Come si scrive il proprio nome in giapponese?
In realtà è facile, perché i giapponesi hanno un piccolo sottosistema di scrittura per traslitterare i nomi stranieri, con un alfabeto apposta. Non gli riesce benissimo, in quanto un nome come "Carlo" diventa "KA-RU-RO", ma poi vederlo scritto è un piacere, quindi cominciamo a spiegare per gradi...
Se scriverò qualche inesattezza, provvederò a editare appena Tomochan avrà il tempo di correggermi ^_^
Premetto subito che in giapponese esistono solo delle SILLABE, non delle lettere. Il segreto sta nell'usare queste sillabe per comporre una parola che suoni come quella originale che vogliamo tradurre.
Ecco le sillabe facili:
A E I O U
KA KE KI KO KU
GA GE GI GO GU
NA NE NI NO NU
HA HE HI HO HU
RA RE RI RO RU
MA ME MI MO MU
BA BE BI BO BU
PA PE PI PO PU
Ecco quelle un po' più strane:
HA HE HI HO FU
SA SE SHI SO SU
TA TE CHI TO TSU
DA DE (JI) DO (ZU)
ZA ZE JI ZO ZU
WA WO
YA YO YU
N
La "u" si pronuncia pochissimo, è molto breve ed è più un "u" francese che italiana (la marca "Subaru" come pronuncia è più simile "Sbar"), mentre le altre vocali si pronunciano uguale all'italiano.
Quando scrivo "CHI" mi riferisco alla c dolce, quella di "cena".
Lo stesso per "SHI", che è come il gruppo sc- di "sciare".
La "J" è un "G" dolce italiana, quindi "JIJI" si pronuncia come l'italiano Gigi. Attenti a non pronunciarla alla francese, che è un errore che moltissmi fanno.
La "G" è sempre dura, quindi il personaggio amico di Lupin III che tutti conosciamo si scrive "JIGEN" (pronunciato appunto "gighen")
La "l" non esiste. Si usa la "r" che è un suono intermedio. Anche la "v" non esiste, e si usa la "b": per loro be v sono molto simili, come in spagnolo. E' facile trovare in giapponese errori buffi come "Veethoben" o "There's no plobrem".
Detto questo, ci sono alcune strane eccezioni. Vedete infatti che un giapponese non è in grado di pronunciare due consonanti vicine, a meno che non si tratti della "N". Quindi per scrivere "Marco" devo usare la sillaba "ru", visto che la "u" è quasi muta: "MA-RU-KO". Lo stesso con le altre: Scralko -> SU-KU-RA-RU-KO.
Non esiste però la possibilità di usare la u per la t e la d (per strani motivi i giapponesi non riescono a pronunciare "tu", diventa "tsu"... e "du" diventa "zu"). Quindi per l "d" usiamo la "o": Strano -> SU-TO-RA-NO
Stessa cosa per "ti" e "di" che per loro è impronunciabile e diventa "chi" (come la c di "cina") e "ji" (come ho detto, la g dolce di "gita"). Per ovviare questo problema scrivono TE-I e DE-I (con la "I" un po' più piccola). Quindi Tina diventa TE-i-NA.
Visto che esiste la "N" da sola, quando dobbiamo traslitterare una "M" singola, usiamo al suo posto la N invece di "MU": Samba -> SA-N-BA
La F è vista come una H aspirata molto vicina alla "u". Se provate e dire "HU" soffiando un po', infatti, vi verrà pian piano da dire "FU". Usando FU seguito da vocale (più piccola) riusciamo a scrivere il gruppo F+vocale. Quindi "finto" diventa FU-i-N-TO
La doppia consonante si può indicare con un simboletto: ッ
L'accento tonico si può indicare prolungando la vocale con questo segno: ー
Il mio nome, Stefano, diventa quindi SU-TE-FU-a-NO
Il nostro Piero Campa diventa PI-E-RO KA-N-PA
Axettone diventa A-KU-SE-TTO-NE
Simone diventa SU-i-MO-NE, in teoria. In pratica loro scriverebbero SHI-MO-NE, pronunciandolo esattamente "Scimone"
E' noto che un errore classico dei giapponesi è quello di mettere annunci sui giornali dove chiedono la disponibilità di una "baby shitter" (una cagafigli, cioè)
Per gli errori più buffi, vi consiglio di dare un'occhiata all'esilarante sito http://www.engrish.com in cui sono raccolti gli strafalcioni più divertenti operati dai giapponesi ai danni della lingua inglese.
Provate a fare un po' di esercizi di traslitterazione. Quando ci avrete preso un po' la mano, potete usare al posto delle sillabe scritte in italiano i simboli che i giapponesi usano veramente: i cosiddetti "katakana". Sono sillabe usate solo per traslitterare nomi stranieri.
Ecco la tabella:
Quindi Stefano diventa ステーファノ
Buon divertimento... Sottoponetemi i vostri nomi se non ci riuscite, proverò a traslitterarli.
Se non ho sbagliato il mio dovrebbe essere ニコブ
Per chi non visualizza i caratteri... provate a scaricare il plug in!
Hai messo ブ (BU) invece di ラ (RA) e credo manchi la doppia vocale per l'accento: ニコーラ
Sinceramente, non capisco mai quando hanno il bisogno di specificare l'accento o meno... ^_^
Io me la tiro tanto ma sono decisamente alle prime armi, col giapponese... O| ̄|_
Per vedere i caratteri giapponesi (e poterli scrivere) basta andare su Pannello di controllo -> Opzioni internazionali e della lingua -> Lingua -> Installa il supporto per le lingue orientali. Attenzione che richiede un riavvio e il disco di Windows XP.
Per fare pratica con il katakana, andate qui:
http://www.realkana.com/katakana/
Ahahaha... siamo fortunati! Abbiamo sul forum una ragazza in grado di aiutarci!!
Invoco l'aiuto di Tomochan!!!
Mattia non riesco proprio a farlo uscire... tantomeno Scralco
Help!
Urca hai ragione! Mi sono sbagliato!
Ma io uso la mappa caratteri... e non è un cavolo facile! Tu come fai?
C'è un metodo facilissimo in Windows, che si chiama "IME". Poi dopo vado a casa e vi spiego come usarlo.
"Mattia" è un po' un casino: MA-TTE-i-YA マッティヤ
è starfiga questa scrittura!riesci anche in cinese? a me piacerebbe sapere come sono scritti LUCA e CLAUDIA grazie!
Bellissimo il sito del Katakana...
In cinese è più difficile, perché usano per forza gli ideogrammi. Comunque chiedo alla mia ex (te li dirà in cantonese: sono ideogrammi un po' più complessi e più belli del cinese standard).
In giapponese Luca è semplicissimo: RU-KA ルカ
Claudia è difficile... Vediamo.. Potrebbe essere KU-RAA-U-JYA: クラーウジャ
valentina come diventa???scusa ma non ci sto capendo niente...
バレンテェナ (BA-RE-N-TE-i-NA)
oppure anche:
バレンチーナ (BA-RE-N-CHII-NA)
grazie mille!!!
Per scrivere in giapponese con il pc, ho creato una piccolissima guida:
Scusa...mi potresti dire come diventa Guglielmo please ??? grazie
e Vanessa come diventa??
Guglielmo è davvero difficile... Direi che potrebbe essere percepito come GU-YEE-RU-MO: グイェールモ
Vane è molto semplice: U(V)A-NE oppure BA-NE (scegli quello che ti piace di più): ヴァネ oppure バネ
e irene come diventa???
non ci ho capito nulla!!!
grazie
Prisca diventa pisca?!
Arigato Senbee Norimaki-chan
Senbee, visto che tu ne sai di lingue orientali, ti volevo fare una domanda:
Io mi chiamo Alessio e il mio nome, essendo di origine greca, nella lingua originale si pronuncia alexios e, secondo quanto riportato sul vocabolario zanichelli, significherebbe difensore, protettore, ecc... e potrebbe essere il diminutivo di Alessandro, in greco alexandros, che significa difensore dei popoli.
In ogni caso, approfittando della gentilezza di un cliente cinese, mi son fatto trascrivere in cinese il significato del mio nome. Appena ti vedo ti mostro cosa mi ha scritto, in ogni caso ero interessato se così facendo creavo un nome reale, nel senso che esistano persone con il "mio nome"? E così facendo con il giapponese, che cosa risulterebbe?
Spero di non complicarti troppo la vita con queste mie curiosità, ma sono un po' fuori di testa
Irene, cos'è che non capisci?
Vedi quelle sillabe che ho riportato all'inizio? Se le usi per comporre il tuo nome, sono facilissime... Dai fai una prova ^___^
Prsca è un po' più difficile... La "p" da sola non esiste, quindi devi usare "PU"... Lo stesso per la "s", che diventa "SU". Quindi PU-RI-SU-KA.
Per entrambe... provateci! Domani vi do la soluzione ^_-
Se vi vergognate di fare errori in pubblico (e perché poi? Sbagliando s'impara!) scrivetemi pure in MP.
Per Margu: il cinese è una cosa diversa. Molto diversa. Perché le loro "sillabe" hanno anche un significato, non avendo a disposizione un sistema apposta per traslitterare. E' rarissimo però che un nome traslitterato assuma significato. Gli unici sono quelli inglesi che usano gli hongkonghesi come secondo nome. Per esempio la mia ex di nome inglese si chiama "May", che è effettivamente un nome inglese ma che assomiglia alla parola cinese "MEI" che significa "bellezza" e si scrive così: 美.
Ecco mi ! Perdinate mi, non ho visto le vostore domande fino ora...orz
mi sono sopresa che Senbee san conosce il giapponese così bene
ma correggerei dei nomi che ha scritto in giapponese....sorry!!
Mattia = Ma-TTi-a = マッティア
Clausdia = Cu-Ra-U-Di-A = クラウディア
Valentina = Va-Re-N-Ti--Na = ヴァレンティーナ
Guglielmo = Gu-Ri-E-Ru-Mo = グリエルモ
Vanessa = Va-Ne-SSa = ヴァネッサ
Irene = I-Re-Ne = イレネ
Prisca = Pu-Ri-Su-Ka = プリスカ
così più giapponesi !!
Grazie Tomochan! Ero infatti molto indeciso su "Guglielmo", la "V" di "Vane" e "Mattia".
Soprattutto su "Mattia", perché in italiano si pronuncia con un forte accento sulla "i", "Mattìa", come se fosse MA-TTI-I-A o MA-TTI-YA... Come l'hai scritto tu non è che sembra più un "Màttia"?
Questi sono sempre casi che mi fanno impazzire
è vero, non è molto chiaro..
havresti ragione.
come dici tu in caso 'Mattia' si suona con il lungo 'i', sarebbe anche bene 'マッティーア'.
Margu san,
scusa mi, ho difficoltà di capire italiano (sopratutto leggere...orz).
il tuo cliente cinese ha scritto il tuo nome in loro ideogrammi, poi hai una domanda se potrebbe fare stessa cosa in giapponese?
ti ho capito bene??
scusa mi, la stupida domanda....
Si Tomochan, io gli ho chiesto se poteva scrivere con ideogrammi cinesi il significato del mio nome. Facendo così con il giapponese, quale sarebbe il risultato?
Il nome in ideogrammi si può sempre scrivere, anche in giapponese. Ma solo un giapponese può dirti come...
Infatti, quando dividi in sillabe un nome, per esempio Ugo -> U-GO, lo puoi scrivere in katakana (ウゴ), in hiragana (うご) anche se non ha molto senso perché l'hiragana si usa solo per parole giapponesi e non straniere, e poi in ideogrammi (detti "kanji"). Solo che io non ho assolutamente idea di quali kanji corrispondano alla lettera "u" e quali alla sillaba "go". Io per esempio so che "go" può voler dire "5" (五) ma il computer mi dice anche che "go" corrisponde anche ad altri kanji: 語, 後, 碁, 伍, 呉, 誤, 梧, 娯 e tantissimi altri, di cui ignoro il significato. L'arte sta nel prendere due significati, uno di "u" e uno di "go" abbastanza profondi dare un bel significato al nome. Questo ovviamente solo un giapponese lo sa fare.
Lo stesso per il cinese, che ha solo i kanji (anzi, quelli cinesi si chiamano hanzi). In cinese poi la difficoltà non sta nel scegliere l'omofono (non ce ne sono molti di omofoni in cinese) ma il capire come un cinese dice un nome straniero. Questo perché i cinesi hanno i toni, e vattelapesca immaginare come lo percepiscono. "Stefano" per esempio in cantonese viene percepito come "se-fan-lou", con tono 2 sulla prima sillaba, 5 sulla seconda e 6 sulla terza (il cantonese ha 7 toni principali). se2-fan5-lou6 corrisponde a tre precisi ideogrammi. Quindi la conversione è semplice, ma il difficile sta nel capire come stefano diventi se2-fan5-lou6, cosa che solo un cinese può dirti. Poi c'è anche il problema che il mandarino è totalmente diverso dal cantonese, quindi trova suoni differenti e quindi ideogrammi differenti (e anche gli ideogrammi sono diversi, perché quelli cinesi ufficiali, quindi non usati da chi parla cantonese, sono semplificati).
Quindi attendiamo Tomochan per illuminarci ^__^
in realtà scegliere ideogrammi per adeguare al significato deventa un po' difficile (almeno in giapponese, io non conosco bene cinese anche se usiamo stessi ideogrammi!).
Normalmente, decidiamo un nome in questo modo:
decidiamo il suono (pronuncia) di nome > scegliamo ideogrammi pensando i suoi significati che ci piacerebbero.
Per esempio, il mio nome Tomoe il suono in sè non significa niente. Ma i suoi ideogrammi significano 'friendly' e 'genius (o hero)'...lo so, un po' troppo!!! ahahahah
Se i miei avessero scelto gli altri ideogrammi, il significati del mio nome sarebbero stati diversi.
Vediamo un po' cosa posso fare Alessio con il significato 'defensore'.
吾 (A) = io, mio
領 (Re) = territorio
守 (Shi) = defendere
保 (O) = proteggere, assicurare
Ma devo dire che dividere ogni sillaba da ogni ideogrammmi non è molto smart..se mi permetti, io sceglierei così :
那 (ARe) = abbondante
汐 (Shio) = Aqua di mare
hummm, forse non hanno il significato come ti piace....orz
però l'ideogrammi sono molto belli così (secondo me).
(Ripetto, forse sarebbero molto diversi in cinese...)
Grande Tomochan!
Infatti una complicazione terribile del giapponese è questo fatto che puoi usare ideogrammi da una sillaba o plurisillabi, e quindi puoi scrivere un suono in centinaia di combinazioni possibili.
E' davvero una lingua affascinante...
mamma mia... alle superiori avevo scelto di fare un corso di giapponese... si ogni tanto mi piace complicarmi la vita... insomma, un incubo !! non mi ricordavo mai nulla poi mi mandavano alla lavagna e rimanevo col gesso in mano a fissare la lavagna con la speranza che mi venisse l'ispirazione divina... che poi non arrivava mai... intanto il prof incalzava sparando sillabe, nomi di oggetti e avanti... che tortura...
nn riesco a traslitterare andrea...come diventa?
A-N-DO-RE-A: アンドレア
Oppure A-N-DO-REE-A: アンドレーア
Silvia, come si pronuncia o come si scrive in jappo ??
e massimo come si scrive????
massimo si scrive::Wvssiwo!il mio è composto da tre semplicissime lettere ........DIO!
Rispondo stasera quando torno a casa (qui non ho il supporto per le lingue asiatiche).
non fare il fenomeno senbee....se lo sai lo sai...è qui che si vede di che pasta sei fatto...io ho risposto subito alla domanda del nostro amico... B) B) B)
ilenia si scrive cosi?? i re ni a
Massimo: MA - SHI - MO マシモ
Silvia: SHI - RU - BYA シルビャ
basta solo dividere in sillabe...è una cazzata...da oggi tutti sanno il giapponese..
Grazie Sembee
Ciao...
Luisa come si scriverebbe?
Non ci sono riuscita, certo che è una gran bella lingua....
io non lo so il giapponese, mi diresti GIULIA x piacere??
thx
Tra l'altro è un'espressione quasi impossibile da tradurre pienamente... La adoro! ^_-
e ludovica?!? Grazie!
in un sito si dice che è una parola usata con affetto dalla madre al figlio o tra fidanzati
RU - DO - U(i) - KA ルドヴィカ
oppure
RU - DO - BI - KA ルドビカ
ehehhe.....bbbbbbbeellllooo!
MEno male che sn italiana! altrim avrei cambiato nome! grazie stefano!
mi tradurresti Alessandro??
e soprattutto... perchè non vedo le traduzione ma solo dei quadratini???
grazie..
Perchè non hai installato i caratteri per le lingue asiatiche sul tuo pc.
Alessandro: A - RE - SSA - N - DO - RO アレッサンドロ
grazie!!
obakan o obagat???
up!
che fine ha fatto la tabella del primo post?
urf ma la LO non esiste...
quindi o PA-O-RO
mentre pezz è infattibile direi....
Paolo: パーオロ (PA-lunga-O-RO)
Pezz: ペツ oppure ペズ (PE-TSU oppure PE-ZU)
Per visualizzare e immettere i caratteri: sia su Ubuntu-Kubuntu sia su Windows basta andare nelle impostazioni regionali e linguistiche e scegliere di installare il supporto per le lingue asiatiche.
Su Windows si visualizzarà una icncina quadrata vicino all'orologio con su scritto "IT": cliccata darà l'elenco delle lingue installate, basta scegliere "Giapponese" per visualizzare la barra degli strumenti per il giapponese: si può scegliere di scrivere in hiragana, katakana oppure con i kanji.
Su Linux una volta installato il supporto avremo "SCIM" funzionante: basta premere CTRL+SPACE per visualizzare la scelta della lingua. Selezioniamo Giapponese -> Anthy e avremo un metodo estremamente intuitivo per scrivere in giapponese.
Su Ubuntu-Kubuntu i caratteri cinesi-giapponesi sono peraltro di default molto ma molto più belli di quelli di Windows. Per esempio:
Ma... è bellissimo questo topic
mi diresti come vien fuori MANUELA? Grazie (Stefano lo so già visto che ci chiamiamo uguale )
MA-NU-E-lunga-RA: マヌエーラ
Ma, volendo, forse, anche MA-N-U-E-lunga-RA: マンウエーラ
----------------------------------------------------
Riporto la voce di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Katakana
Katakana
In Giappone vengono utilizzati tre diversi tipi di scrittura: lo hiragana (平仮名), il katakana (片仮名) e i kanji (漢字). I primi due costituiscono la scrittura autoctona fonetica, detta kana, il terzo è rappresentato dai caratteri ideografici di origine cinese, generalmente non dissimili da quelli utilizzati sul continente.
Il katakana è facilmente distinguibile dallo hiragana per le sue forme rigide e angolose, ben diverse dai tratti arrotondati dell'altro sillabario: scritti con i rispettivi sistemi, avremo katakana カタカナ e hiragana ひらがな. "Katakana" significa "carattere prestato di frammento", con riferimento all'origine dagli ideogrammi, prendendo una sola parte dell'ideogramma completo.
Nel katakana, come nello hiragana, ogni carattere non corrisponde esattamente ad un fonema vocalico o consonantico, come avviene in molte lingue occidentali scritte con alfabeti, ma a un'intera sillaba. Vi sono sillabe formate da una sola vocale, o da consonante e vocale; si dividono tradizionalmente in sillabe pure, impure, semipure, contratte.
Le sillabe pure seion sono formate da una sola vocale, da una consonante che precede una vocale, e dalla n sillabica. Facendo seguire dal segno diacritico dakuten ゛(anche detto nigori "impurità") quelle sillabe pure la cui consonante è sorda, si ottengono le corrispondenti sillabe impure dakuon nelle quali la consonante iniziale è sonora: per esempio, カ ka diventa ガ ga, シ shi diventa ジ ji, ヘ he diventa ベ be. Facendo seguire le sillabe che cominciano per h, inclusa fu, dal segno diacritico handakuten ゜(anche detto maru "cerchio"), si ottengono le sillabe semipure handakuon che hanno come consonante iniziale p: quindi ヘ he diventa ペ pe.
La combinazione fra due caratteri permette molte volte di rappresentare una terza sillaba: si tratta delle sillabe contratte yōon, nelle quali una delle sillabe ya, yu, yo (ャ, ュ, ョ) è scritta in piccolo dopo una sillaba che ha come vocale i. La consonante della sillaba risultante sarà palatalizzata: avremo, ad esempio, ニャ nya, リュ ryu, ジョ jo.
Il sillabario katakana, al pari dello hiragana, è propriamente composto dai 46 caratteri che rappresentano le sillabe pure, e spesso è detto - arrotondando il numero - gojūon "i cinquanta suoni"; ma a questi si aggiungono le 20 sillabe impure, le 5 sillabe semipure e le 36 sillabe contratte: in tutto 107 sillabe. Ma esistono nel katakana anche altre sillabe di più recente introduzione, formate in maniera simile a quelle contratte e utilizzate per la trascrizione di parole straniere.
Nell'uso corrente, il sillabario katakana è soprattutto impiegato nella trascrizione di parole straniere, sia di parole prese in prestito da altre lingue - in massima parte dall'inglese - e usate oggi in giapponese (dette garaigo), sia di nomi propri intraducibili. In entrambi i casi è inevitabile un'approssimazione dei suoni, con un adattamento della parola al sistema fonetico del giapponese: "computer" diviene コンピュータ (konpyūta), "television" diviene, con abbreviazione, テレビ (terebi), "business" diviene ビジネス (bijinesu); "William Shakespeare" è reso ウィリアム・シェイクスピア (Wiriamu Sheikusupia), "Guglielmo Marconi" è reso グリエルモ・マルコーニ (Gurierumo Marukōni).
Il katakana è anche usato per la rappresentazione di parole onomatopeiche, come ワンワン wanwan ("bau bau", l'abbaiare del cane); l'uso enfatico di un termine nella frase può essere espresso con la scrittura in katakana, così come avviene nelle indicazioni stradali, o nella pubblicità. In ambito scientifico è comune scrivere in katakana i nomi specialistici di piante, animali e minerali.
Tabella di traslitterazione del katakana secondo il sistema http://http://it.wikipedia.org/wiki/Hepburn
Se il vostro computer ha i font per le lingue orientali potrete vedere la seguente tabella con i caratteri katakana assieme alla loro romanizzazione in stile Hepburn. I kana in rosso sono obsoleti.
Fornito da Invision Power Board (http://www.invisionboard.com)
© Invision Power Services (http://www.invisionpower.com)