creazione di un circuito alternativo del flusso di ricchezza tramite una rete di rapporti sociali
in poche parole
amici e organizzazione
invece di chiedere soldi alla banca, facciamo una colletta sharing tra amici, e poi lentamente ci ripaghi, gruppi d'acquisto per la spesa e la benzina, l'agglomerazione dei singoli consumatori in entità + pesanti
perchè se un chilo di pane costa un euro
una tonnellata di pane non costa mille euro, ne costa ottocento.
ergo, ridistribusci un chilo di pane a zero otto...
siamo la generazione di napster, usiamo la lezione a nostro favore
asdasdsdasd
se vai davanti a dondi trovi il mercatino dei rumeni, ogni bancarella ti vende un pezzo singolo di un ak, poi a casa te lo rimonti, è talmente semplice che anche emmejey potrebbe farcela, ma poi si sparerebbe in un occhio guardando la canna dal lato sbagliato
Ottimo Boris, interessantissimo intervento! Hai un link?
In quello scritto è riassunto credo tutto. Il perchè le case costano così tanto rapportate agli stipendi, il perchè non si riesce ad affrancarsi dalla potestà dei genitori, che è all'origine della massa di "bamboccioni" (© TPS)
AUMENTARE I SALARI, DIMINUIRE LE RENDITE E LA SPESA STATALE!
Questo per cominciare, poi magari torneremo ad essere un paese decente...
PS. La generazione degli anni '70 era talmente preoccupata di non poter garantire un futuro ai propri eredi, che si è trovata tutti questi modi per crearsi rendite (io li definirei vitalizi...), e così ha IMPEDITO di poter creare loro un futuro! In parole povere, io giovane devo sempre dipendere da mio nonno, vecchio, perchè lui ha le rendite che si è fatto con anni di lotte sindacali, ecc. ecc. Ma nello stesso tempo le ha sottratte a me!
che c'è di male nel voler comprare casa scusate???
l'affitto:spendi spendi una barca al mese per cosa???per arrivare dopo un tot di anni a non possedere nulla tranne che la tua vita(forse)
comprare casa:è vero fai il mutuo che non è il massimo specie per dei giovani,ma almeno arrivi alla fine che hai qualcosa di tuo e di sicuro valore.
Hai detto 2 cose di cui si può parlare, una per me è sbagliata, l'altra non condivisibile...
La prima è quel alla fine... (30 anni)
La seconda è "di sicuro valore", ti vendono cose che non valgono un cacchio a prezzi SPROPOSITATI...
Nè abbiamo discusso per ore in 2 topic però... at potevi anc lezàr...
allora scusa ma ti giro un altra domanda:perchè devo fare dei sacrifici per vivere in una casa che non è mia quando con poco in più quella casa me la posso comprare???
No, le spese di manutenzione straordinaria sono a carico del proprietario.
Il fatto è che se sei in affitto sai esattamente quanto spendi ed è sempre quello, se la casa è tua e viene un tornado e ti scoperchia il tetto (esempio estremo) te lo devi pagare tu, se sei in affitto lo paga il proprietario, è qui il punto che si deve valutare, oltre la questione del prezzo d'acquisto palesemente esagerato.
io non vedo l'ora di andare fuori di casa....
non sono un bamboccione polentone!!!
LIBERTA!!!!
condivido il tuo pensiero el pablo...
non sono affatto un bamboccione,appena potrò me ne andrò di casa
Questi sono i costi medi per un single in affitto:
Casa bilocale con spese condominiali: 450 euro
Spesa mensile: 200 euro
Bollette varie costo mensile: 100 euro
Tot: 750 euro
Aggiungere: benza, cellulare, adsl, assicurazione auto, vestiario, weekand, vacanze, ecc ecc
Tot: 250 euro
Con 1000 euro al mese si potrebbe vivere fuori dalla famiglia in modo civile.
In realtà si spende molto di più di quanto si pensa, ed io tornerei a fare il bamboccio oppure mi candiderei per fare il ministro
a parte gli scherzi condivido il pensiero di graograman, bisogna uscire dalla tana e affrontare la vita, qui fuori è un brutto mondo ma mica poi tanto.
ok, uscire dalla tana e affrontare la vita, ma le possibilità? Io la motivazione ce l'ho anche volendo, dipende poi dal resto.
Grao tu quanto spendi di affitto per la trilambda? Una cazzata da quello che mi avevi detto, io non cedo di riuscire a trovare un appartamento (e non una casa) alla stessa cazzata di affitto, per poi dover farmi su e giù copparo ferrara due volte al giorno. Diventerebbe agra la cosa, e per come sono abituato adesso non mi andrebbe molto a genio.
Loro parlano così perchè non sanno quanto costi un'affitto,anche in un paesino scrauso come il mio,ci vogliono almeno 600-700 Euro al mese per un Bilocale(Neanche nuovo),aggiungendo poi spese varie.
E con uno stipendio normale la vedo dura affrontare la vita esterna ai genitori,anche perchè molti di noi forse si sono già abituati troppo bene,e cambiare significherebbe a volte dover rivoluzionare la propria vita...
x lou: pienamente d'accordo. Sinceramente facendo due conti buttare fuori dal parlamento quella gentaglia produrrebbe tanti effetti benefici che il mio spirito democratico tende a vacillare. In realtà,riflettendo bene, anche qua non bisogna confondere il male con la cura: se i MODERATI e i VOLENTEROSI si decidessero a comunicare oltre le barriere stupide delle "onorevoli tifoserie" si potrebbero fare riforme utili che ridurrebbero il malcontento e quindi il potere dei vari rifondaroli e pseudo-ambientalisti.
Si dice che la politica italiana è in una fase di transizione da molti anni: in realtà non è mai stata così immobile.
La transizione vera sarebbe far collaborare i volenterosi di cui sopra *senza creare un partito centrista* per fare quelle poche riforme strategiche e quindi creare le condizioni per un bipolarismo funzionante. In un certo senso, dovremmo creare un clima da dopoguerra di collaborazione tra gli avversari, consci del fatto che dall'emergenza bisogna uscire assieme per poi affidare all'alternanza la gestione di un sistema SANO.
chi lo dice sa di esserlo...vadi in ....chi del governo ha detto questo...loro la fanno tutta così semplice..quoto in pieno deborina perchè anchio ho il suo stesso stipendio e il suo stesso contratto...dove andiamo sotto i ponti?????xkè invece di dire ste cazzate al governo non si preoccupano di cose molto più gravi che esistono nel nostro paese??ma non sanno manco loro da dove si inizia...
detto questo poi ci sono molti figli che se ne approfittano e vivono comodamente sulle spalle dei genitori senza fare nulla...
Nato da umili origini, ho vissuto in uno stato di poco superiore a quella che volgarmente chiamamo miseria, fino ai 21 anni.
Il lavoro saltuario, la salute di mio padre, non ci consentivano "lussi" di nessun tipo. Un sussidio dell'USl ci ha permesso per due anni di tirare avanti. Solo dopo i 21 appunto, ho potuto lavorare (gli obblighi di leva erano in mezzo), ho guadagnato e ho fatto i miei investimenti... tuttavia se volessi vivere da solo, dovrei fare sacrifici che non sono più disposto a fare.
Nel 2003, dopo alcuni anni di stipendi floridi, ero riuscito a trovare un appartamento... mi è toccato abbandonare dopo 4 mesi! Complici varie vicissitudini... ma ho dovuto mollare. E' stata una delle più tristi esperienze... probabilmente il momento non era quello giusto, ma a ogni inizio autunno faccio sempre un bilancio... se c'è da sacrificarsi, non ci sto! Citando il buon Faber: "A un dio fatti il culo non credere mai!"... nel senso che i sacrifici si fanno per qualcosa in cui si crede... sono disposto anche a morire... ma non di noia!
L'appartamento dove vivo con i miei ha il necessario spazio vitale, e (faccio le corna!) quando i miei non ci saranno resterà al sottoscritto.
Cambierebbe il discorso se trovassi la possibilità di aprire uno studio per praticare shiatsu... allora, con qualche sacrificio (visto che in questo casi ci crederei) cercherei di trovare un posto adatto a praticare shiatsu e a viverci... e già ci sto provando.
Ci sono parecchi punti da dire...Vediamo..
- Si è scritto: cosa me ne faccio di 40/80 euro al mese in meno? E di 100 euro di ici in meno?
Ok, ragazzi, allora, però non veniamoci a dire ste cose, c'è chi ha scritto (giustamente) di prendere 700/800 euro. Mettiamo 50 euro in meno al mese? Sono 600 alla fine dell'anno. Quasi uno stipendio in più che rimane in tasta. E' uno schifo così grande?
Oppure, parliamo pure di quella bella iniziativa di cui ben poco si è parlato, nelle assicurazioni che il neopatentato può entrare nella classe di merito del genitore, per cui io, per la mia macchina che mi arriva a giorni, pago circa 700euro invece che 1300...
- Ma torniamo in tema: dai,su, gente. Sono assolutamente convinto che molti facciano fatica a uscire di casa.
Ma anche se a casa si sta bene e non è che siamo mammoni: siamo comodoni.
Leggevo prima un interessante articolo a tema: nei paesi del nord (europa eh) si esce di casa poveri e si suda per andare ad vivere soli e trovare una condizione d'indipendente e migliorare.
Nei paesi del sud invece si esce di casa solo quando si è sufficientemente ricchi da poter stare ragionevolmente bene da soli.
E sono convinto che se si chiede di scegliere tra indipendenza e la comoda vita casalinga (sulla stessa persona che prende 900euro al mese,per dire) almeno..l'80-85% dei ragazzi italiani se ne sta in casa.
Per carità: io finirà che esco di casa a 26,27 anni, a novembre mi laureo, inizio a lavorare, tempo quei 3 anni che pago la macchina, metto via un pò di soldi e poi cercherò in tutti i modi di uscire, non perchè sto male, ma perchè ho bisogno dei miei spazi, i miei ritmi, il me stesso.
Ma quando ne parlo con gli amici sento (spesso,non sempre) opinioni diverse: perchè mettersi li con un mutuo? perchè uscire di casa? perchè non stare a casa e divertirsi finchè si può?
Siamo un popolo profondamente insicuro, poco propenso a lanciarsi nell'aprire una attività, correre un rischio, siamo profondamente spaccati in due metà (non uguali) tra gente che studia, fa 2 lavori e dorme 4 ore a notte e quelli che a malapena fanno finta di studiare e sono convinti che l'alba arrivi intorno a mezzogiorno e che prima si dorma.
Una volta la pensavo diversamente, ora sono molto più d'accordo, per dire, col il sistema scolastico americano: è competitivo e ti spinge a trasferirti e a vivere da solo: avrà i suoi lati negativi, ma almeno si formano persona indipendenti e con voglia di fare.
Da noi l'imperativo ormai è trovare quel lavoro dove non fai niente e prendi quel pò per vivere.
Zero ambizione. E poi tutti a lamentarsi sul governo ladro.
Secondo me è stato solo il modo poco simpatico con cui hanno introdotto l'argomento, forse c'erano modi meno irritanti.
Ma infatti Padoa Schioppa l'ha detto in un momento non ufficiale. Se ci fate caso le riprese sono fatte con una webcam mi pare prima che cominciasse una conferenza stampa.
Par mi, padoa schioppa, l'è comunque n'imbezìl.
È uno dei migliori economisti italiani, peraltro slegato dal governo (il governo l'ha chiamato come tecnico esterno, non si è candidato per nessun partito, e non è affatto detto che non possa essere chiamato da un governo di centrodestra).
Infatti più che la destra, il suo piano economico fa incazzare soprattutto la sinistra estrema.
con lui si puo' solo SCHIOPPA'
allora sembee...chi prende come me 700/800 euro al mese e ha da pagarsi la macchina (benzina,assicurazione) le spese x la casa perchè io che vivo cn i miei aiuto economicamente più la bolletta del tel,le spese sul mio gattino(veterinario ect.)le spese personali ect...mi dice come farebbe a campare casa o vievre in affitto???poi il mio caso è molto più complicato xkè uno dice ti sposi lui lavora e siete felici e contenti..peccato che lui è li e io sn qui..quindi avremo moltissime spese tra trasferimenti ect.che prima o poi faremo se riusciremo a sopravvivere..siamo tartassati da tasse su tutto..e poi mi danno della bambocciona...non ha altro che fare schioppa
Ma no, non è così: finora hanno fatto una politica per farti stare in casa, tanto che molti anche potendo preferiscono starsene in casa, anche per motivi culturali. QUESTI, vengono chiamati bamboccioni da Padoa Schioppa (Amichevolmente e senza intenzione di offendere nessuno), che ha proposto qualche sgravio fiscale per incentivare a uscire di casa, sia chi è bamboccione (e comunque verrebbe attirato da uno sconto) sia chi vorrebbe ma non può (perché 800 euro non sono abbastanza ma sono sempre meglio che niente).
Quindi non capisco perché prendersela col primo che finalmente comincia a fare qualcosa piuttosto che contro chi finora non ha fatto altro che cercare di farti dipendere dai genitori.
Qualche anno fa in Francia è uscita una commedia che si intitolava Tanguy. Il protagonista era una ragazzo che a 28 anni viveva ancora con i genitori. Ecco, questa cosa all'estero fa ridere.
Certo i contributi di TPS non sono esagerati, ma sono sempre meglio di niente. E soprattutto rappresentano una spinta verso una certa direzione... che secondo me ci renderebbe più "moderni".
Ho appena fatto i calcoli col mio commercialista e io sono in una posizione particolarmente privilegiata per questo provvedimento (reddito basso e affitto diretto): avrò una riduzione dell'affitto tra il 17,4% e il 22,8% a seconda di come applicheranno la tabella. Altro che briciole!
Grazie a Tommaso Padoa Schioppa! E in culo ai bamboccioni!
È il tuo secondo commento pregnante nello stesso thread. Rinnovo i miei complimenti.
Per uscire di casa non basta avere reddito mensile di TOT euri, bisogna pure essere ragionevolmente sicuri che quel reddito non dico aumenti, ma almeno non venga a mancare, vuoi perché se ti mettono a casa da un giorno all'altro riesci a trovare rapidamente un altro lavoro, vuoi perché nel frattempo puoi contare su forme di ammortizzazione.
Ma l'unico ammortizzatore su cui può contare un precario oggi è la famiglia - se è fortunato.
Certo, ogni agevolazione è meglio che niente.
Però uno non può progettarsi la vita avendo come unica certezza le agevolazioni sull'affitto, per cui tra l'altro esistono contributi comunali da mo'. Non so sul resto del territorio italiano, ma qua a Ferrara negli ultimi anni i richiedenti si son visti versare sul conto corrente, sotto Natale, cifre attorno agli 800/1000/1500 euro (il massimo teorico è in genere attorno ai 3000) a seconda del reddito. Che fossero proprio questi altri 800 euro quelli che mancavano per spingere i giovani italiani a uscir di casa?!
Se anche Padoa Schioppa è il primo che "finalmente comincia a fare qualcosa" ha ancora un sacco di cose da fare, tra cui frequentare un corso di comunicazione perché una uscita come quella, da parte di un ministro di un governo Prodi, dopo 10 anni di "pacchetto Treu" prima, "Legge 30" poi, non può che essere percepita da molti giovani come una presa per il culo.
Non stupiamoci se i cittadini percepiscono i politici come distanti eh :°D
Ripeto: non era un discorso ufficiale, non sapeva nemmeno di essere ripreso dalle telecamere.
Comunque, sui difetti di comunicazione di questo governo, caliamo un velo pietoso... In effetti...
manhattan si aggira sui 3000 euro al mq
Pochi Grao, Manhattan ha una media di 25.000 euro al mq. Il massimo è Londra con 36.000
E' anche colui che sulla precarietà ha minimizzato dicendo che anche i suoi figli sono precari... certo... infatti uno è ricercatore di neurobiologia all'università di Harvard!! Povero... che figlio senza certezze...
Ultima chicca: per Padoa Schioppa le tasse sono BELLISSIME! E con questo ha detto proprio tutto.
E cosa ci sarebbe di male o di strano in questa "chicca"?
Ha detto: «Le tasse sono una cosa bellissima, un modo civilissimo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili»
Che è un'ottima definizione del principio fiscale, cioè il fondamento di uno Stato. E cos'altro dovrebbe dire un uomo di Stato??
Ah già, c'è stato qualcun altro che ha detto che le tasse si possono benissimo evadere. Ma quello non era un uomo di Stato, caso mai il contrario.
Specifico che è sicuramente giusto pagare le tasse ma non credo che sia bellissimo specie se poi a pagarle sono sempre gli stessi.
Proprio perché è giusto e utile ha definito il concetto "bellissimo", fermo restando che è un dovere e non un piacere.
E dicendo "contribuire tutti insieme" ha specificato che le devono pagare tutti.
A me sembra ineccepibile, per quanto non piaccia a nessuno cacciare fuori dei soldi.
Vai a vedere come impiegano il denaro delle tasse in Svezia e Danimarca, e ti farai una sega sul bollettino.
Ho appena letto a proposito di "bamboccioni" che negli ultimi 15 anni gli stipendi dei giovani che entrano per la prima volta
nel mondo del lavoro sono del 35% inferiori a quelli dei genitori.........forse si dovrebbe pensare un pò di piu ai problemi reali che alle
facili battute.
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